lunedì 11 febbraio 2013

Non ne può più (figuriamoci noi) e se ne va. Perchè? A quale scopo? Qual è il messaggio?



di Sergio Di Cori Modigliani


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Non è certo impresa facile parlare delle dimissioni del papa.
E’ uno di quei casi in cui la dietrologia più spicciola troverà gioco facile, e la gente più strana si sentirà autorizzata a fornire le più fantasiose interpretazioni.
La mia opinione al riguardo, quindi, anche se nasce come frutto di lunghe riflessioni e confronti con diversi amici (della vita reale) che conoscono bene lo svolgimento dell’attività religiosa, politica, finanziaria e sociale all’interno della Chiesa (perché ne fanno parte integrante) vale quanto quella di chiunque altro.
Faccio questa premessa per precisare che non sto fornendo delle notizie, delle informazioni o dei links.
E’ la mia idea personale su questa vicenda, che sintetizzata al massimo, si presenta così: si tratta del primo (non l’unico, ma certamente il primo) clamoroso avvenimento di natura politica e sociale che segna e segnala la svolta planetaria nella vita post-Maya.
E’ un evento epocale.
E come tale va trattato e preso in considerazione, senza minimizzarlo.
Una breve premessa sulla simbologia papense si rende necessaria, per spiegare le importanti funzioni che il papa assolve, dato che non tutti i papi sono uguali, così come non sono tutti uguali i leader politici, i premier di Stato, ecc.
Il Vaticano è una struttura complessa e importante, nel bene e nel male, perché dentro di sé li accoglie entrambi, il bene e il male.
Rappresenta il punto di riferimento religioso più vasto sul pianeta Terra, per centinaia di milioni di esseri umani, che vanta più di duemila anni di tradizione alle spalle; gestisce la più diffusa e gigantesca rete di protezione nel campo dell’assistenza sociale e sanitaria nel territorio a livello globale; è la più potente centrale di produzione, controllo, gestione dell’istruzione nel mondo; e per ciò che riguarda la parte amministrativa rappresenta il più ricco e diffuso consorzio finanziario privato mai esistito nel nostro pianeta: ancora oggi, lo Ior, se vuole e lo decide, con una telefonata spazza via per sempre Goldman Sachs, J.P.Morgan e Merryl Lynch tutte insieme rimanendo indenne.
Proprio perché il Vaticano –come istituzione- rappresenta formalmente la sintesi di tutti questi aspetti incrociati, è inevitabile (quanto ovvio) che contempli al proprio interno delle rappresentanze molto diverse, decisamente oppositive tra di loro. Nei momenti topici della Storia, queste opposizioni vengono catalizzate e diventano apertamente antagoniste. Se il momento topico è anche il punto di incrocio di una crisi sistemica, allora questo antagonismo diventa una vera e propria guerra tra le diverse anime che compongono la struttura del Vaticano.
Noi ci troviamo in uno di quei momenti.
Tanto più essendo l’Italia il paese cattolico più importante del mondo, in quanto centro nevralgico e mediatore di tutte le diverse componenti in gioco.
Papa Ratzinger è prima di tutto un poderoso teologo, un grande intellettuale.
La sua elezione è stata accolta dai gestori della Chiesa come necessaria, per mettere una pezza allo sconvolgimento provocato dal suo predecessore Karol Woytyla, l’uomo che ha completamente scardinato il Senso della Chiesa Cattolica Romana, l’ha letteralmente strappata via dal suo humus spirituale e credente immettendola in un corridoio mondano, dal punto di vista squisitamente teologico “deturpando le fattezze della Chiesa” e abbassando e riducendo il livello di scambio e confronto a una consorteria di faccendieri diplomatici al servizio di agenti segreti. Papa Giovanni Paolo II era un uomo motivato dall’odio furioso, un odio doppio: quello per il comunismo e quello per i russi, da bravo polacco,  Woytyla è stato un grande guerriero mondano politico, il migliore generale a disposizione della Cia nel combattere la guerra fredda. E per raggiungere il proprio obiettivo ha completamente squilibrato e sbilanciato l’asse di mediazione della Chiesa.

Quando Woytyla muore, la Chiesa è in ginocchio, a un millimetro dalla sua dissoluzione.
Ormai completamente priva di una qualsivoglia funzione spirituale, è diventato il punto di incontro di consorterie internazionali di loschi affaristi dediti soltanto alla speculazione e alla corruzione. Ma all’interno della Chiesa si scatena una lotta furibonda, tra “spiritualisti” e “mondano-affaristi”, rappresentati entrambi da una parte dal cardinale Bergoglio, incline alle politiche sociali (arcivescovo di Buenos Aires e grande accusatore spirituale e politico dei crimini del generale Videla in Argentina) e dall’altra dal cardinale Bertone, vicino all’opus dei, il punto di riferimento dell’attuale classe politica dirigente italiana. Il conclave sceglie un uomo “terzo” ed eleggono Ratzinger, di cui è stata sottovalutata la vis spirituale. Inizia così il suo pontificato, con il dichiarato intento di abbandonare la strada mondana imposta dal suo predecessore e riportare la Chiesa nel suo ambito di evangelizzazione, di recupero della spiritualità di matrice teologica, a scapito di quella mondano-finanziaria.
E dentro la Chiesa, le due fazioni si scontrano.
Papa Ratzinger interpreta se stesso e il proprio ruolo come l’immagine di un traghettatore, colui che deve salvare la Chiesa prima di tutto come centro spirituale, per poi passare il bastone del comando a un giovane “guerriero spirituale” con il preciso compito di avviare un gigantesco repulisti interno, aprendosi a delle forti innovazioni rivoluzionarie per la Chiesa, anche estreme, come il matrimonio per i preti, la scomunica ufficiale per i pedofili, la denuncia –con adeguata documentazione- dei nefasti grovigli della speculazione finanziaria internazionale. Il discorso del papa il 1 gennaio 2013 segna e segnala la svolta definitiva, quando Ratzinger accusa, denuncia e sconfessa le politiche dell’austerità e del rigore volute in Europa cercando di spingere la Chiesa a un recupero della sua funzione sociale.
Le sue dimissioni, quindi, rappresentano una necessaria accelerazione di un piano preordinato all’atto della sua elezione, in conseguenza della radicalizzazione dello scontro in Europa e il peggioramento della situazione nel continente che può anche far prefigurare il rischio di pericolosi quanto sanguinosi conflitti sociali, a quel punto insanabili.

Da notare, in aggiunta, due elementi, da non sottovalutare:
1). E’ la prima volta che in Italia si svolge una elezione politica senza che il vaticano possa partecipare “ufficialmente” in maniera attiva; da oggi, infatti, nessun cardinale né vescovo sarà autorizzato a sostenere questo o quel partito, questa o quella linea, essendo loro vacanti.
2). Il riferimento al precedente, avvenuto alla fine del ‘200, con Celestino V, in un momento fondamentale della Storia d’Europa, quando era in corso una lotta furibonda tra i regnanti francesi e quelli spagnoli per il controllo del territorio e delle risorse alimentari e finanziarie dell’epoca. Il 13 dicembre del 1294, viene emessa una bolla papale che recita così:  « Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe [di questa plebe], al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale. ».
Il riferimento anche linguistico a quella bolla è fin troppo chiaro, a dimostrazione di come (ahinoi) l’attuale vita post-moderna europea non sia poi tanto diversa da quella medioevale. Quando elessero Celestino V il conclave venne sospeso perché arrivò una epidemia di peste che uccise due cardinali del concistoro. L’elezione venne rimandata di un anno e infine venne eletto nel luglio del 1294 un monaco benedettino, Pietro da Morrone, che viveva ritirato dal mondo, dedito alla meditazione e alla preghiera, un individuo al di fuori delle lotte faziose per il potere di Roma. Venne eletto proprio per questo motivo. Celestino V non riesce a soddisfare le esigenze politiche di chi seguiva, all’interno della Chiesa, le esigenze dei re europei per il controllo del territorio in Italia: erano in gioco il possesso della Sicilia, della Sardegna, del Regno di Napoli e della Calabria. E così si dimise dopo aver ammonito i cardinali sul tragico errore nell’aver abbandonato la strada della spiritualità. Così lo racconta il grande storico belga Henry Pirenne nella sua monumentale Storia d’Europa:
Undici giorni dopo le sue dimissioni infatti, il Conclave, riunito a Napoli in Castel Nuovo, elesse il nuovo papa nella persona del cardinal Benedetto Caetani, laziale di Anagni. Aveva 64 anni circa ed assunse il nome di Bonifacio VIII. Caetani, che aveva aiutato Celestino V nel suo intento di dimettersi, temendo uno scisma da parte dei cardinali filo-francesi a lui contrari mediante la rimessa in trono di Celestino, diede disposizioni affinché l'anziano monaco fosse messo sotto controllo, per evitare un rapimento da parte dei suoi nemici. Celestino, venuto a conoscenza della decisione del nuovo papa grazie ad alcuni tra i suoi fedeli cardinali da lui precedentemente nominati, tentò una fuga verso oriente fuggendo da San Germano per raggiungere la sua cella sul Morrone e poi Vieste sul Gargano, per tentare l'imbarco per la Grecia, ma il 16 maggio 1295 fu catturato presso Santa Maria di Merino da Guglielmo Stendardo II, connestabile del regno di Napoli, figlio del celebre Guglielmo Stendardo, detto "Uomo di Sangue". Celestino tentò invano ancora una volta di farsi ascoltare dal Caetani chiedendo di lasciarlo partire, ma il Caetani restò fermo sulle sue decisioni al riguardo. Celestino si rese conto dell'inutilità delle sue richieste e mentre veniva portato via sussurrò una frase rivolta al Caetani che sembrò essere un presagio: «Hai ottenuto il Papato come una volpe, regnerai come un leone, morirai come un cane»  Raggiunto dai soldati, questi lo rinchiusero nella rocca di Fumone, in Ciociaria, castello nei territori dei Caetani e di diretta proprietà del nuovo Papa; qui il vecchio Pietro morì il 19 maggio 1296, fortemente debilitato dalla deportazione coatta e dalla successiva prigionia: la versione ufficiale sostiene che l'anziano uomo sia morto dopo aver recitato, stanchissimo, l'ultima messa. Riguardo la morte si sparsero subito voci e accuse. Anche se la teoria secondo la quale Bonifacio ne avrebbe ordinato l'assassinio fosse priva di fondamento, di fatto il Papa ordinò l'arresto che ne causò la morte. Il cranio di Celestino presenta un "foro" che, secondo alcuni, potrebbe essere la conseguenza di un ascesso di sangue. Due perizie sulla salma datate 1313 e 1888 rilevarono la presenza di un foro corrispondente a quello producibile da un chiodo di dieci centimetri”.
Questa fu la fine di Celestino V, ucciso con un chiodo conficcato in testa mentre pregava. Il suo successore, Bonifacio VIII, chiude l’accordo con Carlo d’Angiò, con il re d’Aragona, che consegnerà definitivamente, in segue alla guerra dei Vespri, le regioni Sicilia, Calabria, Campania, Sardegna e Corsica, ai principi e re di Spagna e Francia, sottraendole al controllo territoriale dei signori locali.

Secondo esperti vaticanensi europei, la Chiesa si prepara ad eleggere un papa più giovane, molto probabilmente sudamericano, e di sicuro schierato contro la finanza speculativa, nell’estremo tentativo di svolgere un ruolo attivo nella politica sociale in tutto l’occidente a favore dei ceti più disagiati: questa è l’opinione corrente più accreditata.

Tutto ciò conferma la visione dell’Europa (e soprattutto dell’Italia) come un luogo dal sapore medioevale, dove lo scontro avviene tra consorterie di signori appoggiate –a seconda degli interessi globali- da questo o quel papa.

Tutto ciò conferma la necessità, per tutti noi, di accelerare il processo di consapevolezza collettiva per la fondazione di uno stato e di un’Europa laica.
Con l’auspicio che ci si possa liberare di questa forma di esercizio del potere collettivo, dove a turno, nel nome di Dio, o del comunismo, o del fascismo, o del liberismo, o del libertarismo, a turno, gruppi di individui che si considerano superiori al resto della collettività usano le preoccupazioni generali nate dal disagio comune per decidere del destino delle masse.
Sono contento di questa novità epocale per i credenti, se la prospettiva auspicata dai vaticanensi ottimisti troverà la conferma dei fatti.
Per quanto riguarda noi piccoli animaletti che subiamo le decisioni del vertice senza poter opporre, per necessità storiche, una diversa visione del mondo, mi auguro davvero che questa “scelta epocale” di papa Ratzinger, squisito teologo, serva a tutti noi, per convincerci sempre di più della assoluta necessità di cambiare capitolo della Storia del mondo: mandare a casa tutta l’attuale classe dirigente italiana, corrotta, falsa, disonesta.
Lo fa il papa con i suoi, non possiamo farlo noi con i nostri politicanti?
Questo, a mio avviso, è il messaggio forte da parte sua.
Questo è ciò che mi hanno spiegato alcuni cattolici credenti, soggetti politici attivi, amici personali, che vedono in questo atto di Ratzinger, una generosa modalità di denuncia dell’attuale sistema vigente.
“E’ lo Spirito Santo che dà la sveglia alla Storia: è arrivato il momento di cambiare”, così i teologi e i cattolici più evoluti socialmente impegnati, oggi, leggono gli attuali avvenimenti.
Come dire (tradotto per noi tutti laici) “Forza ragazzi! Abbiamo perfino Iddio dalla nostra parte; possiamo mandarli tutti in pensione”.
Come dicono su un loro sito i cattolici pensanti americani che partecipano a occupy wall street: “Thank you Pope, for the great input!”.

44 commenti:

  1. Ammiro il tuo ottimismo, tanto più perché stavolta non riesco proprio a condividerlo. Anche perché le numerose somiglianze con la vicenda di Papa Celestino V non suggeriscono sviluppi lieti agli avvenimenti che ne sono oggi la replica quasi speculare. Nessuno ricorda più la stupefacente profezia di morte pronunciata a fior di labbra, nei riguardi di Benedetto XVI, da un alto prelato in viaggio in Cina e di cui si diffuse notizia sui media quasi esattamente un anno fa? La appresi dal consueto editoriale di Travaglio ad Anno Zero, mi pare proprio fosse il 9 febbraio 2012.
    E non ti sembra strano che, dopo aver ufficialmente inaugurato l'Anno della Fede l'11 ottobre scorso, appena -- ed esattamente -- tre mesi dopo, il Pontefice rassegni le sue dimissioni?

    Il caro, umilissimo Papa e grande teologo sta lanciando silenziosi ma precisi messaggi al Suo gregge, a cui non sarà inutile riportare alla mente i versetti del Salmo 22, quello del Buon Pastore, soprattutto là dove dice: "anche se dovrò attraversare una valle oscura non temerò alcun male, perché Tu sei con me". Il vero Fondatore della Chiesa e Pastore non ci abbandona né dimentica mai, anche quando sembra profondamente addormentato e inerme, sul fondo della barca di Pietro sballottata dalla tempesta.

    Un piccolo appunto: mi ha molto amareggiato veder descrivere il beato Giovanni Paolo II come un rozzo politicante al soldo della Cia e animato solo da spirito di odio e risentimento verso questo o quell'altro avversario storico della Sua nazione d'origine. E' stato anche Lui un grande teologo, autore di qualcosa come 25 encicliche e innumerevoli lettere ed esortazioni pastorali, ma soprattutto è stato un uomo di profonda contemplazione e ardente preghiera. Che poi sapesse unire queste caratteristiche anche a una notevole intraprendenza e carisma personale, non fa che aumentarne il valore umano e pastorale. Mi spiace davvero molto che per te e i tuoi amici esperti di "questioni vaticane" la Sua figura abbia lasciato solo un ricordo così grottesco e deforme.

    Ciao Sergio, buona notte e buon tutto, comunque.
    Con sincera stima, marilù.

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    1. Marilù
      ti ringrazio di aver corretto l'immagine molto parziale di Papa Woytila (che si può evincere dallo scritto di Sergio di oggi) Evidentemente oggi era necessario per lui sottolineare la novità, l'apertura al futuro che il gesto di Ratzinger ha rappresenato e così ha semplificato un po' rozzamente la persona e la figura storica di cui sopra, essendo al di fuori del mondo, anche di fede, che sentiva Giov.Paolo II come un grande, empaticamente sintonizzato con molti, pur se con le inchieste uscite l'anno scorso ( ad es.Giacomo Galeazzi) sono state fatte emergere debolezze del papa polacco che, avendo vissuto personalmente sulla propria pelle e nazione il disastro del comunismo totalitario urss,fece finanziare troppo disinvoltamente solidarnosch...
      Comunque è bello poter comunicare, relazionarci e diffondere quello che Sergio ci propone di condivisibile e autenticamente interessante.
      grazie Sergio dunque, anche se quei parallelismi con il medioevo dell'epoca nostra, spero che valgano come similitudine approssimativa e cum variatione...sempre considerando poi che il "buio" medioevo è un concetto un pochino superato....maria grazia m

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    2. Sì, è bello avere l'occasione e la possibilità di relazionarci sul molto anche di estremamente interessante e stimolante che Sergio mette qui a disposizione di tutti, con l'aggiunta di uno spazio per la discussione totalmente libero e aperto a chiunque.
      Grazie anche te delle tue parole, e della tua partecipazione.
      Con sincera stima, marilù.

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    3. Trovare attinenze e parallelismi con il Medioevo non mi pare sbagliato ne' superato, un'epoca di terribili disuguaglianze e tragedie ma anche di storie straordinarie. Grazie Sergio per la tua straordinaria capacità di rendere interessante e stimolante ogni capitolo di storia con l'acutezza che ti contraddistingue.
      Aprire quotidianamente Libero pensiero è diventata una necessità oltre che un piacere, ma certo non mi immaginavo stamane di trovare un commento sulle dimissioni del papa così interessante. Grazie Giovanna

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    4. Forse non avete mai letto questo testo di approfondimento del vostro caro Papa Woytila http://www.chiesaviva.com/430%20mensile.pdf

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    5. all'anonimo del link di Woytila....mi aspettavo di leggere i soliti temi del non accoglimento della teologia sudamericana della liberazione o dell'accoglienza al Pinochet o della mancata beatificazione di monsignor Romero e invece i motivi sono tutt'altro..il suo modernismo, il suo dare troppo spazio all'uomo diminuendo la chiesa e quindi Dio..ma qui siamo ultra tradizionalisti,mi pare, se ho capito bene...e per me proprio non va! un saluto.maria grazia m.

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  2. Mi auguro invece non significhi che, come successo con dipartita di Celestino, dopo di lui i poteri forti consegneranno l'Italia allo straniero.
    Con un papa argentino si avrebbe un bel segnale di natura opposta.....magari poi Sergio ci dirai vita, morte e miracoli del prossimo...io sarò tutto orecchi!
    MG75

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    1. A seconda del papa che eleggeranno, capiremmo dove va la finanza mondiale e se la Chiesa si schiera dalla parte dei marpioni oppure no

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  3. Io rifletterei su quanto scritto oggi dal Papa su tweet: "Dobbiamo avere fiducia nella potenza della misericordia di Dio.Noi siamo tutti peccatori, ma la Sua grazia ci trasforma e ci rende nuovi", e rifletterei anche sulla liturgia del 28 febbraio 2013, data in cui Benedetto XVI lascerà il pontificato.

    28 - Giovedì - 2.a di Quaresima - S. Romano abate, Antonietta, Erminio - [II]
    Beato l’uomo che confida nel Signore
    Liturgia: Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31
    Amb.: Gen 18, 1-15; Sal 119 (118), 49-56; Pr 7, 1-9. 24-27; Mt 6, 1-6

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    1. Mi sembra che il primo a non avere fiducia (anzi FEDE) nella potenza di Dio sia proprio il papa dando le dimissioni. Se Dio lo ha scelto lo avrebbe anche sostenuto o chiamato a se' non credi ?
      old_army

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  4. Giovanni Paolo II non ha mai condannato i regimi genocidi del Sud America, anzi li ha appoggiati in nome del suo feroce anticomunismo. Non ha avuto parole di comprensione per Monsignor Romero, il vescovo martire del Salvador che chiedeva il suo aiuto per il suo popolo, invitandolo invece a sottomettersi e a non opporsi al regime che poi l'avrebbe ferocemente eliminato sull'altare. Ha alimentato il proprio culto della personalità sfruttando perfino la mitologia del terzo segreto di Fatima, autoidentificandosi nel "vescovo vestito di bianco che cade". E' stato, come ricordato da Sergio, il Papa della shock economy e del liberismo imposto a paesi del primo, secondo e terzo mondo.
    Il suo è stato il papato nato, ricordiamolo, sulla tomba del suo predecessore, Papa Luciani, vero uomo del Signore, come si direbbe, morto troppo presto e, direbbe un malpensante, opportunamente. Troppe ombre, troppe ombre per vederne la figura in piena luce.

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    1. Bravo Lameduck, meno male che c'è ancora qualcuno dotato di sinapsi funzionanti...
      GPII non soltanto non ha mai condannato i regimi sudamericani ma ha addirittura ricevuto in Vaticano con tutti gli onori la famiglia Pinochet!
      io non riuscirò mai a capire come si possa essere religiosi (cioè anelare all'incontro con il divino) e al tempo stesso essere seguaci di una religione organizzata... in special modo di questa! è una contraddizione grande come una casa! ma si sa, il buon senso su questo pianeta è cosa rara...

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  5. Non lasciamoci ingannare dalle vulgate e dalla retorica. Su Giovanni Paolo II sono forse più le ombre che le luci. Papa Benedetto XVI ha voluto lanciare un segnale in codice non tanto al suo gregge, come da quel Buon Pastore che appare (e non è), ma ad un mondo che continua a resistere al rinnovamento. Da questo punto di vista il suo è un messaggio per quei politici che si ostinano a rimanere al potere, in Italia come altrove.

    E' certo che nulla sarà mai come prima, anche se a prima vista non sembra.

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  6. Io dico che questo papa era assolutamente funzionale al neo nazismo finanziario in atto in Europa in questo momento (ricordiamoci che faceva addirittura parte della gioventù hitleriana). Ma dall'anno scorso stanno cominciando ad esserci molte fughe di documenti dal Vaticano, notizie di scissione fra correnti di potere che hanno portato anche a minacce di morte verso Ratzinger. Ora gli scandali e i fallimenti bancari spagnoli e italiani coinvolgono pesantemente lo IOR, e il papa è (era?) azionista di maggioranza della Pax Bank...per non parlare della sua copertura ai vescovi pedofili (in Texas è sotto accusa davanti alla giustizia). Non è migliore di Giovanni Pinochet Paolo II e secondo me è stato costretto a dimettersi nel tentativo di placare la fuga di notizie. Il marcio sta venendo a galla, chi vivrà vedrà...

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    1. Le foto e le notizie sull'appartenenza di Ratzinger alla gioventù hitleriana sembrerebbero dei falsi.
      Sono reali invece le accuse e le prove che in USA lo hanno visto inquisito e colpevole di avere coperto e aiutato preti pedofili, per le quali adesso sarebbe ancora a marcire in galera in qualche prigione americana. E il cui accordo per l'immunità ci è costato un annetto di 8x1000.

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  7. La Chiesa non fà mai le cose casualmente.
    La Chiesa non è sprovveduta.
    La Chiesa non è mai sprovveduta.

    È il segno dei tempi che cambiano voricosamente.

    Ratzinger con molta onestà l'ha detto.

    Occupy wall street è stata la miccia, la rielezione di Obama (la Chiesa era schieratissima contro) è stata la conferma!

    Quando miglia di persone alzano il culo dal divano e, riempiono una piazza a -4°, vedi Trento, o sotto la neve, vedi Mantova, per tre ore per vedere il comizio "di un comico" significa che qualcosa di grosso sta avvenendo.

    Significa (dal mio punto di vista) che i vecchi partiti italioti come li abbiamo conosciuti stanno scomparendo, significa che la cinghia di trasmissione tra Chiesa e la vecchia partitocrazia si sta rompendo non funziona più.

    Internet, ma più ancora l'accesso a questo mezzo ha avuto ed ha un ruolo determinante. Nel 1997 quando iniziai ad usare qusto mezzo, con i modem a 14.4k/bps era impensabile un tale sconvolgimento, oggi no. Con l'avvento dei tablet e della WebTv le notizie saranno ancora più virali.

    Ed allora la Chiesa che non è sprovveduta, vede e provvede.

    Guy F.

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    1. Sono d'accordo con Guy. Un'unica considerazione su un aspetto da cui dissento. Nel 1997 tutto ciò era pensabilissimo, l'avevano programmato proprio perchè fosse così: pensavano però di inondarci di giochi, giocattoli, diversivi, distrazioni, casinò, tette, merci varie e una estesa varietà di tossicomanie elettroniche in modo tale da riuscire a controllarci uno per uno. Non si aspettavano l'altra faccia, ovvero l'accesso al mondo di tante brave persone, creative, innovative, volonterose, ingenue e a modo loro candide e innocenti, sempre silenti perchè umiliate e costrette alla clandestinità esistenziale, che all'improvviso si sono manifestate, dapprima pigolando e via via sempre meno timide. Questa è la realtà viva del mondo: per quanti mascalzoni e banditi ci possano essere a far massa, basta una persona libera e innocente a dare la sveglia a tutti. La libertà è come la corruzione: sono entrambe contagiose. E navigando in rete le persone acquistano la inconscia consapevolezza che la vita è soltanto una questione di scelte: a seconda di dove navighi e come navighi, ebbene, quello è il porto in cui finirai per approdare. Come nella vita vera. Sono d'accordo sul fatto che la Chiesa non sia sprovveduta, affatto, altrimenti non sarebbe sopravvissuta 2000 anni: hanno capito (molto più di quanto non lo abbiano fatto i vari Monti/Casini/Bersani/Berlusconi/Bossi) che la realtà del mondo è diversa, oggi. Il segnale è molto chiaro ed è triplice: a) largo ai giovani (il che in un paese gerontocratico come l'Italia non è roba da poco); b) i veri "potenti" non si fanno abbattere, se ne vanno per conto loro, vedi Andreotti, vedi De Gaulle, vedi Gorbachev, vedi Clinton, e quindi lancia un precedente alla classe dirigente corrotta: come a dire "dimettetevi prima che arrivino con i forconi veri"; c) la Chiesa abbandona il passato e si proietta verso il proprio futuro, a differenza delle nostre mummie che rimangono appiccicate e avvinghiate ai loro privilegi da piccolo-borghesi miopi. Papa Ratzinger mostra di essere molto più giovane di Matteo Renzi, incapace dopo la sua bella battaglia persa di andarsene per costruire la sua alternativa, quindi smacherandosi: era un burocrate vecchio di vecchiume. Come tutti gli altri.

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    2. Sono d'accordo con Lei e con Guy. La società è cambiata e con l'avvento del web, soprattutto semantico, le informazioni sono oggetto economico e sociale. Le imprese fanno fortuna con la pubblicità o gestendo dati, le singole persone possono dar voce ad una loro pensiero al pari di qualsiasi altro potente o non potente. Tutto questo ha rilevanza sociale, economica e giuridica. Quello che pensavo lo avete già scritto e spero di doverLe dare ragione quando scrive che la chiesa "abbandona il passato e si proietta verso il proprio futuro", ma ho i miei dubbi perchè sono troppi gli interessi economici in ballo, interessi soprattutto bancari.
      Volgio essere comunque ottimista e non fasciarmi la testa prima di essermela rotta. Vedremo. Concludo scrivendo che la nostra libertà non è un diritto acquisito ed immutabile, dobbiamo conquistarcela giorno per giorno con piccoli gesti e scelte ponderate.
      Un cordiale saluto e grazie.
      Roberto.

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  8. Io farei una bella distinzione tra la Chiesa Cattolica Universale, come unione di anime che credono nel valore del Cristianesimo, e il Vaticano Romano che è un centro di potere non dissimile dalla massoneria, dalle mafie, dagli assolutismi di ogni colore. La curia ed il potere temporale dei papi si servono della Chiesa e dei fedeli per i loro secondi fini, più mondani e satanici che spiritualmente elevati. Guai a pensare che la gerarchia e i credenti siano sullo stesso piano, espressioni della stessa realtà. E' un grosso inganno perpetrato ai danni dell'umanità e va avanti da duemila anni ed è per questo che gli avvenimenti ufficiali devono essere letti in filigrana, interpretati, per capire ciò che non viene detto e che è invece determinante per il nostro futuro di esseri umani che aspirano a non essere né servi né padroni.

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  9. Oibò, ma davvero questa istituzione lavora per il bene dell'umanità?

    No dico parliamo di una religione giudaica, che non sa neppure se sia esistito il suo messia (Gesù).

    Che predica un dio che dopo avere creato un essere mortale che lo adorasse, quando vede che non viene adorato come un dio merita (o pretende), ne uccide circa 36 milioni con alluvioni, guerre e carestie, ma dopo gli da un'altra possibilità mettendo in cinta la donna di un altro (Giuseppe) allo scopo di mettere al mondo se stesso, per poi martirizzarsi allo scopo di placare la propria ira contro qualcosa che egli stesso ha iniziato con la creazione dell'uomo. Ma che è uno psicopatico?

    Reincarnazione? Si c'era fino al Concilio di Nicea, poi l'hanno tolta, troppo pericolosa rende le masse incontrollabili perché gli toglie la paura di morire.
    Meglio inventare un essere cornuto in un posto pieno di fiamme in cui si finirà per l'eternità se non si seguono precetti e comandamenti, di cui la custode resta un'istituzione che bisogna per forza mantenere...

    Insomma questo Dio misericordioso e pieno di amore ti uccide se non lo adori, e ti inventa pure inferni e comandamenti apposta perché ti ama, sia mai che inciampi nel peccato e sarà costretto a spedirti in quel posto...

    Sergio Di Cori Modigliani! Ma quanti anni ha lei per credere ancora ad un'immagine così misera ed infantile di dio?
    Ma ancora peggio ad un'istituzione che promuove questa immagine?

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    1. Ma sei il campione mondiale (ma che dico, galattico) dell'esegesi..!

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    3. siamo ancora agli inizi ma siamo sempre di più...peace

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    4. In questo blog lo specifica bene:

      http://salute-pettirosso.blogspot.it/

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    5. Ma cos'è il blog di un bambino? Mio nipote di 8 anni scrive meglio e in modo più articolato.

      Extraterrestri, energie negate. Lotte per il potere di uomini malvagi. Il resto è la solita solfa e cazzate...

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  10. Buona sera,
    Dopo aver letto l'articolo, mi sono voluto fermare su alcuni aspetti dei tre papi menzionati.
    Certamente l'atto di dimissioni del papa vigente è un gesto forte che storicamente ha sette precedenti: Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI,Celestino V e, l'ultimo,Gregorio VII...mi verrebbe da dire che rientra si nell'eccezionalità. Eccezionale è, invece, il motivo di questo atto: lasciare il posto, magari già influenzando(si pensi ad esempio le nuove nomine cardinalizie, molti extraeuropei, che quasi sicuramente saranno determinanti per l'elezione) il futuro conclave con alcuni appelli, velate sfumature nelle omelie, magari qualche colpo finale. Certo è che il paragone con Celestino V, conosciuto più per i demeriti e i meriti di Dante che per la Storia, non può, e per motivi e per cause, essere paragonato a Benedetto decimosesto: si potrebbe addirittura chiedersi se l'elezione di Celestino V non fosse già invalida perchè non mossa da Spirito Santo ma da necessità umane. Quindi, citare Celestino V e metterlo o avvicinarlo a Benedetto XVI, che è continuamente osannato ora, mi sembra una mera dietrologia che lo stesso autore dell'articolo avrebbe desiderato evitare(che a mio avviso ha prontamente effettuato). Ma tant'è.
    Non mi ha poi stupito la dietrologia su papa GPII contrapponendolo all'azione di Josef Ratzinger: oltre che un errore teologico(i due erano molto più affini di quanto si creda all'esterno)è un'assoluta mancanza di rispetto verso la figura, si badi, storica dell'uomo Wojtyla; tralasciando i fatti come CIA o no, finanziamenti a Solidarnosc, che lasciano il tempo che trovano, mi focalizzerei su ciò che avrebbe spinto i cardinali nel 2005 a eleggere J. Alosyus Ratzinger: 1) per un senso di continuità all'operato: come una casa vede prima la nascita tra architetti e ingegneri( Concilio VaticanoII), poi i muratori(Giovanni Paolo I e II) infine i decoratori(Benedetto XVI), così la Santa Romana Chiesa doveva avere un uomo degno di azione dell'impronta di GPII, chi se non il prediletto Card Ratzinger che dal 1981 era in Vaticano ricoprendo incarichi alti(non tra gli ultimi alla Congregazione per la Dottrina della Fede) e che a partire da meta anni 90 iniziò a essere viepiù influente nelle decisioni papali?
    2)E' proprio vero che Wojtila fosse lontano dal conservatorismo(oserei dire dalla giusta linea politica) della Chiesa? Direi proprio di no, i punti salienti del secolarismo, si badi non della laicità, come aborto, eutanasia(qualcuno addirittura ventilò l'ipotesi che volesse egli stesso l'eutanasia, puramente falsa), matrimoni gay, adozioni ai gay etc, sono stati tartassati da continui attacchi del papa. Sul matrimonio dei preti è aperto dal Concilio un intenso dibattito: da qualche anno alcuni sacerdoti anglicani sono entrati in Santa Romana Chiesa pur mantenendo il loro status di sposati, creando evidentemente un precedente; vi è poi la questione del sano ecumenismo(come ad esempio quello con la Chiesa Ortodossa nelle sue sfaccettature) che pone il tema del matrimonio dei preti se non al centro, almeno in una posizione bene visibile;
    Risulta, quindi, che non vi è discostamento tra i due papi, ma un fondamentale collegamento tra praxis ( il fare) di G.P.II e il logos di B.XVI.
    Se sia stato una transizione nella Chiesa ce lo dirà la storia: quello che è certo è che Benedetto XVI ha preso la decisione più difficile(chi gli impediva di restare?), dichiarando al mondo della chiesa la sua forza.

    Finirei con un proverbio cinese:" Ciò che per il bruco è la fine, per il mondo in realtà è una bellissima farfalla"

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  11. Ognuno di voi scrive il suo pensiero, man mano che ho letto, ho la sensazione che abbiate (chi per una cosa, chi pwr l'altra)ragione tutti, ma dov'è la verità? Cosa c'è veramente sotto queste improvvise dimissioni? Ha veramente voluto dare un imput ai nostri politici? Anche se così fosse, mai prenderanno per buono il suo esempio, andranno avanti imperterriti a disfare L'Italia come i pezzi di un grande puzzle! A dire il vero io sono parecchio confusa.
    Per ultimo, dicono che il papa si è dimesso per il bene della chiesa, io non ci credo, il bene per cosa?

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  12. La Chiesa sente e vede arrivare i grandi cambiamenti in anticipo (BENEDICTUS PP. XVI:".. Attamen in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato...") e si premunisce: Benedetto XV fu eletto una settimana dopo l'inizio della I guerra mondiale; Pio XI morì il 10 febbraio del 1939 all'inizio della II guerra mondiale; Wojtyla si insediò all'apice della guerra fredda. Questa volta dobbiamo essere ottimisti. Dobbiamo.

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  13. Questa volta la storia sarebbe un'altra e meno edificante. Vi segnalo questo link:http://lightworkersxm.wordpress.com/2013/02/12/itccs-why-the-pope-retired-for-real-kevin-annett-european-governance-issued-an-arrest-warrant-and-closure-and-seizure-of-vatican-assetts-here-are-all-the-notices-and-dates/

    Se è vero ciò che vi si dice le dimissioni del Papa andrebbero lette in una prospettiva completamente diversa e devastante.

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  14. ma e' vero?? sto misterioso ente itccs.. mah..

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    1. Per saperne di più su questo ente misterioso basta andare nel loro sito www.itccs.org, dove viene spiegato chi sono e cosa fanno. E' in inglese. Esiste anche una chiara ed esauriente spiegazione in italiano nel sito:

      http://hearthaware.wordpress.com/2012/09/15/il-vaticano-dovra-rispondere-di-crimini-contro-lumanita/.

      Quale valore giuridico abbia questo tribunale internazionale però non l'ho ancora capito. Se qualcuno esperto può illuminarci, grazie.

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  15. A conti fatti, mi sembra proprio che la chiesa accolga dentro di sé soprattutto il male, visto con quanta cura copre tutti gli scandali e le depravazioni schifose dei suoi adepti e si ostina a mantenere ferme molte posizioni anacronistiche e scellerate che hanno fatto milioni di morti, come l'Aids in Africa.
    E comunque io, come donna in Italia, grazie alla chiesa, non mi sento libera. Quindi ben venga il suo declino e il suo sgretolamento, e più veloce sarà, meglio sarà. Per tutti.

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  16. http://www.lastampa.it/2013/02/12/italia/cronache/accordo-con-una-societa-svizzera-il-vaticano-riattiva-i-bancomat-jpDIXqqg1X9ky9gHEklOKJ/pagina.html
    saranno coincidenze?

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  17. Libero pensiero è la formula massonica per dire "siete liberi di pensarla tutti allo stesso modo, quello che fa comodo a noi".
    Tanti servastri si mettono al soldo di questo luridume che mira a trasformare l'umanità in una grande poltiglia indistinta, una immensa zingaropoli di schiavi imbestialiti su cui si possa comandare e speculare senza più ostacoli.
    Il grande Papa Benedetto XVI ha lanciato un chiaro messaggio di cristallina altezza: la melma massonica non riesco a rimuoverla, mi ritiro perché sappiate in che mani siete e per non essere connivente.
    Grande Papa, e voi continuate pure a fare i servi, ricordandovi che non siete eterni come credete.

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  18. Ho come la sensazione che questo papa abbia fatto (per una volta abbia fatto, non abbia detto o 'scritto') qualcosa di umile e di grande in sè e per sè. L'atto stesso di ciò che è stato fatto e i rimandi precisi, non velati, ad un predecessore molto distante e ad un popolo molto vicino forse lo renderanno davvero un grande papa (sovvertendo con forza e, a me sembra, con moltissima volontà, addirittura l'analogo giudizio che Dante ebbe nei confronti di Celestino V).
    Penso quello che penso da vecchio cristiano, non più (e mai più) cattolico-praticante da 20 anni

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  19. Non so chi sarà il prossimo papa ma spero fortemente che non sia il famoso papa nero
    http://www.gay.it/channel/attualita/35023/Il-Papa-nero-che-potrebbe-seguire-a-Ratzinger-e-omofobo-quanto-lui.html

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  20. Il vero motivo delle dimissioni di Ratzinger credo non lo sapremo mai. La Chiesa è da sempre depositaria di grandi segreti e da quelle mura non è mai trapelato nulla.
    L’ipotesi più attendibile credo sia quella della pista giudiziaria, che vede coinvolti il Papa stesso e alcuni Cardinali, nonché alti prelati, nella faccenda dell’insabbiamento di alcuni casi di pedofilia in Belgio e negli Stati Uniti.
    Chissà come mai pare che questa vicenda sia stata del tutto dimenticata di cattolici nelle loro analisi?
    Insabbiamento non vuol dire colpevolezza, quindi è possibile che ci sia stato una specie di accordo tra l’Alta Corte di Giustizia e la Sede Vaticana, anche in considerazione del fatto che la Chiesa ha da sempre prodotto grandi sforzi per mettere a tacere ogni possibile scandalo. Si tratta di un’istituzione vecchia di secoli, che ha sempre basato il suo potere su trame finanziarie, da usare come arma di ricatto quando la situazione lo richiede, e sulla credibilità.
    Ritengo sia questo il motivo delle affermazioni di Papa Benedetto XVI, sulla necessità delle proprie dimissioni per il bene della Chiesa.
    Un Papa stanco e malato? Ma fatemi il piacere!!! Perfino i Faraoni dovevano sottostare alla volontà dell’Oligarchia di cui erano espressione.
    Il prossimo Papa? Sarà in continuità con questo e con tutti gli altri che lo hanno preceduto. Non si può diventare Papa, Cardinale e nemmeno Vescovo se non sei in continuità con un andamento secolare di un’istituzione corrotta che viene spacciata per veicolo della Volontà Divina.
    Petrus Romanus? La profezia di Malacchia pare sia una bufala gigantesca. Io non mi intendo molto di visioni e visionari, ma chissà come mai le cose dette corrispondono sempre ai fatti, ma solo dopo che sono avvenute? Con il senno di poi è tanto facile, quanto inutile, far quadrare i conti.
    La Chiesa avrà una fine, come tutte le cose umane, e la sua fine sarà sancita dalla fine della credibilità che ancora riscuote tra le persone.
    Sarà la fine del mondo? No, sarà la fine di quel mondo, che verrà rimpiazzato da un nuovo assetto, da una nuova impostazione della Fede, come è sempre stato e verosimilmente, sempre sarà.
    AMEN
    Democrito

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  21. Cercate su un motore di ricerca: itccs.org/2013/02/13/pope-benedict-resigned-to-avoid-arrest-seizure-of-church-wealth-by-easter/

    Fate la stessa cosa: itccs.org/2013/02/14/pope-benedict-to-seek-immunity-and-protection-from-italian-president-giorgio-napolitano-on-february-23/

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    1. Un vero paladino della Giustizia e della Verità, questo reverendo Kevin Annett.
      La prossima ad abdicare sarà la regina Elisabetta d'Inghilterra per il genocidio perpetrato ai danni degli aborigeni australiani? O per la complicità col governo sudafricano ai tempi dell'apartheid, che può essere dimostrata dal semplice fatto che non abbia ritirato i propri ambasciatore e console da Pretoria, ai tempi delle atrocità commesse contro gli indigeni africani dal governo dei bianchi?
      Ma adesso che ci penso, ai tempi dei massacri di Sabra e Shatila in Libano, e della "distrazione" da parte delle forze israeliane incaricate della supervisione e sorveglianza di quei campi, durante la notte dell'eccidio di massa, scatenato dai falangisti cristiani assetati di vendetta per l'assassinio del loro leader Gemayel, come reagirono le ambasciate di tanti governi del mondo presenti a Tel Aviv? Da un punto di vista giuridico-legale la loro fu connivenza, complicità o che altro? E il comportamento di Begin e di tutti i suoi ministri, dei capi dell'esercito, dei servizi di sicurezza nazionale che non potevano non sapere, come si potrebbe classificarlo in base agli accordi internazionali presi poche settimane prima per la tutela di quei profughi poi massacrati e dunque in base all'ottica del rev. Annett: complicità o grave omissione in atti d'ufficio?

      Insomma, se non fermiamo questo acceso sostenitore dei diritti degli oppressi nel mondo, fra poco ci saranno più elezioni che nazioni disponibili ad andare alle urne, per non parlare del sovraffollamento delle carceri. Forse si potrebbe trasformare il palazzo di vetro dell'ONU in un super-carcere per i potenti finalmente ammanettati e penitenti, con vista sulla Statua della Libertà (per aumentare perfidamente la pena dal punto di vista morale).

      marilù l.

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  22. http://www.infiltrato.it/inchieste/italia/ratzinger-le-dimissioni-colpa-dello-ior-e-nei-giochi-di-potere-spunta-l-ombra-della-trilaterale

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  23. @Modigliani

    1) Non sò se nel 1997 era pensabilissimo.
    Per capire meglio dovremmo parlare del Rapid Information Overlay Technology. La cosa ci porterebbe lontano e non mi và.

    2) La rete ha messo in ginocchio aziende come Blockbuster per altre tipo Fnac le prospettive non sono rosee.

    Si compra (e si vende) di tutto.

    3) Non bisogna dimenticare che la Chiesa è una Holding economica una vera multinazionale. Un libro di qualche anno fà titolava giustamente Vaticano Spa. Come in ogni azienda la propria mission, piaccia o no, è il profitto, il denaro.

    La struttura gerarchica è simile ad una Soc.Coop.P.A. I business sono sopratutto nel cosidetto "no profit" (anche se di profit ne ha parecchio), nella sanità (ospedali e case di cura) nell'educazione e, nella fede della speranza (liturgia domenicale con obolo).

    Il suo Chairman and CEO protempore ossia Ratzinger deve aver fallito da qualche parte e nella Chiesa i fallimenti equivalgono alle dimissioni che possono essere volontarie oppure....

    Ricordo che Gotti Tedeschi il banchiere allontanato - cit. rudemente - dallo IOR ha affermato in una intervista di ...temere per la propria vita!

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/07/il-memoriale-choc-di-gotti-tedeschi-se-mi-ammazzano-cercate-queste-carte/255566/

    Guy F.

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  24. mi attacco qui perche il tram è sempre quello del VATICANO - solo questa volta in termini economici del costo nuovo elezione pontefice ...

    ma è vero che lo STATO Italiano deve pagare per elezione papa?

    sta girando roba pazzesco sul WEB...Nei PATTI L c'erano gia pagati 750 milioni di lire gia al tempo...credevo che era gia fatto...certo che sarebbe il colmo in questo periodo...altro che uscente Papa che piange...se fosse vero quante lacrime amare noi?!

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