giovedì 13 giugno 2013

E se il movimento si facesse un proprio referendum interno, lanciando la "stagione della glasnost italica"?



di Sergio Di Cori Modigliani

Finita la festa, gabbato lo santo.
Tradotto vuol dire che ci troviamo in una situazione nella quale esistono diversi elementi positivi che possono -e devono- essere sfruttati nella maniera migliore possibile, dato che, adesso che la festa è finita, ci si può rimettere a lavorare. Cioè, tentare di "fare politica".
La festa è stata quella elettorale, diventato unico obiettivo dei partiti, dato che sono tutti appiattiti nel loro essere privi di programmi diversificati, privi di soluzioni adeguate per fronteggiare la crisi, incapaci di essere efficienti, inabilitati e inetti nel riuscire ad affrontare il disagio sociale collettivo. Essendo sia il PD che il PDL auto-referenziali, perchè è nella loro natura e struttura, vivono di elezioni, numeri e cariche il cui fine consiste nel garantire a se stessi la rendita di posizione, derivata dall'occupazione territoriale di una classe di funzionari e burocrati che ha come scopo quello di garantire la sopravvivenza, il lavoro e la tenuta delle famiglie, gruppi, consorterie, lobby, clan, bande, fondazioni, enti, associazioni, liste, che garantiscono ai colossi finanziari internazionali, da una parte, il prosieguo della svendita e l'abbattimento dell'industria italiana, dall'altra la difesa dello status quo, sapendo che l'italiano medio è conservatore e non ama il rischio.
La "festa elettorale" dunque è finita. Ed è venuta fuori la questione della senatrice Gambaro, che risponde a Grillo "io non me ne vado, Grillo mi deve delle scuse ufficiali", evento sul quale venti giorni  fa si sarebbero fiondati dal trampolino pretendendo anche la partecipazione del Washington  Post, mentre invece, adesso, avvicinandosi "la realtà" (toh! che sorpresa: esiste) della imminente tragedia economica che incombe, lasciano perdere.
C'è ben altro in ballo, nelle prossime tre settimane che ci attendono.
La questione posta dalla senatrice Gambaro però resta, e -a mio avviso- è davvero una occasione ghiotta per portare chiarezza, serenità ed entusiasmo democratico all'interno del movimento a cinque stelle.
Al di là dell'attacco personale contro Grillo, la posizione della senatrice Gambaro rivela un sintomo reale.
Che diventa sostanziale e fondamentale.
Eluderlo sarebbe un grave errore.
Perchè va a toccare la spina dorsale della identità del movimento a cinque stelle.
La Gambaro parla del Parlamento come se si trattasse di un luogo ameno all'interno del quale si confrontano opinioni diverse, si promulgano leggi che cambieranno l'Italia, si fanno varare dei provvedimenti tesi a modificare l'assetto funzionale del sistema. Immaginiamo e diamo per scontato che sia in buona fede, chiarendo così che, per poter aspirare a parlare di cambiamento, bisogna prima abbattere gli stereotipi usuali del sistema che si intende abbattere per modificarlo. Diceva Giulio Andreotti che a pensar male la si indovina sempre. Una espressione che viene citata spesso, con una fibrillazione emotiva degna di miglior causa, essendo questa la spina dorsale del cinismo e dell'indifferenza che stanno mettendo in ginocchio la nazione. Va capovolto e lanciato un nuovo mantra: "a pensar bene ci si guadagna sempre" e questo lemma va incorporato da chiunque, senza bisogno di spiegazioni.
Partendo da questo assunto, il sottoscritto dà per scontato che la Gambaro sia in buona fede e che stia rappresentando delle istanze e delle esigenze reali all'interno del movimento che non vanno sottovalutate.
Esistono, in questo momento, due linee, che non sono parallele, bensì perpendicolari.
Questa è la loro geometria politica, ed è per questo che si provoca confusione: nel punto in cui si incontrano la comunicazione svanisce e avviene lo scontro. E' inevitabile, dato che la matematica non è una opinione soggettiva ma segue regole oggettive.
Per poter disinnescare la conflittualità e la confusione, dando quindi l'avvio a un nuovo ed entusiasmante processo di eugenetica interna, è necessario prendere atto dell'esistenza delle perpendicolari, chiudere questo capitolo e passare alle rette parallele, l'unico panorama che consente l'affermazione delle proprie idee e dei propri programmi anche con dissimili e diversi: si viaggia sullo stesso binario.
Le due rette perpendicolari sono, secondo me, le seguenti: una è basata sul principio che "dobbiamo collaborare con il sistema dei partiti vigenti perchè siamo -nei fatti- diventati un partito, approfittando del fatto di essere il primo partito italiano alle elezioni del 25 febbraio e quindi abbassare i toni, pacificare i rapporti, lavorare insieme ad altri esponenti politici facendo fronte comune, dotandosi di strumenti partitici e prendendo atto della nuova condizione". Questa, diciamo che è la Linea A.
Poi c'è la linea B, la quale, invece, sostiene che "noi siamo in contrapposizione al PD e al PDL non perchè abbiamo una ideologia, quanto piuttosto per il fatto che noi -come logica strutturale attuale- siamo un movimento e quindi dinamici (tengo volutamente fuori da questo discorso la contestazione, per così dire politica, a questi due partiti). Data questa natura è impossibile "lavorare insieme ai partiti" a meno che non venga rispettata e salvaguardata la nostra struttura di movimento che, come tale, è  priva di apparato, burocrazia, tecnocrazia centrale perchè privilegia il concetto di comunità collettiva rifiutando la delega di rappresentanza".
La Linea A è, diciamo così "la linea partitica".
La Linea B è, diciamo così "la linea movimentista".

Sono perpendicolari.

Se si va avanti così si finisce come il PD: frantumati senza identità. Il PD è andato a sbattere perchè aveva Bersani che alle 12 diceva "Monti è una risorsa" e poi alle 17 diceva (da un'altra parte e con un altro pubblico) "Monti è una jattura". Alle 12 appariva insieme a Enrico Letta e alle 17, invece, si faceva vedere con Nichi Vendola.
Pensava di essere furbo.
Non aveva capito che l'Italia era cambiata e gli italiani, in un singulto di ritrovato Senso della dignità etico-sociale, avevano deciso che non ne potevano più dei furbi.
Idem per Berlusconi e il PDL. Alle 12 a Varese  si faceva vedere con Maroni e Salvini dicendo "privilegiamo la questione settentrionale" e poi alle 17 con Miccichè e Nitto Palma a Benevento per dire "privilegiamo la questione meridionale".
Un'altra furbata, pensando che o gli italiani sono scemi oppure gli italiani amano i furbi.
La realtà è un'altra.
Gli italiani non sono mai stati scemi e hanno "inventato" il M5s proprio perchè si sono stancati di amare i furbi.
E così hanno penalizzato entrambe le fazioni furbe.

I "furbi" e "gli schietti" sono incompatibili: sono rette perpendicolari.
I "movimentisti" e "i partitici" anche.

E' arrivato, dunque, il momento in cui i 163 eletti nelle file del M5s chiariscano agli 8.880.000 votanti quale delle due soluzioni di retta intendono perseguire.

La posizione della senatrice Gambaro rappresenta la "retta dei partitici" in contrasto con la "retta dei movimentisti".

E lo si evince dal fatto che già si insinuano in rete, in diversi siti, e presso diversi blogger, voci che la sostengono e che insistono per una presa d'atto "che siamo diventati un partito e questo siamo".

E' così?

Abbiamo il diritto di saperlo.
Abbiamo il dovere di chiederlo.
Abbiamo il diritto di pretendere chiarezza priva di ambiguità da parte dei 163 eletti.
Abbiamo il dovere di tirar fuori, ciascuno di noi, idee costruttive per trasformare la perpendicolare in una parallela.

Ecco la mia, di idea, che qui formalizzo:
"I 163 eletti lanciano un referendum tra di loro. E' vietata l'astensione. Vince il principio di democrazia a maggioranza relativa. Si vota il seguente principio: "movimentista o partitista?". L'elezione avviene per nomina alfabetica in streaming. Sono sufficienti 84 voti per far passare una delle due linee. La minoranza accetta di aver perso e si mette a disposizione della maggioranza: questo è il senso della democrazia, così si viaggia in parallelo".

Chi ha votato per il M5s oggi è confuso: ha votato per un movimento e si trova degli eletti che hanno fatto campagna elettorale sostenendo una idea movimentista ma che oggi auspicano la fondazione di un partito.
Queste persone hanno cambiato parere strada facendo? Ma gli elettori hanno il diritto di sapere chi sono e quanti sono coloro che hanno cambiato idea strada facendo, altrimenti si rimane nell'ansia della retta perpendicolare che può incrociarsi in qualunque momento.

Nel caso vinca la retta A, ovvero "quella partitica", allora si passerà ad una fase successiva: trasformazione, modificazione e costituzione del M5s in partito ufficiale con una sua linea politica che dovrà essere chiara, sui diversi argomenti , anche di natura etica, e lì si partirà in rete, attraverso i singoli e molteplici meet up, per elaborare gli strumenti più atti, poichè si prende atto del fatto che è necessario collaborare con i partiti esistenti al fine di trovare una piattaforma comune.

Nel caso vinca la retta B, ovvero "quella movimentista" la fase successiva dovrà chiarire, secondo me, che il M5s è un movimento politico dinamico, dotato di strumenti operativi politicamente efficaci ed efficienti con il dichiarato obiettivo di abbattere il sistema vigente di questi partiti, dando un proprio contributo creativo nelle amministrazioni comunali, provinciali, regionali, parlamentari, su singoli punti che il movimento ritiene utili per venire incontro a esigenze della collettività e non all'interesse dei partiti.

La minoranza perdente si mette a totale disposizione e lavora con entusiasmo per il raggiungimento degli obiettivi della maggioranza, godendo del rispetto di un'idea diversa e del plusvalore che deriva dall'inevitabile apprezzamento nei confronti di chi mostra e dimostra di essere in grado di praticare il senso della democrazia diretta.

Se, tra i 163, c'è qualcuno -nella minoranza- che non intende accettare la vittoria della minoranza, può andare a raggiungere a scelta: A) il gruppo Sel di Vendola (se è di sinistra) oppure B) il gruppo fratelli d'Italia  di La Russa (se è di destra): entrambi hanno la stessa identica struttura, lo stesso linguaggio, la stessa posizione, le stesse parole d'ordine; entrambe queste fazioni hanno fatto campagna elettorale sostenendo lo stesso identico slogan "nè con Monti nè con Berlusconi" ma poichè vivono in uno stato di perdurante confusione furba, hanno scelto di candidarsi con Berlusconi e con chi voleva allearsi a Monti facendo finta di niente: per loro ciò che era importante non era il programma bensì occupare degli scranni in parlamento.
Questa è la realtà dello stato delle cose.

Chi scrive sostene la Linea B, quella movimentista.
Chi scrive è un grande estimatore di Simone Weil, intellettuale di grande caratura, la quale nel 1948 ci regalò un saggio di immemorabile valore nel quale spiegava "perchè i partiti sono morti" e vagheggiava la costituzione degli Stati Uniti d'Europa come una confederazione di movimenti sociali e culturali, gettando i primi semi della "cultura glocal".
Il sottoscritto appartiene a quella tradizione e intende rimanerci fedele.

La confusione della perpendicolare, questa proprio no.
E' il pane quotidiano di chi vuole cancellare il M5s.
Abbiamo bisogno di sapere dai 163 eletti a quale delle due linee rette intendono aderire, nessuno escluso. Per evitare futuri equivoci, ambiguità pericolose.

Sono per l'Azione Parallela e voto la Linea B movimentista.

E voi, che cosa ne pensate?




51 commenti:

  1. Lavorare il lievito della polita è un'arte complicata,ma per essere digeribile la devi lavorare sapientemente e dargli tempo per poi condirla con la nostra ricetta.Ottimo post.Saluti

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    1. Sono d'accordo, ci vuole tempo, e quindi è necessario essere adulti per saper aspettare.

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  2. Caro Sergio
    Io aspetterei ancora un po'; sono d'accordo con Travaglio quando dice che la selezione dei candidati è stata frettolosa e che questo non poteva non causare inconvenienti (detto con parole mie). Non vorrei che fosse fisiologica e necessaria una fase di assestamento dove quella percentuale di persone in vario modo problematiche, immancabile in qualsiasi raggruppamento (che sia un battaglione di fanteria, un dopolavoro ferroviario o un movimento politico) trovi una via di uscita, che può essere il gruppo misto, lasciare, ripensarci etc..
    Sono anche io un movimentista e penso che siamo ancora molto indietro in una quantità di aspetti diversi ma che piano piano le cose cambiano.
    Qualcuno comincerà ad accorgersi che è falso che i ragazzi non abbiano fatto nulla, che magari sono stati tutti meno loro a parlare troppo di diaria e di scontrini, che i DDL depositati sono pochi ma “veri”, che quelli che hanno depositato gli altri magari erano da anni in un cassetto o sono di entità minuscola (alcuni cambiano una parola con un’altra nel comma tale della legge tale), che è effettivamente vero che è in corso da mesi un fuoco di sbarramento con tutti i calibri con alcune eccezioni che ci sono e non sono trascurabili, anche se le persone in questione sono quasi tutte del Fatto...
    E, soprattutto, sempre più persone capiranno il PD non ha mai avuto la benché minima intenzione di fare un governo col Movimento (principale motivo di delusione della parte più volatile dell’elettorato)
    Alla lunga penso che la differenza tra M5S e tutti gli altri sarà impossibile da non vedere, stampa o non stampa, diaria o non diaria, Gambaro o non Gambaro.
    Ciao e grazie per quello che fai.
    GD

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    1. Sono d'accordo sia con Travaglio che con le parole tue; finita la prima fase, inevitabilmente si apre la seconda che poco a poco produrrà la classe dirigente che cambierà questo paese. La buona notizia è che non c'è concorrenza visto lo spettacolo impietoso dell'attuale classe politica; quella negativa consiste nel fatto che -poichè ne sono consapevoli- sbarrano la strada come possono, dove possono, e per quanto possono. la strada è lunga.

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  3. PD e PDL eseguono ordini. Lo stesso Napolitano, con la nomina di Monti a senatore a vita, ha eseguito un ordine.
    Non possiamo aspettarci che PD e PDL facciano qualcosa per la nazione e non perché siano autoreferenziali o perché pensano a mantenere lo status quo a garanzia delle loro rendite, ma perché semplicemente NON POSSONO FARE ALTRO, SE NON QUELLO CHE VIENE LORO ORDINATO.
    I ragazzi del MoVimento si sono messi al lavoro già ben prima della "festa elettorale" e finora hanno fatto molto bene, se consideriamo che da febbraio a oggi sono passati poco più di tre mesi. Vogliamo farci prendere dall'ansia? Perché stare con il fiato sul collo a chi lavora e non invece incalzare i politici fasulli del PD e PDL?
    Il M5S non è un partito e non intende esserlo in futuro: è davvero così complicato da capire?? Perché complicare le cose, quando queste sono già chiare?
    Scusa, Sergio, ma tu sei davvero convinto che la Gambaro sia in buona fede? I panni sporchi, si lavano in famiglia: c'era bisogno di sbandierarlo urbi et orbi tramite SkyTg24?
    Sono state fatte le elezioni per la nomina del capogruppo alla Camera e Morra ha avuto 2 preferenze in più rispetto a Orellana: vogliamo credere che sia una "spaccatura" interna al MoVimento (pfui!) o una semplice votazione in cui si sono espressi democraticamente i parlamentari 5S? E' finita così, punto. Qual'è il problema?
    Ragazzi, cerchiamo di fare quadrato attorno a un progetto che ha portato, per la prima volta nel mondo, la democrazia dal basso! Vogliamo davvero stare appresso a ognuno che si fa venire il mal di pancia all'interno del MoVimento?
    Quando mai gli italiani hanno gradito la disciplina? Ora ce n'è bisogno più che mai, altrimenti non si esce dalla palude.
    Vogliamo contestare e dire la nostra all'interno del MoVimento? Facciamolo, ma la ricerca della visibilità in TV mi fa pensare che sei in malafede...
    Non esiste una linea partitica e una movimentista: esiste il MoVimento e basta.
    Adeguiamoci! I principi sono sani e il progetto è valido.
    Le strategie politiche del MoVimento, se vogliamo, discutiamole, ma fra di noi, senza far trapelare all'esterno un'idea di spaccatura, altrimenti è finita!
    Con stima.

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    1. Personalmente non vedo nessuna spaccatura, vedo piuttosto l'inizio di una selezione naturale che è l'inizio di una evoluzione verso una nuova fase più avanzata

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  4. Dico che questa idea è ottima.
    Dico che serve DISCONTINUITA'.
    DISCONTINUITà è UN GIOCHINO MEDIATICO CHE SERVE A FAR PERCEPIRE CHE SI RIPARTE....CHE SIAMO DI NUOVO NUOVI!
    Con la differenza che qua col tuo sistema Sergio ci sarebe anche nei fatti.
    Pero' il partito apra a chi ha già fatto politica.Serve competenza. Si ponga magari il limite..ad esempio:
    Alle comunali partecipi chi in ultimi 3 anni non ha avuto altre tessere.
    Alle regionali partecipi chi ha avuto anche altre tessere in ultimi 3 anni MA NON SI è MAI CANDIDATO ALLE REGIONALI!
    Alle nazionali partecipi chi ha avuto anche altre tessere in ultimi 3 anni MA NON SI è CANDIDATO MAI AL PARLAMENTO.

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  5. METTO ANCHE QUA STO POST DAL MIO FB:
    Grillo ne aveva previsti 20! Ragazzi ha perso solo 4 onorevoli già COMPRATI chissà da quanto che stavano là a crear casini e pare ne abbia persi 40! Solo che gleli tolgono uno o due alla volta perchè così ogni volta è un caso NAZIONALE,per farlo apparire sulla difensiva,debole,pazzo.. NESSUNO DIMENTICHI LE CONTINUE EPURAZIONI MINACCIATE DA FRANCESCHINI,FINOCCHIARO ECC PER L'ELEZIONE DEL PANNOLITANO. Lo diceva anche Silvio che anche se una cosa non è vera si usa per mettere in difesa l'avversario così perde consenso.Ogni giorno ci sono salti di onorevoli E LO SCHIFO SONO I PARTITI CHE ACCOLGONO I VOLTGABBANA E NON CHI LI PERDE. Lo capite si o no che per cambiare sto paese NON SI DEVE STARE DALLA PARTE DEI PIU' FORTI? La Boldrini con la scusa delcyberbullismo vuole nascondere che il centro sinistra è NEONAZISTA TECNOCRATICO IPERLIBERISTA ,TACHERIANO/AUSTERITY E CORROTTO (MPS,ANTONVENETA,LOBBIES SLOT, BANCHE!!!! ECC).I GIORNALISTI SONO IL CANE DA GUARDIA DEL POTERE CONTRO LA DEMOCRAZIA.VERGOGNATEVI!!! .Mentre il POTERE, La Repubblica e la Boldrini strumentalizzano il cyberbullismo con raccolte firme e dichiarazioni di parte (che un presidente della Camera non dovrebbe fare) il Papa tac! FA IL PRIMO ATTO POLITICO E va in appoggio al colosso della restaurazione ,GUARDA CASO, attaccando chi usa i "soprannomi" e le parole colorite...DEL RESTO TRA PAGARE 4 MILIARDI DI IMU L'ANNO E 28, COME DOVREBBE (magari per il reddito minimo), C'è DIFFERENZA.Ecco cosa significa fare del bene ....si ma per se stessi caro Papa Bergoglio ....GRILLO HAI TUTTA LA MIA STIMA

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    1. Marco,bene hai fatto ad intervenire anche qui con questo post.
      Hai filmato in modo sintetico ma efficace gli accadimenti e fatto emergere il filo conduttore che li unisce.

      L'IPOCRISIA,paludata di parole sussurrate con infinità dolcezza ,suadenti,buoniste,accattivanti e abbindolanti.Apparentemente motivate da nobili ,acclarati,convincimenti comuni.Oggi,nientepopodimeno che ...francescane.

      Una sceneggiatura veramente pregevole,se non fosse immonda.

      Ed il cerchio ferreo della ""fregatura""all'intero paese,concordata e rafforzata dalle strutture pseudo laiche (aborrisco l'idea di coloriture religiose,le chiamano "di ispirazione") con quelle vaticanensi,con l'aggravante del raggiro.
      Un furto con destrezza. L'Italia è stata depredata.Sì, ma con destrezza.
      Questo della "destrezza" ,come qualità, dovremmo riconoscerla.
      Ci hanno fregati,ci siamo fatti raggirare,ma fino a poco tempo fa,grazie alle cortine fumogene più sofisticate (hanno una marea di consiglieri che gliele costruiscono a spese dei cittadini) IL MALE NON ERA BEN VISIBILE.
      Per l'osservatore comune,è stato reso invisibile.

      Oggi,IL RE E' SEMPRE PIU' NUDO.
      E le estenuanti prediche dai pulpiti o dagli scranni divengono giorno dopo giorno,sempre più inascoltati, inascoltabili,nella loro vomitevole autoreferenzialità,nell'evidenza dell'ipocrisia che li contraddistingue.

      C'è veramente il bisogno di un gran respiro di sollievo....liberatorio.
      Un respiro naturale,che l'aria ammorbata oltre il sostenibile oggi non consente.

      Così la tetraggine imposta dalla combutta partitocratica ,arroccata sui suoi sporchi privilegi ,sarà un lontano terrificante ricordo.

      GRILLO HAI TUTTA LA MIA STIMA,se fai degli errori,sono sempre in buona fede.Perle, in un mondo di studiata sopraffazione e viltà.


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  6. io credo che hai individuato perfettamente il quesito da mettere ai voti, ogni qualvolta all'interno del movimento si solleva una questione di un certo peso si dovrebbe realizzare uno spazio apposito di discussione e procedere con il voto dopo aver sviscerato per bene l'argomento. penso però che al voto non debbano partecipare solo i rappresentanti eletti ma necessariamente gli iscritti aventi diritto.

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  7. io sono per la linea B: movimentista....dal 2005!

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  8. Penso che la strategia (la sua scienza dice che essa è legata a doppio filo con l'obiettivo che si vuole raggiungere), e l'organizzazione, le priorità, il modo di agire che ne conseguono debbano essere colleggiali, sia in caso di Retta A che di Retta B, e non mi esprimo sull'una o l'altra perchè non sono un elettore.

    Ma mi sembra che finchè il comico non comincia a fare qualche passettino indietro e fare realmente da megafono dei 163 e della parte più illuminata della base, quest'auspicabile scenario non si realizzerà mai.

    OOPS forse in un mondo ideale i soldi dei rimborsi servirebbero proprio a questo, a fornire formazione per la base e per gli eletti, assistenti per questi ultimi (magari dei professionisti, altro che 500€ al mese) ma poi avendo il vincolo di due mandati, si ripete a giro la stessa storia? sconosciuti di modesto valore buttati in prima linea senza neanche un elmetto? ahh grillo grillo che bischero. a volte penso che stiamo ancora al movimento 1.0, ma chissà, chissà... il progresso corre veloce...


    Diego C.

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    1. Parli di sconosciuti di modesto valore rapportandoli ad avvocati e medici imbroglioni seduti sugli scranni di quello che dovrebbe essere il tempio della Repubblica?
      Pensa che bello, se in Parlamento sedessero solo sconosciuti di modesto valore! Pensa se tutti avessero la verve e la foga di un Sibilia o di un Di Battista!!!
      Se il "comico", come lo chiami tu, dovesse fare "passettini indietro", potresti cullarti beatamente a vita fra le braccia di un Gasparri o di un Brunetta!
      Sogni d'oro!

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    2. Sibilia è un eccezione, insieme ad un altro paio, che conferma la regola.

      L'ultima frase perdonami è delirio puro... oppure complimenti per la palla di vetro che ti predice il futuro (made in Casaleggio Associati?)

      Buona Favola... l'Italia se la caverà, non domani ma forse dopodomani... complimenti al M5S per ciò che ha fatto, ma è evidente che ulteriori risultati non ne può conseguire in queste condizioni.
      Mi siedo ad aspettare il M5S 2.0, degrillizato, oppure una formazione con un pensiero ampio di sinistra e una visione chiara e coerente. Ti lascio ai tuoi balocchi.

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    3. Meglio i balocchi che legittimare i preparatissimi corruttori dello spirito di un popolo.
      Preparatissimi,nella maggior parte, a darla ad intendere.A far credere che senza di loro ....il diluvio.
      ....non restare a baloccarti con ideologie più o meno ampie di sinistra ,per quanto chiare e coerenti...Rispetto a chi o a che cosa?

      Non hai percepito che questo non è lo spirito meravigliosamente nuovo che fornisce impulso al Movimento.Il suo alimento è un pensare libero da preconcetti ideologici ma ben calato nell'Essere .
      Bandisce le camice di forza invisibili....delle ideologie .
      Non ti lascio volentieri sulla sponda ad aspettare....i balocchi,perchè se intervieni vuol dire che pensi.
      Forse ti lasci sedurre troppo dall'immancabile cinismo italico.

      E' troppo presto per passi indietro.E poi...,perchè passi indietro.
      Può migliorarsi invece il Beppe nazionale con le nostre critiche costruttive e propositive.
      Altro che passi indietro,passi in avanti,ben dritto sulla schiena.Come ha sempre fatto.


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    4. io dico Pensiero e tu capisci ideologia
      è sui manuali di filosofia che c'è scritto "Storia del Pensiero"... non so invece a cosa pensi tu quando parli di ideologia o preconcetti ideologici... forse a qualche disputa da bar o qualche mediocre commedia in cui si "affrontano" rossi e neri?

      guardatevi allo specchio e rendetevi conto che siete solamente un Club delle Giovani Marmotte... ma ci pensate i grandi movimenti e i grandi personaggi della storia che fine avrebbero fatto se avessero abbracciato i vostri paradigmi di corto respiro? parlo degli illuministi, dei rivoluzionari francesi, di quelli americani, della poderosa opera di elaborazione sta dietro alle conquiste e ai progressi degli ultimi 300 anni.
      Roosvelt e quelli che lo circondavano, pensate che avrebbe potuto risolvere la grande crisi del '29, sconfiggere il nazifascismo e ridare vita ad un Europa devastata senza un pensiero solido e coerente alle spalle?

      Il vostro pensiero qual'è? ondeggia tra suggestioni anticasta, demonizzazione del debito pubblico, una spruzzata keynesismo alla Krugman e decrescita alla Pallante (copyright Francesco Toscano)

      Sforzatevi un pò di più invece di fermarvi alle buone intuizioni di Casaleggio (è quella la vostra filosofia di riferimento, no?), e di certo non vi negherò i miei applausi

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    5. A Proposito di Marco Sibilia, qualcuno mi sa spiegare come si concilia il suo discorso di denuncia del fondo salva stati (MES) fatto alla camera il 21/05/13, con l'articolo apparso sul Blog di Grillo "l'italia senza paracadute" in cui si chiede il ricorso al MES?
      Si tratta di posizioni palesemente in conflitto, anche con quanto affermato da persone vicinissime al movimento come il Prof. Becchi e Claudio Messora, che per il momento tacciono.
      Sembra che Grillo a volte remi contro ... e io mi chiedo ma quell'articolo Grillo (o chi per lui) per caso ... HA DOVUTO SCRIVERLO?

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    6. date retta a dario fo che ha delle basi culturali un pò più solide del grillino medio: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/13/m5s-dario-fo-senza-trasformazione-non-vedo-via-duscita/236547/

      e speriamo che grillo non lo insulti, che già mi immagino i pecoroni che lo seguirebbero in massa

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    7. @ - - già l'uso "del comico" è una modalità surrettizia di innescare un processo livoroso; con questo ragionamento allora Berlusconi dovrebbe sempre essere definito "un pianista da navi di crociera", Dario Fo "un guitto", Carlo Ancellotti "l'ex centro-campista della Roma" ecc.,ecc. Si comincia anche dal linguaggio. Lo so è duro sottrarsi alla faziosità. Gli italiani sono fatti così. E' un paese di tifosi.

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    8. Sergio, sono Diego :)

      capisco quello che dici e sono anche d'accordo, però concedimi qualche nota di colore, in fondo mi sembra di aver messo argomenti sul piatto oltre al resto, no?

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    9. Non si tratta di ossessività lessicale, ma di modalità di educazione politica alla cittadinanza e di auto-educazione politica perchè si parte sempre dalle parole. Insistendo sull'uso dell'espressione "comico" si introduce l'argomentazione che i suoi "spettatori" (un comico ha soltanto spettatori) siano a) passivi; b) fanno ridere oppure hanno voglia di ridere. Potrei parlare di altre centinaia di parole e modalità con le quali si alimenta e si autoalimenta una cattiva abitudine. Tutti sanno, ad esempio, che Grillo è un uomo facoltoso. Ne hanno parlato dovunque fino al 25 febbraio. Nessuno ha mai raccontato, ad esempio, che Bersani è un miliardario. Di Grillo si sa come ha fatto i soldi. Allora dovremmo usare -parlando di Stefano Fassina- l'espressione "l'ex membro del Fondo Monetario Internazionale" ogni volta che lo nominiamo. Nella mente di chi legge, tutta la sostanza dell'argomentazione non viene colta. Rimane soltanto una immagine impressa che viene sedimentata: "Grillo è un comico e quindi fa ridere. Di conseguenza, gli italiani che non hanno voglia di ridere perchè esigono la risoluzione dei problemi reali non lo possono seguire". Eri tra quelli che pretendeva serietà e rigore dai sostenitori di Grillo. Eccola. Questo è il rigore della puntualizzazione.

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    10. 1-0 per te, lo ammetto senza problemi. Fossi tu il "megafono" sono certo che Rodotà non sarebbe mai passato come un ottuagenario scongelato

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    11. @-Per me ideologia è castrazione dello spirito,bulimia dell'Essere. Ciò tutto a favore dell'epa della mente.
      Insaziabile fagocitatrice di qualunque magia dell'uomo.Ridotto appunto ad esecutore pedestre di quanto altri hanno ""meravigliosamente argomentato"".Il pensiero,che ,mi sembra, tu voglia nobilitare.Che peggiorando si fa ideologia mortifera.
      Nell'illusione del "cogito ergo sum".Dominati dalla mente,che invece di fantastico strumento,diviene inflessibile aguzzino.
      Ritengo per contro che soltanto gli esiti concreti siano l'elemento di giudizio che legittima e valorizza il pensiero anche degli uomini o movimenti illuminati.Gli esiti del loro "ideare un mondo migliore".
      Altrimenti fu aria fritta o tentativo abortito.

      Hai ragione,sono parte di quel Club delle Giovani Marmotte,poco avvezzo alle diatribe altisonanti,intellettuali,radical chic.
      Il nostro pensiero saldo e coerente è L'opposto di quello ""altisonante e professorale""che ci ha saldamente posizionato agli ultimi posti nelle graduatorie internazionali di tutti o quasi i parametri,più o meno validi,o più o meno fasulli, che vengono stilati.
      Si avvale e si forma con il contributo di uomini di buon senso ,di buona volontà,alcuni hanno menti eccelse,altri menti pratiche,altri pensano come gli uomini al bar,certo:MA NESSUNO E' SENZA CUORE.Nessuno è privo di una propria autonoma bellezza interiore.E'' bandita la falsità turlupinatrice,
      Tutti sono migliori di quelli che fino ad ora si sono arrogati il diritto di pensare,male,per loro conto.Con inaudita boriosa tracotante ideologia e malsano pensiero.
      Parlo dei devastatori,lupi feroci sotto manto d'agnello.

      Mi piacerebbe sapere in quale bar si è riunito per 20 e più anni il Club di questi grandi pensatori,di questi grandi teorici,gli " illuminati "uomini che hanno condotto allo sfacelo materiale e soprattutto morale il nostro Paese,con "meravigliose" strategie di "lungo respiro"?

      ....e poi ,hai mai visto Le Giovani Marmotte,fare peggio dei saggi ed illuminati " ridicoli adulti" nelle storie di Walt Disney?

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    12. L'idea di essere equiparato a una giovane marmotta mi diverte e mi piace. Sono animaletti che poltriscono e dormono un casino, trascorrono il 75% della loro esistenza a dormire. Come gli italiani. Ma la storia della evoluzione biologica della specie ci dimostra che in condizione di crisi della biosfera le specie mutano. Si evolvono, si adattano oppure scompaiono. Gli italiani si stanno svegliando da una lunga narcolessia, sono ancora piuttosto rintronati. Ma sarà bello vedere le marmotte trasformarsi in volpi, e all'occorrenza in tigri siberiane. Basta avere una pazienza darwiniana.

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    13. Sarà, caro Caranzan... tutti abbiamo studiato un pò di storia, e a me non pare che i personaggi che l'abbiano fatta, in qualunque campo, scientifico, filosofico, artistico, politico... lo abbiano potuto fare grazie a un televoto da casa.

      Mi piace il passaggio sulle menti eccellenti e quelle pratiche.
      Dico, vogliamo dare a queste degli incarichi, affinchè possano mettere a frutto le loro doti per il raggiungimento degli obiettivi posti, o aspettiamo l'intelligenza collettiva messa a punto da piattaforme liquide (tali ancora sulla carta)? oppure continuiamo a fare il gioco della cupola mediatica, per la quale strumentalizzare le uscite del blog (unica fonte di una strampalata linea politica), è un gioco da ragazzi?
      Guardate che queste sono domande che vi dovete porre a prescindere se vi vediate come un partito o come un movimento, ogni organizzazione di individui, nel momento stesso in cui agisce, ha già una struttra in sè (banalmente, "chi fa cosa"), ed è bene che le persone giuste agiscano nei modi e nei posti giusti, da un punto di vista strategico.

      Lascia stare gli illuminati, non so cosa hai capito e a che ti riferisci... stavo contestando alla radice una delle colonne del grillismo, ovvero che a ministro dell'economia andrebbe messa una mamma di 3 figli... come se i ruoli ricoperti da de gaspari e togliatti, ad esempio, potevano essere ricoperti dal ragionier fantozzi, certo come no.


      E tutto ciò, l'invito a mettervi in discussione e tutto il resto, uno ve lo dice non perchè non ha niente di meglio da fare che trovarvi le pulci, ma perchè se ti prefiggi un obiettivo senza essere attrezzato a dovere sarai solo carne da macello, l'ennesima distrazione mediatica.

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    14. questo che dici ha una sua verità condivisibile; penso infatti che il movimento debba fare un salto di qualità e penso che, al di là delle polemiche agitate dai media, è ciò che sta cercando e tentando di fare

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    15. Caro amico,le tue considerazioni sono comprensibili e meritano riflessione.
      a) converrai con me che nessun Togliatti o De Gasperi,preferirei un Dossetti,sono nati ""imparati" come si suole simpaticamente dire,e soprattutto: me ne trovi uno,uno solo in qualunque formazione politica di lungo corso, OGGI???.
      Tutte mezze calzette,mezze maniche agli ordini,affaristi,showman(volutamente non mi dilungo sulle loro doti morali,notorie e di altissimo livello...),nessuno che abbia soltanto la millesima parte delle doti necessarie perchè si possa chiamarli statisti,dediti al bene comune,al bene della Nazione;
      b)è già un miracolo che,dati i tempi indispensabili a qualunque selezione e maturazione di una classe dirigente,si appalesino delle belle teste tra i giovanissimi parlamentari del Movimento;
      c)il cinismo ,temo,sommerga la visibilità degli obiettivi che il Movimento ha già raggiunto,per la sola presenza nelle istituzioni,senza essere attrezzato,sen'altro.Figuriamoci cosa potrà fare in futuro con il sostegno di un intero popolo ""risvegliato" e solidale con gli inesperti,ma appassionati,animosi,giovani,freschi,puliti uomini e donne ANCORA CON UN CUORE;
      d)non volermene ,ho da molto tempo smesso di farmi incantare dai titoloni accademici e dai dottorati del cavolo,tutta aria fritta .Ma ,io dico,tu mi vorresti dire che a ministro della pubblica istruzione c'è stata una ministro o una minestra?
      Ma di quale mondo vagheggi,oggi,al dicastero della Sanità chi ci hanno appiccicato ?
      A ministro dell'economia dici...meglio e strameglio una madre di tre figli,sana di mente,che questi soloni che hanno devastato una delle economia più belle,variegate e innovative del mondo!Soprattutto uccidendo ,nella culla,ogni vagito imprenditoriale con una delle burocrazie più retrograde e corrotte del pianeta,(parole della Corte dei conti,in soldoni...)

      Lo sfacelo finanziario,economico,morale del nostro Paese denuncia inappellabilmente la mancanza totale di strategie di bene comune e di statisti capaci di formularle ed attuarle.

      Il nuovo,anche il più inesperto,ma non scemo, farà meglio.l vecchio solo peggio:è ciò in cui eccelle.

      Veramente,la critica costruttiva,giusta,può e deve identificarsi come un ausilio ,un aiuto.
      Ma,mentre scrivo,vado rileggendo i tuoi periodi e resto colpito da alcune affermazioni che non mi sembrano dettate dal malanimo,questo,forse no.Ma sono in fondo in fondo,astiose ,come se tu non trovando rapida risposta alle tue domande di "meglio",ti senta deluso,deprivato,di qualcosa.

      ....quando ho corso per la prima volte la campestre,a 16 anni,con 7° sottozzero,l'ho fatto tranquillamente in pantaloncini corti.
      All'arrivo avevo le ginocchia semicongelate...
      Poi,mi sono attrezzato sempre di più....e quando ho preso la prima cotta.....poi mi sono attrezzato.
      Tutto,parte con un inizio ""meno attrezzato"",è comprensibile,ma la vita di qualunque realtà non è un fotogramma,ma un continuo divenire.Un film,immagini continue,che certamente abbisognano di un ottimo regista;per essere un comico di professione possiamo solo dire che Grillo ha fatto miracoli.
      Se poi dovessimo confrontare la passione civile che esercita da anni,mentre la cricca era con la testa completamente calata nella mangiatoia,a pappare tutto il pappabile....

      Amico,dobbiamo ritornare al semplice,l'eccesso di complicazioni sono il segno della menzogna.
      Ci vogliono infatti menti sopraffine(involontariamente a queste tu sembri ispirarti citando personalità morte e defunte) per parare tutte le complicazioni della menzogna e della corruzione e farla passare per buon governo.

      Fatti,vivo in un meet-up che ti attare e contribuisci con la tua testa,professionalità acquisita e soprattutto cuore,passione,a costruire una strategia che non sia facilmente macellabile dai boiardi di stato e non appaia ciò che vorrebbero fare apparire e non è.Una piattaformina con un blogghetto e due scalzacani senza idee.
      Confrontati ,agisci,non aspettare miracoli,ma cerca di produrli.Buone cose.Angelo

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    17. Sfondi porte aperte quando mi parli degli ultimi 30 anni di vita pubblica predatoria e insipiente. E sfondi altre porte aperte quando mi parli di impegno e passione; in effetti sono un ex militante. Non certo del PD e dei suoi genitori Pds/ds/margherita ovviamente.
      Chissà forse è da qui che nasce la vena di astio... non accetto lezioni sul consociativismo del partito unico, io che lo vedevo già più di 10 anni fa, appena ventenne. Non accetto lezioni di militanza pasionaria, io che negli anni 2000 la notte andavo a fare attacchinaggio e la mattina andavo a sostenere esami, a ingegneria, non so se rendo l'idea, e che ascoltavo, grazie al partito (era il PdCI) le lezioni di persone con solide e lunghe storie di impegno e formazione alle spalle.
      Quando nacquero i meetup (2008/2009, giusto?) rimasi affascinato da molte intuizioni collegate al concetto di democrazia diretta, ma quando mi affacciai sul web per "vedere più da vicino di cosa si trattasse" trovai quegli aspetti riscontrabili ancora oggi: idee disorganiche, concezione vaga e complottista degli interessi nazionali e sovranazionali che si volevano (e vogliono) combattere, massimalismo, settarismo.

      Tutto questo senza nulla togliere a ciò che sottolinea spesso Sergio, e cioè che il movimento una serie di risultati li abbia ottenuti, in primis quello di indicare definitivamente la nudità del re, difatti restai assai soddisfatto dei risultati delle elezioni di febbraio pur avendo votato Ingroia.

      Mi dispiace ma da quel che vedo non credo ad una prospettiva storica di QUESTO M5S. Sarei felice se esso andasse incontro ad una mutazione genetica evolutiva, ma non so se ci scommetterei su. A questo punto mi dirai che sono moralmente obbligato a dare il mio contributo; ti rispondo che se non lo faccio è per motivi personali: da quando ho cominciato a lavorare, non sono più legato ad un territorio: io che ero nato e cresciuto nel Napoletano, studiato a Napoli, ho vissuto un anno a roma, uno a parigi, sei mesi a roma, 18 a Genova, di nuovo Roma e ora mi trovo a Dusseldorf. Soprattutto, devo ammettere che la vita da studente, anche di ingegneria, è assai più rilassante che stare in ufficio 8 ore. Ma questo è un altro discorso...

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    18. Il M5s con i suoi meetup appartiene ormai alla storia, anche se chi li frequenta non lo ha ancora capito e non se ne è ancora reso conto. Il M5s è un modello, e funziona secondo la logica del work in progress. Penso che entro brevissimo tempo cominceremo ad assaggiare le prime avvisaglie di M5s 2.0. E' inevitabile. E sarà anche divertente, questo è il bello.

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  9. ciao Sergio scusa se vado Ot ma ti avrei mandato un msg privato su fb e non so se lo leggi abitualmente
    grazie
    tiziano

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  10. Il Movimento non può che restare ciò che ne legittima la sua stessa esistenza.Appunto un Movimento.
    Non dovremmo cadere nella trappola delle parole autolimitanti.
    Partito o movimento...?
    Non mi sfugge il fondo...ma...
    Se dovessi definire partito un movimento che tenta la strada della vera democrazia dal basso,magari articolato con una organizzazione territoriale moderna,snella ,pochissimo costosa per le tasche dei cittadini,ben organizzata,non mi scandalizzerei.
    Oggi,come forse non tutti sanno,il radicamento territoriale del Movimento è quasi una utopia realizzata perchè fondata sulla passione autentica degli attivisti che,a proprie spese in concorso con il contributo delle popolazioni che si stanno innammorando del progetto contribuendo con piccole donazioni,creano meet-up,incontri.tavoli di lavoro tematici ,banchetti,pubbliche riunioni con i parlamentari eletti e quant'altro.

    Chi non avendolo mai fatto prima,andasse a frequentare il web cercando i Meet-up attivi sul territorio nazionale del Movimento,probabilmente rimarrebbe sorpreso.
    Anche perchè ,la solita banda della disinformazione di massa,li ha convinti che non esiste niente altro che Grillo e Casaleggio.
    Una panzana fatta ,come al solito,passare per verità

    E' la caratterizzazione storica dei vecchi costosissimi partiti,diventati dei veri e propri FEUDI ricchisimi di patrimoni immobiliari,finanziari e chi più ne ha più ne metta,(magistralmente accumulatti ,sotto gli occhi degli italiani ignari....beffeggiati....forse anche stupidi)a rendere indigeribile la definizione "partito".
    Detto questo,Sergio,non me la sentirei di proporre un discimine partendo dall'affare Gambaro,che certamente delinea una deriva ....ma appunto una deriva che,a mio avviso,non merita nessuna considerazione che non sia intrinseca alla sua scelta:contro lo spirito del Movimento 5 Stelle.
    Troppo lusso darle valenza.
    Se,invece,il senso pratico,utile ai fini della caratterizzazione mediatica,evidenziatrice di tale spirito potesse essere promossa con una azione come quella che tu paventi,ne lascio la valutazione a chi più esperto di me.
    Va da se, che per me il quesito nemmeno si pone:linea B ad oltranza.
    Da tutti i punti di vista...

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  11. La minoranza accetta di aver perso e si mette a disposizione della maggioranza:

    leggo i tuoi post sempre interessanti, ma questa del referendum interno sarebbe come voler dire a Grillo: "decidiamo democraticamente di fondare un partito; stamani ci siamo alzati così".

    Questa si chiama scissione e non ci sarà mai nessuna minoranza ,nel caso della vittoria 'partitica', che si mette, Grillo compreso, a disposizione. Un po' di sano realismo!

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  12. Mah.. che dire. Ho votato M5S perchè della vecchia politica non salvo niente. Ho votato M5S perchè era ed è l'unica speranza di cambiamento. Qualsiasi allineamento allo stereotipo italiano ne causerà l'estinzione.
    E' sufficiente ascoltare lo "scoramento" dei parlamentari 5S che denunciano l'impossibilità di cambiare le cose per capire che per vincere gli italiani dovranno votare compatti il M5S.
    In alternativa sarà un processo lungo che metterà a dura prova la coerenza dei militanti 5S, e sicuramente anche la loro onestà intellettuale e civica.

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    1. Sono d'accordo con quello che dici. Chi pensava che bastava andare in parlamento per cambiare il paese, si è sbagliato di grosso. Era una premessa infantile. N el frattempo, a dispetto dei media, il movimento sta crescendo dovunque nel territorio. La gente (intendo dire gli adulti pensanti) non è mica stupida. Per questo non è andata a votare.

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  13. Io invece sarei per la linea A non nel senso da lei affermato che "dobbiamo collaborare con il sistema dei partiti vigenti", noi dobbiamo collaborare con dei partiti DEMOCRATICI e nessuno dei partiti vigenti lo è.
    Poi per me un partito è semplicemente un ex-movimento che ha deciso di istituzionalizzarsi ovvero mettere radici nella realta attraverso una struttura fatta di
    1. regole di base (statuto)
    2. organi intermedi deputati a trasmettere la volonta della base al vertice (classe dirigente)
    3. tesserati paganti (autofinanziamento)
    4. mezzi di informazione di partito (TV/Radio/Giornale/Blog di partito), la base (e non solo) va informata.

    Non conosco Simone Weil (mi documenterò) per adesso la penso come il sociologo Franceso Alberoni, in ogni caso la mia non è una posizione dogmatica.
    Spiegatemi come il M5S possa sopravvivere ed essere democratico senza i 4 punti di cui sopra ... e passo alla lina B.

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  14. Caro Sergio,

    sono movimentista, ritengo che altrimenti si perderebbe l'essenza stessa del movimento.
    Il punto non è questo. Non mi trovo per la prima volta d'accordo con te.
    Il punto è che siamo a discutere di presunte correnti ( movimentista, partitica ), di dissidenti, espulsioni... Questo altro non è che il gossip televisivo di cui si alimenta la "cupola mediatica" per distorgliere l'attenzione dall'attività dei parlamentari.
    E se anche ci fosse un 'chiarimento' definitivo all'interno del movimento? Ecco che la cupola si scagliarebbe unita, forte e compatta martellando su un altro aspetto.
    Il problema su cui il Movimento deve riflettere è come rapportarsi con questi mezzi di comunicazione. Aimè sono questi, nn si possono cambiare ( per il momento ). Onestamente non so' darmi una risposta, sarebbe interessante conoscere la tua opinione Sergio. Piu' partecipazione in tv? Mmm, Vito Crimi ha fatto passare per un gigante Gasparri in una recente partecipazione televisiva circoscritto da Telese e Porro. I miei cari suoceri che votano PD, che sono convinti di governare con Berlusconi per colpa di Grillo, che hanno come riferimenti Fazio e Floris, avrebbero bisogno di sentire in prima serata le parole del deputato Giuseppe Brescia, pronunciate nei giorni scorsi alla camera(http://www.youtube.com/watch?v=jTZmP3M1j7Q).
    Quello che Andrea Scanzi chiama Lombardismo ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/13/m5s-perche-grillo-cala-e-a-volte-crolla/625287/ ) è la natura del movimento, e non si puo' certo cambiare pensando di costruire una classe dirigente. Un Gasparri/Boccia è un personaggio costruito a misura di tv per ingannare una popolazione ignorante. Noi, che abbiamo bisogno dell'esatto contrario, ci teniamo stretti Crimi/Lombardi...ma dobbiamo trovare il modo di farli comunicare in quello schifo che è la tv italiana.

    Davide

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    1. Bisogna costruire strumenti alternativi. Andare in tivvù, a mio avviso, è inutile. Battiato lo ha detto a Santoro due mesi fa quando il presentatore gli ha chiesto: "come fare a cambiare?". E Battiato gli disse: "è molto semplice, non invitateli più". Da quel giorno Battiato non è stato più invitato, ed è stato allontanato dai media. Mi sembra molto chiaro il segnale. Dobbiamo comunicare tra di noi e scambiandosi opinioni dar vita a nuove forme di comunicazione che siano efficaci ed efficienti. E' solo una questione di tecnica, di modalità, di applicazione di modelli. E su questo bisogna formarsi: questa è la strada. O ci si uniforma o ci si forma.

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  15. Articolo molto interessante, condivido l'idea che tra i 163 parlamentari 5 Stelle ci sia una corrente tradizionalista che (a pensar bene, come suggerisci tu) si illude di poter cambiare le cose con le buone maniere...
    Tuttavia, non concordo assolutamente con la proposta del referendum interno: il Movimento 5 Stelle è nato con una precisa identità e se mai dovrà snaturarsi, a deciderlo e a scegliere la nuova forma non potranno essere 84 portavoce. Intanto il primo ad avere voce in capitolo è Beppe Grillo, che anche a costo di uccidere la sua stessa creatura, ha il diritto di decidere come meglio crede. Tutti gli altri "facciano un partito e vediamo quanti voti prendono(cit.)

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    1. Su questo sono d'accordo. La mia cosiddetta proposta è un sasso lanciato per parlare e scambiarsi opinioni tra tutti coloro che vedono nel M5s un punto di riferimento e per parlare con chiarezza del "problema" creato dai media, ovverossia quello per cui il M5s avrebbe perso un'occasione storica non appoggiando in qualche modo il PD. In maniera velata (ma a me molto chiara) è ciò che sottintende la Gambaro che pretende di "lavorare nel parlamento" con toni bassi, il che, inevitabilmente, porterebbe giocoforza a trovare degli accordi di coesistenza. E' questa logica, a mio avviso, che è contraria allo spirito del movimento.

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  16. Vorrei parlarti di altro (e mi scuso anticipatamente se quel che scrivo non è attinente a questo tuo post in particolare)

    Ho visto l'intervento di Roberto Fico ieri sera ad otto e mezzo.

    Trascurando la "gestione" antipatica (per non dire altro) della trasmissione da parte della Gruber, ben coadiuvata peraltro da un supponente giornalista (?) del Messaggero; tralasciando l'analisi di aspetti nient'affatto secondari, relativi al differente trattamento riservato agli ospiti, a seconda della loro appartenenza politica (qualcuno sostiene, ed è condivisibile, che il movimento cinque stelle avrebbe dovuto aspettarsi condotte simili); non soffermandomi su considerazioni di vari altra natura che potrebbero essere certamente sollevate ...

    ... desidero che, gli esponenti del movimento cinque stelle, i quali siano invitati a partecipare a qualunque genere di trasmissione ...

    ... riconosciuta la brillantezza indubbia della personalità (e del cuore) di alcuni di loro (Di Battista e Morra, per citare soltanto due nomi) e considerata la validità (e la forza) delle IDEE di cui sono portatori (TALI IDEE DEVONO POTER ESSERE NITIDAMENTE ESPRESSE E COMUNICATE):

    1- respirino a fondo prima di rispondere;

    2- mantengano la calma;

    3- espongano con chiarezza quello che hanno da dire;

    4- si limitino a chiedere al conduttore o alla conduttrice di non essere interrotti, se ogni volta che gli viene data la parola si verificano sovrapposizioni di voci o giochetti di varia natura, volti unicamente a distogliere l'attenzione dell'ascoltatore dai contenuti della comunicazione; a volte un minuto di silenzio fa molto più effetto delle voci scomposte;

    5- parlino dell'acqua pubblica soltanto in subordine, ed affrontino invece anzitutto (e, se possibile, in modo serio e con cognizione di causa) le tematiche relative ad economia e lavoro, disegni di legge presentati (ne citino anche solo uno se il tempo non lo permette), inciuci di varia natura concernenti gli esponenti al governo, paralisi dell'attività parlamentare e così via discorrendo (quanto meno nell'attuale fase storica);

    6- nell'ipotesi in cui vengano "accusati", dal conduttore o dalla conduttrice, di non rispondere alla domanda e di parlare di argomenti differenti o fuori tema, respirino di nuovo, deglutiscano, e dicano, semplicemente e serenamente, che ad esser totalmente prive di valore sono piuttosto le questioni poste quotidianamente all'attenzione del pubblico da trasmissioni come quella a cui stanno partecipando in quel momento.

    7- le situazioni Gambaro e simili trovano naturale risposta nell'essenza del movimento e nelle ragioni della sua nascita. Basterebbe rispondere questo senza cadere nel tranello ogni volta.

    Certi programmi televisivi, seguiti da un buon numero di spettatori, sono solo uno strumento funzionale allo scopo. Questa dovrebbe essere l'ottica con il quale affrontarle.

    Mi piacerebbe sapere cosa pensi della questione. Ti saluto.

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    1. A mio avviso si tratta di organizzazione. Ad esempio, il PDL manda la Santanchè dovunque alla tivvù anche (due settimane fa ha battuto il record assoluto, per l'appunto)19 volte in una settimana. Il motivo è che lei è una donna molto intelligente e molto brava nel gestire il medium televisivo, ci sa fare: è il suo mestiere. E' una questione di tecniche. Ignazio Marino, ad esempio, in televisione è una catastrofe. Ma l'uomo è intelligente e conosce i suoi limiti. Si è rifiutato di comparire in televisione se non in tre occasioni obbligatorie e dovute, in tutta la campagna elettorale (meno di De Vito) e molto meno di Marchini (167 volte) e Alemanno (88 volte). Quando questi qui (tipo la Gruber, Formigli, Santoro, Vespa, ecc.)chiamano perchè vogliono la persona X, bisognerebbe rispondere come fa il PDL "vi beccate la Santanchè oppure niente" e indicare la persona prescelta che deve essere stata individuata e selezionata tra i 163 come la persona migliore tra tutti. Non migliore perchè "vale più di altri", ma perchè la più atta e adatta a svolgere quel tipo di lavoro. Comparire in televisione e vedersela con i marpioni assatanati in diretta, è un lavoro. Non si va ad arare un campo senza portarsi appresso almeno una zappa e un rastrello. Basta dotarsi degli strumenti giusti. Se poi l'eletto X o l'eletta Y diventa molto visibile, a me, personalmente, non provoca alcun fastidio, anzi. Sono felice perchè ci guadagna il movimento che deve essere sempre il primo obiettivo: dovunque si vada bisogna fare goal, poche storie. Chi la butta dentro, va promosso. Un lavoro di squadra è basato (come il calcio) nel passare la palla a quello smarcato che deve fare goal. Tutto qui. O nessuno mai andrà alla tivvù, oppure ci si va come un pugile ben allenato quando sale sul ring, sapendo che si prendono i cazzotti. Andare lì per poi lamentarsi è controproducente.

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    2. Esatto.
      E per quale ragione non viene in mente al movimento quanto hai scritto?
      Sono proprio queste scelte che destano perplessità.
      Non comprendo davvero.

      Ad esempio a me, un Di Battista od un Morra (con un minimo di incisività in più rispetto a quella mostrata con Formigli), paiono molto più efficaci del Fico di ieri sera; più adatti al mezzo televisivo e certamente capaci di un'esposizione chiara, che possa arrivare a qualunque spettatore(magari sbaglio e Fico è invece una belva da palcoscenico e semplicemente ieri non era in forma).
      Allo stesso modo mi sei piaciuto molto tu (seppur esterno - !? - al movimento), nonostante lo spazio ristrettissimo che ti è stato concesso da Formigli.

      Sono d'accordo sul fatto che i contenuti siano mille volte più importanti.
      Tuttavia, in una società come quella attuale, credo che certi dettagli abbiano purtroppo un peso notevole.
      Mi sembra davvero assurdo che non ci si pensi, soprattutto in una fase delicata, a livello comunicativo, come questa.

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    3. Con la dovuta calma.

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  17. ... ["vagheggiava la costituzione degli Stati Uniti d'Europa come una confederazione di movimenti sociali e culturali, gettando i primi semi della "cultura glocal"] ... Illuminante! Si attaglia alla mia convinzione che la società umana non possa essere organizzata su basi territoriali e culturali troppo estese. Come si articolano i vari movimenti sociali e culturali su una base più ampia (in questo caso europea) secondo Weil? Immagino che non sia facile sintetizzare ma se vorrà/potrà rispondere gliene sarei davvero grato. Complimenti vivissimi per le sue lucide analisi, con tutta la mia stima e ammirazione.

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    1. attraverso costituzioni di assemblee e associazioni della società civili collegate tra di loro come nodi di una rete che poco a poco si allarga. Simone Weil è la mamma di Grillo e la zia di Casaleggio.

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