di Sergio Di Cori Modigliani
Circa sette mesi fa avevo iniziato su questo blog una campagna di denuncia e sensibilizzazione sulla grave piaga sociale della diffusione delle video slot machines nel nostro territorio nazionale. Mi ero collegato poi a diverse associazioni di cittadini locali che intervenivano su singole realtà per operare in termini reali evitando la diffusione della piaga. E qualcosa (diciamo qualcosina) di reale eravamo riusciti a fare. Diversi gestori di bar, scossi dal gran parlare e discutere di quei giorni, si armarono di un minimo di pudore e coraggio e si liberarono delle diaboliche macchinette, dichiarando giustamente di non voler più essere complici passivi del massacro esistenziale dei loro concittadini. E in alcune città, soprattutto in piccoli centri del settentrione in Lombardia, Emilia e Veneto, dove tutti si conoscono l'uno con l'altro, alcuni gestori annullarono i contratti con i concessionari.
Intendiamoci, era una goccia nel mare inquinato della delinquenza di Stato ma il cambiamento lo si opera sommando goccia a goccia, perchè così si crea un'onda, con tenacia e con pazienza.
I titolari delle società che gestiscono la diffusione e distribuzione delle video slot a quanto pare sono entrati in allarme e attraverso i loro rappresentanti in parlamento si sono fatti latori della loro protesta chiedendo che il governo intervenisse per evitare il diffondersi della protesta dei baristi. Essendo stati finanziatori delle fondazioni culturali di Letta e di Alfano, potevano contare su santi in paradiso accertati.
E così, ci sono riusciti.
La notizia del giorno è la seguente:
nell'attuale Legge di Stabilità, la senatrice Federica Chiavaroli, eletta nella circoscrizione Abruzzo nelle fila del PDL (passata al Nuovo Centro Destra) membro della Commissione Bilancio, ha presentato un emendamento, il numero 1150, al comma 20, con il quale si istituisce "l'aggravamento di penale" per tutti coloro che cancellano il contratto di concessione per le video-slot. In parole povere: tutti gli esercenti che decideranno di non accogliere più nei loro locali le macchinette, si vedranno aboliti ogni incentivo da parte dei comuni, regioni e stato centrale perchè verranno identificati come "soggetti che attivamente contribuiscono a diminuire il gettito erariale nei confronti dello Stato".
In pratica si tratta di un ricatto di allarmante gravità, forse il livello più basso in assoluto mai raggiunto nella sua storia dalle istituzioni della Repubblica Italiana: direi che lo Stato pratica il pizzo nei confronti degli esercenti contribuenti fiscali, a nome delle organizzazioni della criminalità organizzata celate dietro la grande distribuzione e gestione del gioco d'azzardo.
Inevitabile la resa (ed è tragicamente comprensibile) da parte di chi aveva intenzione di non ospitare più le macchinette nel proprio esercizio.
E' la strada opposta a quella della pulizia etica.
In questo modo lo Stato incentiva la ludopatia e ufficialmente si mette al dichiarato servizio della criminalità.
L'emendamento è stato approvato con i voti di 140 senatori del Partito Democratico, quelli del Nuovo Centro Destra e di Scelta Civica. Contrari sono stati 128 senatori di M5s, Sel, Forza Italia, Lega Nord e SOLTANTO quattro del PD (Laura Puppato, Lucrezia Ricchiuti, Roberto Ruta, Stefano Vaccari). La Puppato, rossa dalla vergogna, balbettante e imbarazzata (così la immagino) nel dover commentare il suo rifiuto di accettare l'ordine ricevuto, ha detto: "onestamente non me la sono sentita di votare con il mio partito, è una giornata triste" e poi si è trincerata in un silenzio stampa. L'aspetto più inquietante dell'intera vicenda consiste nel fatto che il PD aveva sostenuto che avrebbe votato contro ritenendolo un provvedimento immorale. E invece, a sorpresa, guarda caso, ha deciso di votarlo compatto a favore.
Ecco qui di seguito il comunicato ufficiale dei senatori M5s del Senato:
"Sul gioco d'azzardo è stato approvato un emendamento vergogna. I Comuni e le Regioni che emanano norme restrittive contro il gioco d'azzardo subiranno tagli ai trasferimenti che verranno interrotti solo quando le norme e regolamenti verranno ritirati. L'emendamento-ricatto presentato da Federica Chiavaroli (Nuovo Centro Destra) e votato anche dal Partito Democratico ed approvato a sorpresa in aula con il voto decisivo del PD. L'emendamento prevede che i concessionari ai quali vengono ritirate le concessioni per gravi colpe, godano del diritto di continuare il proprio esercizio per 90 giorni. In seguito il subentro a quelle licenze verrà garantito a chi è già titolare di altre licenze. Un meccanismo che prevede una sorte di diritto di prelazione violando le norme sulla concorrenza.
M5S Senato
Qui di seguito cito una parte del testo, quasi incomprensibile nel suo dettaglio: un linguaggio criptico, dal sapore macabro, sufficiente per riempire d'indignazione ogni italiano.
Personalmente ritengo che sia il livello di degrado più immondo mai raggiunto in Italia.
Abbiamo battuto ogni record di vergogna e ludibrio.
Ecco un brano del testo:
“In dichiarata coerenza con il principio di perequazione ed equilibrio finanziari tra livelli di governo, ed in attuazione dello stesso, qualora interventi legislativi regionali ovvero regolamentari di autonomia degli enti territoriali, aventi ad oggetto misure in materia di giochi pubblici riservati allo Stato non coerenti con l’assetto regolatorio statale di settore, determinino nel corso di un esercizio finanziario minori entrate erariali, anche di natura non tributaria, ovvero maggiori spese statali, anche a titolo di eventuale risarcimento del danno nei riguardi dei concessionari statali per la gestione della raccolta dei giochi pubblici, a decorrere dall’esercizio finanziario successivo sono attuate riduzioni degli ordinari trasferimenti statali a favore delle regioni ovvero degli enti locali che hanno deliberato tali interventi in misura corrispondente all’entità delle predette minori entrate ovvero maggiori spese. Le riduzioni cessano a decorrere dal momento nel quale tali interventi legislativi e regolamentari sono abrogati o revocati o comunque modificati in modo tale da risultare coerenti con l’assetto regolatorio statale in materia di giochi pubblici”.
Così le nostre istituzioni intendono stabilizzare la nazione.
Ma ci rendiamo conto?
"E' Stato la mafia" sosteneva Marco Travaglio che aveva così titolato un suo spettacolo itinerante l'anno scorso.
Ormai non dobbiamo più stupirci di nulla. Chi pensa che questi partiti possano portarci fuori dal guado è soltanto un illuso. Mi dispiace molto per il mio amato Paese.
RispondiEliminaUn illuso? Chi vota questi partiti ne è pienamente consapevole. Proprio ieri mi sono incontrato dopo tanto tempo con un anziano signore: ci siamo scambiati i saluti e qualche notizia e fra le altre cose ci siamo riconosciuti entrambi simpatizzanti oltrechè elettori del M5S. Questo signore è di modeste origini e la sola fonte di informazione per lui è la televisione. Credo non possegga un computer ne lui ne i suoi figli. Ormai ultrasettantenne ha trascorso la sua vita per i mari di mezzo mondo imbarcato come marinaio su navi mercantili. Come me, e come lui, lo possono sapere, e lo sanno benissimo tutti come stanno le cose. Chi vota per la casta non è un illuso, è un delinquente come loro.
EliminaNon voglio certamente lodarmi, chi si loda si imbroda, ma provate solo ad immaginare cosa possa sentire o provare a riguardo il sottoscritto che una sola volta a settimana , il sabato e non tutti i sabato, gioca 1 euro a superenalotto , solo sei numeri senza il jolly! che non ha mai acquistato un gratta e vinci e non ha mai giocato a carte se non eccezionalmente in un clima di amicizia e convivialità , quando da giovanotti ci si riuniva in casa di qualche amico sotto Natale per divertirsi con la tombola o il famoso sette e mezzo al quale si perdeva o vinceva al massimo il costo del biglietto di un cinema dell'epoca. Mi avevano insegnato di stare lontano da queste forme di gioco e lo facevo convinto di questo precetto. Figuratevi che mio padre a casa nostra non ha mai permesso che si detenesse un mazzo di carte.Correvano gli anni 50 -60.
RispondiEliminaSecondo me il testo dell'emendamento l'ha trovato scritto su un pizzino, in bagno, e pensava di fare bella figura, portandolo in discussione in Aula.
RispondiEliminaMa dai, su, lo sappiamo, che non è farina del tuo sacco!
La cosa che piu' mi indigna e' che la gente (=la massa) subisce e zitta! Ci sta che torneranno anche a votarli alle prossime elezioni.
RispondiEliminaNon è che la massa subisce: la massa è complice. Sono quelli che hanno da conservare i propri miseri privilegi e che per quattro sporchi denari non stanno vendendo gesù, stanno svendendo i propri figli.
Eliminaé proprio questa l'immane tragedia! Ci stiamo uccidendo i nostri figli.
EliminaLuca D.
Oltre che nelle mani delle oligarchie finanziarie, stanno consegnando definitivamente, con i voti in parlamento, il paese nelle mani della mafia. Solo chi si è opposto a questo ennesimo scandaloso emendamento potrà tenere la testa alta di fronte a questi traditori dell'Italia e degli italiani, a questi svenditori del nostro patrimonio culturale, delle nostre aziende, delle nostre isole che continuano ad essere vendute, della nostra dignità e dei nostri diritti. Chiunque non si riconosca in questi individui dovrà presentare il conto a questi sfascisti! Dovranno essere perseguibili per legge.
RispondiEliminaRasti
E’ una vergogna che occorre sanare subito, è come se per aumentare i posti di lavoro nell’indotto, si incentivasse l’apertura di pompe funebri o la costruzione di bare e tutto ciò che gira intorno , creando nel contempo le condizioni atte a far crepare la gente anzi tempo, così il pil sale eccetera eccetera. Perdonate questo esempio macabro, ma mi nasce dal più profondo. -
RispondiEliminaDomanda: la cosiddetta maggioranza silenziosa di abitanti maggiorenni di questa nazione, ce fa' o c'è?!? Quando capiranno che ci si sta dirigendo verso una società "FAVELASizzata"? A questo punto mi viene quasi voglia di gettare la spugna e dire: "se la sono cercata ed ora se la tengano"!
RispondiEliminaColoro che hanno un po' più di discernimento non si dividano su "fava e pecorino", ma uniscano le proprie energie contro le elite trasnazionali, semplicemente mettendo alla berlina i loro maggiordomi.
Saluti
Io ho iniziato a scriverle una mail di protesta federica.chiavaroli@senato.it è poca cosa, ma se fossero milioni di italiani forse ...........
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