martedì 2 settembre 2014

Ipse dixit.



di Sergio Di Cori Modigliani

Matteo Renzi ha dichiarato in data 29 agosto 2014: "Abbiamo creato, grazie all'azione di governo, ben 100mila nuovi posti di lavoro". Non ha specificato dove e come.
48 ore dopo l'Istat ha comunicato che la disoccupazione ha raggiunto il livello di 12,6% ed è aumentata nel mese di Luglio del 3,8%, toccando il livello più alto mai raggiunto dal 1954.

Sempre lo stesso giorno ha dichiarato: "Grazie agli incentivi del governo sono nate in questi ultimi mesi nuove startup di giovani che si lanciano con ottimismo nel mercato".
L'ufficio statistico del Ministero del Lavoro ha annunciato, il giorno dopo, che da quando Renzi si è insediato si perdono 1000 posti di lavoro al giorno. Finora ha provocato la perdita di lavoro per ben 212.000 unità lavorative. La disoccupazione giovanile ha raggiunto il 48%.

In data 1 settembre 2014 ha dichiarato che "anche se di poco, ma non posso non sottolineare la buona notizia che ci giunge dagli esperti del settore e che ci comunicano che i consumi nel mese di agosto sono aumentati di poco, di una piccola frazione, di appena un +0,2%. Ma ciò che conta è rubricare la ripresa dell'economia italiana e dell'ottimismo da parte dell'industria. Saremo noi, l'Italia paese, a essere la locomotiva d'Europa". Neppure sei ore dopo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dichiarava "Stiamo in una situazione davvero drammatica, forse il governo non si rende conto che il paese sta affondando".  Dopo dodici ore l'ufficio statistico della Confcommercio ha annunciato che i consumi interni nel mese di agosto sono diminuiti di un -3,8% raggiungendo il livello del 1959 e provocando l'effetto deflazione.

                                   (messa così forse la situazione è più chiara).

Fine del post.

Ipse dixit.



6 commenti:

  1. Per me. la situazione è chiara esattamente come a lei!! Mi indigno ogni giorno sempre di più... osservo la gente che incontro per strada, a volte colgo la vacuità degli argomenti di dialogo nei bar e mi deprimo ulteriormente.... Come può cambiare in meglio l'Italia?
    Per metterla con gli aggettivi eravamo: allegri, eleganti, intelligenti, vispi, simpatici,
    generosi, altruisti, attenti, geniali ....
    Non si è salvato un aggettivo !!!

    RispondiElimina
  2. Ciò che maggiormente mi addolora è la costatazione della perdita del proprio stato critico da parte di coloro che un tempo si definivano fieramente di sinistra, se non addirittura comunisti. La difesa corporativa è il sintomo di come abbiano gettato alle ortiche le precedenti idealità per sposare l'ideologia dominante, nell'italico segno del tengo famiglia e tirare a campare.
    Forse il termine dignità non esprime più una virtù.

    Paolo

    RispondiElimina
  3. Non abbiamo memoria storica, votiamo per fede calcistica, spero tanto che arrivino presto manovre meschine, drammaticamente palesi e non mascherate che tocchino il risparmio, le pensioni, gli stipendi degli occupati. Finalmente si inizierebbe a ragionare come chi non ha un reddito, una pensione, una dignita' a causa di questa deriva comandata da ottusi venditori di felicita', impegnati esclusivamente a mantenere potere e arricchimenti personali

    RispondiElimina
  4. Forse Renzi nasce come commentatore delle partite del mediano sognatore, questo spiega tutto.

    RispondiElimina
  5. : "Abbiamo creato, grazie all'azione di governo, ben 100mila nuovi posti di lavoro"
    Menzogna.... assolutamente no...si e'solo "dimenticato" di dire che grazie alla stessa azione di governo ne sono spariti 300mila.

    E che ci volete fare "SILVIO II" , come tutti i suoi elettori, é un'ínguaribile ottimista
    .... e la barca affonda....

    RispondiElimina
  6. Ha detto molto bene Luca Vinti: la politica si è trasformata in tifo. Sommessamente aggiungo che so anche chi l'ha trasormata in cori da stadio.

    RispondiElimina