di Sergio Di Cori Modigliani
Siamo un paese di bugiardi, è cosa nota. L'ipocrisia, da noi, è stata già da lungo tempo elevata a sistema. A questo dobbiamo aggiungere la nuova esportazione del made in Italy versione high tech: l'italiano falsario.
Non è certo percorrendo questa strada che si riuscirà a superare la crisi economica.
Il mese di Luglio 2014 è stato una vera catastrofe e i primi giorni di agosto anche peggio. Considerando il fatto che il 31 ottobre 2014 verranno diffusi i dati dell'Onu relativi alla libertà di stampa nelle singole nazioni, le prime indiscrezioni ci annunciano che stiamo precipitando di ben 13 posti. Finiremo subito prima della Corea del Nord. Un altro passettino e poi possiamo anche proporre il senatore Razzi come Ministro degli Esteri.
Complice la guerra tra Israele e Hamas che nel mese di Luglio ha prodotto una impressionante serie di falsi (soltanto sulle pagine facebook, versione italiana, sono state prodotte e condivise ben 456 immagini sulla guerra di cui l'Onu ha accertato che ben 412 erano false, molto spesso condivise ed enfatizzate sulle pagine di diversi parlamentari di ogni partito rappresentato nelle istituzioni, nessuno escluso) si sono aggiunti altri due falsi nei primi giorni di agosto.
L'ultimo (in ordine cronologico) si è risolto molto velocemente, grazie al complesso e veloce impegno efficace dell'apposito nucleo di polizia investigativa del Ministero degli Interni. Dopo molte ore di lavoro alla tastiera, finalmente, nella tarda notte di ieri, gli agenti investigativi hanno individuato il responsabile e questa mattina, all'alba, sono piombati in forze nell'appartamento di un cittadino italiano, di pelle bianca, militante di una organizzazione politica dell'estrema destra, e lo hanno arrestato. Bravissimi.
Grazie a nome di tutta la cittadinanza pensante.
Costui aveva diffuso due giorni fa la notizia che "nel centro di accoglienza nell'isola di Lampedusa sono stati accertati ben tre casi di ebola e l'epidemia sta per dilagare". La notizia era inventata di sana a pianta. Condivisa da 24.780 persone, irresponsabili o consapevolmente in malafede, a vostra scelta, diffusa pare,anche da Cristiano Magdi Allam. Questa notizia ha comportato la denuncia nei confronti di ben 84.000 intestatari di account su facebook. Bravissime le forze dell'ordine. Mi auguro che si accaniscano contro questi mestatori di quart'ordine e che impediscano loro di avere accesso alla rete almeno per i prossimi dieci anni. Una bufala come questa può innescare una catena pericolosissima. L'aspetto più raccapricciante, rivelato dallo stesso autore (ha confessato non appena lo hanno ammanettato) è stato quello di sostenere "sì l'ho fatto io, ma la politica non c'entra niente, volevo solo avere molti mi piace" il che aggiunge sconcerto a disadoro. E' addirittura probabile che abbia detto la verità. Spero che venga sottoposto a perizia psichiatrica e interdetto dai pubblici uffici per "provata incapacità di intendere e di volere".
Queste persone sono un pericolo per la collettività: sono bombe di idiozia ambulante. Il mondo post-ideologico annulla la faziosità tra fascisti e comunisti ma introduce un nuovo elemento (troppo sottovalutato) che sta emergendo sempre di più, soprattutto negli ultimi due mesi: l'imbecillità irresponsabile degli utenti della rete, l'altro binario della cosiddetta intelligenza collettiva.
Il treno web viaggia su una rotaia virtuale composta da due binari contraddittori: l'intelligenza e l'imbecillità. Illudersi del contrario è una illusione pericolosa.
E' necessario, quindi, alzare il livello dell'attenzione e imparare a navigare. Chi non lo vuole fare, corre il rischio di essere ingannato oppure diventa automaticamente un imbecille web, neo categoria post-moderna.
Ecco l'articolo comparso sul sito di repubblica che racconta il fatto:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/06/news/ebola_tre_casi_a_lampedusa_denunciato_l_autore_della_bufala_su_facebook-93285461/?ref=fbplto
Ebola, tre casi a Lampedusa": denunciato l'autore della bufala su Facebook
Indagine lampo della Polizia postale: l'uomo, un torinese di 44 anni, è un artigiano simpatizzante di estrema destra e ha precedenti per xenofobia. Il falso allarme, accompagnato dalla foto di un immigrato sfigurato dalle piaghe, era già stato condiviso da 27mila utenti. Ora è stato tutto cancellato
L'altro, riguarda la vicenda Schettino.
Non c'è stata nessuna lectio magistralis. Non c'è stata nessuna conferenza. Ciò che è accaduto appare cosa totalmente differente. Gli avvocati di Schettino avrebbero telefonato al prof. Vincenzo Mastronardi che conoscono da anni (ha la cattedra di criminologia alla Facoltà di Medicina a Roma) perchè sapevano che avrebbe tenuto una lezione ai suoi studenti e gli avrebbero proposto di "usare" il loro cliente Schettino facendolo parlare spiegando il proprio punto di vista. L'ex comandante della Concordia ha parlato per undici minuti, circondato, a quanto leggo, da un manifesto e sacrosanto disprezzo collettivo e poi se n'è andato. Non ci sarebbe stato nessun passaggio di danaro, nessun favore, tanto meno la consegna di un diploma o la consegna di un attestato.
L 'Ansa, responsabile della diffusione della notizia falsificata è questa volta colpevole e complice della imbecillità web.
Il prof. Mario Sabatini, ricercatore di Economica Politica nonchè docente di Economia Politica presso la Facoltà di Filosofia alla Sapienza di Roma ha scritto questa mattina su Il Fatto Quotidiano un articolo sulla questione che qui ripropongo per intero.
Fine del post.
Considerato l'andazzo è meglio per tutti se andate in spiaggia, compresi i vari deputati di diversi partiti che usano le bufale in rete per propri scopi smaccatamente ovvi.
La vita quotidiana, in Italia, funziona così di questi tempi.
Raglia raglia giovane Itaglia.
Prof. Mario Sabatini. http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/07/la-sapienza-oltre-schettino/1084289/
Il Fatto Quotidiano. 7 Agosto 2014:
Premessa: Schettino, ovviamente, non ha tenuto alcuna lectio magistralis. Anche se il termine “lectio magistralis” è stato esplicitamente usato da fonti autorevoli, tra cui l’Ansa.
Premessa: Schettino, ovviamente, non ha tenuto alcuna lectio magistralis. Anche se il termine “lectio magistralis” è stato esplicitamente usato da fonti autorevoli, tra cui l’Ansa.
Si è trattato invece di un intervento marginale nel corso di un incontro pubblico presso il Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare (fuori dalla città universitaria). Il seminario è stato organizzato dal Master in Scienze Criminologico-forensi diretto da Vincenzo Mastronardi, professore ordinario nella Facoltà di Medicina (il cui cv contiene passaggi interessanti, tra cui l’esperienza di “refery” per una rivista scientifica, come scrive storpiando la parola inglese “referee”). L’ex comandante della Costa Concordia insomma non è mai “salito in cattedra” a La Sapienza, né ha ricevuto alcun diploma, come pure è stato raccontato.
È altrettanto ovvio però che l’episodio doveva essere evitato, visto il procedimento giudiziario in corso per reati tanto gravi. Chi ha organizzato l’iniziativa non poteva non comprendere leimplicazioni etiche di un tale invito, e le conseguenze mediatiche che inevitabilmente ne sarebbero seguite. Nel naufragio del gennaio 2012 sono morte 32 persone. Schettino è sotto processo per omicidio colposo plurimo, naufragio, abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse, abbandono di nave, omessa comunicazione dell’incidente alle autorità marittime.
Risultato: perfino oltremanica oggi si leggono titoli sulla “lezione” dell’ex comandante, da due giorni il primo trending topic di Twitter è #LaSapienzaconvoca, impietosa presa per i fondelli dell’Ateneo, e da destra si è levata una ondata di condanne contro l’università “alla deriva” (gioco di parole di dubbio gusto). La reputazione della Sapienza è sprofondata per un giorno, e il comunicato a dir vero un po’ scomposto del Rettore non ha aiutato granché a risollevarla.
Fa rabbia che la superficialità di alcuni possa adesso essere usata per attaccare strumentalmente un Ateneo, La Sapienza, e più in generale l’università pubblica nel suo insieme, a dispetto del lavoro eroico di tanti docenti che riescono a produrre una ricerca scientifica di alto livello e competitiva nel mondo in condizioni difficilissime, tra mancanza di finanziamenti e infrastrutture, stipendi tra i più bassi nel mondo, fiumi di didattica e ingerenze baronali.
Come docente de La Sapienza sento di dovere delle profonde scuse a tutti coloro che hanno sofferto per la tragedia della Costa Concordia. Ma credetemi, il lavoro dei ricercatori del mio Ateneo, e più in generale dell’università pubblica, è lontano anni luce da queste gag.
Non ho condiviso la notizia o la foto sull'ebola che pure è passata sul mio schermo , bisogna però da oggi in poi valutare e soppesare le conseguenze che può apportare condividere una notizia che sembra di interesse particolare e che invece poi risulta falsa? e che strumenti abbiamo per discernere? se le cose stanno così è meglio allora stare alla larga da facebook .E' questo che si vuole?
RispondiEliminaMiei amati Umani di buona volontà, a Voi TUTTI il mio abbraccio più solidale e sincero. Maledetti quanti, assassini e loro complici, continuano a spegnere il dono che madre natura a noi tutti ha regalato: la VITA! .Migliaia di miei figli continuano ad essere trucidati in nome e per conto della sete ingorda di potere, di profitto. Mio figlio Ismaele, vestiva la divisa dell'esercito israeliano è stato ucciso da una scheggia di granata che gli ha squarciato il petto, aveva solo 20 anni, una vita cancellata e tanti sogni infranti. Mia figlia Shabira, di anni ne aveva solo due, da poco aveva iniziato a chiamarmi papà e la sua esile vocina mi riempiva di gioia. L'ogiva di un proiettile le ha trapassato il petto e il suo cuoricino ha smesso di pulsare prima che intervenissero i soccorsi. Il suo corpicino giace nel cimitero di Gaza. Ibrahim ha subito l'amputazione degli arti e il suo carnefice no s'è discostato da Lui se non dopo che lo ha visto spirare. Aveva la sua età, Horan. Poco più che sedicenni. Il caso ha voluto che appartenessero a religioni diverse. In terra d'Africa l'odio si alimenta con una scodella di mais e un bicchiere di birra. Mustafà di anni ne aveva diciotto. Sua madre lo partorì in tenda ed io lo vidi crescere e gli insegnai che tutto il genere Umano vuole la felicità e che il benessere e così diffuso che basta allungare le mani per stringerlo in pugno. Ieri l'altro, all'aeroporto di Tripoli una gragnuola di proiettili lo ha falciato........Nei miei occhi non più lagrime, nel mio sensibile non più pena, nel mio volere.... Maledetti!. Ora dopo ora assassinate i miei figli e voi TUTTI, capi di stato, di governo, ambasciatori, parlamentari, produttori d'armi e seminatori di odio, giuro che il giorno in cui gli Umani prenderanno nelle loro mani la loro vita senza più delegare a voi (potenti) il nostro oggi, domani e sempre, risponderete per tutti i crimini che avete pianificato. NULLA RESTERA' IMPUNITO!. Nessuno dei vostri genocidi, assassinii, torture e crimini sfuggirà alla giusta condanna. Il mio amore vi maledica oggi, domani e per sempre. Lillo, cittadino dell'Universo.
RispondiEliminaIn effetti anche avendola condivisa mi era sembrata strana la notizia riguardo Schettino, soprattutto alla luce della dichiarazione del Rettore che in un certo modo ne certificava la veridicità. Comunque davvero bisogna sempre appurarne la presenza di fonti attendibili.
RispondiEliminaSecondo me invece hanno sbagliato ad invitare Schettino, semplice. Siamo in un paese dove giornalmente si distorce la realtà per l'uso a cui fa più comodo..era ovvio che questa notizia sarebbe stata girata e rigirata anche per distogliere l'attenzione dai dati di ieri del PIL..Non dovevano dare quest'assist alla stampa. Hanno toppato stop.. anche se io stesso non avrei chiamato in pubblico Schettino.. lo metterei dentro e basta..poi al processo si vedrà.
RispondiEliminaE' stato facile individuare il "cui prodest". Come disse Pasolini: -io so-.
RispondiEliminaItaliani cialtroni corrotti: ci vuole la troika!