lunedì 9 dicembre 2013

La Commissione Europea approva la vendita di carne di cane dal febbraio 2014. E' un attentato culturale terroristico contro il nostro continente.






di Sergio Di Cori Modigliani

Spero proprio che si tratti di una gigantesca bufala.
Se così fosse, sarei davvero orgoglioso di averla sottoscritta e diffusa.
Veniamo alla notizia che dallo scorso venerdì circola in rete per l'Europa. 
Eccola:
"Dal 1 febbraio 2014 entrerà in vigore la certificazione Europea di commestibilità richiesta dalla società “Xinshipu Ltd” che consentirà l’importazione di carni congelate di cane d’allevamento per i fruitori cinesi e la commercializzazione legale nei Supermarket gastronomici etnici in tutto il continente europeo. Gli ispettori hanno affermato che: Non è illegale la vendita e il consumo di canidi, fin tanto che la carne sia regolarmente sottoposta ai controlli igienico-sanitari ed i prodotti abbiano una regolare certificazione di commestibilità CE. Una svolta nel campo alimentare che il governo Cinese ha fortemente voluto per i suoi cittadini consumatori all'estero. In alcune società, il consumo alimentare di carne di cane si fonda su una stabile tradizione culturale, in altre, come in molti paesi occidentali, è generalmente ritenuto offensivo. Il governo Cinese ha chiesto ed ottenuto il libero scambio in quanto avrebbe altrimenti bloccato immediatamente l’importazione dall’Europa di carne di cavallo e di coniglio (animali considerati sacri per la cultura popolare) che avviene regolarmente nei paesi asiatici da parte dei paesi europei, specialmente dall’Italia, verso i supermarket occidentali già presenti da tempo nel territorio asiatico.
Tutto ciò sarebbe stato formalizzato e firmato dai rappresentanti europei nell'incontro ufficiale che si è svolto sei giorni fa tra tutte le nazioni aderenti al WTO (World Trade Organization) e che ha stabilito i nuovi codici della liberalizzazione e scambio tra le merci in tutto il mondo.
Gli uffici preposti a tale decisione, in Europa, si sono rifiutati di rispondere in maniera esaustiva e "ufficiale" davanti alla richiesta di informazioni dettagliate, dando risposte confuse, nebbiose, e trincerandosi dietro un no comment.
E' necessario, quindi, diffondere in tutta Europa la richiesta da parte della cittadinanza attiva continentale affinchè i responsabili della Comunità Europea dicano come stanno esattamente le cose. Al di là della questione puramente economica e/o formale, si tratta di un atto gravissimo e culturalmente inconcepibile per noi europei che da diversi millenni abbiamo reso sia cani che gatti degli animali domestici con i quali ci facciamo compagnia a vicenda.
Per qualunque europeo, chi mangia un cane è un cannibale: su questo non discuto.
Non è solo una questione di mercato.
Si tratta di un attentato culturale e di una imposizione dittatoriale da parte di una cultura aliena a quella europea, che ha scelto e deciso di imporre la loro normativa disprezzando la tradizione antropologica dello spirito europeo.
Trovo tale atto disgustoso, così come considero assolutamente vile da parte dei responsabili della Comunità Europea aver accettato il ricatto dei cinesi "se non ci fate vendere carne di cane nei supermercati europei allora noi non importeremo più la vostra carne di coniglio, da subito". Va ricordato che la Cina (consumano circa 35 miliardi di conigli all'anno) assorbe l'82% della produzione europea.
Esiste una organizzazione internazionale che si chiama "Animal Equity" e che da molto tempo è impegnata nel richiedere la sospensione in Cina dell'allevamento di cani da macello. Hanno diverse sedi anche in territorio cinese. In data 1 agosto 2013, un attivista che si chiama Claudio Rossi, sul suo blog che si chiama "mondo alla rovescia" aveva spiegato come stavano le cose chiedendo di firmare la petizione internazionale per avviare una protesta mondiale al fine di diffondere una indignata consapevolezza collettiva contro questa pratica che noi europei, giustamente, consideriamo barbara e contraria allo spirito culturale europeo.

Si tratta, quindi, di una battaglia culturale europea.

Ecco qui di seguito l'articolo che qui pubblico con cinque mesi di ritardo perchè oggi c'è la possibilità che venga prestata una maggiore attenzione al riguardo. Per andare a firmare la petizione, trovate qui di seguito il link del sito e degli attivisti che si occupano della questione:



pubblicato da Claudio Rossi in data 1 agosto 2013 sul suo blog:
Oltre 10 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per la loro carne e per la loro pelliccia, solo in Cina. Questi animali passano la maggior parte della loro vita in gabbia; circondati dalla sporcizia seguono una dieta povera che genera debolezza, malattie e persino episodi di cannibalismo. Gran parte dei cani destinati alla produzione di carne in Cina viene dalle strade, altri sono allevati illegalmente, o rapiti e portati via dalle case dove abitavano. In molti casi, gli animali vengono tagliati mentre sono ancora vivi e coscienti. Più orrendo è il fatto che in Cina, così come in Nord America e in Europa, i cani sono animali domestici e compagni. Animal Equality ha avviato un’intensa investigazione sui macelli e i mercati della carne di cane nella penisola di Leizhou e nella provincia di Pengijang, in Cina.
La carne di cane non è consumata esclusivamente in Cina, ma anche in altri paesi come il Vietnam, la Corea del Sud, la Thailandia, l’India, l’Indonesia e le Filippine. In Cina la carne di cane viene mangiata da migliaia di anni, e in alcune parti del paese è considerata una pratica socialmente accettabile tanto da essere incentivata anche dalle amministrazioni locali. Si pensa che la carne di cane abbia proprietà curative ed è credenza popolare che d’inverno riscaldi dal freddo. È particolarmente diffusa nella parte Nord Est della Cina, lungo il confine con la Corea, ma anche nelle regioni del Sud come Guizhou, Guangdong e Guangxi. Viene anche inclusa nel cibo che gli astronauti cinesi possono mangiare durante i viaggi nello spazio.
Dopo essere stati trasportati al macello in gabbie dove riescono a malapena a muoversi, una morte terribile li aspetta. Per lo più vengono colpiti alla testa con un bastone, legati per il collo e colpiti a morte, altrimenti sgozzati e fatti dissanguare, o tramite elettrocuzione. In molte occasioni gli animali non muoiono subito, perdono coscienza per alcuni secondi svegliandosi poco dopo perfettamente vigili.
Nella Corea del Sud 2 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per consumarne le carni. Nonostante la Korea Food & Drug Administration riconosca come cibo qualsiasi prodotto commestibile, ad eccezione delle droghe, nella capitale Seoul l’amministrazione locale ha approvato un regolamento che classifica la carne di cane come ‘cibo ripugnante’. Purtroppo questo provvedimento non viene quasi mai applicato.
Animal Equality ha iniziato una campagna per porre fine al consumo e alla produzione di carne di cane in Cina. Mondoallarovescia.com sostiene questa campagna, come milioni di persone pensa che la macellazione di cani e gatti, per il consumo umano, sia inaccettabile. Per questo sollecitiamo tutti il governo Cinese affinché proibisca subito questa crudele attività.
Firmando la petizione farai sapere al governo Cinese che disapprovi il consumo di carne di cane, di gatto e l’uso della loro pelliccia. È di vitale importanza aggiungere la tua firma a quella di migliaia di altre persone che hanno già aderito alla campagna per consegnare il prima possibile questa pratica al passato.

15 commenti:

  1. http://www.giornalettismo.com/archives/1256361/la-bufala-dei-cani/

    (Meglio così. Saluti).

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  2. Però la carne di cavallo la mangi. Per gli inglesi è altrettanto orribile. E poi dovresti spiegarmi quale grande differenza passi fra un cane e un maiale. In ogni caso era una bufala, molto utile ad accendere il cervello. Saluti.

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    1. Perfettamente d'accordo!

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    2. che cazzo di esempio è? se vogliono la carne di cane se ne tornano in cina! allora in america dovrebbero vendere carne di cavallo per gli italiani? di certo vedere un cane in una vetrina in macelleria o in un supermercato non sarebbe uno spettacolo...

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  3. caro sergio ti seguo fin dall'inizio ed è la prima volta che non sono d'accordo su cio che scrivi.Ovviamente è ripugnante come i cinesi allevano i cani(ma anche altri animali come gli orsi da cui estraggono la bile) ma non credo che se una persona europea mangia carne di cane sia moralmente ed eticamente gentaglia,non più di quanto lo sarebbe um nord africano che mangia maiale o un indiano una mucca

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    1. E' un problema di logica di potere e di affermazione territoriale. Fermo restando il principio del rispetto delle diversità culturali, i cinesi in Cina sono autorizzati a vivere seguendo le loro logiche, le loro tradizioni, i loro usi e i loro costumi, ma se vogliono andare in giro per il mondo devono rispettare le logiche territoriali delle altre nazioni. Va da sè che questo vale per tutti, dai russi agli statunitensi, da noi europei agli africani, ecc, ecc. Noi europei attribuiamo al cane un valore specifico e particolare, ed è la nostra cultura, quindi dobbiamo pretendere che venga rispettata. In tutti i modi. E' una questione di salvaguardia del territorio. Quando si va a stare in un altro paese, ci si adatta agli usi e costumi di quel paese. Per gli inglesi e gli argentini il cavallo è sacro, se uno va a Buenos Aires o a Londra, non mangia carne di cavallo. Se uno viene in Europa non mangia carne di carne. Se io domani vado in Cina e mi dicono che per loro il maiale è un animale sacro, non mangerò mai il prosciutto e rispetterò il loro uso. Questa, per me, è civiltà

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    2. approvo in pieno il tuo punto di vista e, comunque, più vado avanti nella vita più mi rendo conto della necessità di diventare vegetariana, perchè il mio amore per gli animali è sviscerato e credo che non sia giusto che l'uomo debba ammazzare gli inermi esseri più deboli di lui sia pure per alimentarsene!

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  4. "Per qualunque europeo, chi mangia un cane è un cannibale: su questo non discuto."
    Ma finiamola con queste boiate per favore.
    Ogni paese ha le sue specificità, nell'alimentare come in qualsiasi altro campo. I cinesi vogliono mangiare il cane come io voglio mangiare il coniglio.
    Una volta garantita la qualità del prodotto, il rispetto delle norme e la chiarezza sull'informazione all'utente, non vedo problemi.

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    1. Il problema sta nella Cultura, perchè quella è il limite che discrimina la libertà individuale da quella collettiva. In Italia esiste il rispetto e il culto dell'animale domestico (cane e gatto) e quindi chi vive e opera in Italia deve rispettare i canoni culturali italiani, così come noi italiani quando andiamo all'estero dobbiamo farlo nei riguardi di culture diverse dalle nostre. E' identico al rispetto del lavoro. In Cina, è il paese loro, se vogliono possono schiavizzare gli operai (mi dispiace per loro) ma non lo possono fare a Prato, perchè in Italia esiste una Cultura del rispetto del Lavoro che va tutelata, come nel resto d'Europa. Lo ripeto: è un atto di terrorismo culturale, all'apparenza innocuo, ma subdolamente efficace per occupare un territorio imponendo la propria visione del mondo.

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    2. la nostra cultura ha coniato parole diverse per distinguere la casa dalla cuccia che presuppongono luoghi diversi.
      non mi piace l'umanizzazione degli animali che è portata avanti da arroganti possessori di animali da affezione.
      per me non ci sono problemi se dormi col tuo cane, ma mi dispiace sentirlo chiamare "bimbo"
      e mi sento infastidito dal cane degli altri portati a giro senza musaruola, portati a ristorante, portati in bar, supermercati o alimentari magari in braccio sopra il cibo che dovrò acquistare, o magari messi con la loro borsetta dentro il carrello dove dovrò appoggiare il mio cibo la prossima volta.
      richiamando alla cultura orientale spesso in modo provocatorio mi rivolgo a loro dicendo che il cane è meglio nel piatto che a ristorante.
      ...o forse un giorno mi presenterò al supermercato con una bella mucca... anche loro sono simpatiche!
      spiderbex (giuseppe alberto)

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    3. L'ARROGANZA di certi uomini, come spiderbex, si materializza in queste manifestazioni discriminanti che sono a dir poco patetiche e, quando dicono che non tollerano la presenza dei cani nei supermercati o nei bar o nei ristoranti, penso che ne sono convinti perchè credono di essere ad essi superiori. Ma veramente?!? Ed allora mi spieghino perchè io spesso mi debbo trovare al fianco di pedofili, stupratori, delinquenti, malfattori in genere," foderati " di perbenismo, senza accorgermene e li debbo pure rispettare solo perchè hanno dell'umano?

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  5. E' una questione di personalità!
    http://www.youtube.com/watch?v=ZA_Tl1kvlQU
    :)

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  6. sicuramente è una bufala, ma giornalettismo non è nuovo a disinformazione. seguite il meno possibile quel sito

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  7. Interessante il dibattito, al di là della notizia ormai smentita.

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  8. Lillo, cittadino dell'Universo.10 dicembre 2013 alle ore 05:21

    A voi tutti, Umani di buona volontà, il mio abbraccio più festaiolo. ESSERE SENZIENTE. Riuscite ad abbracciare, nella sua interezza, la portata, il vero significare di cosa significhi essere un essere senziente?. Il "Mahatma", Gandhi, tutte le sere prima di addormentarsi, rivolgendo la sua preghiera a dio, lo esortava a perdonarlo per tutti gli esseri viventi che, INAVVERTITAMENTE, aveva ucciso nel corso della giornata. (ovvio si riferiva a piccoli esseri viventi: formichine, insetti e via discorrendo). “Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali„. Nel mio vivere quotidiano cerco di conformarmi all'esempio di Gandhi e non mi dispiacerebbe affatto, e mi riprometto di riuscirci, dall'astenermi di alimentarmi di cadaveri SENZIENTI, della qualunque specie vivente. Una vera sofferenza l'essere coscienti predatori di esseri senzienti. Auguriamoci di progredire, sensibilmente e culturalmente, così tanto, da vergognarci di quanto continuiamo a fare ai nostri coinquilini di questo meraviglioso pianeta blu. Lillo, cittadino dell'Universo.

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