martedì 19 novembre 2013

La solitudine del popolo italiano: una notizia di cui non si parla. Per pudor di patria.





di Sergio Di Cori Modigliani

La fotografia che vedete riprodotta in bacheca è stata scattata nel 1951, a Rouen.
L'autore di questa immagine è uno dei grandi maestri della fotografia: Henry Cartier Bresson.
Una casa editrice aveva commissionato al celebre fotografo un lavoro sulla nuova industrializzazione della Francia, che avrebbe cambiato il panorama socio-esistenziale dell'Europa. Erano sei fotografi diversi. Cartier Bresson mise come didascalia dei suoi 8 scatti il titolo "La nuova solitudine dei francesi".
Per ottenere questa immagine, l'artista francese impiegò 17 giorni. 
Girava per la città, soprattutto nella nuova periferia dove stavano sorgendo nuove fabbriche che lavoravano a pieno regime, a caccia dello scatto giusto. "Le immagini, di per sè, non esistono" sosteneva Cartier Bresson "a me non interessa affatto ciò che accade, ciò che c'è. L'aspetto interessante di questo meraviglioso lavoro consiste esattamente nel contrario opposto a ciò che la gente pensa: una buona fotografia non è mai trovata a caso, ma è la rappresentazione di qualcosa che il fotografo ha già nella sua mente. Il fotografo, quando esce di casa e va a fare il suo lavoro in giro per la città, sa con matematica certezza ciò che sta cercando, anche se non lo capisce e non sarebbe neppure in grado di spiegarlo. Lui cerca qualcosa che non sa che cosa sia, ma ce l'ha in mente. Diciamo che lo sa ma non sa di saperlo e non sa che cosa sa. Ma a un certo punto: eureka! La vede. La scena. Sta lì, davanti ai suoi occhi. Come un miracolo. Il suo occhio vede ciò che aveva immaginato con la sua intellettualità emotiva e allora capisce che cosa stava cercando. Fa clic e il gioco è fatto. Ma quello scatto non è altro che la conclusione meccanica di un lungo e complesso lavoro interiore. Alcune volte può durare anche anni. C'è una certa immagine che ho realizzato alla quale sono particolarmente legato, ma per ottenerla mi ci sono voluti 23 anni, non c'è stato giorno in cui non ci abbia pensato, quando ho visto "la scena" dopo aver fatto clic ho sentito una grande liberazione".
Oggi non è facile imbattersi in una grande fotografia, l'occhio è diventato ignorante. La diffusione di massa degli smart phone ha comportato una esplosione di sedicenti fotografi, i quali non sanno che non stanno fotografando un bel nulla, perchè imprimono sul video ciò che stanno vedendo, il che non ha niente a che vedere con il Senso della fotografia. Proprio nulla.
Era il mio problema questa mattina.
Dovendo preparare questo post mi ero messo alla ricerca di una immagine particolare da mettere come didascalia iconografica. La notizia di cui dovevo parlare era davvero triste (anche se, per fortuna, ne contiene al proprio interno anche una bella) e -dal mio punto di vista- pur sapendo che il 99% degli italiani non ne erano al corrente ero convinto che magicamente stava provocando una reazione emotiva di enorme sofferenza civica, un sentimento che va al di là della consueta indignazione, un evento che produce sgomento e raccapriccio, dinanzi al quale non è possibile fare nulla, se non arrendersi di fronte alla realtà di questo paese per ciò che esso è.
Mi chiedevo, dovendo rappresentare la sintesi di come si sente dentro al cuore il popolo italiano: "di fronte a questa notizia, come si sentiranno gli italiani?".
Mi sono messo in rete a caccia dell'immagine giusta. Ne ho viste migliaia, di tutti i tipi. Non trovavo nulla di convincente. Alla fine, mi sono stufato, e ho scelto di andare a guardare negli archivi dei grandi fotografi artisti.
E così, ho trovato l'immagine scattata nel 1951 da Henry Cartier Bresson.
Per me, è l'immagine, oggi, dello stato emotivo del popolo italiano.
La sezione pensante e sensibile, tanto per intenderci.
E adesso veniamo alla notizia.

Come tutti sappiamo, il 27 novembre c'è il voto in aula per la decadenza di Berlusconi da senatore.
E' molto probabile, per non dire quasi certo, che slitterà ancora con la scusa della revisione della Legge di Stabilità, tanto per allungare l'agonia. La Legge parla chiaro in proposito, ed è -a mio avviso- una notizia folle. In seguito alla decadenza, lo Stato "riconosce" al cavaliere Silvio Berlusconi, ex senatore, un "contributo di solidarietà per cessazione dell'attività" pari a 182.000 euro, che verranno versati subito.
E' la sua liquidazione.
Lo Stato riconosce la sentenza della Cassazione. Ammette, conferma e sancisce che si tratta di un delinquente pregiudicato che ha truffato lo Stato. Però paga un sussidio a chi lo ha fregato.
E' il simbolo di ciò che questo paese è nella sua realtà.

No comment.

La buona notizia consiste nel fatto (sottaciuto dall'intera cupola mediatica) che la capogruppo del movimento a cinque stelle del Senato, Paola Taverna, si è rivolta espressamente al Presidente Piero Grasso "pregandolo di evitare lo scandalo". Così l'ha definito.
Sostiene la Taverna "Vorrei fare una raccomandazione a lei e a quest’Aula intera. Ove il senatore Berlusconi dovesse essere dichiarato decaduto, percepirà un assegno di fine mandato pari, circa, a 180mila euro. In altri termini, il Senato, a seguito di una sentenza definitiva per frode fiscale, dovrà indennizzare il senatore Berlusconi di 180mila euro, perché in carica parlamentare sin dal 1994. Lo trovo assurdo. Una tale beffa non può e non deve, in alcun modo, accadere, e noi faremo di tutto perché ciò non accada”.
Capirete da voi che non si tratta di soldi nè di un atto formale che tocchi minimamente le casse dello Stato, essendo il nostro debito superiore ai 2000 miliardi di euro.
E' il tentativo di riportare il comportamento del Parlamento sui binari del Senso.
Piero Grasso ha ricordato che "il senatore Berlusconi riceverà questo assegno direttamente dal Fondo di solidarietà integrativo dei senatori".
Volevo soltanto ricordare ai cittadini italiani come stanno le cose, perchè ho capito che non lo sanno.
A quanto pare lo Stato usa i soldi delle nostre tasse per dare 182.000 euro a Berlusconi come "atto formale di solidarietà" . Ad un evasore fiscale e quindi truffatore ai danni dello Stato.
Come cittadino italiano mi sento come l'uomo nella fotografia di Henry Cartier Bresson.
Come vogliono che ci sentiamo.

P.S. Questo è un post populista.

8 commenti:

  1. Per un mondo migliore occorre che miglioriamo tutti noi stessi, ma non possiamo più aspettare, occorrerebbero chissà quanti secoli ancora. Urge fare qualcosa, ma quando vedo che in Basilicata quasi il 50% non è andato a votare e che l'unica forza politica valida ha ottenuto circa il 15% , quando vedo esprimere solidarietà ad alto livello ad un ministro che non riesce neanche a capire la gravità di talune azioni simili al favoreggiamento atte ad aiutare propri amici abusando del proprio ufficio , mi cadono le braccia ,giusto per usare un eufemismo. Ma non possiamo dargliela vinta, dobbiamo essere come la goccia, gutta cavat lapidem.

    RispondiElimina
  2. Se questo è un post populista, allora io sono orgogliosa di essere populista!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Idem per quel che mi concerne.
      Piena solidarietà anche alla senatrice Taverna, alla cui iniziativa e richiesta aderisco con slancio e convinzione profondi. Per quel che può valere (e questa dovrebbe essere una timida didascalia in calce alla foto, bella quanto tragica).

      Un sentito grazie a Modigliani per questa sua preziosa opera di divulgazione politica e culturale.
      marilù l.

      Elimina
  3. Lillo, cittadino dell'Universo.20 novembre 2013 alle ore 00:39

    Salute e Serenità a tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Di cosa continuate a blaterare, questo sistema, queste regole, questi comportamenti sono indegni di essere considerate il frutto di millenni di civiltà. Occorre CANCELLARE TUTTO, ( Costituzione dei e per i padroni, non esclusa) riscrivere, di sana pianta, quanto veramente può renderci degni di appartenere al genere Umano. Esprimiamo, coi fatti, il nostro disgusto verso tutto ciò che continua ad alimentare gli interessi di una folta rappresentanza di KRIMINALI e loro LACCHE'. DISINTOSSICATEVI: niente più stampa, niente più periodici, niente più TV e RADIO sino a quanto non si lascerà il "microfono aperto" a quanti non sono "allineati" con i KRIMINALI che gestiscono il nostro portafoglio, gli interessi, materiali e spirituali, di tutte le donne e gli uomini di buona volontà, la nostra unica ed irripetibile VITA. Lillo, cittadino dell'Universo.

    RispondiElimina
  4. Ieri ho letto questo articolo e per rispetto non mi sono permesso di soddisfare una mia curiosità.
    Il cervello però, cerca sempre di trovare un buon motivo per poter far fare ciò di cui si ha voglia, scorciatoie, cavilli e a volte ce la raccontiamo beatamente. Kundera dice in un suo libro che crediamo tutti di essere dei potenziali scrittori, probabilmente come i tifosi di calcio si credono dei comissari tecnici.
    Credo di capire il concetto del fotografo che sente quando sta per scattare la foto giusta, si tratta di riuscire ad estrapolare uno spot dal proprio campo visivo, valutarlo mentalmente senza ancora avere scattato.
    La mia curiosità stava nel voler vedere lo scatto che è costato 23 anni di attesa. Alla fine il motivo per chiedere lo ho trovato, se l'autore lo ha citato e per giunta ha fatto il fotografo di professione, non sarà di certo fuori luogo chiedere di poterlo vedere!
    Per cui se possibile ti sarei grato se lo linkassi.
    Controllerò i commenti per qualche giorno.
    Comunque grazie per i bellissimi articoli che ci regali.
    Saluti a tutti, anche a i robot che non riescono mai a commentare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è molto famosa, come fotografia, penso che la trovi di sicuro andando a linkare su google "Henry Cartier Bresson treno in Romania verso Bucarest ottobre 1975" queste sono le parole chiave. E' una immagine instantanea, in tutta la sua esistenza non ha mai realizzato uno scatto in studio o con modelle che posavano per "ricostruire" una immagine. Questa immagine, nella mente di Cartier Bresson significava "quel momento unico e sublime di massima intimità di possesso tra un uomo e una donna, dove si comprende in pieno il senso dell'amore ma che è allo stesso tempo una immagine oscena che potrebbe rappresentare l'instantanea di un delitto passionale: è la frontiera dove l'amore e l'odio si incontrano, si consumano, e diventano carne". Naturalmente, in bianco e nero.

      Elimina
  5. Le oligarchie mondiali hanno preso il potere in tutto il mondo perchè sono unite mentre chi tenta di contrastarle marcia in ordine sparso ; occorre quindi l'unità di tutte quellle forze che si oppongono a questa nefasta egemonia,in altre parole ci vuole una nuova internazionale che elabori una strategia globale e porti avanti una rivoluzione permanente perchè appena ti distrai un momento hai già perduto quello che hai conquistato in tanti anni,

    RispondiElimina