giovedì 29 maggio 2014

L'intelligenza collettiva. Alla riscoperta dell'Ars Muratoria. M5s 2.0




"La miglior difesa dai suoi nemici, per una nazione, sta nel grado d'istruzione del suo popolo".
                                                                      Thomas Jefferson. 1776

di Sergio Di Cori Modigliani     

Non ci siamo, così davvero non se ne esce. Non appena si placa l'isteria del dopo-elezioni perchè c'è chi ha dato la colpa agli elettori, chi agli eletti, chi agli astenuti, chi ai ragazzini, chi ai pensionati, chi a questi e chi a quelli, arriva una nuova ondata. Con l'unico risultato di provocare interminabili zuffe che in comune hanno però un denominatore: tutti concordi nello stabilire che è necessario passare alla fase del M5s 2.0, è necessario abbassare i toni, spostarsi dalla protesta alla proposta, dall'insulto all'elaborazione, dalla verità in tasca a una verità collettiva da costruire insieme. 
E così, urlando a squarciagola c'è chi spiega perchè non va più bene urlare.
Una meraviglia, ma si sa che la realtà oggi è imbevuta di quotidiani paradossi.
Grillo va a Bruxelles e incontra Farage. Stabilisce con lui un accordo di massima e annuncia "a Bruxelles ci divertiremo". Nigel Farage, è cosa nota, è persona molto lontana dal movimento, direi antitetico, ma ha una sua forza reale e preponderante in termini di impatto mediatico. 
E' una buona cosa?
E' un buon accordo?
E' utile?
E' inutile?
E' dannoso?
Sono domande lecite, sane e giuste.
Ma sono anche domande inutili -da cui la gravità dell'isteria esplosa in rete- se non si è al corrente con millimetrica esattezza delle clausole dell'accordo, delle sue modalità di esecuzione, della sua forma di applicazione, perchè Bruxelles non è Roma e i meccanismi formali delle istituzioni europee funzionano in maniera molto diversa da quelli nazionali.
Quindi, in questo momento, a mio avviso, la reazione più intelligente sarebbe quella di affermare "no comment" (è ciò che sto facendo) in attesa di conoscere i dettagli dell'incontro tra Grillo e Farage. Una volta che sapremo le clausole, le modalità, e soprattutto lo spazio di manovra e di autonomia per i 17 eletti a Bruxelles, allora si aprirà una normale discussione tra tutti coloro che intendono parteciparvi per comprendere insieme se sia conveniente o meno, se sia giusto o no, accettabile o inaccettabile.
Nel frattempo, ciò che bisogna fare è costruire delle palestre dove si andrà a dibattere sulla questione esponendo i diversi punti di vista con argomenti sostanziali e abituarsi all'idea di sottrarre se stessi da questa bipolarità ossessiva che spinge a trasformare ogni minimo atto in un'altalena tra Grillo è un dittatore oppure Grillo ha sempre ragione. Entrambe estreme ed entrambe false, non servono affatto a costruire intelligenza collettiva, anzi, l'appannano.
Sono le trappole consuete che i media adorano perchè sanno di invitare a nozze gran parte dei sostenitori del movimento che ci cadono come pere cotte. 
E la responsabilità di tutto ciò è di tutti, questo è il senso dell'intelligenza collettiva, dato che la sua colonna portante recita così: "Nessuno sa tutto, ciascuno sa qualcosa".
Quindi bisogna scambiarsi le idee, le opinioni e confrontarle; essere meno timidi nell'esporre il proprio pensiero (per chi lo è) e molto più umili nel produrre ogni giorno pensieri che tali non sono (per gli amanti della propria visibilità). 

L'intelligenza collettiva è una modalità di funzionamento della mente degli umani che va al di là del "pensiero di gruppo" (a cui appartiene il concetto di direzione nazionale dei partiti verticali) perchè il pensiero di gruppo è la solida base del conformismo e dell'idea totalitaria. E' una modalità molto più evoluta dell'intelligenza individuale perchè si sottrae alla tentazione dell'autismo sociale, pericolo sempre presente tra le persone pensanti e intelligenti: è la strada che porta all'astensionismo e al solipsismo, pericolose anticamere del cinismo. Come è stato abbondantemente spiegato dai suoi teorici (Tom Atlee, Douglas Engelbart e Ron Dembo) l'intelligenza collettiva ha "la funzione di mantenere, consentire e permettere a una comunità -sorta spontaneamente con un obiettivo comune da raggiungere-.di cooperare in modo tale da mantenere le prestazioni intellettuali ad un livello molto alto di affidabilità, in tal modo raggiungendo il massimo grado possibile di intervento nella realtà sul piano dell'efficacia e dell'efficienza. E' inoltre la più evoluta forma di produzione e ottenimento di consenso".
Il suo più noto divulgatore è il filosofo francese Pierre Levy che diversi anni fa scrisse un libro che, per l'appunto, si intitolava "Intelligenza collettiva". E' uno specialista nell'analisi epistemologica dell'intelligenza del web, quella che lui ha definito "intelligenza connettiva".
Nella traduzione inglese diffusa in Usa conteneva il sottotitolo "per farci che?", necessaria per una collettività etnica come quella statunitense che ha nel pragmatismo il suo corollario. 
Quel testo è diventato la base originaria dei primi nuclei spontanei di occupywallstreet.

Tutto ciò per cercare di fornire un mio modesto contributo all'applicazione di questi parametri.
Io non ho la minima idea, con esattezza attendibile, del perchè il PD ha preso il 40% dei voti invece che il 20% o il 60%; nè so con certezza perchè il M5s ha preso il 21,5% invece che il 14% o il 36%. A dire il vero neppure mi interessa saperlo.
Ciò che davvero mi interessa è scoprirlo insieme a voi, perchè il M5s è il M5s se riesce ad andare al di là della pratica del narcisismo, della propria consueta isteria egoica, e si impegna ad avere accesso all'intelligenza collettiva, il modo più evoluto di produrre una idea condivisa collettivamente e non come frutto di una imposizione dittatoriale dall'alto.
Stessa identica valenza va applicata all'incontro tra Grillo e Farage.
Il dato reale in mio possesso mi dice che "Grillo si è incontrato a Bruxelles con Farage; hanno parlato e hanno scoperto di condividere alcuni obiettivi da cui la decisione (forse) di costituire un gruppo comune. Si vedranno ancora nelle prossime settimane per valutare se sia il caso o meno". Fine, non c'è altro.
A meno che ci sia, ma io lo ignoro: benvenuto chiunque ne sappia più di me, è pregato di fornire informazioni così capiamo meglio.
Quindi, in questo momento, l'intelligenza collettiva ci impone di praticare un doveroso riserbo in attesa di avere elementi probanti e solidi sui quali dibattere, altrimenti di che cosa parliamo?
Del nulla.
Come in campagna elettorale quando si discuteva se Grillo era più di Hitler o meno di Hitler e a un certo punto lui si è stufato e ha detto "io sono oltre Hitler" con lo stesso identico tono e finalità (a mio avviso, dato che si tratta della mia personale opinione) con la quale avrebbe potuto dire "saluti a tutti vado a casa perchè mi aspettano i pomodori con il riso e le trinette col pesto". E quando si parla del nulla si finisce in un nulla di fatto. Gli ho dedicato dei pensieri e mi sono detto che se tutte le mattine ci fosse qualcuno che mi ferma per strada e mi chiede se io sono come Hitler, alla fine direi che sono oltre, così, tanto per non essere più scocciato.
E' probabile, è plausibile, ed è comprensibile.
Non è comprensibile una società che investe attenzione, energia e tempo su tutto ciò.
Il problema è questo.

Quindi, il mio modesto suggerimento è, come dicono a Roma: calma e gesso.
Una espressione deliziosa che proviene dalla tradizione dell'ars muratoria (non i massoni) ma gli edili, ce lo ha spiegato Boccaccio tanti secoli fa.

Aspettiamo gli eventi -cioè informazioni dettagliate e oggettive- prima di esprimerci.
O mi sbaglio?

Qui di seguito, come idea per aprirsi alla diffusione di pensiero critico pentastellato, propongo altri due interventi tra i tantissimi ricevuti sia sotto forma di commento che di lettera privata.
Uno è anonimo, ma non c'è censura.
L'autore ha scelto di auto-censurarsi per libera scelta.

Come diceva  Manzoni "adelante Pedro, con juicio". 





L'amarezza più grande, inutile nasconderlo, segue l'idea cullata amabilmente di vincere le elezioni, di sorpassare Renzi e di accantonarlo ancora in fasce. Abbattere così l'ultimo baluardo opposto dalle istituzioni delle elites proprio per drenare consensi ai movimenti dal basso. In seguito leggo con piacere la disamina filosofica del viciamo noi, proposta su questo blog e altrove, la condivido, mi consola ma mi ricorda solo che ci siamo accecati da soli. E forse è anch'essa un marchiano errore di comunicazione, come gli eccessi di Grillo che i poteri forti dovrebbe conoscere. Li abbiamo invitati a nozze, li abbiamo provocati e loro hanno giocato sul velluto: il derby fra la speranza e la rabbia evocato sapientemente da Renzi è finito in pareggio, poichè ha trionfato la paura. Conseguentemente lo smodato moderatismo del paese.
In realtà cosa non imprevedibile, questo è l'errore. Come non è imprevedibile che vinca il bigottismo, le parolacce che orrore, le urla, che schifo. Fitto con 240.000 preferenze, non fa una piega. Soru capolista, benche rinviato a giudizio e indagato per aggiottaggio, neppure. (Oh, ai fan di Soru, dico subito che so che è già uscito pulito da un procedimento in passato, che ha governato bene (dicono) la Sardegna e che ha dato da lavorare a molta gente, tuttavia, la questione morale riguarda anche o forse soprattutto questi casi, e sono sicuro che nel pd ci siano molti altri capolista bravissimi e integerrimi da candidare e che contestualmente non hanno procedimenti in corso con le procure, infatti parliamo del pd e non del pdl...).
Quindi cosa cambiare? Beh ad esempio costringere il pd a parlare di fiscal compact. Nelle piazze e in tv, imporre al conduttore e agli ospiti di spiegare lo statuto da SpA del MES, di incalzare la Moretti di turno sul gruppo magritte, sull'ERF, sul patto transatlantico di libero scambio e sull'assenteismo dei parlamentari europei italiani che hanno vinto la medaglia d'oro.
Detto ciò ovvero che abbiamo fatto di tutto per creare delle attese esageratamente grandi, ricordo che il m5s, nel suo complesso, nella sua fase ancora acerba(?) e comunque più massimalista, intransigente e "maleducata" ha portato a casa il 21%. Che forse non basterà per vincere, ma basta per avere un'opposizione reale e basta per impedire la deriva bipartitica, che poi è solo un gradino sotto il pensiero unico o il monopartitismo bicefalo. Nel momento di massimo slancio di Renzi, con una staffetta al crepuscolo del 20ennio berlusconiano è più di qualcosa.
E' un'avanguardia da rafforzare senza paura di parlare con i "giornalisti del giorno" anzichè stigmatizzarli sul blog. 

Mauro Patorno ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Viralizziamo la novità evolutiva del M5s: non abbi...": 

Il post di Maurizio Scavone fa una analisi tanto condivisibile quanto scontata del primo impatto con la politica del neonato Movimento. Gli errori e le ingenuità commesse nascono dalla inesperienza di quei cittadini che si sono ritrovati catapultati in Parlamento e nelle stanze del potere ad affrontare chi di politica aveva vissuto da una vita. Parallelamente a questo si deve imputare (nel senso buono) alla natura stessa del Movimento la mancanza di linee guida che, in ultima istanza, facciano scegliere le strategie migliori per raggiungere gli obbiettivi prefissati: tutti vediamo Golia ma ci vuole un Davide che decida di scagliare la pietra e lo faccia. L'orizzontalità (o il caos) deve comunque far scaturire una sintesi che sfoci in scelte, in decisioni che, al momento e nelle sedi giuste, un qualcosa che assomigli ad un gruppo dirigente deve prendere e portare avanti. Questo ruolo l'ha in parte assolto fino ad ora Beppe Grillo ma non basta perché non è nella sua natura e nel suo carattere fare il leader politico nelle istituzioni. Necessita una struttura e il potersi presentare agli elettori come candidati credibili a guidare un Paese sull'onda dei valori e delle istanze rappresentate dal 5Stelle. Anche se la cosa può non piacere funziona così e non mi pare che ci sia precedente storico in cui una comunità di individui riesca a convivere ed amministrare la cosa pubblica e garantire il pubblico interesse con modalità di governo in cui "uno vale uno". Qualcuno, alla fine, va delegato a deve prendersi l'onere di valere ed agire per tutti riassumendo le istanze ed applicando i princìpi. Naturalmente questo qualcuno deve essere costantemente sottoposto alla verifica del suo corretto operato, non un capo che decide ma un capo che rappresenta e che abbia anche una certa capacità di guida. Magari, per distinguerci, non lo chiameremo "Segretario"... 

17 commenti:

  1. i pentastellati si alleeranno presto,con l ex sindaco di firenze!

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  2. Contrariamente a quanto si legge e si ascolta, sono molto soddisfatto del risultato di queste elezioni, perché ci dicono che abbiamo vinto. Il risultato elettorale verrà in seguito. Intanto godiamoci il cambiamento di prospettiva. Oggi ogni cittadino italiano sa che ci sono più di 5 milioni e 800 mila cittadini che vigilano sui beni pubblici, che vagliano gli atti degli amministratori locali, che consentono alla magistratura di agire lì dove fino a poco fa sembrava impensabile. Calma e gesso, che ad uno ad uno li riportiamo nei binari della legalità, del rispetto del prossimo e dell'etica.

    Paolo

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  3. Caro Sergio,
    credo che i tuoi post, in questo momento, siano una sana boccata d'aria.
    Prescindendo dalle tue considerazioni, che si possono condividere o no, cio' che e' apprezzabilissimo e' il tono usato.
    Personalmente ho sempre ritenuto che siamo soltanto all'inizio di un'avventura entusiasmante ma allo stesso tempo dal futuro sconosciuto ed imprevedibile.
    In merito all'oggetto del post di oggi quello che mi colpisce, ormai da tempo, e' questa frenesia nello scrivere commenti che penso sia figlia di una malsana abitudine alla quale ha contribuito l'ascesa di tweetter e facebook.
    Probabilmente questo mio giudizio negativo e' dovuto al bisogno di tempo del quale sento l'esigenza ogni volta che tento di scrivere qualcosa sul mio blog (www.contraddittoriale.blogspot.com).
    Concludo ringraziandoti per lo straordinario regalo che stai donando a tutti noi.
    Grazie e buona vita.

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  4. Scusate ma sarò molto critico...ma il risultato delle elezioni è l'80% contro il 20% del movimento...

    A quanto pare alla gente della questione morale non importa niente...questo è un popolo che ha vissuto e ancora vive di compromessi, fino alle ossa!

    E poi questo sistema del m5s che rastrella voti da gente che vede rettiliani ovunque, scie chimiche, complottisti...

    e soprattutto continua a non convincermi la posizione ambigua sull'euro, dove non si prende una decisione chiara (quando è chiaro che casaleggio/grillo sono a favore) per evitare di scontentare quella parte dell'elettorato che vorrebbe uscire dall'euro!

    In questo purtroppo il m5s si uniforma al resto dei partiti pur di "comprare" preferenze per far numero...cerca di accontentare tutti...



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    1. -80-20 % è corretto. Il bipolarismo è stato un cavallo di battaglia di Berlusconi (ricordate: "O di qua o di là?") Bene, oggi c'è da un lato il M5S e dall'altro tutto il resto che rappresenta un unico blocco con marchi diversi per accontentare un vasto pubblico. E' una comune logica aziendale che funziona bene. Se uno ha delle convinzioni sceglie da che parte stare.
      -Fino a quando l'immoralità pagherà l'onestà sarà categoria esclusiva della sfera caratteriale di ciascuno di noi. Se dovesse cominciare a non pagare potrebbe diventare una scelta di convenienza condivisa.
      -Chi crede alle sirene o alle scie chimiche è compagnia più rassicurante di un faccendiere. L'ingenuità non costituisce reato ed è spesso caratteristica degli animi generosi.
      -La posizione determinata sull'euro di tipo leghista è solo slogan per acchiappare voti (e in parte ha funzionato) : la questione è complessa e l'euro è solo lo strumento di un grande inganno finanziario. Potrebbe anche restare se cambiassero i rapporti di forza tra le economie e la gestione dei debiti sovrani. E' corretta la posizione di voler informare, discutere e scegliere.
      -La questione non è "accontentare" tutti ma rappresentare al meglio l'interesse generale.

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    2. L'interesse generale probabilmente riesci a farlo solo in modo silenzioso...visto che far partecipare il popolo pare non sia molto efficace...

      Il popolo era al corrente che taluni candidati sono soggetti a condanne e accertamenti in corso, per reati gravi ...eppure proprio questi ultimi sono stati tra quelli che hanno ricevuto le maggiori preferenze...come mai?

      La massa purtroppo reagisce in modo "condizionato"...le ultime elezioni ne sono la prova...

      ...se fai un referendum per uscire dall'euro...80% contro il "20%" voterà per una permanenza nella moneta unica!!!

      In realtà chi gioca su questa cosa e perché sotto sotto sa che non cambierà niente...mi ripeto, è solo un modo per rastrellare voti.

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  5. The M5S's "loss" will redirect some of the attention of FI toward a power struggle with the PD, other than FI's new internal power struggles. In the meantime the victor PD will have increased pressure from many fronts, because of its new mandate.

    The leaders of transnational corporations and organizations are the biggest M5S enemies, hidden and insidious. And that is why good European strategic alliances will give strenght to the M5S.

    Had the M5S gotten 36% or some similar result, I feel that the pressure would have been too high. Now it can refocus and grow into a stronger, leaner movement and trim some unnecessary fat.

    People who voted for FI or PD, etc. are not necessarily dishonest. Those who are honest are not informed enough. They just see "Grillo", because of too much old media overexposure, or are influenced by their family members or friends. It is difficult for most to see the long term vision of the M5S. It is also difficult to transmit in person, and therefore much more difficult to transmit with sound bytes. However i see signs that the message is starting to reach people who formerly where against the M5S.

    Just my opinions, based on what I see and intuit. Thanks to Mr. Modigliani for the articles.

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  6. Lillo, cittadino dell'Universo29 maggio 2014 alle ore 14:01

    Miei Amati Umani di buona volontà. A voi tutti la fetta di torta che Vi spetta e un piatto di gustosissimi "vavaluci" alla Lillo che domani, stante al calendario, compirà la sua 15miliardesima e dispari annua esistenza. Forse, a pensarci bene, è più esatto dire che esisto da sempre e che per sempre esisterò. Beccatevi questa e aprite una parentesi di riflessione. Della serie:"Nulla si crea e nulla si distrugge". Inutile a dirsi, mi riferisco alla MATERIA. Scrive il nostro amato Sergio,(amato perché, nonostante la pensi un "tantino" diversamente da come la penso, vedo e vorrei io, è Umano. Umano, signore e signori. Sono sempre più rari gli appartenenti a questa, in via di estinzione, "categoria" di soggetti che si possono fregiare del titolo di esseri che amano il loro prossimo e pensano per coloro che non riescono più a pensare umanamente),"E' la disperazione di chi ha capito, prove documentate alla mano, che un governo vale l'altro… E' la disperazione di chi si rende conto che questa società non ha più Senso, che la cittadinanza che produce e lavora è stata sequestrata da una banda di affaristi senza scrupoli…
    …e rendersi conto che per le persone comuni e normali non vi sarà mai nessuna possibilità… Un paese ormai senza Diritto, senza Etica, senza Morale, senza Lavoro, senza Prospettive. Un governo senza mandato popolare, composto da ministri che nessuno ha mai votato, garantito da un Presidente votato da chi non è stato votato, ma soltanto nominato, per lo più a pagamento". Guerra alla guerra!. Pesanti come materia interstellare il cui nucleo di pochi millimetri pesa più di migliaia di tonnellate, i pensieri di Sergio. Verità cosi palpabili ed impossibili da smentire, CHIUNQUE dovesse avere l'ardire di smentirmi bene farebbe a resettare tutto il suo apparato corticale, dovrebbero accendere, nelle menti di TUTTI gli Umani di buona volontà una reazione a catena impossibile a chicchessia, da arginare. "Caminammu paisà". Bene, se qualcuno vuole conoscere i perché e i percome del perché le cose sono dure a morire, si faccia un giro sul pubblicato del 19 gennaio u.s. che qui, in parte ripropongo. Scrivevo, tra l'altro, allora:

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  7. Lillo, cittadino dell'Universo29 maggio 2014 alle ore 14:06

    Scrivevo, tra l'altro, allora:
    "Riuscite a spiegarvelo perché Pdl, Pd meno elle e gramigna asfissiante continuano (e continueranno) a conservare i milioni di voti che gli affossatori della pienezza alla vita di milioni di loro simili (la maggioranza) gli riservano?. UN MILIONE di politicanti, alti burocrati e gentaglia simile infetta e infesta questa landa di terra del nostro bel pianeta blu; un milione + altri tre milioni di loro family fanno quattro milioni. Questi lottano, lotteranno e vogliono che permanga l'odierno status quo che li vede e vuole dei PRIVILEGIATI!. Parenti (serpenti), ruffiani, lacchè, servi, dipendenti, "bisognosi", "speranzosi", illusi, coglioni e via di questa moltitudine senza più l'alcuna capacità di pensarsi Esseri veramente Umani ed Unici fanno lievitare la somma a non meno di venti milioni di diretti interessati a che le cose restino così come sono. Venti milioni d'italiani hanno le mani in pasta nella torta che dovrebbe esser servita a sessanta milioni; venti milioni d'italiani continueranno, interessati, illusi e/o "costretti" dagli accadimenti, a recarsi belanti alle urne. Corpo elettorale 44milioni; 44 meno 20 uguale 24. Quanti di questi rimanenti 24 milioni, ammesso ma non concesso si siano tutti immunizzati da intossicazione-avvelenamento mediatico/culturale da pensiero unico, si recheranno ad esprimere la loro rabbia nel chiuso di una cabina elettorale?. E' questo il numero da prendere in considerazione". Letti bene i risultati delle trascorse europee elezioni? Italiani aventi diritto al voto, poco più di 49,5 milioni; si sono recati a votare circa 27 milioni di, chi più chi meno, "minchioni", ( tenuto conto delle schede bianche e nulle). Calcolatrice o penna alla mano fate la somma dei voti PD, PdL e Parassiti simili, esclusi M5s e Tsipras, e la realtà vi accecherà più del flash prodotto dall'esplosione di una bomba atomica. SONO 20 milioni gli italiani che non vogliono uscire da questo fango che quanto prima sommergerà anche loro. Andare a scaldare una di quelle 751 confortevoli poltrone NON SERVIRA' alla gente che produce e lavora per mantenere quell'esercito di PARASSITI che NULLA POTRANNO FARE PER CAMBIARE LE REGOLE TRUCCATE DEL GIOCO CHE VEDE E VUOLE IL BANCO SEMPRE E COMUNQUE VINCITORE!. Non a Bruxelles, Lussemburgo o Franco-FOTTE, sono le sedi per riappropriarci di quello che ci hanno estorto e rapinato da sempre. La GUERRA si VINCE a ROMA!. Non ci sono alternative. L'Europa dei popoli è una estorsione infinita alla gente che produce e lavora. Rimettiamo in ordine la nostra casetta prima che i KRIMINALI in doppio petto gessato finiscano di straziarci. Con sempre infinito amore e bene Vi VOGLIO PENSANTI e taglienti più di un bisturi al laser. Lillo, cittadino dell'Universo.

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  8. Caro Sergio,
    in merito al tuo post odierno, come figura di riferimento vorrei proporre Morra. Il "non segretario che tu preconizzi dovrebbe essere lui. Come immagine televisiva del M5S sarebbe il più rassicurante per gli italiani che temono la presunta aggressività di Grillo. Di Maio, pur all'altezza, gli apparirebbe "troppo giovane", la Taverna che è perfetta per accendere gli animi, la vedrebbero troppo talebana (avercene).
    Stesso discorso varrebbe per gli altri: troppo giovani o troppo esagitati. Noi sappiamo che invece tutti gli eletti 5S sono sia preparati che all'altezza del compito, ma gli italiani sono un popolo in maggioranza anziano e vuole essere rassicurato. Se durante la campagna elettorale fosse stato uno come Morra a rappresentare il Movimento, pacato e chiaro come sa essere, forte delle robuste argomentazioni che l'agire del Movimento ha smascherato, non so se il bel Renzi avrebbe vinto il confronto. A quel punto, sempre parlando di immagine rassicutante, sarebbe stato proprio Renzi ad apparire troppo giovane.
    Parlo da 64 enne, quindi da cittadino medio italiano ma per professione mi sono sempre occupato di immagine e di comunicazione pubblicitaria.
    Prova ad immaginarti Morra "non segretario" e gli altri a fargli da ministri ombra, come apparirebbero?

    ps
    Chi sta contestando Grillo o la linea del partito non ha capito le finalità del Movimento, che vanno ben oltre il vincere o perdere delle elezioni che definirei intermedie visto che il nostro obiettivo prioritario è rimuovere la casta italiana e fondare una nuova repubblica che semplicemente applichi realmente la Costituzione.
    L'albero del Movimento deve continuare a crescere forte e robusto, cadano pure le foglie dei voltagabbana...

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    1. Su Morra, sono personalmente d'accordo, è un'ottima scelta

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    2. Sono completamente d'accordo con lei. Grazie

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  9. Sul' incontro con Farage non sono tanto daccordo.
    Secondo me non ci doveva neanche andare.
    Adesso i suoi discorsi del tipo uno vale uno, io non decido nulla è la rete, io sono solo un garante diventano sempre meno credibili.

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  10. Grazie per l'articolo.
    A qualche giorno di distanza pongo questa domanda: perché la campagna pro Farage sul blog di Grillo?
    Sull'incontro non ho nulla da dire, ma il dopo mi lascia perplesso. Non ci sono stati altri incontri, non che io sappia. C'è solo stata una possibilità con i Verdi avanzata dai giornali che ha prodotto null'altro che una campagna contro i Verdi sul blog di Grillo.
    Non sto a priori né con i Verdi né con Farage, vorrei solo avere chiare da parte del movimento tutte le possibilità. Con chi e su quali dettagli. Perché se domani dicono "decide la rete", il tutto si ridurrebbe ad uno squallido referendum su Farage

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