venerdì 21 novembre 2014

In memoriam di una grande benefattrice dei popoli oppressi.



di Sergio Di Cori Modigliani

Ieri i nostri pimpanti media hanno dato l'annuncio che si era spenta la donna più blasonata del mondo, inserita nel Guinness dei primati per questo motivo.
E' la signora la cui fotografia vedete riprodotta in bacheca.
Aveva 88 anni.
Si chiamava Dona Maria Cayetana Alfonsa Victoria Eugenia Francisca Fitz James Stuart y De Silva Falcò y Gurtubay, e poi tutti i vari titoli annessi.
Per gli amici e per il popolo "la duchessa d'Alba", da tutti amata e riverita.
I nostri professionisti dell'informazione si sono divertiti a presentarci questa simpatica vecchietta regalandoci l'immagine di una donna definita "eccentrica", "molto originale", "regina dell'eleganza e del gossip", "benefattrice dell'umanità".
Ci hanno descritto i suoi amori, i suoi patrimoni, e tutte le buone azioni che ha compiuto.
Il taglio della notizia era quello a metà tra la celebrazione di una arzilla vecchietta spiritosa che non ha mai smesso di saltare la cavallina, una madrina delle libere arti e dell'espressione del libero pensiero degli artisti, una grande amante del gusto spensierato della vita.
In verità, la signora in questione è stata, soprattutto, qualcosa d'altro.
Simbolo vivente della rapacità di una oligarchia fatiscente, ancora oggi in prima linea nel pretendere di gestire, controllare e comandare il mondo dei popoli, si è sempre distinta per il suo attaccamento devoto e ossessivo agli interessi economici della Chiesa e per la sua totale deferenza ai calcoli speculativi dei colossi finanziari multinazionali, al servizio del generalissimo Francisco Franco, il più efferato criminale europeo degli ultimi 60 anni. 
In prima linea, quando era giovane, a sostenere in Spagna la persecuzione, la condanna all'esilio e l'eliminazione fisica di ogni oppositore al truce regime, si era distinta alla fine degli anni'50 quando animava le cronache mondane rosa dell'epoca, per la sua partecipazione attiva in Spagna, alla radio, alla televisione e sui quotidiani più in vista, nel perorare la causa della più bieca e retriva conservazione, sostenendo che il dittatore Franco era stato inviato sulla Terra dal cielo, su specifico ordine della Vergine Maria, e doveva essere considerato un uomo benedetto.
Nel 1962 riceve dalle amorevoli mani di Francisco Franco in persona la "Gran Croce e Distintivo Bianco dell'Ordine di Beneficenza", titolo che le consente di entrare in affari in prima persona con le banche vaticane per gestire la capitalizzazione del Banco 'o Espiritu Santo, il più importante istituto finanziario portoghese, diventando quindi amica del dittatore lusitano Salazar e la più importante fornitrice e venditrice d'armi letali a tre nazioni africane (colonie portoghesi) per soffocare nel sangue le rivolte anti-colonialiste dell'epoca. Le aziende da lei amministrate sono state le protagoniste che hanno gestito la mattanza e il genocidio di centinaia di migliaia di persone innocenti soprattutto in Angola, nel Congo belga (grazie alla sua parentela con l'aristocrazia di Bruxelles) e a Cabo Verde. 
Nel 1964 riceve il "Gran Ordine al Merito di Isabella la Cattolica per meriti civili".
In questo caso voleva dire la promozione del Banco Santander (di cui lei era importante azionista di riferimento) come finanziatore primario nella vendita di armi in Africa e nel sostegno degli eserciti di mercenari inviati a massacrare donne  e bambini inermi.
Nel 1974 riceve la "Fascia dell'Ordine del Merito Agricolo".
Infatti, grazie al suo strapotere finanziario, riesce a impossessarsi con la violenza dei grandi possedimenti minerari e agricoli nelle vaste pianure dell'Africa occidentale atlantica, dopo aver eliminato fisicamente ogni forma di opposizione, consentendo agli abitanti della penisola iberica di godere di enormi vantaggi perché oro, argento, uranio, frutta e verdura era per loro gratis, veniva coltivata dagli schiavi. E così la nostra simpatica vecchiettina entra nella United Fruit company e si lancia nel grande business internazionale dell'agricoltura.
Nel 1980 si verifica, però, una spiacevole anomalia nella vita di questa signora.
Allora il mondo era (forse solo apparentemente) molto diverso da oggi e c'era la cosiddetta guerra fredda. Mentre Mosca massacrava gli afgani, gli iracheni, i curdi, gli egiziani, i birmani, i contadini cambogiani, i malgasci, e tanti altri, Washington massacrava gli argentini, i cileni, i boliviani, gli uruguaiani, i brasiliani, i venezuelani, i colombiani, una decina di nazioni africane, e tanti altri. Secondo i dati forniti dall'Onu parliamo di circa 20 milioni di morti innocenti complessive. Ma nell'estate del 1980, quando la Spagna affrontava il dopo Franco morto di vecchiaia (la nostra vecchietta fu tra coloro che declamarono nella Iglesia del Sagrado Corazòn di Madrid l'elogio funebre del grande criminale) entrano in scena i cubani.
L'esercito di Fidel Castro era riuscito (perfettamente equipaggiato e finanziato dai russi) a guidare la rivoluzione angolana, congolese, maliana, subsahariana contro l'imperialismo spagnolo e portoghese. Raul Castro lancia un evento mediatico davvero singolare (a mio avviso l'idea era di Fidel). Istituisce a L'Avana un processo pubblico per crimini contro l'umanità nei confronti dei responsabili dei massacri della popolazione inerme africana (in Italia forse non è mai arrivata neppure la notizia). Il processo, va da sè, non aveva alcun valore reale, ma ne aveva uno immenso dal punto di vista simbolico e politico. Doveva servire, infatti, a dare un grande scossone ai popoli sudamericani per incitarli alla rivoluzione liberandosi dalle efferate dittature che Washington aveva imposto in tutto il continente. In quell'occasione la nostra duchessa venne condannata "per crimini di guerra" all'ergastolo, con l'aggiunta di una citazione maoista che trovo deliziosa. Invece di stare in galera, poichè "andava rieducata" veniva condannata ai servizi sociali come infermiera nei reparti di anziani degenti negli ospedali pubblici africani. Erano gli spettacoli che venivano offerti dai protagonisti della "revolucion bonita" e in Sudamerica ancora se li ricordano.

Quindi la nostra simpatica vecchietta era anche questo.
Lascia un patrimonio cash di circa 600 milioni di euro e un patrimonio finanziario intorno ai 4 miliardi di euro, soprattutto titoli bancari di fondazioni operanti e operative in Spagna, Italia, Inghilterra.
Era una donna molto devota, fervente cattolica ai limiti dell'ossessivo.
Questa mattina, pensando a lei, mi è venuto il buon umore.
Rispettando infatti la sua credenza culturale, la immaginavo entrare nella celeste stanza dove si celebra il giudizio divino dinanzi a San Pietro, per l'occasione pubblico ministero, coadiuvato dal suo consulente eccellente che, da quasi 700 anni, gli fornisce adeguata documentazione sui fatterelli europei, il nostro saggio e sagace Dante Alighieri che ha il compito di applicare la legge del contrappasso.
Dopo una breve udienza, le viene comunicata la sua destinazione finale.
Finisce nel girone degli avidi criminali, nella bolgia dei dissipator infami, dove trascorrerà il resto dell'eternità fino alla fine dei tempi.
Mi piace immaginarla così, all'inferno, dove di sicuro è finita per ciò che ha fatto.

Il motivo per cui ho deciso di scrivere questo post parlando di una persona, pressochè sconosciuta alla stragrande maggioranza dei miei lettori, consiste in una mia esigenza politico-spirituale-mediatica.
Mi ha davvero molto colpito l'enfasi voluta da parte dei nostri media nel dipingere la vecchietta come una Brigitte Bardot.
Se la duchessa d'Alba si conquista il merito di un elogio funebre e i racconti di una favoletta magari un po' piccante ad uso e consumo dei popoli europei, allora vuol dire che possono anche farci credere che Mario Draghi è un benefattore dell'umanità, Matteo Renzi è un poderoso statista con un'ampia visione rivoluzionaria, e Giorgio Napolitano è l'uomo del destino che ha salvato l'Italia dal baratro contribuendo con la sua illuminata generosità a diffondere benessere, sicurezza e garanzie democratiche.

Sapevatelo.

libertè, fraternitè, egalitè.
prima o poi ci riusciremo.

14 commenti:

  1. Lillo, cittadino dell'Universo21 novembre 2014 alle ore 12:53

    Miei Amati Umani di Buona Volontà, a Voi TUTTI una carezza. A Sergio, che ha letto nel mio pensiero a proposito di Dona Maria Cayetana (sposatasi poco prima di defungere col "magnaccia" opportunista di turno) un grazie di cuore per l'esposizione del curriculum vitae di questa TREMENDA ex malefattrice. Sì, andava rieducata!. Mao e Fidel, inutile a dirsi, da UMANI /quale è / è stato) dimostrano di saper ben PESARE e DOSARE. Anch'io, ostile a pene corporali e privative della libertà, mi sarei speso per rieducarla obbligandola a spegnersi nell'accudire i meno autosufficienti. Anche se a volte dissento(nel mio intimo emozionale), le Tue/Vostre opinioni, punti di vista, pesi e spesi sono cristalli e fiocchi di neve dei quali non è possibile non GODERE!. Dissento perché, come ebbe a dire il mio sempre più amato zietto (Mao):<>. Se non si occupano, FISICAMENTE, i palazzi dei parassiti che continuano a succhiarci il sangue e non ci si metta a braccetto con TUTTE LE FORZE dell'ORDINE,FRATERNIZZANDO (sono figli, sorelle e fratelli nostri e del Popolo Sovrano, mica cani da guardia di quelle immonde e luride zecche mai sazie di sangue), com'è accaduto a Torino le done Cayetane, i Dragoni, i Renzie e nonni napolitani che ci hanno svenduti agli eloim di vecchia favola, saremo sempre...."carne da macello!".Con sempre sincero amore e fraternità, a Voi tutti, una stretta/abbraccio forte fortissimo. Lillo, cittadino dell'Universo.

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  2. Lillo, cittadino dell'Universo21 novembre 2014 alle ore 13:14

    Lillo è stato censurato/oscurato?!!?.......il mio, di Tutti coloro che in Lui hanno ben visto.....zietto Mao disse: "Il potere politico nasce dalla canna del fucile (aggiunge Lillo, se è un bel oliato AK47 tanto meglio)". Di nuovo, un caldo abbraccio a Tutte le Donne e gli Uomini di buona volontà. Lillo, cittadino dell'Universo.

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  3. Grazie mille Sergio per queste informazioni molto particolari, che fanno capire come sono organizzati questi MOSTRI. Grazie. D.

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  4. Grazie. Dopo aver letto tante stupidaggini mi fa piacere sentire uno che dice la verità.

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  5. Anni fa in Spagna la vedevo spesso in tv, intervistata nei copiosi programmi dedicati al chisme (pettegolezzo). con una voce quasi da sballata diceva ovvietà da salotto, mai avrei pensato fosse così simile ai suoi avi.
    C'era pure un certo Alessandro Lequio, di origini italiane....
    Un saluto a Lillo che sembra più strano di me!
    Ciao a tutti

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  6. Quando la merda la monta in scagno o la spussa o la fa danno (solitamente copulano)
    Poareta (sic!) basta vardarlle il canotto. I complottisti direbbero che era un'aliena!
    L'inferno è la sua mercede assieme ai suoi effimeri e vacui blasoni...
    Adieu, tristesse!
    Bel pezzo, Sergio!

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  7. Non conoscevo punto questo personaggio, nel senso che non ne avevo mai sentito parlare prima che i giornali dessero la notizia. Ma avendo un pò di intuito, non so se chiamarlo così, quando ho letto che aveva tutti quei nomi sono rimasto perplesso a seguito degli elogi che le tributavano appunto i giornali in genere. Ma come è possibile mi dicevo , se ha tutti quei nomi significa che se non lei direttamente ma i suoi avi saranno stati degli usurpatori che a suo tempo hanno fatte carne bruciata per impossessarsi di territori chiamati ducati marchesati e quant'altro. Non mi sono sbagliato di molto. In alto i cuori Sergio !

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  8. Vivo in Spagna e i media locali hanno trattato il personaggio più o meno allo stesso modo con in aggiunta lo strascico di commenti dei molti che la conoscevano come una gran donna che ha fatto molto per Siviglia e la Spagna.. Regime Mediatico

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  9. Con tutti i "Fasci" dei vari ordini e giarrettiere che ha collezionato questa Senora, non credo che abbia avuto neanche bisogno di un processo: si sarà gettata, mani e piedi (auto)legati, nel fuoco purificatore e liberatore da sé medesima, magari pure al grido di "vive la guillottine!", con tardiva, sebbene mai del tutto scontata, lucidità.
    Mi viene comunque da dissentire sul girone di destinazione della povera vittima di se stessa. Visto l'abuso ripetuto e sistematico del "Gott mit uns" che ha caratterizzato il suo operato di 'benefattrice dell'umanità', la vedrei più adatta alla malabolgia dei simoniaci. Ma mi rendo conto che, di questi tempi, quello specifico anfratto infernale deve essere piuttosto affollato, quindi comprenderei pure l'indeludibile necessità del dirottamento dell'ospite.
    Per evitare di far impazzire quei poveri diavoli con l'over-booking, sarebbe meglio anche per me finirla qui.
    Un sorriso e un saluto cordiale,
    marilù l.

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  10. Super articolo yeeeeeeee
    Liberteeeee

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  11. Pazzesco, non la conoscevo. Bruci eternamente nell'inferno, se esiste.

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  12. Brutta cosa l'invidia....

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    1. Una risposta articolata e profonda. Sono ammirato.

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