martedì 12 novembre 2013

Una bella notizia che può indurre la cittadinanza italiana addirittura a essere ottimisti.



di Sergio Di Cori Modigliani

Questo simpatico gentiluomo la cui immagine vedete in bacheca si chiama Luigi de Fanis.
Da questa stamattina è agli arresti domiciliari.
Fino a ieri sera era l'Assessore alla Cultura della Regione Abruzzi.
E' stato arrestato insieme alla sua fedele segretaria, Lucia Zigariello, la quale, invece, "è stata portata via in manette".
L'accusa è la solita di sempre: tangenti, peculato, truffa ai danni dello Stato.
Non si tratta -dato che stiamo in Italia- neppure di una notizia che possa suscitare scalpore, è all'ordine del giorno. E ci è anche andata bene. Costui, infatti, (tanto per aggiungerci una chicca, viene dalla pregiata scuderia Razzi) era talmente ben visto dalla classe politica che avrebbe dovuto essere il Ministro dei Beni Culturali. E il PD aveva dato il suo assenso, ma all'ultimo momento hanno cambiato idea. Poco male. Insieme alla sua complice, in qualche modo si sarà pur rifatto, recuperando la mancata nomina.

Il punto interessante, invece, consiste in un doppio aspetto, uno positivo, l'altro meno.
Quello positivo riguarda il meccanismo che ha dato origine agli eventi. Non è stata la solita inchiesta frutto di indagini accurate, nè una sollevazione popolare, oppure la conseguenza di una protesta da parte della "solida opposizione" (in questo caso il PD). E' stato grazie a un dramma di coscienza di un imprenditore, coinvolto nella vicenda, il quale, un mattino, si è svegliato e dopo essersi consultato con la moglie si è recato da un magistrato raccontando per filo e per segno l'intera vicenda che, lì in Abruzzi "va avanti da anni con la complicità di tutti", come il reo-confesso ha ammesso, denunciato, narrato nei più specifici dettagli; spiegando come usufruisse di specifici appalti -diciamo cento euro- di cui a lui ne andavano 70 da utilizzare per realizzare "eventi di promozione della cultura e della letteratura italiana" e 30 li consegnava cash, al nero, al nostro simpatico ometto.
"E' stato il disgusto che mi ha motivato, adesso mi sento sereno" ha comunicato ai magistrati.
Il tutto ha comportato una sottrazione complessiva di circa 500 mila euro di danaro pubblico all'erario.
L'aspetto positivo della vicenda riguarda proprio la motivazione che ha fatto scattare il meccanismo, molto simile -per non dire identico- a quello avvenuto a circa 600 chilometri di distanza, cinque giorni fa, ad Adrio, roccaforte leghista, dove il sindaco è stato arrestato in seguito a denunce di imprenditori locali. E' accaduto anche in altri 17 comuni italiani, negli ultimi quarantacinque giorni.
In un paese normale dovrebbe essere considerata una tragedia.

La trovo, invece, una bella notizia. E non sto scherzando.
A mio avviso, così va letta.

E' un segnale che sta scattando un fenomeno di emulazione emotivo, interno, esistenziale, che -vivaddio, era ora!- comincia a serpeggiare nei cuori e nelle menti dei cittadini italiani. 
Un po' di M5s, un po' di Papa, un po' di inatteso rigurgito di pudore, finalmente cominciano a dare i loro frutti.
E' una bella cosa.
Perchè l'emulazione è un concetto fondamentale della mente umana, soprattutto in una etnia come quella italiana, assolutamente priva di baluardi etici o scrupoli morali, che segue i trend e si adatta a ogni condizione, per vivere cinicamente seguendo l'onda, e quindi copia i comportamenti dei propri simili,  nel bene e nel male, avendo scelto di essere sempre incapace di produrre comportamenti originali, non in linea con la moda vigente.
Comincia a diffondersi il bisogno di confessare. 
E non soltanto al prete, tanto per cavarsela con il minimo prezzo, ma addirittura ai magistrati su propria iniziativa individuale, assumendosi le proprie responsabilità e pagandone le conseguenze. 
C'è da sperare nel meglio.

La notizia negativa è il rovescio della medaglia.
Andando a scartabellare nelle prime dichiarazioni da parte degli abruzzesi attivi in politica, si viene a scoprire che "lo sapevamo tutti da molto tempo" il che ci induce a inevitabili intuizioni dietrologiche all'idea di che cosa facesse (in questo caso: un bel nulla) l'opposizione PD, visto che, come oggi spiegano con spaesata stupidità inconsapevole, erano al corrente del truce marchingegno da diverso tempo. Ma sono stati tutti zitti. 
E' il risultato delle larghe intese: io ti faccio fare quello che vuoi in quella regione e tu mi lasci fare quello che voglio in quell'altra regione. Se domani, ad andare sotto fosse uno del PD, di sicuro ascolteremmo le dichiarazioni dell'opposizione pidiellina raccontarci che lo sapevano da molto tempo.E questo vale per tutti.

Ne viene fuori un quadro abbastanza realistico del nostro paese.
Visto che chiunque sa tutto di tutti, allora è chiaro che non si tratta più di un vuoto di informazione, di notizie ce ne sono a iosa, per ogni gusto. 
Si tratterebbe quindi di complicità e collusione, ben altro dire.
Su questo, ancora, non ci siamo.
Quando va sotto il PDL, il PD esulta e si esalta.
Quando va sotto il PD, il PDL esulta e si esalta.
Quando va sotto la Lista Monti esultano e si esaltano sia il PD che il PDL.
E quelli della Lista Monti esultano e si esaltano quando vanno sotto il PD e il PDL.

L'ammissione -e la conseguente denuncia- della propria ignobile complicità collusa sarebbe già il capitolo due del risveglio nazionale, quando membri dell'opposizione, affranti e scossi per l'arresto di un dirigente di partito avverso, ammetteranno di aver guardato da un'altra parte perchè in cambio, magari a 182 chilometri da lì, c'erano "gli altri" che chiudevano un occhio dove, a governare, erano invece "i nostri".

In attesa di una veloce accelerazione della nuova narrativa esistenziale del paese, accontentiamoci, per il momento, del capitolo 1.
Non è molto. Ma è già qualcosina.

Se non altro, comincia ad avere le vaghe sembianze di un trend che si insinua.
Oggi voglio essere di un fragoroso ottimismo.
Ne abbiamo davvero bisogno.

Per chi non ha davvero nulla, nel senso di noi italiani come dignità di nazione, anche questo qualcosina può cominciare a essere qualcosa.

Su su, cominciate a confessare.
Se non altro, finirete in Paradiso.
Il che, in tempi di magra come questi, non è poco per davvero.








20 commenti:

  1. " una etnia come quella italiana, assolutamente priva di baluardi etici o scrupoli morali, "

    MA COME SI PERMETTE?

    Pensi ai "baluardi etici e agli scrupoli morali" della sua, di etnie!

    Ma roba da matti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non capisco a che cosa si riferisce, io sono italiano e parlo, appunto, della mia etnia

      Elimina
    2. Io invece ho capito a cosa si riferisce il Bargazzino, ad una ideologica stupidità che confonde l'etnia con la religione praticata o praticata dai propri avi(il tizio è decisamente fermo al palo e con forti difficoltà di comprensione!) Meglio lasciar perdere.....
      Io la penso esattamente come lei: un po' di M5S, un po' di papa ma, al posto del rigurgito di pudore,metterei un po' di crisi, mancanza di liquidità
      e la paura di essere braccati! Non credo al pudore tardivo...

      Elimina
    3. caro anonimo, temo di doverle dar ragione, al posto del pudore mettiamoci pure "crisi e mancanza di liquidità", è così: ma oggi, lo avevo detto, mi sentivo proprio ottimista!

      Elimina
  2. Ecco, appunto, parli per se.
    E non estenda il giudizio che evidentemente ha di se, ai suoi connazionali.
    Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. condivido con te.... non tutti gli italiani sono privi di baluardi etici o scrupoli morali per fortuna...

      Elimina
    2. Si dia una calmata e non sia offensivo. Gli italiani sono un popolo cinico, indifferente, traditore, doppiogiochista e trasformista. E' la Storia che lo dice, non una mia idea. Siamo l''unica etnia sul pianeta Terra che nel XX secolo è entrata in guerra per ben due volte in conflitti mondiali schierandosi da una parte e poi, quando le cose si sono messe male, è uscita dalla guerra schierata con la parte opposta. Al G20 di Mosca del 10 settembre scorso, l'Italia -unica tra le 20 nazioni presenti- per 16 ore è stata contemporaneamente nelle due liste, quella di chi sosteneva la necessità di bombardare la Syria e quella dei pacifisti, provocando anche un piccolo incidente diplomatico con la Bonino e Letta a metterci una pezza sudando sette camice. L'Italia è fatta così. Non è una novità che erano tutti fascisti fino al 22 luglio 1943 e poi il 24 luglio non lo erano più, e via dicendo. Non è negando la realtà di ciò che questo paese è che si riesce a farlo maturare. Lo si fa maturare se si comincia a prendere atto di ciò che siamo e scegliamo di cambiare passo.

      Elimina
    3. Bravissimo Sig. Modigliani!! E' per questo che non credo al pudore tardivo e, se i Signori sopra si sentono offesi, meglio che se ne vadano a leggere altrove! Tutti dovremmo vacillare un po' quando si tratta di baluardi etici e scrupoli morali: abbiamo concorso tutti ad avere questa classe politica.

      Elimina
  3. Si si..va bene.
    Siamo un popolo inferiore. Un po' quello che sostenevano intedeschi nei confronti degli ebrei.
    Poi si sa, gli italiani sono trasformisti e doppiogiochisti, cinici, ecc. gli inglesi pragmatici...
    Il suo autorazzismo (sempre che si consideri italiano) ricorda quello di quei poveri ebrei tedeschi che avevano introiettato il senso di colpa inoculato dai nazisti.

    RispondiElimina
  4. Grazie delle buone notizie :-D

    E non si curi dei troll, che li pagano 10 cent a commento con denaro pubblico, che vita grama che fanno

    Saluti,
    Max

    RispondiElimina
  5. Mi piacciono davvero tanto i tuoi articoli.
    Da quando ho conosciuto il tuo blog lo seguo sempre con molto interesse.
    I tuoi articoli sono una finestra sul mondo, mi fanno sorridere, incazzare, riflettere e sperare.
    Grazie,

    Alessandro

    RispondiElimina
  6. E' l'auto-giudizio della coscienza che in anteprima comincia ,diciamo così , a fare il suo lavoro, a spingere acciocché possa far intraprendere azioni o esperienze correttive per riportare equilibrio interiore e far ritrovare la pace che è l'obiettivo che dovremmo tutti perseguire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido. E mi spingo un po' piu' in la', riconoscendo parte - e solo parte - della verita' di un commento di cui sopra, nel senso che agli Italiani manca un senso di identita' come popolo, abituati da sempre, purtroppo, ad avere padroni, asserviti a qualche potere esterno, colonia. Il che ha creato una massa di semi-schizofrenici che deep down sanno benissimo, da una parte, quale sarebbe la cosa giusta da fare, il comportamento retto da tenere - ed e' sempre cosi' per tutti, anche se poi magari non lo si ammette neanche a se' stessi - e la convenienza, dall'altra, di compiacere qualcuno, sia esso un potere esterno - il colonizzatore - o le convenzioni,sociali - il 'cosi' fan tutti - sempre dettate dallo stesso principio: la convenienza. Un popolo 'banderuola al vento', incapace finora di elaborare i suoi traumi storici per poter crescere...

      Eppure anch'io mi sento ottimista: quando I nodi vengono al pettine non rimane che scioglierli.

      Grazie Sergio per i suoi articoli.

      Elimina
    2. Grazie a te Alessandra, concordo sull'idea dei nodi che vengono al pettine e quindi non resta che scioglierli; il fatto è che questi marpioni al potere -consci di ciò che si sta verificando- vanno in giro a sostenere pubblicamente dei falsi conclamati e delle menzogne inconcepibili per far credere che il pettine è pulito, lindo, liscio e soprattutto nuovo. E' davvero faticosissimo smascherare ogni giorno, di continuo, comunque e dovunque il loro lavorìo di falsificazione della realtà, Ma non c'è altra strada. Tocca farlo.

      Elimina
  7. Domandai a uno di loro, onesto perche' sapeva quello che stava facendo, molti di loro sono cosi' stupidi o cosi' naturalmente ladri da nemmeno chiederselo.
    Fan tutti cosi' sarebbe la risposta.
    Gli domandai quanto pensava di durare. Due, tre anni?
    Magari!-mi rispose.
    Correva l'anno 1977.
    Non si tratta di etnia, carattere nazionale, cretinate varie.
    Questo e' uno stato del Cotolengo.
    Nessuno poteva denunciarli se no non aveva la licenza, l'appalto. il lavoro,
    il permesso di costruire ecc.
    Eleggono loro i capi della Polizia, della Finanza. Si sono garantiti la
    struttura pubblica regalando stipendi d'oro, pensioni d'oro, posti di lavoro
    nello stato inutili e hanno finito per creare un debito infinito e sempre crescente per mantenerlo.
    Giustamente, non potendo elargire con la crisi che un po' d'aria stagna anche i loro clienti cominciano ad indispettirsi.


    RispondiElimina
  8. se si svegliano troppi imprenditori faranno sicuramente una legge x impedirlo!

    RispondiElimina
  9. Il Pianeta blu è la casa di TUTTE le donne e gli uomini di buona volontà! Pensate alto, SIATE alto. Basta con questi distinguo RAZZISTI, ETNISTI e/o quant'altro. Nessuno si appropri di ciò che non gli appartiene. Iniziate a considerarvi cittadini dell'universo e, ricordatevelo......tutti siamo di passaggio. Siate UMANI, semplicemente ed orgogliosamente umani. Lillo.

    RispondiElimina
  10. I popoli, come del resto le persone, sono pieni di virtù e talenti, come di vizi insanabili.
    Non siamo perfetti e nemmeno vorremmo esserlo, ma occorre avere una visione critica, e anche ironica, su se stessi. Forse non si migliorerà, ma si vivrà decisamente meglio.
    Non credo minimamente che i fatti che Sergio indica nel suo articolo, siano segnali di un cambiamento positivo. Lo spero, ma non ci credo. Penso invece che si tratti di prese di coscienza individuali, che agiranno solo nella vita delle persone interessate, ma non modificheranno l'andazzo generale.
    Fatti del genere sono sempre avvenuti, ma non hanno mai avuto un seguito di massa e anche questa è Storia.
    Non mi sento pessimista, nella vita tutto sommato mi è andata abbastanza bene, ma ritengo che siamo di fronte ad un caso di emergenza e penso che riuscire a reagire sia di vitale importanza.
    Le prese di coscienza non nascono da sole, ma spesso sono stimolate dalle condizioni esterne e penso che sia di vitale importanza che ci si renda conto che ci hanno depredato, con la complicità delle nostre paure e dei nostri egoismi, su cui Sergio pone spesso l'indice.
    Fichè c'è prosperità ce lo possiamo permettere, ma oggi che siamo nel baratro occorre fare un salto di qualità, pena il continuare ad essere depredati, fino a che del limone non rimanga solo la buccia da buttare via.
    Guido

    RispondiElimina
  11. Eppure basterebbe che vincesse le elezioni il Movimento Cinque Stelle e ci sveglieremmo il giorno dopo in un altro mondo. Ne sono convinto, è nei fatti. Nulla sarebbe come prima e tutto l'odierno ci apparirebbe come preistoria. Tutti i discorsi sul cinismo e" cialtronismo " degli italiani si ribalterebbero dandoci nuove prospettive, nuove consapevolezze, poiché, se la vita è un cerchio, gli opposti si toccano e al fondo può ben aderire un apice. Paolo

    RispondiElimina