sabato 28 luglio 2018

La democrazia liberale non è una opinione, è un dato storico oggettivo.






di Sergio Di Cori Modigliani


"La democrazia è finita, non esiste più. E’ quindi realistico far svolgere le elezioni parlamentari attraverso estrazioni casuali dei candidati".
                                                                                   Beppe Grillo, 27 Luglio 2018




Questa frase, pronunciata, pubblicata e diffusa ieri con grande enfasi dal fondatore del movimento pen tastellato è la posizione teorica di base del socialismo nazionale (o nazionalsocialismo) del M5s.
 

E' una idea distopica del mondo e della politica.
E' una idea dispotica che giustifica la genesi dell'abolizione del dissenso e del libero pensiero.
E' l'idea di mondo di Maduro, di Trump, di Putin, di Erdogan.

Bisogna stare attenti all'uso delle parole. Le parole, le frasi, collaborano a comporre le tessere dell'immaginario collettivo della nazione per costruire consenso. E la strategia è chiara per chiunque la voglia capire. Quattro giorni fa il proprietario legale del movimento e della vita degli eletti in parlamento ha detto che "entro qualche lustro il parlamento non esisterà più....".
 

Non passano neppure 100 ore e Beppe Grillo si impossessa di quel concetto e -la distopia dispotica così funziona- lo strappa da un futuro imprecisato e lo situa nel passato prossimo per poter alterare e falsificare il presente a proprio uso e consumo. 

Si chiama "informatica predittiva" e insieme all'uso di elementi psicotronici quotidiani opera creando scenari fittizi che poi produrranno effetti reali, in tal modo impossessandosi, giorno dopo giorno, delle menti delle persone.
I più deboli, i più ignoranti, i più disperati, non se ne rendono conto.
Non possono perchè non sono in grado.
Si tratta, infatti, di atti e comportamenti intellettualmente vigliacchi perchè basati sullo sfruttamento e manipolazione reale di bisogni reali di persone reali che soffrono e sono consapevoli della loro debolezza.
Operare consapevolmente per ottundere la loro coscienza è un vero attentato contro il senso di civiltà umana.

Per nostra fortuna, tutto ciò che dicono non è vero.
La democrazia rappresentativa è solida, è forte, e reggerà benissimo. 

L'unica possibilità del movimento distopico al governo consiste nello spingervi a credere che la democrazia non esiste più.

Siate liberi, siate felici, e fate in modo di credere alle utopie.
 

Non fatevi rubare il presente esistenziale da mercanti di parole e da tecnocrati dilettanti.

Non fidatevi degli scafisti della rabbia sociale.

2 commenti:

  1. I 5S sono utili al vero potere, al perseguimento del sistema che punta all'omologazione finale. Via gli stati (quindi i parlamenti), via le identità, via le radici, via le culture, via tutto.
    Un modello che in modo subdolo, astuto, assoggetta, depreda, indebita interi popoli, addirittura costringendone molti all'AUTODEPORTAZIONE per convogliarli dove meglio servono. E alla fine del percorso proporre un multiculturalismo accattone in “nome della civiltà”, dentro un'enorme, indistinto open space.

    Un modello difficile da combattere tra, persino da individuare, spesso capeggiato da insospettabili, perchè abili a servirsi del "linguaggio" della democrazia, dei diritti civili, del “bene” altrui ("in nome della civiltà", esportiamo la democrazia", “restiamo umani”, ecc...).
    Licantropi travestiti da agnelli.

    Ps: leggo che in Italia ci sono circa 2.500.000 persone, in aumento, che in poco più di un anno hanno fatto richiesta dei pacchi alimentari di emergenza. È una una cifra enorme, un indicatore tremendo...chi ne parla?

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  2. Le affermazioni di Grillo degli ultimi giorni, non nascono dalla sua testa, ma sintetizzano, sebbene con un paio di slogan, il dibattito politologico che ha le sue radici in Mosca, Michels e arriva fino ai contemporanei come Sartori, Fini, Chomsky, Canfora e moltissimi altri, facenti parte delle piú svariate correnti politiche e filosofiche.
    La questione che costoro si pongono é: cos´é la Democrazia? Esiste? E in che forma? È un´utopia o, invece, é realizzabile? e in che modo?

    Citando il grande Gaber "..quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare Democrazia..." altro non é che un sistema di potere oligarchico che trova la sua legittimitá nel consenso elettorale.
    Chi prende piú voti vince e governa, mentre le opposizioni fanno da cane da guardia sul suo operato bilanciando il potere dei vincitori attraverso interpellanze, interrogazioni, proposte di legge, emendamenti, voto di sfiducia e via discorrendo.
    In teoria siamo di fronte ad un sistema ideale, ma ahinoi ideale non é, per il semplice fatto che molti dei principi "democratici" sono veri solo sulla carta.
    Ecco che giá dalla fine del XIX secolo si sviluppa un dibattito globale (almeno in Occidente) sul significato di Democrazia, sulla sua reale applicazione e sulle sue possibili alternative o riforme. Ecco il sorgere di teorie come quella del sorteggio o quella sul voto ponderato, sul voto negativo.
    Persino celebri matematici come Nash e fior fior di economisti si sono cimentati nello sviluppoo di teorie che superassero i limiti dei nostri sistemi "Democratici".

    Lo slogan di Grillo, quindi, non aggiunge nulla di nuovo a quello che é giá presente in testi auterovolissimi e conosciutissimi da qualsiasi studente o appassionato di sistemi politici.

    Purtroppo non abbiamo ancora imparato che quando un personaggio cerca di farsi notare con frasi ad effetto, bisogna ignorarlo. Il ventennio berlusconiano dovrebbe averci dato gli antidoti necessari, ma evidentemente non é cosí.


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