mercoledì 14 gennaio 2015

Il presidente fondamentalista se n'è andato via.


di Sergio Di Cori Modigliani

La reazione italiana ai tragici fatti di Parigi non mi ha affatto sorpreso, anche se mi ha alquanto colpito, avvilendomi. Da un paese declinante e addormentato, c'era da aspettarselo. Una melassa di retorica, opportunismi e cialtronerie in salsa complottista di infimo livello. Per fortuna (nel senso di noi europei) lo shock che i francesi hanno subito sta provocando l'inizio di un auspicato risveglio nelle terre galliche.
Con l'augurio che presto, tanto più velocemente i primi bagliori di luce cominceranno a illuminare le coscienze collettive, un vento originale, intiepidito da una inedita intelligenza, superato le Alpi, ci colpisca in pieno. 
Magari, a nostra insaputa.

Non mi stupisce, quindi, vedere e leggere la generale reazione alle dimissioni del Presidente. Una melassa di retorica e opportunismi da una parte, e dall'altra un perentorio giudizio negativo, come di consueto intinto in parole d'ordine antagoniste che rimangono lì sospese, con il peso che hanno: quello dello sfogo virtuale.

E così Napolitano se ne va.
Leggendo sia gli applausi che le contestazioni, la mia reazione è stata quella di rendermi conto che hanno ragione entrambi, ed entrambi hanno torto.

E' necessario -per comprendere ciò che sta accadendo- mutare la prospettiva.
Se ragioniamo in termini squisitamente democratici, hanno ragione i contestatori e denigratori, non vi è dubbio.
Se ragioniamo, invece, in termini realistici e attuali, ci accorgiamo che hanno ragione, invece, i sostenitori plaudenti: è stato un ottimo presidente.

Il punto è proprio questo.

L'Italia (come al solito, nella Storia, vero e proprio laboratorio sociale collettivo) ha inaugurato, promosso e lanciato l'ingresso nel mondo post-democratico, quello in cui l'attività parlamentare è superflua, quello in cui la volontà popolare non ha alcuna voce in capitolo, quello in cui il concetto di cittadinanza viene sostituito dal ritorno al concetto di totale sudditanza delle persone ai voleri e dettami della neo-aristocrazia oligarchica del Nuovo Ordine Mondiale globalizzato.
Poichè mi piace ragionare in termini pragmatici, poggio il mio giudizio sulla base di ciò che è, nei fatti, la verità della situazione italiana: si è dimesso il primo "Presidente fondamentalista" della Repubblica Italiana. 
Questo è stato Giorgio Napolitano.
Una personalità che ha trasformato la democrazia italiana in una pappa informe: non è più una repubblica parlamentare, e pur non essendo una repubblica presidenziale -dal punto di vista formale- ha un presidente che sceglie e decide chi governa, quando governa, come governa, fino a quando governa, senza che vengano neppure prese in considerazione le opzioni, esigenze e perplessità dell'opposizione, e senza che venga neppure contemplata l'idea di affidarsi al responso delle urne.
In nessuna democrazia occidentale sarebbe stato possibile fare ciò che è stato consentito a Giorgio Napolitano.
Il "Presidente fondamentalista" ha aperto la via a colui/colei che lo succederà.
Non è certo un caso che la Regina Elisabetta gli abbia inviato una amorevole lettera di commiato per ringraziarlo. Non credo lo abbia fatto per Schroeder in Germania e men che meno per Jacques Chirac in Francia. Ma in questo caso è diverso. Ce lo spiega il rigore della ritualità formale e simbolica, così importante da sempre per la Casa Reale dei Windsor, quella che un tempo in Europa era il Casato di Sassonia Coburgo Gotha: si riconosce sempre ufficialmente, pubblicamente e formalmente il merito dei grandi servitori di Sua Maestà. E' probabile che il nostro ex (ormai) presidente verrà di qui a qualche settimana toccato da una speciale onorificenza del Regno.
Anche i membri del Washington Consensus e i vecchi funzionari della macchina burocratica dell'oligarchia russa putiniana che conta per davvero hanno inviato una lettera di ringraziamento formale.
E questi gesti non vanno affatto sottovalutati se si vuole comprendere la realtà del mondo in cui viviamo. 
Poi si è liberi di accettarlo passivamente oppure darsi da fare per cambiarlo attivamente.
Da questo punto di vista Napolitano è stato un grande, grandissimo presidente, così come lo era stato Leonid Breznev in Urss e Ronald Reagan in Usa, entrambi stimati e riveriti nelle loro rispettive nazioni.
E' riuscito ad abolire la democrazia.
E' riuscito a non attribuire a nessuna forza di opposizione alcun valore politico reale.
E' riuscito, nei nove anni del suo mandato, a far passare tutte le regolamentazioni volute dal ristretto numero dei componenti dell'Impero Finanziario Mondiale che hanno accelerato la de-industrializzazione dell'Italia,  a favore di Francia, Germania, soprattutto Inghilterra.
E' riuscito a far passare l'Italia da turbolenta e caotica nazione democratica a superficiale e ignorante nazione post-democratica, garantendo la tenuta dello status quo attraverso la difesa di un immobilismo totale dei corporativismi del privilegio della gigantesca corte aristocratica italiana che compone la cosiddetta "amministrazione pubblica dello Stato", termine questo che ha un suo senso, un suo significato forte, e una sua valenza, in nazioni dove la democrazia ancora resiste, ma che in Italia non ha alcun senso perché non corrisponde alla realtà autentica dei fatti. I funzionari della cosa pubblica e dello Stato non rispondono alle leggi, come i sudditi privati, bensì a una diversa codificazione parallela che ne garantisce la copertura, l'immunità, la promozione, la saldatura dei privilegi a costo della spesa pubblica corrente. E' il motivo per cui quando accade ogni tanto che qualche importante personaggio politico che svolge mansioni pubbliche viene inquisito, indagato, accusato e magari anche arrestato, è sempre sorpreso e non capisce neppure le ragioni di ciò che sta accadendo. Loro appartengono a una classe altra, diversa, che segue le codificazioni del mondo e della vita post-moderni e post-democratici.
Da questo punto di vista è stato un grandioso presidente.
Se ne va dunque il fondatore del "presidenzialismo fondamentalista".

Per chi scrive, invece, rimane il grande campione dei "diritti incivili". 
Il 20 Febbraio del 1974, sul quotidiano L'Unità firmava un celebre lunghissimo editoriale nel quale attaccava il fisico russo Sakharov (in quel momento agli arresti domiciliari coatti a Gorkij dopo cinque anni di campo di concentramento in Siberia) definendolo "ciarpame della Cia" sostenendo l'attacco frontale di tutti i partiti comunisti europei contro Amnesty International che invece ne chiedeva la liberazione.
Indimenticabile il furore del presidente fondamentalista contro un premio nobel che si trovava in un lager.
Era la persona giusta per guidare la turbolenta, caotica, creativa Italia dalla democrazia alla post-democrazia.
C'è riuscito.
E' giusto, quindi, che i rappresentanti responsabili della city di Londra, della casa reale inglese, dei colossi finanziari di Wall Street e i nuovi miliardari iper-liberisti di Mosca gli rendano l'onore delle armi.

Tutto il resto diventa leggenda e letteratura mediatica per non far comprendere la natura del potere.

L'Italia è la prima nazione fondamentalista d'occidente.
E qui la religione non c'entra niente.







12 commenti:

  1. Questo è decisamente un ottimo articolo.
    Peccato per la discontinuità Modigliani, potresti essere uno dei pochi grandi del giornalismo italiano rimasti...

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    1. Mi accodo per l'elogio, credo che Sergio non sia da sfumature di grigio, o è yin o yang, con tutti i pro e contro che ne derivano.
      A mio avviso il solo fatto di aver restituito il tesserino da "dotto dell'informazione" fa di lui uno dei pochissimi grandi e soprattutto rispettabile.
      Probabilmente l'integralista diventerà baronetto e finalmente gli regaleranno un blocchetto di biglietti della Ryanair.
      Per curiosità ho cercato il contrario di integralista: disponibile, aperto, liberale, democratico, tollerante, condiscendente.
      Ne deduco con rammarico che questo paese è sempre stato integralista a manetta...

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  2. Sempre straordinario.
    Accetto con rassegnazione questi tuoi post.
    Avrei voluto che le cose si facessero diversamente, ma ormai ho capito che non ci si può opporre a quanto è già stato deciso.

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    1. L'arma più potente è la penna, e se lei s. Morris ha ormai capito che non ci si può opporre a quanto è già stato deciso , loro hanno già vinto.
      Credo che lo scopo di alcuni blog come di altri sia proprio questo.

      Peccato che sia il contrario, e con l'asse Cina-Russia tutto questo finirà molto presto.
      A cosa credete sia servito l'attentato di Charli se non per FAR CAPIRE alla Francia , dare un AVVERTIMENTO/AMMONIZIONE.... mettere in riga la francia che vuole uscire dalla NATO, sta riconoscendo la Palestina , oltre a voler entrare nei BRICS? ricordate il dirigente della TOTAL morto inh incidente ? Pressioni USA , in quanto PROPRIETARIO non chè PRODUTTORE di ISIS ecc....

      mi chiedo se sull'affermazione di SergioC.M. che fa intendere che Putin abbia ufficialmente ringraziato napoletano (dopo le sanzioni inflitte) mi sembra strano ha un link?
      Spero mi smentisca .

      grazie

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    2. Il fatto è che qui c'è un'imposizione dalla quale non ci possiamo sottrarre, ovvero il nuovo ordine mondiale che è stato progettato.

      Avendo capito che è inevitabile che questo nuovo ordine venga instaurato perché di fatto già c'è, ora è in corso una lotta tra due filosofie di pensiero sul quale questo nuovo ordine mondiale si dovrà basare. Mi arrendo con consapevole rassegnazione all'idea che non possa essere diversamente da così su tale imposizione, MA allo stesso tempo comprendo che c'è chi vuole che questo nuovo corso dell'umanità sia imposto da tiranni o nasca spontaneamente dal basso. La lotta di oggi si consuma tra oligarchie illuminate che hanno in mente percorsi diversi per raggiungere apparentemente gli stessi obiettivi. La differenza la fa tra chi vuole dare da subito il potere decisionale ai popoli e chi invece vuole arrogarsi il diritto di condurre e manovrare i popoli. È chiaro che il processo della liberazione dei popoli dalla dittatura illuminata farà vincere i popoli, si deve solo capire quando e come questo avverrà. Sarà comunque una battaglia. Noi contro noi stessi per liberarci da quello che non vogliamo vedere.

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    3. S. Morris , condivido il suo punto di vista soprattutto le ultime frasi , le sottoscrivo, comunque si può fare moltissimo, e la cosa più efficace di tutte è non sostenerli piu, economicamente ,idealmente, fisicamente....
      le cito soluzioni legali di diritto (lettere-notifiche-autocertificazione) per difendersi e per non dare piu energia ( soldi) a entità che non lo meritano, stando in ONORE.
      parole chiave da ricercare .

      sovranità individuale
      lettera di accettazione condizionata
      notifiche di cortesia
      rigetto
      ecc....

      p.s. la ringrazio della risposta esauriente , e in un certo senso siamo in una situazione da lei descritta, ma le cose stanno cambiando, e ormai si vede tutto anche se continuano a depistare tutte le notizie.
      grazie

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    4. Allora siamo d'accordo! l'unica cosa, Signor/a Anonimo/a diamoci del tu! :)
      Sono semplicemente Morris! Accorciamo le distanze! Noi dobbiamo essere uniti.
      P.S.
      D'accordissimo con le "parole d'ordine" per riconoscerci!

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  3. A mio modestissimo parere invece questi personaggi non sono artefici di un bel niente. Sono solo vigliacchi servitori di chi li tiene in pugno con l'arma del ricatto. Se solo venissero alla luce la millesima parte delle malefatte di questi biechi individui, ne pagherebbero le conseguenze non so quante generazioni di loro discendenti. E' per questo che sono costretti ad accettare, anche alla loro età, di portare avanti piani di distruzione di massa. Ormai l'italia è solo un verminaio di gente che ha preferito scendere a patti con questa politica infame, ha preferito la raccomandazione al diritto, nella speranza che solo i più fessi pagassero il conto per tutti, ed è diventata essa stessa mortalmente infetta.

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  4. Di Cori Modigliani: "L'Italia ha inaugurato, promosso e lanciato l'ingresso nel
    ………………………mondo post-democratico, quello in cui l'attività parlamentare
    ………………………è superflua, quello in cui la volontà popolare non ha alcuna
    ………………………voce in capitolo, quello in cui il concetto di cittadinanza
    ………………………viene sostituito dal ritorno al concetto di totale sudditanza
    ………………………delle persone ai voleri e dettami della neo-aristocrazia
    ………………………oligarchica del Nuovo Ordine Mondiale Globalizzato"………..

    …………………….."…..si è dimesso il primo "Presidente fondamentalista" della
    ………………………Repubblica Italiana.
    ………………………Questo è stato Giorgio Napolitano"……………………………..


    Sfido chiunque, Cittadino Di Cori Modigliani, che con altre parole sarebbe stato possibile esprimere più lucidamente la realtà dell'uomo Napolitano!

    Complimenti!

    Con l'eccezione, tuttavia, della sola parola "fondamentalista". Se mai io fossi stato, infatti, capace di scrivere le Sue stesse parole, avrei scritto:

    …."Si è dimesso il primo "Presidente cavallo di Troia" della Repubblica Italiana"….

    Semplicemente perché Napolitano è stato un camuffato TRADITORE: traditore della Democrazia, traditore della Costituzione, traditore di quell' Italia che lavora amando lavorare, che produce rifiutando, con sdegno e dignità, di essere parassita.

    E di essere un FALSO Presidente della Repubblica ce l'ha dimostrato continuamente nel corso dei nove anni: ce l'ha dimostrato, per ricordane una, due anni fa quando, appena alla quarta fumata nera nell'elezione del suo successore, preoccupato come se fosse stata la quarantesima, entra a gamba tesa al nome di Rodotà, il candidato dei Cinque Stelle, la cui possibile elezione avrebbe stravolto l'intesa sottobanco con il Pregiudicato.

    Ce l'ha dimostrato quando - minacciato e ricattato al telefono da Mancino - invece di riportare l'incidente alla Magistratura come avrebbe fatto un vero Presidente della Repubblica - immediatamente si attiva per soddisfare la minaccia ricevuta.

    Ce l'ha dimostrato con il suo spudorato discorso di riabilitazione del ladro-fuggiasco Bettino Craxi, suo idolo adorato ed amico intimo di quell'individuo che, anni dopo, si sarebbe laureato Pregiudicato nazionale.

    Ce l'ha dimostrato con i suoi continui borbottamenti contro la Magistratura, nei confronti della quale nutriva gli stessi sentimenti della mafia e dell'intero arco delinquenziale della Nazione.

    Ce l'ha dimostrato, ancora una volta e chiudo qui, quando la Consulta dichiarava incostituzionale il Porcellum ed assistevamo, sbalorditi!, ad un falso Presidente della Repubblica il quale, invece di prendere atto delle implicazioni di illegittimità democratica e costituzione dell'intero Parlamento e Governo, e invece di chiedere l'immediata approvazione di una nuova legge elettorale pena il suo scioglimento della Camere, cosa fa il nostro Cavallo di Troia?, incita Governo e Parlamento a bruciare le tappe nello stravolgimento della Costituzione e della Giustizia!

    L'intera Nazione avrebbe dovuto porsi l'inquietante domanda di chi mai fosse in verità quest'uomo che occupava la carica più alta della Nazione. Solo pochi se la sono posta, e solo a costoro la risposta si è rivelata nella sua sintesi lapidaria:

    Il personaggio Napolitano era un FALSO Presidente della Repubblica perché era il VERO Presidente della Piramide Partitocratica Parassitaria.

    E le due Presidenze erano irreconciliabilmente inconciliabili.

    I primo, e spero il solo, "Presidente Cavallo di Troia" della Repubblica Italiana!

    Cordialmente.







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    1. Veramente " Cavallo di " non e' mai stato....per il resto il discorso mi sembra corretto

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  5. Vorrei ricordare a tutti che napoletano è stato eletto da PD e PDL quindi non diciamo fesserie, il popolo italiano dando il voto continuato a dei criminali ha reso possibile questo scempio,

    il CAVALLO DI TROIA è IL POPOLO VOTANTE.

    Chi ha votato i partiti criminali , e anche chi non è andato a votare è responsabile.
    è dura ma è così.
    Pensare che napoletano in modo singolo e autonomo abbia potuto fare questo , è parte della mezza verità che non ci permette di vedere per intero la situazione .
    Dire che questo è stato fatto da napoletano , vuol dire mentire , perchè è stato tutto l'apparato deviato che ormai ha invaso le istituzioni a farlo , altro che una persona sola..... sono tutti d'accordo , è tutto un teatrino, e finchè non cene rendiamo conto .......
    cmq a breve sarà finito il gas oppure dovremmo prenderlo molto piu caro dalla turchia , la svizzera non compra piu euro, in un minuto ha perso il 30% del suo valore , in pratica anche la svizzera sta gridando che l'euro è carta straccia...
    a breve staremo male , perche degli idioti votano gli attori della politica , e dovremmo soffrire finchè la maggior parte del popolo votante non capirà , finchè a suon di TRAGEDIE il popolo non CAPIRà.......

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  6. Il regalo di Napolitano agli italiani... è lui che ha gestito i governi negli ultimi anni... guardate chi si è arricchito dal 2008...


    http://www.repubblica.it/economia/2015/01/19/news/la_crisi_raddoppia_il_patrimonio_alle_dieci_famiglie_dei_paperoni_ora_pi_ricche_di_20_milioni_di_italiani-105248084/?ref=HRER1-1

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