Ricevo e volentieri pubblico questa lettera del signor Nicola Giuliano, produttore del film "La Grande Bellezza".
Mi è arrivata in posta privata su facebook, proveniente da un profilo di facebook, sperando che sia il suo.
Eccola, integralmente, così come l'ho ricevuta:
Pubblichi questa per cortesia, è leggermente corretta nella punteggiatura. grazie.Replica al Signor Sergio di Cori Modigliani in attesa che la pubblichi sul suo Blog.
Caro Sig. Sergio di Cori Modigliani,
con preghiera di integrale pubblicazione sul suo sito e sul suo profilo Facebook.
Premessa: nonostante i miei legali mi consigliassero di non scendere in polemica diretta con lei e semplicemente di querelarla, visto che ve ne sarebbero gli estremi, io per il momento mi astengo. Credo che le aule di giustizia siano già troppo intasate per occuparsi di simili idiozie. Mi riservo però di farlo una volta acquisite informazioni sul suo patrimonio. Nel caso fosse consistente lo farò, ma è cosa di cui dubito se lei è persona che vive del suo lavoro e quello che scrive è il suo lavoro.
Allora rapidamente ché la vita è breve:
1) Il film non è prodotto né da Medusa né da Giampoalo Letta, come si evince anche dai titoli del film. Medusa ne è semplicemente distributrice e ne detiene i diritti Tv.
2) il costo industriale del film, 9,5 milioni di euro, di cui 8 fino alla copia campione, 1,5 di copie e pubblicità, è stato coperto da varie fonti. Medusa, fra esse, ha investito in totale 3 milioni di euro. I costi di copie e lancio, 1,5 mln, sono stati anticipati da medusa ma erano garantiti dal produttore. Avendo il film incassato a oggi sul solo box office italiano quasi 8mln di euro, tali costi sono stati ampiamente recuperati. Pertanto, ribadisco, su 9.5 milioni medusa ne ha investiti 3. Questa informazione è di pubblico dominio (Mibac). se lei conoscesse il significato del verbo riflessivo" documentarsi", avrebbe evitato questa prima sciocchezza.
3) Banca popolare di Vicenza ha effettuato un operazione di associazione in partecipazione ai sensi delle vigenti norme sul tax credit. Ha investito e ha recuperato, con profitto, tutto il suo investimento. Stesso discorso per biscottificio verona. Non trova biscotti nel film perché non conosce la differenza fra product placement e tax credi (documentarsi capitolo III)
4) Il finanziamento che lei ascrive a programma media è in realtà relativo al fondo Eurimages, assegnato da una commissione internazionale. Ne beneficiano ogni 4 mesi film di tutte le nazioni europee. Per Sorrentino è la terza volta che accade. Il fondo è molto soddisfatto del risultato perché il successo del film ne permette la restituzione, trattandosi di un fondo che va restituito in presenza di proventi. (documentarsi, cap IV). Quanto a fondi internazionali ha omesso di citare Coproduzione con la francese Babe Films e Minimo Garantito Internazionale della società francese Pathé, entrambe notoriamente legate al PD/PDL.
5) Il finanziamento della Polverini, pari a 315mila euro e non 500, è previsto da una legge regionale del Lazio, ancora vigente ora che c'è Zingaretti. E' un fondo automatico, senza alcuna discrezionalità nell'assegnazione, che prevede la restituzione del 15% di quanto speso sul territorio regionale per la produzione di un'opera audiovisiva. funziona nello stesso identico modo di migliaia di altri fondi simili nel mondo, volti ad attrarre la produzione sul territorio. (documentarsi, cap.V)
6) Il sottoscritto, Nicola Giuliano, ha prodotto tutti i film di Paolo Sorrentino, fin dal primo corto, compreso il Divo, un film non molto ben visto dal potere partitico/politico. Non ha mai avuto tessere di alcun partito politico, ha incontrato una sola volta Walter Veltroni alla prima di un film, non ha cattedre universitarie di sorta. Ha insegnato presso il Suor Orsola di Napoli (per l'ultima volta nel 2007) e fino all'anno scorso presso il Dams di Bologna. Se conoscesse il mondo universitario, cosa di cui dubito vista la sua capacità di ricerca, saprebbe che sono molto diffusi contratti di insegnamento con moduli di 30 ore l'anno, con prestazione occasionale e pagati circa 80 euro lordi l'ora. Insegno anche al Centro Sperimentale, di cui sono stato allievo, per una paga di circa 40 euro /ora, che al netto dei 3 euro per la metropolitana, fanno 37. La considero una pratica doverosa di restituzione verso un luogo che da allievo mi ha dato tanto. A cuba ho insegnato un anno. Grande esperienza, 2 settimane di insegnamento intensivo per 500 dollari totali. Non sono né sono mai stato consulente della Rai (né di nessun altro ente o istituzione) Se lo fossi la cosa mi metterebbe automaticamente nell'impossibilità di siglare qualsivoglia contratto con rai stessa. Di tutte le panzane da lei enunciate questa è la più incredibile (documentarsi cap VI)
7) Votano per gli Oscar tutti i membri dell'Academy, la cosa che i votanti debbano aver lavorato negli ultimi 24 mesi è un'altra cazzata colossale. Ma dove l'ha trovata? (documentarsi cap VII) Vince il paese che ha più rapporti commerciali con gli USA? Allora se questi rapporti li abbiamo non si capisce perché non vincevamo da 15 anni, se non li abbiamo non si capisce perché abbiamo vinto quest'anno. L'Italia ha vinto spesso, soprattutto nel passato. Ma i nomi di Fellini, De sica, Petri, le dicono qualcosa? La distribuzione americana de La grande Bellezza è una società minuscola nota al mondo per aver portato in DVD in America tutti i capolavori del cinema classico europeo. Quanto allo strategico endorsement di Scorsese, non si capisce proprio perché il Grande Martin, che pure ha tanto amato il nostro film, cosa di cui andiamo molto fieri, se avesse avuto il potere di orientare il voto a nostro favore non l'abbia fatto anche per se stesso, dal momento che non ha vinto nemmeno una statuetta.
8) "Da sei mesi prima che uscisse si sapeva che il film avrebbe vinto". Sergio, potrebbe darmi i 6 numeri della prossima schedina del superenalotto per favore? O, in alternativa, quello del suo spacciatore?
Ovviamente non entro nel merito della sua recensione al film. Rispetto la sua opinione, e poi come si sa, ogni scarrafone... Fa piacere però che questa mamma, al di qua e al di là dell'oceano, questa volta si trovi in ampia e festosa compagnia.
Sergio...e adesso? Qual 'è la verita? Imho sei obbligato ad una replica, sicuramente per rispetto ai tuoi lettori.
RispondiEliminaAl di là degli importi non corretti si ammettono i finanziamenti di Medusa, Polverini e Banca Popolare di Vicenza.
RispondiEliminaPertanto la sostanza del post sulla Grande Bellezza non cambia.
Quello che trovo sconcertante di voi grillini, oltre al fatto di autodefinirvi gli unici italiani liberi, e oltre al fatto che avete sempre ragione per investitura divina, anzi no, di Casaleggio, il vostro padrone, è che non prendete neanche in considerazione l'ipotesi di comprendere quello che viene replicato. Neanche leggete, e passate al punto b: comunque è colpevole. Nella risposta, si spiega che i finanziamenti non son della polverini, che medusa ha solo distribuito, come d'altra parte succede ad ogni film, investendo dei soldi. Perché non so se lo sapete, ma in italia le distribuzioni sono poche. Inoltre spiega il tax credit, che è un modo per le aziende per reinvestire i soldi delle imposte. Ma le vostre repliche dimostrano come voi siete del tutto disinteressati alla verità delle cose, e decidete di aver ragione a priori.Se voi e il vostro padrone beppe grillo siete la speranza dell'italia, siamo messi male. E vi risparmio di rispondermi: allora sarà meglio il piddielle o il piddimenoelle, conosciamo tutti piuttosto bene i luoghi comuni grillini, purtroppo.
EliminaPensavo o almeno speravo a delle controdeduzioni un po' più articolate e argomentate. Ma tant'è.
EliminaIl suo commento è già il preludio allo starnazzante pollaio in cui presto si trasformerà questo spazio: la colpa è sempre e comunque di Grillo e dei "grillini"!!!!... TIFO pro o contro. Lo sport preferito dagli italiani medi (ocri). Che noia mortale, non se ne può più!
Io mi defilo, c'è ancora il sole. Forse vado al cinema.
Un saluto a tutti
S.Vetrone
Si asserisce "voi grillini" il che implica che quell'altra parte esiste un "noi che non siamo grillini". Almeno abbiate il buongusto di presentarvi, fateci capire chi siete e cosa rappresentate, per una pura e semplice questione di onestà intellettuale.
Eliminama che centrano grillo o i grillini , non si stava parlando di altro ?
EliminaCaro anonimo con livore anti-grillini,
EliminaA parte che vivi male, e da quello che scrivi se ne deduce che non brilli in intelletto...
Il sig. Domenico Flotta, persona nettamente più intelligente di te, ha fatto una semplice ricerca su internet e cosa è venuto fuori?
Copio e incollo:
Avevo deciso di fare una piccola ricerca a fini di un autonomo ed indipendente fact-checking. Mi sono fermato al primo punto:
"1) Il film non è prodotto né da Medusa né da Giampoalo Letta, come si evince anche dai titoli del film. Medusa ne è semplicemente distributrice e ne detiene i diritti Tv.".
Sulla pagina del sito di Medusa relativa al film in questione (http://www.medusa.it/film/1229/la-grande-bellezza.shtml) si legge quanto segue: "Produzione: Indigo Film con Medusa, in associazione con Banca Popolare di Vicenza per l'Italia, Babe Films, Pathé e France 2 Cinéma per la Francia". Qualcosa non mi torna. Nicola Giuliano afferma che il film non è stato prodotto da Medusa mentre sul sito c'è scritto che è stato prodotto da Indigo Film con Medusa. Allora vado a vedere chi c'è dietro Indigo Film. Ecco che sul loro sito internet si legge che Nicola Giuliano è uno dei co-fondatori della Indigo Film. Allora mi fermo qua con le ricerche poiché Giuliano non solo si è smentito da solo ma ha svelato un meritevole intreccio di interessi cinematografici. Andare avanti con le ricerche implica una inutile perdita di tempo.
Giampaolo Letta " Nel 2004 è diventato vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film. "
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Giampaolo_Letta
Altri commenti sono superflui.
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EliminaGrillini o non grillini, che fare allora ? non votare? Non votare è sempre sbagliato.
EliminaPer due motivi fondamentali:
- si permette a persone inette di andare più facilmente al governo;
- si cancella con un gesto un diritto dovere che altri popoli si conquistano col sangue.
La politica può solo avere paura della partecipazione popolare.
La mala-politica vive del non voto e dell'indifferenza generale. Fa quello che vuole e nessuno la contesta.
Non andare a votare significa far si che il risultato elettorale sia determinato da chi va a votare per interesse. La criminalità organizzata, cosi come quell’area grigia di società che vive parassitando sulle risorse della collettività, si recherà sempre a votare perché ha interesse ad eleggere politici compiacenti (e purtroppo nel momento storico attuale credo
che abbia l’imbarazzo della scelta). La criminalità organizzata non è sfiduciata, anzi si reca in massa alle urne per sostenere candidati più o meno vicini alla stessa.
Allora chi votare? potete anche votare PD o PDL o FI, ma siate almeno consapevoli che vi prendono in giro e costano molto ma molto di più del M5S e sono meno onesti... non ci credete: http://arkiviorossi.blogspot.it/2014/02/m5s.html
Sergio ha ragione senza se senza ma
RispondiEliminaa Nicola Giuliano gli auguro in bocca al lupo per il suo prossimo film e suvvia
lei non era il bersaglio principale della critica ha solo detto che ha buoni rapporti con Ualter :D
pace e bene
No scusa, sergio non ha ragione affatto. Ha scritto delle porcherie e fatto una figura misera. Senza se e senza ma.
EliminaLa figura misera l'ha fatta lo pseudo produttore Giuliano cheminaccia Sergio ma in realtà non smentisce nulla di quello che lui ha detto. Sergio ha scritto un grande post, come sempre e plaudo a lui come una delle poche voci libere e intelligenti nel 'anorama di una informazione sempre più asservita alle logiche e gli ibteressi del mega inciucio!
EliminaSono esterefatto: ho appena letto un produttore cinematografico il cui film ha vinto un Oscar, dichairarsi contento del fatto che il potenziale economico del film sia stato appena ucciso da una dissennata strategia che ne ha privilegiato, contrariamente a qualunque regola della cinema industry, l'uscita su una rete televisiva privata. Ancor più inverosimile è che questo rpoduttore cinematografico vorrebbe farcvi credere che il proprietario della suddetta emittente televisiva, tale Berlusconi Silvio, (che non e esattamente un irrilevante e marginale imprenditore televisivo di scarsa fortuna, ma il PADRONE DELL'ITALIA che condizionale sorti del Paese da 30 anni) abbia operato tale gestione scriteriata del film senza aver nessun potere di farlo in quanto non sarebbe lui che avrebbe messoi soldi... Avete visto tutti Babbo Natale con tanto di slitta e renne volare in cielo...
RispondiEliminaIo non penso bene di uno che esordisce dicendo: prima mi informo sul suo patrimonio personale e poi, se è consistente, le faccio causa....
RispondiEliminaNon ho altro da aggiungere Sig. Giuliano, anche se ciò che scrive fosse vero, non le credo, proprio per i toni minacciosi si esordio della sua lettera!
errata corrige: "di esordio
EliminaGentile Signor Sergio,
RispondiEliminapunto per punto, il suo delirante articolo, è stato smontato.
Talvolta bisognerebbe documentarsi con molta attenzione ma forse a voi, e a chi vi legge, interessa il sensazionalismo.
Buona vita Signor Sergio e in bocca al lupo per le sue future "indagini".
Gentile Sig. Nicola Giuliano
RispondiEliminaA mio giudizio la sua puntuale contestazione su numeri, definizioni e citazioni, va inserita nel grande capitolo “adesso ve la dico io la verità”. La verità?
Sappia che nella comunità scientifica si usa dire che “stressando sufficientemente a lungo i numeri, loro ti diranno qualsiasi cosa”. Tanto per orientarci tutti quanti sulle verità incontestabili.
Comunque ha fatto bene a contestare, per quel che vale.
Dal mio punto di vista questa volta non sarà necessario iniziare la battaglia dei numeri e credo che il Sig. Sergio Di Cori Modigliani possa concludere la questione con quanto già scritto nella pagina del suo blog in data venerdì 7 marzo 2014, addirittura prima e non parlando di lei del suo film.
Faccia il possibile per leggerla senza pregiudizi e con un po di umiltà troverà molte cose che dovrebbero farla riflettere.
A me il film è piaciuto.
@ottaviano Sandri
RispondiEliminail post di Sergio di Cori Modigliani è documentatissimo. Quello di Giuliani no! Anzi ammette i finanzamenti (anche se per importi diversi) e poi ci propina una serie lacrimevole di incarichi di insegnamento saltuari quasi a convincerci di essere un povero precario che ha avuto la fortuna di veder riconosciuto il suo talento esclusivamente per merito e non per i soliti metodi nepotistici clientelari che in questa italietta cinematografica berluscona e veltrona rappresentano un caso piú unico che raro. L'unica cosa che Giuliani deve spiegare (ma si guarda bene dal farlo perchè evidentemente non può, è come abbia potuto permettere a Berlusconi di bruciargli il potenziale economico del film in sala, facendolo trasmettere da Canale 5 il giorno dopo l'Oscar, un caso che non ha precedenti nella storia del cinema, e che rivela che Sergio ha ragione. Il vero padrone del film è Berlusconi. E anche dell'Italia evidentemente. Iuliani la smetta di prendervi per degli stupidi e di raccontarci le favole. E di insultare (spacciatori etc) una delle poche voci libere e di verità sopravvissute (non so ancora per quanto) in questo disgraziato paese fi figli di, nipoti di e amici degli amici.
Non e' lecito minacciare una querela in funzione solo dello status patrimoniale dell'eventuale querelato: a mio parere e' una minaccia ed una ingiuria insieme che meritano entrambe una querela.
RispondiEliminaDirei precisazioni quantitative più che qualitative... che l'articolo di Modigliani com'è nel suo stile avesse parecchi elementi un po' volatili e includesse congetture (come quelle relative alle affermazioni rilasciate alla Gruber) è evidente, ma nell'insieme mi sembra che questa lettera non faccia che confermare l'imponente ombra della politica e degli interessi privati sull'intera faccenda... ciò non toglie nulla alla bravura degli artigiani del cinema che hanno confezionato un film che ricordiamolo ha vinto già molti premi oltre all'oscar...
RispondiEliminaHo visto il film appena è uscito e mi è piaciuto. E spero davvero che tal "Nicola Giuliano" sia soltanto un misero mitomane.
RispondiEliminaPerché se davvero fosse il produttore, contribuirebbe a sua insaputa a spiegare il declino culturale di questo povero Paese.
La "premessa" è da incorniciare, una battuta da commedia all'italiana.
Ipotizzando che non sia una triviale caricatura ma "l'originale", direi che l'arroganza, l'albagia, la rozzezza e la maleducazione di questo personaggio, già da sole basterebbero a qualificarne lo scarso spessore. Degno dei più beceri luoghi comuni sull'italiano medio: "lei non sa chi sono io?"
Aggiungo che ha dimostrato di non possedere neanche l'acume per capire che non solo non ha spostato di una virgola il senso delle critiche ma anzi le ha avvalorate. I dubbi restano. E in questa mirabolante e "trasparente" arringa ha omesso di dire una cosa importante credo, e cioè quali siano state le altre "varie fonti" di finanziamento. Ci avrebbe aiutati a capire di più. Come dicono gli anglosassoni: follow the money.
Avrebbe fatto miglior figura tacendo.
Un produttore da premio Oscar me lo figuravo come un uomo di classe e di intelletto ma evidentemente mi sbagliavo. E credo che sia assolutamente coerente con il quadro generale dell'Italia attuale e con la volgare decadenza rappresentata dallo stesso film da lui prodotto.
Chissà, forse ora gli sarà più chiaro perché questo spazio che l'ha ospitato, "Libero Pensiero: la casa degli italiani ESULI IN PATRIA", si chiama così..
Ad maiora
S.Vetrone
Il successo di un film, di un libro, purtroppo, non raccoglie solo consensi positivi, ma attira anche tanto livore da chi non è riuscito, nella vita... quando si è fuori dai giochi, si parla senza sapere nulla a riguardo. Quando si è nei giochi, non si riesce mai a spiegare perchè succedono certe cose
RispondiEliminaL'Italia perdona tutto, ma non il successo.
RispondiEliminaL'Italia da oggi è un paese meritocratico, era ora che qualcuno lo sottolineasse.
RispondiEliminaE pensare che quasi quasi credevo che regista e protagonista fossero politicizzati. Ha ragione Elkann chi non lavora vuol dire che non ne ha voglia, chi si suicida non ha voglia di vivere poichè annoiato, aegritudo virale?
Quindi mettiamoci bene in testa che i seguenti premi internazionali (detti a caso) non sono minimamemte sputtanati/pilotati: Festival di Sanremo, auto dell'anno, Oscar, Grammy, Nobel, per quest'ultimo alla pace è candidato Putin in lizza con Snowden.
L'esercito delle pezze al sedere si scusa per i pochi commenti ma il fine settimana fa festa, sai, per quello sono ancora di sinistra.
Un saluto a tutti.
..le chiedo scusa, ma mi permetto di far notare alle anonime meteore che il suo è un commento "sarcastico".
EliminaNo, perché alcuni "tifosi" credo proprio che difettino di capacità intellettive. Tradotto: non capiscono quello che leggono. E credo purtroppo che non abbiano neanche nessuna consapevolezza della realtà in cui vivono.
S.Vetrone
Probabilmente avevo peccato di ottimismo, succede sempre più spesso ultimamente.....
EliminaGrazie, in effetti la sua analisi è più che appropriata e apprezzo la sua educazione/discrezione, non era mia intenzioni complicare il tutto.
Credo che la forza di questo blog sia quella di informare, poter interagire e permettere la crescita individuale, ognuno al suo ritmo.
Per chi invece ha chiaramente altri fini, c'è solo da rattristarsi.
Che bello è lunedì!
Io invece trovo la risposta di Nicola Giuliano molto sensata e senza alcuna acredine.
RispondiEliminaE' ora di finirla di usare internet come si vuole! Teniamo poi presente che Sergio è uno scrittore e giornalista e dunque il codice deontologico della professione lo dovrebbe conoscere. Quindi i casi sono 2 (a- ha ragione e quindi non ha nulla da temere b- ha torto e quindi ha sbagliato)
Forse (nonostante le campagne sul bavaglio alla rete di molti vicini al M5S quale il diritto di rettifica ) –che promuove una oculata e rettifica da pubblicare (come ha fatto Modigliani) entro le 24 ore era giusta?
O no?
Io penso proprio di si….
Mi sembra che in tutto questo affannarsi a darsi adosso l'uno con l'altro, si sia dimenticato un fatto tutt'altro che secondario. Si sta parlando di un'azienda privata che deve rispondere ai propri azionisti e non ad altri. I soldi pubblici che ha utilizzato sono tutti perfettamente legali e, qualora non lo fossero bisogna documentare le irregolarità e non parlare per punto preso. Troppe persone qui hanno sposato una religione e hanno, di conseguenza, accantonato ogni barlume di capacità critica. Ciò che emerge da chi contesta Medusa è uno dei più importanti motivi del declino di un popolo: l'ignoranza unita alla presunzione.
EliminaAvevo deciso di fare una piccola ricerca a fini di un autonomo ed indipendente fact-checking. Mi sono fermato al primo punto:
RispondiElimina"1) Il film non è prodotto né da Medusa né da Giampoalo Letta, come si evince anche dai titoli del film. Medusa ne è semplicemente distributrice e ne detiene i diritti Tv.".
Sulla pagina del sito di Medusa relativa al film in questione (http://www.medusa.it/film/1229/la-grande-bellezza.shtml) si legge quanto segue: "Produzione: Indigo Film con Medusa, in associazione con Banca Popolare di Vicenza per l'Italia, Babe Films, Pathé e France 2 Cinéma per la Francia". Qualcosa non mi torna. Nicola Giuliano afferma che il film non è stato prodotto da Medusa mentre sul sito c'è scritto che è stato prodotto da Indigo Film con Medusa. Allora vado a vedere chi c'è dietro Indigo Film. Ecco che sul loro sito internet si legge che Nicola Giuliano è uno dei co-fondatori della Indigo Film. Allora mi fermo qua con le ricerche poiché Giuliano non solo si è smentito da solo ma ha svelato un meritevole intreccio di interessi cinematografici. Andare avanti con le ricerche implica una inutile perdita di tempo.
Giampaolo Letta " Nel 2004 è diventato vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film. "
RispondiEliminaFonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Giampaolo_Letta
Modigliani=Cazzaro
RispondiEliminaForza Roma! Lazio merda!
EliminaPiù mi documento e più mi convinco che l'autore della lettera non è Nicola Giuliano. Anche Alessandro Sallusti dà ragione a Sergio: http://www.ilgiornale.it/news/interni/iniziative-giornale-998385.html
EliminaPurtroppo credo che sia proprio lui. Non sapevo chi fosse. Ho fatto una breve ricerca e sono approdato sul suo profilo facebook.
EliminaSono rimasto basito.. Vi lascio immaginare il livello dei commenti. Da circolo ricreativo cafonal chic (più cafonal direi). Piaggerie soprattutto (da seguito di infimo ordine) e poi insulti, minacce.
Nessuno di loro avrà neanche letto il lungo articolo di Cori Di Modigliani. Che tra l'altro dedica soltanto dieci righe (!!) a questo signore.
E inizio a pensare che il reale motivo del suo altrimenti immotivato livore stia tutto lì, in un malcelato COMPLESSO DI INFERIORITA'.
S.Vetrone
Sergio buongiorno, approfitto di questo spazio per segnalarle gli rss sono fermi come aggiornamento al post " Possono i poveri fare cultura..." del 27 dicembre 2013.
RispondiEliminaProblema tecnico '
Sorry, "problema tecnico" voleva essere una domanda :-)
RispondiEliminaRicordo molto bene che per arrivare agli Oscar del 2010 Mediaset aveva avviato una forte campagna di promozione per Baaria, confezionato per vincere come miglior film straniero, puntando sugli stererotipi classici dell’Italia che piacciono agli americani. Non ce la fece perché Berlusconi era troppo in prima fila e venne bruciato per l'antipatia a livello internazionale. Due link per ricordare. http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2010/01/21/news/perche-baaria-ha-fatto-flop-1.18256 http://archiviostorico.corriere.it/2012/luglio/30/Tornatore_quante_invidie_soffro_ancora_co_9_120730067.shtml Probabilmente Mediaset aveva bisogno di quell'Oscar per i suoi affari, per far girare i soldi a livello internazionale, e ha rilanciato l'operazione in modo più furbo, rimanendo defilata, con un prodotto sempre fatto di stereotipi, ma aggiornati al clima di antipatia che fece saltare il film nel 2010. Se l'avversità che gli americani provano verso lo stile berlusconiano è così forte, perché non farci soldi confezionandogliela in un film? Così l'operazione Oscar a questo tentativo è passata. Ora per un po' di anni si dovrà stare a cuccia, poi quando ci sarà bisogno si faranno di nuovo avanti.
RispondiEliminaRimane comunque il fatto che Berlusconi è coproduttore e titolare dei diritti del film, e non è poco..
RispondiEliminaPer il resto la recensione più azzeccata del film mi pare quella che dà Fantozzi in uno splendido videoremake diventato virale su youtube.
è un gran film e richiede un pò di impegno e una certa sensibilità per essere capito.
RispondiEliminacitando il film stesso: "solo perchè tu non hai capito, non vuol dire che nessuno possa capire". tutta la dietrologia nell'articolo di modigliani è intrigante ma dove sono le prove? e soprattutto perchè non ha risposto al produttore se è tanto certo di quello che dice?
Che delusione. Non credevo che il Movimento 5 stelle fosse composto dallo stesso tipo di persone ingenue che si sono fate infinocchiare da Berlusconi, ma leggendo qui so che non mi mischierò più
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