mercoledì 20 novembre 2013

Il clan degli invisibili. Una riflessione sul caso Cancellieri.


di Sergio Di Cori Modigliani



Non è necessario avere una laurea in economia per sapere che l'intero panorama della produzione mondiale, e il conseguente consumo, è basato sul principio della domanda e dell'offerta.
E' la spina dorsale dell'economia, di cui il danaro è il mediatore di sintesi che ne regola la formalità dello scambio.
Qui finisce subito l'accordo.
Perchè nascono subito dei distinguo, sempre più complessi, sulla natura, la modalità e l'esercizio di questo scambio.
C'è chi sostiene la necessità della domanda, chi punta, invece, sull'offerta.
Affinchè una economia sia dinamica, funzionante e funzionale al benessere collettivo, deve necessariamente essere basata sull'incontro tra la domanda e l'offerta. Tanto è vero che -in teoria- si posiziona sempre come leader chi riesce a fornire un prodotto che contiene il massimo della qualità al minimo prezzo. 
Chi stabilisce e determina, quindi, le regole del mercato?
Non è una domanda retorica, bensì sostanziale.
Tanto è vero che il caso Cancellieri ruota e si basa proprio su questo punto.
Le posizioni sono trasversali.
A dividerle è la discriminante della Cultura.
Chi sostiene che sia la domanda a fare il mercato parte dal presupposto che l'essere umano sia in grado di saper distinguere perfettamente tra i diversi bisogni (i sostenitori pensano perfino a una naturalità spontanea del cittadino) e quindi sia in grado di fare e porre domande specifiche chiedendo le merci ABC alle quali il mercato si adatta e quindi va incontro a queste esigenze, fornendo l'abc richiesto. E avviene lo scambio regolato dall'incontro.
Questa è la posizione di base dei cosiddetti iper-liberisti.
Si parla sempre di liberismo economico, ma penso che la maggior parte delle persone non sappiano con esattezza che cosa voglia dire, al di là delle sigle e della complessità tecnica delle teorie economiche. Questa idea è basata sulla accettazione del principio di auto-regolamentazione del mercato (è la libera scelta degli individui che spinge a fare le domande e quindi niente si deve interporre, altrimenti non esiste più la libertà) contrapposto invece a uno statalismo di tipo keynesiano che, secondo la visione liberista, impedirebbe ai cittadini il dispiego della propria libertà interiore.
Questa visione, che la maggior parte delle persone ritiene sia una novità, è antichissima, per non dire primitiva. 
E' addirittura pre-legale. 
I nostri antenati nelle caverne, infatti, erano tutti iper-liberisti. La domanda nasceva da un bisogno istintuale che si esprimeva nella massima libertà dove vinceva e si affermava il più forte e veloce. Uno aveva fame, usciva dalla caverna, prendeva a legnate il primo animale nei paraggi e se lo mangiava. Aveva voglia di sesso e non appena vedeva una femmina che gli piaceva la prendeva per i capelli e se la trascinava dentro la caverna. Ecc,ecc. 
Noi, un tempo remoto, vivevamo così.
E così ritorneremo a vivere, seguendo l'applicazione -in termini esistenziali- di questa infausta idea, che è fondamentalmente umana, tragicamente umana, ma è, per l'appunto, primitiva.
Perchè contiene un trucco, che tradotto in termini civili diventa una truffa e tradotto in termini politici si trasforma in una efferata dittatura nel nome della libertà.
I nostri precursori antenati, cioè gli ominidi -detti anche Homo Erectus- se ne sono andati in giro per il pianeta Terra per circa 200.000 anni vivendo in regime di pieno iper-liberismo. Poi, circa 10.000 anni fa, c'è stato un salto di qualità, dovuto all'intuizione geniale di qualcuno, e l'Essere Umano è diventato Homo Sapiens, scoprendo il concetto di onnipotenza, perchè è diventato un "Animale Superiore": ha inventato l'agricoltura.
Il periodo durato 200.000 anni, in antropologia, è chiamato "l'epoca dei raccoglitori". Ci si nutriva con ciò che si trovava e il cibo veniva, per l'appunto, "raccolto" grazie alla generosità del pianeta.
Con l'invenzione dell'agricoltura, invece, l'ominide diventa sapiens e superiore.
Nasce il periodo che, in antropologia, viene chiamato "l'epoca dei seminatori".
Perchè l'essere umano scopre la Vera Libertà: diventa autonomo e indipendente dal bisogno, unico animale sulla Terra (con le eccezioni delle api e di una particolare specie di meduse) ad essere in grado di costruire il proprio cibo garantendosi la sicurezza alimentare di base. Nessun altro animale è in grado di costruirsi il proprio cibo, lo fa soltanto l'uomo. 
Ma i primi pionieri hanno fatto davvero una pessima fine. Loro coltivavano, seminavano, innaffiavano e poi arrivavano "i regrediti" che vivevano ancora con la mentalità passiva dei raccoglitori, li prendevano a randellate sulla testa, li uccidevano, si mangiavano quello che c'era e poi andavano a caccia di un altro "mercato". 
Come fanno i colossi finanziari.
Sono nate quindi le prime consorterie di sapienti per salvaguardarsi dai prepotenti.
E' nata, per l'appunto "la Politica" ovvero una regolamentazione di simili alla pari (tutti coltivatori attivi) il cui fine consisteva nel darsi una serie di norme e consuetudini per difendersi dagli attacchi dei raccoglitori regrediti nel nome del benessere comune. 
E hanno inventato la Legge.
Ogni gruppo, poi tribù, clan, consorzio, etnia, popolo, nazione, stato, si è dato le proprie.
Ed è nata la civiltà.
Ciò che ci divide dai primitivi.
La civiltà -dal punto di vista economico- è basata, per l'appunto, non sulla domanda, bensì sull'offerta, che è diametralmente opposta.
Se estendissimo al massimo il raggio d'azione della libertà dell'Essere Umano, il pianeta finirebbe in due ore in seguito a migliaia di guerre dovunque. Perchè siamo ancora animali assassini e quindi è necessario darsi delle regole (l'offerta) per attutire l'istinto brutale (la domanda). 
Capisco, e comprendo anche, un giovane che è liberista. E' una bella favola. E' una utopia. E forse sarà possibile in un futuro prossimo (me lo auguro) quando l'Essere Umano potrà permettersi il lusso di praticare la Libertà rinunciando alla Violenza. 
Per il momento non è possibile.
L'iper-liberismo è inumano perchè non corrisponde alla natura dell'Essere Umano Civile.
La Libertà di ogni soggetto finisce quando incontra la Libertà di un altro soggetto; in quel punto avviene una scelta: impongo la mia Libertà (o subisco la Libertà dell'altro) oppure mi metto d'accordo per condividere una libertà comune. Non esistono alternative.
E' l'esaltazione del concetto di offerta che rende una comunità davvero civile.
E la rende ricca.
Un paese molto povero ha una quantità di domanda esorbitante e un'offerta minima.
Un paese molto ricco di civiltà ha una enorme offerta e una domanda che si manifesta sempre come pungolo, stimolo, per far aumentare sempre di più l'offerta.

Non sono un economista ed è già da un pezzo che sono arcistufo di ascoltare teorie, leggere cifre, numeri, grafici, previsioni, senza che a nessuno venga mai in mente di affrontare il problema alla base: come trasformare, inventare, creare e migliorare l'offerta.

L'iper-liberismo si basa su questo concetto primitivo di base: abbassare il livello di sapienza e di conoscenza della massa per far sì che emergano delle domande sempre più brutali, piatte, prive di alcun valore intellettuale. A quel punto, basta pedinarle e creare l'offerta giusta per loro. Così facendo si sostituisce la quantità alla qualità.
Le persone, invece, vanno stimolate, educate, spinte, aiutate, in quanto cittadini.
E questo lo può fare soltanto l'offerta.
Chiunque abbia avuto un figlio sa che crescere un pargolo vuol dire reprimere le continue assillanti domande dei bambini, proponendo una offerta di amore, di affettività, di creatività, di guida, di stimolo, per aiutarli a vivere poi da adulti in un consorzio civile.

L'Italia, in questo momento, è considerata la nazione nel mondo occidentale più primitiva e regredita che esiste. Così ci considerano, così ci vivono, così ci percepiscono. 
Quella in cui l'iper-liberismo si è affermato nella sua forma più sfrenata.
Paradossalmente è, allo stesso tempo, la nazione che ha in assoluto il maggior numero di vincoli, divieti, sbarramenti, ostacoli, il che consente agli iper-liberisti di protestare chiedendo maggiore libertà. Ma è un trucco da baraccone.
I lacci lacciuoli e proibizioni sono una invenzione degli iper-liberisti perchè tutto ciò è funzionale al Sistema.
Servono per noi cittadini, animali primitivi di serie B.
Sono fondamentali per il sistema liberista attuale.
Consentono uno sbarramento d'accesso che mantiene intatta l'oligarchia del privilegio all'interno della quale vige, invece, una enorme dinamica, una gigantesca libertà priva di ogni regola, che consente -da cui l'essere primitivo della nostra nazione- il successo non dei più meritevoli e capaci, bensì del più prepotente e violento. Per me, per voi, andare in banca a chiedere un prestito o un mutuo è praticamente una puntata alla roulette. Per l'entoruage della classe politica dirigente si tratta soltanto di connettere delle conoscenze, per loro i regolamenti non esistono nè vengono applicati. Vivono così, questa è la loro dimensione esistenziale.
La ministra Cancellieri, dal suo punto di vista, ha ragione, ed è molto probabile, per non dire quasi certo, che non capisce neppure il perchè di questa che per lei -con ogni probabilità- si tratta di una volgarissima pantomima populista. Perchè lei si trova dalla parte di coloro che per Legge sono i deputati a gestire l'offerta e vive in quel mondo. Ma in Italia l'offerta è aristocratica perchè questa non è una nazione democratica, non lo è mai stata. Nessun governante -tranne un brevissimo periodo fortunato qualche decennio fa- si è mai posto il problema della collettività, del bene pubblico, del servizio pubblico, della invenzione di un'offerta che consenta di elevarsi, migliorarsi, evolversi, e quindi maturare, passando dall'epoca dei raccoglitori a quella del cittadino Sapiens. Macchè.
Esattamente l'opposto.
Il berlusconismo/piddismo è la colonna della nazione che si è manifestato originariamente come un sistema teso ad abbassare sempre di più il livello culturale, in modo tale da far scattare un livello di domanda primitiva alla quale il sistema ha sempre immediatamente risposto con un'offerta di basso livello. Così facendo, la nazione è regredita antropologicamente, e ha iniziato a manifestare delle domande primitive, di bassissimo livello. I  detentori del potere son stati felici di rispondere con una offerta pronta per loro.
Il paese non cambia se cambiano le domande. E' un'illusione.
Tanto è vero che l'irruzione in parlamento degli eletti M5s ha modificato il tessuto delle domande e ha ampliato lo spettro delle domande ma non ha intaccato neppure di un grammo la qualità della offerta che rimane immonda a tutti i livelli.
Perchè le domande non passano.
Se la classe politica dirigente avesse scelto di imporre alla Cancellieri le sue dimissioni, questo fatto avrebbe rappresentato una mazzata per il sistema economico liberista: era l'inizio della fine della crisi economica. Questo atto, infatti, avrebbe rappresentato un'idea di Stato che ha al suo centro la cura della cittadinanza e quindi il rispetto delle norme legalitarie democratiche, il cui successivo passo sarebbe stato immediatamente un cambio di passo nella "domanda" da parte di tutti nel pretendere un allargamento del rispetto delle esigenze del paese, quindi, magari, discussione sul reddito di cittadinanza, un piano per il lavoro, la presa d'atto di una spaventosa depressione sociale ed esistenziale, perchè quando la offerta si alza, automaticamente si alza anche la domanda: è una legge economica.
A questo serve la Cultura.
Non è certo un caso che, contemporaneamente al caso Cancellieri, il più importante quotidiano del paese, il Corriere della sera, sceglie di affidare l'editoriale nella sua pagina della cultura a Fabio Volo che ben rappresenta il livello di offerta più basso mai registrato nella storia d'Italia dal 1936, quando in seguito all'eliminazione di quella che allora erano gli intellettuali e gli artisti dell'epoca, venne promosso un certo Pittigrilli, autore best-seller che con il romanzo "Cocaina" affascinò la nazione, mentre i giovanissimi Italo Calvino, Cesare Pavese, Natalia Ginzburg, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Giuseppe Berto, Vasco Pratolini, Luigi Einaudi, si avviavano verso il confino, chi a Lugano, chi a Ventotene, chi a Lampedusa.
Che cosa fare, quindi?
Prendere atto che cercheranno di abbassare sempre di più l'offerta per appiattire sempre di più la domanda. 
Dopodichè cominciare dal basso (per il momento non abbiamo altra scelta) ad alzare il livello, iniziando una nuova e più evoluta modalità di "offerta" nella vita quotidiana, iniziando dagli scalini più bassi, cominciando a occuparsi sempre di meno di "loro", a guardare sempre di meno i loro prodotti televisivi e quindi parlarne sempre di meno, non leggere più i loro quotidiani e cominciare, invece, a diffondere un livello più alto di offerta esistenziale nello scambio tra persone, per spingere verso un innalzamento del livello della domanda. Costruire e inventare un nuovo modello di solidarietà e diffondere una nuova cultura della cittadinanza, istigando e pungolando la gente a leggere libri, a conoscere, per far sì che si alzi il livello della domanda in attesa dell'implosione inevitabile di questo sistema marcio che scricchiola ogni giorno di più e sta crollando.
Quando nel 1930, Franklin Delano Roosevelt e Harry Truman, che si erano innamorati delle teorie economiche di John Maynard Keynes, decisero di scendere in campo per le presidenziali e se ne andarono tutti e tre a fare un giro di conferenze, rimasero colpiti e fortemente delusi dal fatto che in platea non c'era nessuno. Il paese era travolto da una profonda crisi di valori, con decine di milioni di disoccupati, e un disagio sociale spaventoso. La gente non aveva strumenti per comprendere ciò che Keynes spiegava loro.
"Senza gli artisti non ce la faremo mai" scrisse Roosevelt in una splendida lettera al suo amico Truman "abbiamo assolutamente bisogno di alzare il livello della domanda nel popolo, altrimenti corriamo il rischio che nessuno capirà il senso della nostra proposta e la nostra offerta non verrà nè raccolta nè accolta".
Ed è quello che fecero.
Due anni prima di redigere la pianificazione del New Deal, Roosevelt chiamò a raccolta gli scrittori, i registi e soprattutto gli sceneggiatori di Hollywood, gli intellettuali, gli accademici e li invitò a gettarsi nella mischia. Accettarono il suo invito. Prepararono il terreno, attraverso un nuovo modello pedagogico, il lancio della grande stagione del romanzo realista americano, nuovi trend cinematografici, una sottile linea di alfabetizzazione colta della popolazione che consentì una successiva clamorosa svolta della nazione.
Dall'alto non arriverà mai nulla. 
Per loro siamo soltanto dei numeri, come spiega bene Ziegmunt Bauman "le persone ormai sono diventate soltanto un danno collaterale".
La linea politica attuale è chiara come il sole: diffondere bugie e menzogne e falsi per far regredire la nazione, vendendo prodotti culturalmente degradati per evitare che si alzi la domanda. 
Abbasseranno sempre di più l'offerta.
Ce la dobbiamo costruire per conto nostro.
La sfida è questa.
L'ultimo sondaggio ha rivelato che il 64% della popolazione, sia a destra che a sinistra, voleva le dimissioni della Cancellieri. E' una dimostrazione che il potere esecutivo italiano è ormai completamente impermeabile alla "domanda". E' per loro irrilevante e indifferente.
E' necessario, quindi, elaborare degli strumenti diversi collettivi al fine di inventarsi una modalità di scambio collettivo nella cittadinanza che consenta un cambio di passo.
E lo si fa soltanto attraverso la Cultura e l'affermazione di un nuovo meccanismo di diffusione del "bisogno di cultura e di conoscenza".
L'Italia è piena di bravi artisti, di intellettuali liberi pensanti, di scienziati rigorosi, nascosti, rintanati, spaventati, emarginati, offesi e vilipesi. Invisibili.
Andiamo a stanarli.
E costruiamo il clan degli invisibili.
Così, i fantasmi entreranno in parlamento e cominceranno a rincorrere i deputati e i senatori trasformandosi nel loro incubo perenne. 
Moriranno dalla paura, affondando nel loro nulla.

13 commenti:

  1. E' il post piu' bello che io abbia letto negli ultimi anni.
    Complimenti di cuore.

    Grazie

    Gio

    RispondiElimina
  2. con questo post ha dimostrato di non saperne abbastanza di economia....ha detto alcune cose totalmente false e ha fatto un minestrone senza senso su altre...

    dia retta....non scriva di economia altrimenti rischia di dare veramente una informazione falsata

    lei ha scritto che l'economia iper liberista si basa sulla domanda....falso è esattamente il contrario. Secondo gli iper liberisti è l'offerta che genera la domanda ossia piu offerta piu domanda. L'economia keynesiana invece dice che è la domanda la cosa piu importante e se manca la domanda non ha senso produrre.

    Per un liberista è bravo il barrista che in una mattinata ha fatto 1000 caffè mentre per un keynesiano è bravo il barrista che ha venduto 1000 caffe.

    Ne è la prova che in questo momento storico di iper liberismo sfrenato le aziende chiudono perchè manca la domanda ossia mancano i soldi e le aziende non investono perchè se non c'e un mercato di persone disposte a comprare per chi si producono questi beni anche fossero i piu belli e i piu a basso costo possibili?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tanta teoria a cosa le serve. Ha spiegato dei concetti economici e poi...Siamo bravi tutti ad estrapolare delle parole da uno scritto, che ritengo invece eclettico. Sergio fa una acuta sintesi da tempo di molti temi attuali, che Politica, Media e Lacchè vari, si guardano bene dall'affrontare.

      Elimina
    2. leggo questo blog da molto tempo e continuerò a leggerlo in quanto ritengo sergio una persona degna di essere seguita ma questo non significa prendere per oro colato tutto quello che scrive ....in questo come in qualsiasi altro blog si fa informazione analizzando comportamenti e fatti ma bisogna partire da punti fermi senza stravolgerli....
      se io scrivessi che il cielo è rosso e da questo faccio un'analisi, tutta l'analisi viene falsata.

      tutto qua...forse i miei modi di esprimermi non sono il massimo della bontà e di questo mi scuso con Sergio e con tutti gli altri, ma credo che in questo momento molto delicato in cui il problema economico è sulla bocca di tutti c'e la necessità di dare informazioni corrette.

      Elimina
    3. Caro Eugenio,
      il giorno che capirà il senso di questo post, per tutti noi sarà un giorno felice, perchè il livello culturale del paese avrà cominciato a risalire.

      Cordialmente
      Paolo

      Elimina
    4. Certo che siete davvero incredibili tutti quanti voi....io non sto contestando il messaggio del post, io sto contestando l'informazione di base citata tra liberismo e keynesiani che non è corretta punto.

      Ma signori miei, quando vengono scritti quei post in cui viene sottolineato che i politici e il mainstream dell'informazione italiana dicono il contrario della verità, tutti applaudono e ora che un lettore (io) richiama l'attenzione di Sergio per aver scritto un'informazione sbagliata, tutti si indignano...non lo capisco.
      Evidentemente Sergio puo' scrivere qualsiasi cosa mentre altri devono scrivere solo la verità, ok ne prendo atto.

      Elimina
    5. Modigliani ha scritto scrive e scriverà post bellissimi, ma il ragionamento di Eugenio non fa una piega, poi possiamo pure dire che 2 + 2 fa 5 se questo ci fa sentire meglio.

      Elimina
    6. Ovviamente o meglio purtroppo non sono preparato in materia però la mia la dico l stesso cercando prima di informarmi, e non mi dispiace affatto che il Sig. qui sopra discuta del post o direttamente col Sig. Modigliani perché bisogna sentire da una e dall'altra parte. Leggo tutti i post di Modigliani e anche tutte le risposte e del Sig Bravetti! Non capisco perché dovrei leggere come una capra senza vedere entrambe le parti.
      D'altronde proprio l'altro giorno si parlava di "cittadinanza attiva" quindi.......
      Poi non confondiamo per favore le vostre belle (dico sinceramente) discussioni con quelle della tv o dei politici o dei cialtroni, siete molto meglio voi non c'è paragone..
      Luca
      Ps. sono SARDO mi è dispiaciuto non aver letto neanche mezza parola di conforto anche se noi sardi per natura non lo cerchiamo.
      Ma visto che vi reputo superiori ai politici alla finta informazione e tutto il resto, forse un po' me lo aspettavo.
      Continuerò comunque a seguirvi volentieri.
      E non litigate ma discutete tutti, dobbiamo essere uniti se vogliamo cambiare le cose in meglio!
      Saluti!

      Elimina
    7. Non mi convince neanche la descrizione del comportamento dei nostri antenati. L'osservazione dei primati dimostra che la loro socialità è un miscuglio di istinto sentimento e razionalità, che riducono drasticamente la violenza nel gruppo e nella specie e favoriscono lo scambio culturale.
      Ecco, credo sia piuttosto questo il fondamento delle regole, che poi con la straordinaria capacita di astrazione dell'Uomo siano diventate codici. Visto che anche altri si firmano Paolo, io da ora mi firmerò Paolo Federico

      Elimina
  3. Non posso che sperare che ciò accada. La mia ultima idea "intelligente" è stata di votare per Berlusconi (o chi per esso) alle prossime elezioni e poi abbandonare sto disgraziato Paese! Ormai comincio a disperare di trovare persone pensanti.. Purtroppo i nostri politici hanno saputo molto bene come sfruttare l'ignoranza che dilaga tra i cittadini e la cosa peggiore è che in molti di loro non ci sono segni di risveglio cerebrale..

    RispondiElimina
  4. Dal basso della mia ignoranza credo che il senso dell'articolo non si riferisca espressamente ad una sfera prettamente economica finanziaria della domanda e dell'offerta o al classico prezzo per esempio di una merce, che aumenta se c'è molta richiesta o diminuisce se scema la domanda o a cose del genere. Penso che il senso sia più sottile e forse qualcuno può non coglierlo.

    RispondiElimina
  5. Complimenti!
    Non me la prenderei tanto con Fabio Volo che ha almeno tre lauree in "Vita" e come James Bond ha la licenza di uccidere ( la lingua italiana). Può permettersi di dire "a me mi sembra" alla radio più ascoltata in Itaglia senza che il direttore, titolare di una quarta media, noto precisino" pseudocompulsivo" e vendicativo, dica nulla da buon guardiano del gregge dei suoi padroni,
    La cosa più triste a mio parere è che i sopracitati non sono neanche i peggiori in circolazione, anzi......
    Buona giornata a tutti|

    RispondiElimina
  6. Lillo, cittadino dell'Universo.21 novembre 2013 alle ore 03:54

    A tutte le Donne e gli Uomini di buona volontà Solidarietà e Affetto. Si è Sapienti quando facendo propria la vera conoscenza di un dato, circoscritto e specifico problema, l'intelligenza di noi Umani tende e protende a trovare la soluzione universalmente fattibile, e a beneficio, nell'immediato e nel futuro più lontano pensabile e prevedibile, della stragrande maggioranza degli Umani. E' veramente l'offerta che determina la qualunque crescita o, come io ritengo rispondente al vero, è il contrario di questa, ovvero la domanda?. Se è pur vero che l'homo erectus predava quanto l'agricoltore produceva, non l'offerta del cavolo lo spingeva a predare, ma la sua necessità= domanda di sopperire alla fame, era l'impulso che muoveva la sua azione. Fosse stato sazio l'"offerta" altrui non l'avrebbe minimamente interessato. Ma al di là della domanda e dell'offerta che tanto assomiglia al "dilemma" se sia il padrone a dare da mangiare all'operaio o se, com'e rispondente a vero, è l'operaio che col suo sudore PRODUCE è dà da mangiare al parassita padrone, a noi dovrebbe, sempre e comunque, interessare di trovare ciò che ci unisce e mai "filosofare" su tutto il resto che ci divide. Io credo che l'amico Sergio sia tutto proteso a volerci uniti. E' solo questo che conta, tutto il resto è noia...cantava il Califfo. Ragion per cui, cari Esseri Umani, concentriamoci sugli aspetti della nostra galoppante RIDUZIONE in SCHIAVITU' che potenti, loro ruffiani e lacchè si sono prefissi d'infliggerci da illo tempore. E' azione malvagia salvare una persona che rischia di morire dentro una cella perché il suo cervello è andato in "corto circuito" e non ne vuol più sapere di alimentarsi?. Penso, al di la di ogni vile e/o nascosto interesse, che tanta azione meriti la LODE!. Alla coscienza della Sig,ra Cancellieri ogni merito o demerito. Noi dovremmo gioire per una vita salvata!. Sempre, COMUNQUE!. Lillo, cittadino dell'Universo.

    RispondiElimina