"Essere italiani: che tragica perdita di tempo!"
Ennio Flaiano, 1962
di Sergio Di Cori Modigliani
Sulla campagna mediatica in Italia e sulla impossibilità di essere normali.
Ieri è stata una giornata molto faticosa, all'insegna (Flaiano docet) della perdita di tempo.
Una volta arrivati in Italia i dati sulle elezioni amministrative in Francia, sui social networks, i piddini si sono scatenati facendo girare vorticosamente e in maniera virale un articolo firmato Michele Di Salvo uscito un paio di giorni prima, nel quale si spiegava che Grillo aveva chiuso un accordo con Marine Le Pen.
E' stato uno spettacolo impietoso.
Per ore e ore, chi si occupa di politica (da cittadino pensante) è stato inevitabilmente costretto a rintuzzare quelle sciocchezze -peraltro false- spiegando, rispondendo, cercando di argomentare, ma la macchina del fango ormai era partita e intanto partiva l'attacco ai fianchi della divisione televisiva Rai, ben schierata e pimpante, che sui talk show mattinieri definivano il M5s il partito dell'anti-politica, il partito anti-europeista per antonomasia, alleato naturale del Front National francese. Una manovra ben orchestrata alla quale non era possibile replicare perchè la televisione non è un medium interattivo e lo spettatore è costretto a subire in maniera passiva le immagini che scorrono sul video, senza alcuna possibilità di replica.
Poi, al pomeriggio, è stato costretto a intervenire Grillo, di persona, sul suo blog, pubblicando un accorto post lungo tre righe che aveva la forma e il sapore sostanziale di un comunicato ufficiale, grazie al quale è stata messa la parola fine a tutta la penosa faccenda.
E i piddini sono scomparsi, allietati dal fatto che -secondo loro- comunque erano riusciti senz'altro a convincere qualcuno che i pentastellati sono dei fascisti pericolosi.
Un aperitivo mediatico che ci illumina sull'attuale clima politico.
La stressante giornata di ieri mi ha definitivamente convinto che in Italia, il termine "contro-informazione" ormai è inapplicabile, soprattutto sul web. Essendo un paese ormai regredito, i partiti tradizionali, sapendo di non essere in grado di contrastare l'opposizione e il malcontento popolare con argomentazioni razionali e sensate (gli italiani sono regrediti ma non sono fessi) hanno ormai imposto il loro stile mediatico praticando il falso, la diffusione della menzogna a tutto spiano, la calunnia, la diffamazione, costringendo quindi ad abbassare il livello in maniera impietosa. E' un trucco ingegnoso, il cui fine consiste nell'impedire di affrontare i temi sostanziali, dal Fiscal Compact alla finanza speculativa, dai necessari investimenti al reddito di cittadinanza, dai tagli lineari alla corruzione e agli sprechi indecorosi dell'attuale classe politica dirigente. Perchè ci sono soltanto 24 ore al giorno e si è costretti a investire la propria energia nel metterci una pezza quando parte la diffusione delle falsità.
E' necessario, quindi, evitare qualunque appiglio che possa alimentare la possibilità di creare con facilità confusione, dubbi, quello stato di nebbia pastosa che è caratteristica della cultura mafiosa, non a caso detta anche "la piovra". Termine, questo, usato non in riferimento ai suoi tentacoli come i più erroneamente credono, bensì in relazione alla sua strategia mediatica. L'animale piovra, infatti, ha una particolarità tutta sua, costruita dalla sua genetica ittica: quando sente intorno a sè il pericolo incombente di qualche predatore, eietta una sostanza molto densa, di colore nerastro, oleosa, che ha la particolarità di formare intorno a sè una vasta coltre nebbiosa, una specie di cappa che fa perdere l'orientamento a tutte le specie di pesci. Approfittando della confusione generata intorno a sè, la piovra si dilegua e scompare. Quando la nebulosa dirada, non c'è più, è sparita, ormai lontana.
Bisogna essere molto accorti per prevenire il lavoro della piovra.
La giornata di ieri mi ha definitivamente confermato una mia personale idea sull'intervista di Grillo a Mentana, che qui condivido con voi.
L'ho seguita con molta attenzione, e va da sè che la mia energia era concentrata sulle domande e le risposte. Quando è finita, ho spento la televisione perchè volevo rifletterci sopra senza quindi essere sviato dai commenti dei giornalisti in studio.
Lì per lì è avvenuta una cosa singolare che mi ha colpito.
La sensazione che quella trasmissione mi aveva lasciato era quella della tristezza.
Per molte ore mi sono interrogato su questa emozione, senza trovare una adeguata risposta.
Il pomeriggio del giorno dopo l'ho guardata ancora, la sensazione permaneva.
Infine, l'ho rivista una terza volta, e finalmente ho capito.
Al di là della sostanza inerente alle risposte, c'era un altro messaggio fondamentale che quella intervista ci ha regalato: la codificazione della totale indecente anormalità di questo paese.
Ecco perchè.
Beppe Grillo è un uomo di spettacolo e conosce molto bene il medium televisivo avendoci lavorato per lungo tempo, è davvero la sua specifica competenza tecnica. E' quindi abituato a calcolare i ritmi, i tempi, la mimica, i colori, soprattutto la scenografia, perchè niente è mai lasciato al caso, è la differenza tra i professionisti e i dilettanti. Tanto più in una occasione come questa, dove la sua funzione era quella di leader politico con la consapevolezza di star interpretando la volontà e le aspirazioni dei milioni di italiani che gli hanno dato fiducia.
Quella intervista era claustrofobica, e soltanto in paese anormale poteva essere stata confezionata in quel modo.
Come sarebbe andata in onda, invece, in un paese evoluto e normale, diciamo l'Olanda o la Gran Bretagna?
Era la prima intervista ufficiale di Grillo alla televisione italiana, davvero un ottimo colpo mediatico, dal punto di vista professionale, per Enrico Mentana. Essendo un giornalista di lunga esperienza, l'avrebbe costruita e proposta presentandola come tale. Sarebbe apparso in video facendosi riprendere sulla soglia della casa di Grillo, con la porta aperta, facendoci vedere, magari, i suoi operatori e i tecnici delle luci che sistemavano gli ultimi cavi allacciandoli alla consolle. Mentana entrava dentro, facendo seguire ai telespettatori passo per passo l'intrusione della televisione nel privato del leader. Grillo gli andava incontro e lo invitava ad accomodarsi, sedendosi sul divano del salotto mentre Mentana si accomodava su una poltrona di fianco a lui, e la telecamera indugiava un attimo su qualche suppellettile, un vaso da fiori, due o tre quadri appesi al muro. Oppure lo seguiva nel suo studio e Grillo si accomodava dietro la scrivania del suo ufficio e Mentana seduto su una sedia, inquadrando lo scaffale della libreria, e alcuni tomi appoggiati sul tavolo. Magari decidevano di far vedere anche una cameriera che portava un vassoio con una bottiglia di acqua minerale con due bicchieri.
Così sarebbe stata trasmessa in qualunque paese civile del mondo.
Impossibile in Italia.
Perchè Grillo, giustamente, ha deciso di muoversi con saggia prevenzione.
Lui è apparso all'improvviso, bum, in piano americano, senza che siano state mai inquadrate neppure le mani. Dietro di lui una tenda pesante di color rosso scuro, piuttosto spessa e anonima. Identico tessuto dietro Mentana che non veniva inquadrato neppure a figura intera.
Era un incontro sospeso nel tempo e nello spazio, poteva essere stato realizzato dovunque, anche dentro una cantina.
Perchè era l'unica possibilità realistica di impedire manomissioni, di evitare manipolazioni al photoshop e al videoblurring, di aggiungere magari un quadretto in cui si vedeva Marie Le Pen e la scritta in pittura fosforescente in cui c'era scritto "al mio fraterno amico Beppe per la nostra vittoria comune" o immettere delle immagini subliminali incastrate dentro un paesaggio a olio, o riprendere i libri sul tavolo e magari vedere il dorso di un manuale terroristico scritto da Osama Bin Laden o qualcosa di analogo. Un esperto grafico che ho consultato mi ha spiegato che il rosso scuro e un tessuto molto spesso impediscono ogni forma di intervento secondario. Mai inquadrate le mani; qualcuno poteva aggiungere, non lo so, un anello della Spectre, un braccialetto di una loggia massonica.
E Mentana lo ha capito e ha accettato; questi, a mio avviso, devono essere stati i termini.
Il messaggio che a me è arrivato è stato questo: "non siamo un paese normale, non possiamo permetterci il lusso di vedere un bravo professionista della comunicazione che va a fare il suo lavoro e intervista un importante leader politico nella sua casa, perchè siamo sempre a rischio e non bisogna alimentare la ferocia esistenziale, la cattiveria, il falso, divenuta ormai la caratteristica principale di questo paese; bisogna sempre stare attenti e prevenire il peggio".
Da cui la tristezza.
Ricordo il gennaio del 2013 quando Grillo si era fatto riprendere sul suo camper mentre girava per l'Italia con il suo tsunami tour elettorale. Il giorno dopo, su facebook i militanti del PD e della lista Ingroia diffusero viralmente una immagine in cui si vedeva la fotografia di Benito Mussolini incorniciata dietro il guidatore. Per giorni e giorni migliaia di persone, in rete, hanno investito una incredibile quantità di energia per spiegare che si trattava di un falso. Alcuni hanno abboccato. Pochi giorni dopo, in seguito a una intervistina (pochissimi minuti) di Grillo alla scrivania, quelle immagini erano state riempite dei dorsi di libri come Mein Kampf di Adolf Hitler e inviate su tutte le bacheche di facebook di sinceri democratici. In più d'una occasione sono state individuate immagini subliminari che contengono fotogrammi osceni in diverse e svariate fotografie diffuse a febbraio del 2013 a ridosso del giorno della votazione.
L'Italia, questo è diventata.
Tutto ciò per consigliare di non credere a nulla di ciò che vediamo su facebook o sul web.
Due minuti dopo che saranno finite le primarie on line e sarà stilata la lista definitiva dei candidati alle elezioni europee, inizierà la macchina del fango.
Come la piovra.
Faranno vedere di tutto, inventeranno di tutto, scriveranno di tutto.
Non credete a nulla.
L'intervista Grillo-Mentana è stato un chiaro e forte ammonimento.
Perchè così stanno le cose, questa è la mia opinione.
"Triste è il cielo quando la mente degli umani è obnubilata dall'odio e dalla menzogna" così ci ricordava la parte sporca della natura umana il Grande Bardo.
E io, dei sommi poeti, mi fido più di qualunque altra persona.
Il tentativo di far passare Grillo ed i suoi elettori per dei fascisti, populisti e qualsiasi cosa di aberrante si possa attribuire loro è l'unica arma che i partiti tradizionali hanno per prolungare all'infinito la propria permanenza e la nostra agonia. Ma in realtà per dimostrare che il MS5 non è l'emanazione reazionaria di un elettorato reazionario non c'è neanche bisogno di chissà quali elucubrazioni sofisticate. Basta vedere quali erano i candidati alla Presidenza della Repubblica scelti dal popolo "grillino": Gabbanelli, Strada, Rodotà. Dei nazistoidi, reazionari e "quasi stupratori" non avrebbero mai scelto le persone appena elencate.
RispondiEliminaGentile Anonimo del 25/03, h. 08,34,
Eliminaproprio in nome della prudenza e dell'amore alla riflessione, io preferirei tenere ben salda la distinzione tra l'elettorato e gli eletti del MoV5S, così come la distinzione tra questi ultimi e i leader extra-parlamentari (proprio perché auto-sospesisi in un limbo o Chiapas politico, se vogliamo) del movimento stesso. In particolare la recente notizia di una penale di diverse svariate centinaia di migliaia (!) di euro di multa (sic!) che ciascun 'eletto' sarebbe tenuto a sborsare al movimento (o al tandem-in-grigio che lo guida?) nel caso di discostamento dalla linea di partito nelle proprie iniziative parlamentari, (fonte: intervista di Luigi di Maio a un tg, il tg3 mi pare), clausola che, se ho ben capito, andrà inserita nel regolamento o statuto di partito quanto prima, mi ha lasciata a dir poco esterrefatta. Se dopo le tante sbandierta eriforme istituzionali la Corte Costituzionale sarà ancora in piedi, spero proprio che faccia sentire la sua voce forte e chiara su questoa faccenda.
Per il resto, l'analisi di Modigliani sulla macchina del fango avversaria e sulle raffinate contromisure tecniche implementate dal ben avveduto Grillo mi sembra un vero capolavoro di onesta, corretta e ben argomentata informazione democratica.
marilù l.
Condivido. Sul momento anche io mi sono soffermato su questo sfondo identico quasi da comunicato di gruppo ribelle. Sembrava ambientazione da Chapas e se non era per la faccia, poteva far pensare ad intervista al sub comandante Marcos. Avevo pensato che in effetti Beppe non volesse far trapelare, giustamente, nulla del luogo.
RispondiEliminaNON CREDERO' A NULLA !!!
RispondiEliminaTroppe volte hanno sporcato Grillo, Casaleggio e il M5S senza motivo, perché io possa credere alle loro menzogne... e poi, non è giornalismo quello che vogliono spacciarci trasmissioni come Agorà etc, ormai anche un cretino si accorge che il loro unico intento è quello di gettare fiele su questo Movimento che tanto disturba il PD. Si stanno comportando esattamente come le Tv di Berlusconi quando dovevano favorire l'ascesa di Forza Italia.
Io credo che a parte i pensionati, gli statali e qualche raccomandato, nessuno crede più a questi opportunisti della politica!
Alle prossime politiche il partito di punta sarà l'assenteismo subito seguito da M5S.
Scommettiamo?
Mi scuso con la categoria dei pensionati e degli statali, non coi raccomandati, ovviamente non tutti voteranno PD, anche tra loro ci sono degli eletti!
EliminaSono convinto che non ci credano neppure gli appartenenti alle categorie che hai elencato. Se votano quei partiti è solo per convenienza.
EliminaD'altronde quegli stessi partiti hanno costituito comitati di affari e consorterie praticamente sterminati: proprio per questo perseguono più che possono l'astensionismo, ben sapendo che più cala il numero dei votanti, tanto maggiore sarà l'incidenza di tali consorterie, che equivalgono a preferenze sicure, sul numero dei voti validi.
Ma guardi che non è un complotto della comunicazione italiana l'accostamento con la Le Pen. Magari la notizia dell'accordo è stata una forzatura, ma appoggiata (maldestramente) su una percezione diffusa. Che il M5S fosse un partito fascistoide è qualcosa che hanno pensato autonomamente moltissime persone già da un sacco di tempo. Osservazioni in questo senso sono state fatte da giornalisti, opinionisti, blogger, argomentate, spiegate, sviscerate, discusse.. si può concordare o meno.. ma è tutto fuorchè un complotto per dipingere Grillo come non è. La violenza verbale, la demagogia sfrenata, l'attacco continuo al sistema e alle istituzioni, un modo di fare polica secondo me profondamente antidemocratico e lesivo del tessuto democratico del paese, a base di semplificazioni assurde, di cacce al colpevole, di settarismo, di arringhe alle folle fatte per tirarne fuori e cavalcarne l'irrazionalità, la voglia di essere l'unico partito, il rifiuto del dialogo, il complottismo, l'antielitarismo declinato contrapponendo la gente alla casta, ecc.. per me il M5S ha molti elementi di estrema destra ed estrema sinistra assieme, è sicuramente molto più pericoloso della Lega, del Pdl o di qualsiasi movimento di estrema sinistra.. e non è certo la tv che non guardo ad avermi inculcato questa idea. Della foto di Mussolini o dei libri nazisti non sapevo niente, l'ho letto qui per la prima volta, d'altronde non ho afcebook.. e cmnq non sono certo queste idiozie (avere una foto di Mussolini o una copia del Mein Kampf) che rendono o meno fascistoide un partito. Se vuole può leggere i post su Grillo di Malvino, de Libernazione, di Quit the Doner, di Phastidio, del Manifesto, di Giap (il blog dei Wuming), il Corsaro, Restiamo liberali.. potrei continaure..
RispondiEliminaSpago
.......Se vuole può leggere i post su Grillo di Malvino, de Libernazione, di Quit the Doner, di Phastidio, del Manifesto, di Giap (il blog dei Wuming), il Corsaro, Restiamo liberali.. potrei continaure.....
Eliminati sei dimenticato il blog di "testa di cane" il compare di cacioppo, il blog di "mago zurlì" e quello di "richetto"
...per me il M5S ha molti elementi di estrema destra ed estrema sinistra assieme, è sicuramente molto più pericoloso della Lega, del Pdl o di qualsiasi movimento di estrema sinistra.. e non è certo la tv che non guardo ad avermi inculcato questa idea...
ahahahaah, da premio pulitzer :-))
stefano
Non so come si sia fatto queste idee sul movimento, dato che asserisce di non vedere la televisione devo dedurre che le ha maturate leggendo La repubblica o qualunque altro quotidiano italiano (escludendo Il Fatto Quotidiano). Io le do un consiglio, partecipi anche solo una volta ad un VDAY, quando ci sarà, le garantisco che mescolandosi tra i grillini che arrivano da tutta Italia, scoprirà diverse cose che li accomuna nonostante le diversità: educazione ,rispetto, onestà, pazienza, condivisione e tanto ma tanto senso dell'umorismo! Ma quali elementi di estrema destra o di estrema sinistra? Non si è mai visto un popolo così diverso e così composto, vispo e con le antenne alzate ! Forse è proprio questo che indispone i nostri politici:" non se le bevono tutte, ma usano la materia grigia"
EliminaDeciso autonomamente? Perché, in Italia esiste pure un pensiero autonomo, dopo decenni di battage mediatico implacabile volto a imporre Berlusconi quale emblema e modello universale di corruzione e degrado valoriale, con cui indurre l'espiazionismo e l'autorazzismo volti a giustificare la devoluzione della sovranità, l'abdicazione all'indipendenza e al diritto all'autodeteminazione?
EliminaOvvero gli obiettivi del Partito Demo-Tragico. Quello che Orwell gli fa una.
Si chiama così perché ha causato deliberatamente la peggiore tragedia del paese dai tempi di Brenno.
Ma almeno lui era un barbaro.
Ti ha già beccato l'anonimo delle 9,17!! Ecco cosa intendo quando dico che i grillini sono Vispi, con le antenne alzate e senso dell'umorismo.......
Elimina@Anonimo Stefano delle 9.17: i blog che ho citato farebbe bene a leggerli anzichè sbertucciarli.. non sono tenuti da cretini e se li conoscesse li apprezzerebbe.. il fatto che evidentemente senza conoscerli lei li critichi a caso perchè forse le suonano buffi i nomi la fa sembrare scemo. Se per caso lei è un grillino non lo dica in giro o farà un danno al Movimento! Quanto alle mie idee non è necessario siano da premio Pulitzer, possono pure essere sbagliate, ma hanno pari dignità delle altre diverse e favorevoli al M5S. In ogni caso il concetto resta valido: ben prima e indipendentemente da qualsiasi fesseria superficiale abbiano scritto sui giornali o mandato in onda in tv, molte persone, acute, in gamba, di aree diverse, liberali o di sinistra, avevano già tirato fuori (giustamente o sbagliando è uguale) l'analogia tra M5S e partiti fascistoidi. Se lei legge cosa hanno scritto negli utlimi anni vedrà che non si basano sulle foto di Mussolini photoshoppate. Ci troverà argomenti razionalmente esposti e discussi. Se le interessa vada a vedere. Se non le interessa, vabbè, ma allora perchè commenta a caso gli interventi altrui?
Elimina@Anonimo delle 9.19 Non vedo quasi mai la tv e non ho facebook.. quotidiani non ne leggo su carta, salvo gli inserti della domenica di Manifesto, Sole e Corriere (che impiego tutta la settimana a finire:) in compenso uso molto internet e ascolto la radio.. la Repubblica mi fa schifo come giornale le poche volte che mi capita in mano ma forse esagero.. non so.. siccome ho un po' di passione per la politica el'attualità leggo qualche decina di blog e seguo diversi giornali online a seconda del tempo che ho.. cerco di sentire tutte le voci e leggo anche il blog di Grillo o quello di Messora che mi è sempre piaciuto.. leggo anche Civati che vede convergenze tra csx e M5S.. Ho amici grillini e anche una fidanzata che si è impegnata nei primi anni del Movimento.. ovviamente mi hanno raccontato tante cose, abbastanza simili a quelle che dice lei (partecipazione, onestà, impegno, condivisione..), ma io non sono d'accordo con il loro ottimismo. Mi sembra che vogliano credere a tutti i costi che impegno e parteciazione rendano un Movimento automaticamente buono. Avendo sentito i comizi di Grillo, avendo seguito il blog, sentendo gli eletti del movimento, seguendo i ragionamenti dei blog che ho citato, mi sono fatto un'altra opinione molto negativa dei 5S e - per ora - la confermo.
@clack
Se non esistesse, ciò che lei dice cadrebbe sotto la sua stessa osservazione.. e i 5 stelle stessi non avrebbero un pensiero autonomo.. Io credo che sia possibile un pensiero autonomo in Italia oggi, dopo tutto quel che c'è stato. Autonomo non significa nato e cresciuto nel nulla ovviamente. Ma semplicemnte un pensiero che cerca di essere critico e autocritico, aperto e disponibile a cambiare, informato seguendo le tante diverse voci e argomentazioni possibili, etc.. Questo pensiero è possibile perchè in Italia per quasi tutti esistono un'infinità di fonti d'informazione, un'infinità di luoghi di confronto o di riflessione approfondita e seria, argomentata e controargomentata: giornali, libri, riviste, internet, radio, tv, conferenze, congressi, centri culturali e sociali, etc.. il punto sta nella volontà/capacità del singolo. Ovviamente chi ha un pensiero "autonomo" non arriva a pensarla nello steso modo: può in buona fede sostenere Grillo o in buona fede pensarne malissimo.
Più che aver espresso opinioni, mi pare che lei abbia esternato sensazioni, del tutto personali certamente, ma nel momento che le esterna pubblicamente, devono esser circostanziate, poiché come è noto, avere opinioni fondate sul mi pare e sul mi sembra, di sicuro è tutto tranne l'avere opinioni ponderate.
EliminaPer tutti quei blog che ha elencato, anche in quel caso nulla di concreto, la solita retorica sulla quale molti ci campano e si creano reputazioni che nel caso del M5S, sfocia nel solito Argumentum ad Hominem.
Se ha qualcosa di più sostanzioso e che possa offrire qualche spunto di riflessione...
(Eugenio Bongiorno)
Complimenti, i suoi articoli sono sempre molto interessanti.
RispondiEliminaIn questo io ho trovato una grande verità, cioè la parte nella quale lei sostiene che i media, i partiti, insomma il mainstream, sta adottando la peggiore delle strategie mediatiche che un avversario (il m5s in questo caso) possa affrontare, ovvero la mistificazione delle parole e persino delle immagini. Questi stratagemmi nel nostro paese trovano terreno fertile perché il popolo italiano è drogato dalla comunicazione che tende al gossip e contemporaneamente al tifo.
Il fruitore medio (il vero lettore è più attento e meno vulnerabile) viene facilmente distratto dai problemi essenziali, dalle questioni fondamentali, e viene spotato da un lato su un piano in cui apparentemente sembrano essere rivelate verità nascoste che dovrebbero smascherare menzogne inenarrabili (anche l'uso di vocaboli altisonanti contribuisce allo scopo), per cui una battuta di un "semplice grillino" può diventare l'inconfutabile prova che l'animo del M5S è "fascista", che il concetto dell'unovaleuno è messo in discussione dall"autorità" di Casaleggio e tutte le menate varie; dall'altro lato, non dovesse bastare la prima tattica, il linguaggio passa dall'allarmismo del terrore e del pericolo delle libertà, all'esortazione del fruitore nel lasciarsi convincere dal senso di appartenenza ad una forza politica in un certo senso aulica, superiore per chissà quale dono divino, e quindi il richiamo del tifo in senso calcistico, per cui non convincendo, ad esempio, la balla del pericolo democrazia M5S si passa alla derisione, all'improbabile dimostrazione della scarsa qualità di tutto il sistema di democrazia diretta sperimentato (che va certamente migliorato), ad affermazioni secondo le quali si è populisti solo perché si dice di apprezzare il M5S.
In entrambe le fasi, comunque sia, è evidente l'unica capacità da parte di questi soggetti, ovvero denigrare l'avversario anche inventando menzogne ridicole senza riuscire in nessun modo a contrastarlo nel merito e quindi sconfiggerlo proponendo qualcosa di alternativo e realmente migliore.
Per quanto riguarda invece la lettura della "scenografia" adottata da Grillo per l'intervista, non sono d'accordo con la sua visione, credo che sia stata una scelta dettata proprio dal voler l'attenzione principalmente su Grillo, quel tipo di sfondi e di inquadrature, primi piani angolati in cui far risaltare gli occhi, sono molto usate da Messora (attuale capo della comunicazione del M5S se non erro). E al di là delle possibili manomissioni, il drappo scuro alle spalle anche dello stesso Mentana evita distrazioni, riflette una luce più rilassante. Le mani sono state inquadrate un paio di volte, forse le è sfuggito, ed è stata inquadrata la mano sinistra, proprio quella con la fede. E' vero, nulla è stato lasciato al caso, sperando in bene.
Grazie
Non ho visto l'intervista di Mentana a Grillo per cui non posso commentarla. Trovo molto interessanti queste riflessioni e suggerimenti sulle manipolazioni de"l''informazione", sulle infinite e variopinte geniali possibilità (tecnologiche, retoriche, massmediologiche ecc.) di falsificare la/le verità per dirottare i voti in una direzione piuttosto che in un'altra, sulla difficoltà per gli esseri pensanti di conoscere, di sapere, di essere informati, di potersi fare un'opinione sulla base di fatti certi, chiari, confrontabili, lineari. E' già abbastanza difficile fare un ragionamento razionale e interpretare la realtà "scientificamente" avendo a disposizione i vari componenti, ma le cose si complicano se i componenti vengono falsificati, distorti, manipolati, e il senso dei concetti viene capovolto ecc. ecc... E in un sistema politico democratico basta ancora convincere una qualsiasi maggioranza con promesse e bugie per vincere... In questo i giornalisti venduti e disonesti hanno una responsabilità gravissima, e se questa è la "libertà di stampa", allora buonanotte. E qui non voglio fare il moralista. Il problema è che molte persone si stanno suicidando, stanno depressi, disoccupati, senza speranza... Comunque, è da quando esiste il M5s che si sente dire che "sono populisti", che "sono fascisti", che "sono radicali", che "sono come un gregge o una setta con il Guru Beppe e il Guru Casaleggio", che sono "comunisti", che sono anarchici, che sono i rappresentanti dell'"antipolitica", che vogliono solo sfasciare ecc. ecc. e che non vogliono apparire in Tivù perché sono tanto arroganti e non si degnano neanche di dialogare con la gente perché non hanno il coraggio di confrontarsi, ecc. ecc. Insomma, una macchina del fango GIGANTESCA: altro che inchiostro della piovra! Quindi ora noi tutti siamo chiamati a confrontarci e a fare i conti con questo problema della dis-/informazione. E bisognerà anche trovare una soluzione al problema. Ma non solo. Abbiamo l'acqua alla gola. La situazione in Europa, non solo in Italia, è drammatica. Però secondo il mio parere Grillo non sta adottando una strategia comunicativa appropriata perché a molte persone non piacciono certi toni di vendetta, le urla, le volgarità, le offese, le battute, le polemiche, il razzismo. Se il M5s riuscisse a rappresentare dei contenuti "moderati", "equilibrati", "sobri", "realizzabili", "verificabili", "seri", "ragionevoli" "logici" in modo "convincente", senza quindi far passare un generico messaggio di protesta e di aggressività tipo tutti a casa criccacastacorruzione, allora anche quelle persone che non sanno più chi cacchio votare potrebbero forse convincersi. Molti non hanno voglia di fare la rivoluzione. Vogliono solo e finalmente un cambiamento... E dire che "bisogna uscire dall'euro" non è di destra. Si tratta di farsi due conti per capire che la causa di moltissimi problemi che oggi abbiamo è "per forza" la moneta unica. Ma di questo in televisione non se ne parla molto... per ignoranza o per malafede? Walter
RispondiEliminaBello il suo commento, ma, nelle ultime frasi, si capisce che non ha visto l'intervista, anche se lo aveva premesso, perché il tipo di comunicazione di grillo è stato improntato sulla calma, la serietà, la cortesia e la mancanza di volgarità. Si guardi l'intervista e poi commenti nuovamente.
EliminaP.S. per Modigliani.
Le mani di Grillo sono state inquadrate, così si è potuto notare che non gesticolava e non era neppure nervoso. Io, da donna, ho notato che ha delle belle mani.
Io credo che più che dai media, il danno alla capacità di essere soggetti in grado di interpretare la realtà e di essere cittadini in grado di partecipare alla costruzione di uno stato democratico, venga assolutamente dall'istituzione scolastica. Credo che più che ad una trasformazione del sistema dell'informazione (sicuramente essenziale strumento di manipolazione delle coscienze), si debba assolutamente puntare ad una rivoluzione del sistema dell'istruzione. E' la scuola, la vera piovra del sistema. Quello che dovrebbe essere uno strumento di crescita sociale è solo uno strumento di tortura di massa.
RispondiEliminastefano
Ha pienamente ragione Sergio, cercano in tutti i modi di farci perdere tempo... vogliono costruire più asili nido al posto di dare un sostegno serio alle madri che vogliono educare in prima persona i propri figli, creano continuamente nuova burocrazia per... ci vogliono stressati stupidi, di corsa come me in questo momento...smascheriamoli
RispondiEliminaAndrea
Capisco il senso dell'articolo e lo condivido.
RispondiEliminaPure io mi sono chiesto il perchè di una parziale ma ben distinta insoddisfazione.
Il set è sicuramente influente, personalmente nella ricerca dell'anello debole sono arrivato ad un'altra conclusione e proverò a spiegarla.
Ho trovato a dir poco grottesco che una persona famosa e onesta dovesse spiegare qualsiasi cosa a un giornalista (e non uno qualunque o alle prime armi), il quale a qualsiasi affermazione si dimostrava sorpreso o poco coinvolto come se ingiustizie e sotterfugi fossero ancora da vagliare come tali da Adam Kadmon.
Non è facile spiegarlo, è come assistere ad un processo dove un innocente senza accusa alcuna dovesse dimostrare di essere innocente e dovesse pure essere oltremodo credibile.
Non è possibile che Mentana non sappia bene in cosa consiste il MES, il Fiscal Compact, cosa sia un debito immorale o che non comprenda certi comportamenti tipo quella della Signora Boldrini riguardo l'applicazione della tagliola.
Vogliamo cercare di capire da chi è voluto l'attuale governo??
Io mi aspetto che un giornalista vero faccia domande, molte "seconde domande" (ossia quelle scomode che incastrerebbero chiunque non è sincero corretto e onesto) e permettere al pubblico di capire, non parlare in politichese e passare da un argomento all'altro.
Credo che Beppe si sia scelto l'intervistatore meno peggio disponibile e ha chiarito che non era in brodo di giuggiole.
Mi fermo e chiudo con l'idea di Europa del Signor Mentana : "l'Europa è quella cosa per cui noi abbiamo firmato un impegno ad entrare nell' area della moneta unica già ormai 18 anni fa che ci condiziona ma ci ha dato la possibilità di non andare alla deriva."
Ha detto più o meno implicitamente due cose: che per lui non va così male grazie all'Europa e all'euro, e, che abbiamo firmato il nostro impegno per accedere alla moneta unica, grazie a rappresentanti che si presume abbiano fatto i nostri interessi??
Ho capito che al conduttore va bene come sta andando, ora capisco anche il perchè della mia sensazione.
Forse sono solo permaloso e non siamo alla deriva.
Lei, a mio modestissimo avviso, è quello che una volta veniva chiamato "un intellettuale"; prova ne sia, non si offenda, che Lei è poco conosciuto e non scrive per giornali nazionali e non è un "opinionista".
RispondiEliminaLei è una vestigia di una Grande scomparsa Italia.
Pasolini
Sergio è un tesoro ancora nascosto per il grande pubblico Italiano , spero che venga alla luce al più presto con il suo stupendo splendore.
EliminaGentile signor Pasolini in versione zombie, concordo in pieno con questa Sua valutazione.
Eliminamarilù l.
Alle volte fatico un poco a completare la lettura di alcuni commenti,che siano pro o contro Grillo o il Movimento.Perchè ,senza offendere nessuno,mi sembra talmente palpabile e drammatico il declino morale,materiale e psichico del nostro Paese,che il solo pensiero di affidarne la rinascita agli stessi responsabili della catastrofe mi sembra tesi sostenibile solo da imbecilli.O da corrotti collusi o pazzi incoscienti.Escludo solo gli ignoranti sempliciotti raggirati ed incapaci di uscire dal cerchio della propaganda di regime.Il resto più che aria fritta è proprio quella nube nera che rende invisibile l'inguardabile realtà.
RispondiEliminaCollega, prima di cercare di impressionarci con il videblurring, vatti a rivedere cos'è il piano americano, mi sa che te ne sei scordato. Anche un'occhiata al condizionale non ti farebbe male.
RispondiEliminaCollega, di che cosa? Io non sono membro di nessuna consorteria anonima, penso che abbia sbagliato interlocutore, ma succede.
RispondiEliminaIl piano americano, collega...
EliminaMentana come la gran parte dei giornalisti attuali non intervista ma obbliga l'intervistato a rispondere in maniera contorta a domande ambigue e ripetitive.
RispondiEliminaMa il mondo va avanti e finiranno anche queste sceneggiate all'arrivo della vera libertà di informazione.