di Sergio Di Cori Modigliani
Ma il renzismo è meglio o peggio del berlusconismo? E' diverso? E' uguale?
L'irruzione sullo scenario politico di Matteo Renzi, farà bene agli italiani e all'Italia?
Renderà il paese migliore, peggiore, o lo lascerà uguale?
Quali interessi rappresenta?
Che modello propone?
Navigando in rete si dovrebbero trovare migliaia e migliaia di siti, articoli della stampa cartacea, e bloggers di varia natura e collocazione che si interrogano in questi giorni su questi argomenti.
E invece non è così.
Se pigiate su Google la parola "renzismo" trovate soltanto due interventi, nel senso di 1 + 1.
E questa è già una prima risposta.
Uno proviene dal settore moderato-conservatore della società, quello liberale pensante; l'altro da quello progressista, rinnovatore e riformatore.
La nazione, direi quasi per intero, si è scatenata in una acritica, nonchè inutile faziosità calcistica, dove il livore, la rabbia, l'insulto, la satira (da parte dei detrattori) e l'esaltazione, la deferenza, il servilismo piatto e becero (da parte dei sostenitori) la fanno da padrone. Senza elaborare, senza fornire informazioni, senza dare un contributo alla riflessione.
E questa è già una seconda risposta.
Consiglio alle menti critiche di leggere entrambi questi due interventi.
Uno lo trovate sul blog di un sito che si chiama "Totalità, quotidiano di politica".
http://www.totalita.it/articolo.asp?articolo=4163&categoria=6&sezione=1
ed è firmato da Giovanni F. Accolla, che così presenta la sua argomentazione e spiega il suo punto di vista, già abbastanza chiaro fin dal titolo:
Fenomenologia del renzismo: il rischio del nulla e la finanza amica.
Sostiene Accolla:
"Per gli anti-berlusconiani, per coloro che per un ventennio hanno trattato il leader di centro-destra come un corruttore di valori, Renzi è una nemesi assurda e paradossale. Berlusconi non è mai stato la causa dei suoi tempi, ma l'effetto (questo la sinistra non lo ha mai capito). Renzi è l'effetto di una causa che fu effetto. Il chiodo buono per schiacciare il chiodo. L'alternativa per analogia e non per differenza".
L'articolo si conclude fornendo un consiglio, per capire: cherchez l'argent!
L'altro lo trovate sul Il Fatto Quotidiano ed è una lunga intervista che il costituzionalista Prof. Gustavo Zagrebelsky ha rilasciato alla giornalista Silvia Truzzi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/09/zagrebelsky-renzismo-maquillage-della-casta-e-
napolitano-favorisce-la-conservazione/907260/.
Sostiene Zagrebelsky:
"Il sistema elettorale dovrebbe garantire che la base della vita politica stia presso i cittadini elettori. La logica della Legge che abbiamo, invece, è quella della nomina dall'alto (delle segreterie dei partiti), con ratifica degli elettori. Uno dei principii del Fascismo era: il potere procede dall'alto ed è acconsentito dal basso....è la tentazione dell'apprendista stregone o della "mosca cocchiera": pensare di guidare la politica. Quando Carl Schmitt è stato processato a Norimberga, ha osato dire: "Non sono io a essere stato nazista, era il nazismo a essere schmittiano".
Personalmente sono d'accordo con entrambi gli interventi, il che mi fa piacere: è un segnale di affermazione dell'intelligenza collettiva nella realtà post-moderna, priva di schieramenti ideologici animati da pregiudizi, facilitato anche dal fatto che Renzi non è nè di destra nè di sinistra e quindi -in teoria- dovrebbe consentire anche di argomentare l'approvazione o il dissenso con toni vaporosi.
Invece, si capisce andando sui social network che le persone preferiscono insultarlo prendendolo in giro o sostenerlo come se fosse un rivoluzionario.
Sono d'accordo con Zagrebelesky (di sinistra) che individua e identifica nel renzismo la fine della democrazia in Italia e l'inizio ufficiale di una sotterranea dittatura del pensiero unico.
Sono d'accordo con Accolla (di destra) che identifica nel renzismo la vittoria della finanza e delle banche affermando la sua egemonia sull'economia.
Accogliendo l'intelligente notazione di Accolla ("Berlusconi è stato un effetto non la causa") penso che Matteo Renzi sia il prodotto dell'Italia per ciò che essa è diventata.
Che piaccia o non piaccia è la fotocopia del paese reale.
Non quello che noi pensiamo che sia, o quello che a noi piacerebbe che fosse.
Secondo me, Renzi è una persona che ama soltanto i vincenti e disprezza i perdenti. Basta frequentare per mezz'ora facebook per comprendere che la ferocia esistenziale è diventata la caratteristica collettiva più condivisa in assoluto. Inevitabile che si finisse rappresentati da una persona feroce.
Matteo Renzi è il prodotto di una società (unica in tutto l'emisfero occidentale) che ha diffuso come pratica corrente il gioco d'azzardo, trasformando ogni quartiere di ogni città, grande o piccola che sia, in un casinò aperto 24 ore al giorno. E il gioco d'azzardo ruota intorno al principio per cui ciò che conta e regala adrenalina è: vincere a ogni costo. Il sistema lo definisce "passatempo" con l'aggiunta ipocrita -quando fanno pubblicità- di aggiungere "gioca con moderazione", il che è un paradosso: non esiste al mondo nessuna persona moderata che pratichi il gioco d'azzardo. Per definizione, esso è estremo, basato sulla totale mancanza di moderazione. I moderati giocano a burraco o a bridge.
Matteo Renzi è il prodotto di una società che ha visto, negli ultimi dieci anni, le classifiche della lettura segnare e segnalare un tragico arretramento senza che nessuna istituzione prendesse l'iniziativa di fronteggiarne la caduta, facendoci precipitare all'ultimo posto in Europa, alimentando quindi l'ignoranza, la mancanza di curiosità, il disprezzo e l'inutilità della Cultura, identificata solo e soltanto come applicazione di codici marketing.
E' il prodotto di una società che ancora oggi considera la visibilità televisiva il termometro attraverso il quale identificare e definire il valore sociale di un individuo.
E' il prodotto di una società di ipocriti che ha totalmente cancellato il concetto di solidarietà privilegiando l'individualismo assoluto egotista, producendo una rivoluzione antropologica nella sentimentalità degli italiani, che non sono più "brava gente". Il suo stai sereno a Enrico Letta mentre gli toglieva la sedia per farlo cadere, è la stessa espressione che la maggior parte degli italiani ha detto, concludendo la telefonata, ai loro amici in difficoltà quando si erano rivolti a loro all'inizio della crisi, sperando che non chiamassero più, cancellandoli dalla propria rubrica, per poi dimenticare la richiesta di aiuto e andare a cena con il cugino di zia che era il braccio destro di quell'assessore che si sarebbe dato da fare per far loro ottenere non so che.
E' il prodotto di una società dove l'apparenza ha sostituito la sostanza.
E' il prodotto di una società che ancora oggi esalta la furbizia del cinismo definendola "abilità" per poter promuovere la propria omertà mentale e la propria vocazione al clientelismo, costruendo una società in cui le persone corrotte diventano abili e quelle per bene cretini.
Matteo Renzi, quindi, non farà nulla di male agli italiani e non li peggiorerà.
Gli italiani, tutto il Male, se lo sono già fatti da soli negli ultimi trent'anni.
Renzi è il prodotto di una inconscia ansia voyeuristico-narcisistica che impone lo smascheramento, e quindi le società post-moderne tendono sempre di più a sfornare leader e rappresentanti che sintetizzino comportamentalmente l'immaginario collettivo delle singole nazioni. Non è l'applicazione Selfie che uccide l'intimità e involgarisce le esistenze, ma l'esatto opposto: la cancellazione della intimità (e quindi l'erotismo) accompagnata dall'abolizione della sentimentalità, ha determinato un'esacerbazione voyeuristica che ha reso l'estetica e la sessualità pubbliche, abolendo il privato, che è la morte dell'erotismo, territorio della mente -per definizione- che nasce, fiorisce e si sviluppa solo e soltanto nel segreto, nell'abolizione della dimensione pubblica, nella coltivazione di una sotterranea identità nota e conosciuta solo dagli attori in gioco e basta.
Berlusconi era volgare, privo di stile, il prodotto di un'Italia piccolo-borghese becera e corrotta, mercantile, che amava la volgarità prostitutoria e l'oscenità.
Matteo Renzi è il prodotto della fase successiva, un'Italia desessualizzata e sbrigativa, dove ciò che conta è arrivare alla meta senza dedicarsi al viaggio, perchè dovunque e comunque bisogna incassare subito.
Matteo Renzi è il prodotto di una classe di imprenditori ignoranti come capre.
Confindustria, negli ultimi dieci anni, non ha investito neppure un euro nella diffusione dell'istruzione; non si lamentino oggi se non esiste una classe dirigente in grado di fornire una politica industriale. Senza cultura non c'è mercato: esattamente la strada opposta a quella perseguita fino adesso.
Matteo Renzi è il prodotto di una società di diseguali nella quale i poteri forti (finanza, ecc.) hanno trovato la quadratura del loro cerchio, promuovendo non i meritevoli ma i consenzienti, identificando nel concetto di dissenso una malattia sociale e non una forma di contributo critico, come fece il fascismo quando coniò il termine disfattismo.
Il paese, quindi, non migliorerà nè peggiorerà: era già peggiorato prima.
Che piaccia o non piaccia, Matteo Renzi l'hanno costruito gli italiani.
Non sarà una legge o un regolamento o una riforma a cambiare il paese.
Se non si cambia dentro, se non si modificano i comportamenti automatici, se non ci si interroga, se non ci si istruisce, se non si fa il salto e a cena con zia e il suo nuovo amante "che conta" si sceglie di non andarci, il paese rimarrà ciò che è.
Matteo Renzi è il prodotto di una nazione telesionata mentalmente.
Ne è il suo simbolo per eccellenza.
Non a caso il boy scout è diventato premier, affabile, premuroso, efficiente, come si addice alla più antica fantasia esistente nell'immaginario collettivo del popolo italiano: avere come capo il proprio fratello grande per viverlo come figura familiare, e quindi avere la sicurezza della clientela familistica, perchè a me ci penserà il fratello più grande.
O il Grande Fratello.
Come volete: cambiando l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia.
Questo passa il convento.
Renzi non è una persona credibile. Spegnete la tv.
RispondiEliminaRP
Sono d'accordo, siamo diventati così!
RispondiEliminaMa sono anche convinto che molti di noi sono o vogliono tornare Uomini e Donne con le maiuscole, persone che mantengono la parola, cioè che danno un valore alla parola, persone altruiste, e l'altruismo non c'entra niente con la carità, vuole dire pensare in collettivo, alla comunità, alla patria, perché è questo il significato di patria, comunità, collettività.
Renzi sta conducendo la più costosa campagna elettorale della storia repubblicana, promettendo, cioè dando la sua parola, sapendo di non poter mantenere e pensando egoisticamente a una piccola parte di privilegiati che tirano i fili di questa penosa classe dirigente. La prima meta sono le elezioni europee dove si giocheranno tutto, il lecito e soprattutto l'illecito, i colpi sopra ma soprattutto sotto la cintura. Il fine sarà di convincere uomini e donne con le minuscole come loro a votarli con il superporcellum, e di convincere tanti più uomini e donne possibile a non votare facendogli credere che non esiste un'alternativa. Ce la faranno? E' possibile, daltr'onde il Nuovo Partito Conservatore è ormai una maggioranza navigata e conterà su una decina di milioni di voti sicuri. Le truppe mediatiche sono schierate e la potenza di fuoco è esagerata.
Uomini e Donne mettiamoci l'elmetto!
Coraggio!
Rasti
Io invece non sono d'accordo: Renzi non è l'immagine dell'Italia, è solo un politico piccolo piccolo messo a cavallo con lo sgabello.
RispondiEliminaSono stati gli italiani a metterlo lì?
No, sono stati i detentori del potere.
Gli italiani lo hanno permesso?
E' evidente, ma questo non significa che Renzi rappresenti la società italiana di oggi. Così come non la rappresentava B. o gli altri fantocci e camerieri che si sono succeduti.
E' quello che vogliono farci credere, con uno scopo preciso
Assolutamente si, la penso così anch'io. La propaganda di questi anni ha fattosì che i valori trasmessi dai nostri padri perdessero completamente la bussola. Tutto questo è alla base di un progetto ben organizzato dai poteri forti, siamo stati manipolati per raggiungere i loro scopi.
EliminaMolti si sono svegliati da questo obnubilamento, e la menzogna è sempre più lapalissiana.
Se si fa un piccolo sondaggio all'interno delle proprie conoscenze ne viene fuori che ben pochi nutrono simpatia e fiducia nel Renzismo. Nelle mie nessuno!
Maryta
Renzi è il solito lupo travestito da agnello. Il guaio è che gli italiani, nella maggioranza, si lasciano conquistare dalle apperenze. Nonostante gli anni di Berlusconi c'è ancora chi crede alla politica marketing ed acquista basandosi sulla confezione piuttosto che documentandosi sui contenuti. E questo è il risultato della continua diseducazione e disinformazione, programmata e pilotata, Gelli ne sa qualcosa, per arrivare a questi risultati.
RispondiEliminaIl problema si chiama struttura. Se non la si tocca al massimo si fanno delle pezze per rattoppare il sistema. Zagrebelsky lo dice tra le righe nella sua intervista, questi sono solo degli amministratori pubblici.
RispondiEliminaAmministrano lo status quo.
Quando invece di mettere a la gogna i furbetti delle pensioni di invalidita' si mette in galera chi le ha date si fa' una buona pezza.
E nemmeno questa sanno fare. Se invece il sistema crea un reddito universale per chi non puo', non vuole o semplicemente non trova lavoro ed elimina tutti questi apparati di controllo costosissimi e ormai chiaramente corrotti allora cambia la struttura.
Se invece dell' enorme baraccone della Pubblica istruzione, con i suoi concorsi falsi e inutili si da' ai direttori didattici, ai presidi e ai Rettori la facoltà' di assumere loro gli insegnanti con la spada di Damocle che se la scuola non funziona l'anno dopo rischiano d'andarsene a casa loro con tutti quelli che hanno assunto allora cambia la struttura.
Se si eliminano le Regioni e si da' ai Comuni le tasse dirette tutto
sotto uno stato centralizzato con una vera e indipendente polizia amministrativa allora cambia la struttura.
Tutti a casa? Si. Ma se niente viene modificato i nuovi santi produrranno e riprodurranno le stesse cose.
Una eternita' di Renzi and &.
Ho sempre pensato che il signor B, il signor R, il signor M, il signor L, il signor N (tutti illustri politicanti attuali) siamo NOI
RispondiEliminae sono davvero dispiaciuta.... non posso ancora credere che noi Italiani siamo davvero così, eppure...
siamo qui ancora, ancora ed ancora a parlare del mediocre di turno, questa volta tocca a Renzi, prima era Letta, prima ancora Monti, Berlusconi, Bersani... e così via andando indietro nei decenni.
Ci meritiamo davvero tutto questo... ci sta bene! Siamo noi a votarli, aspettandoci da loro che ci salvino, e quando non lo fanno troviamo mille scuse NOi per salvare loro, pur di non ammettere che siamo perennemente governati da veri INCAPACI.
Mi vergogno, so di essere pure io causa di tutto questo.
E mi trovo sempre più spesso a chiedermi:
ma se fossi io al loro posto, sugli scranni del potere... sarei davvero migliore io ?
O sarei una mediocre come loro?
temo che la risposta potrebbe non piacermi
Auguri a tutti gli Italiani, ne abbiamo davvero bisogno
Il solo fatto di essere umile è già un enorme passo avanti rispetto a loro; magari ci fossero persone come te dietro gli scranni.
EliminaSalute
Luca D.
1945: Regalie nepotismo corruzione malainformzione -----> ignoranza menefreghismo superficialità e opportunismo ------> mancanza di contatto con la realtà, grande fratello, briatore -----> Itaglia 2014
RispondiEliminaStrategia per le Europee: creare attesa e suspance per spiegare come fare a racimolare una decina di mld che probabilmente verranno recuperati rinunciando alle carrette volanti F35 (siamo gli unici a volerli ancora), intanto l'agcom mazzulerà la rete riducendo l'informazione e la democrazia al minimo storico. Alla vigilia della votazione voilà il coniglio dal cilindro, soldi e pilu per tutti, rottamazione dell'inquisizione agcom = Renzi statista.
Tarallucci e vino per tutti, volemose bene, siamo italiani siamo fighi sempre e comunque, vinciamo pure gli oscar, ci potete riconoscere dai suicidi in crescita, dalle pezze al culo e dalla furbizia senza pari.
Forza Juve
Il peggior difetto di alcuni pseudo-intellettuali Italiani (non di tutti per fortuna) è quello di non amarsi come Italiani, soffrono di assenza di autostima nazionale, e alimentano la sindrome della moglie picchiata che torna sempre dal marito.
RispondiEliminaLa morale di tutti i loro discorsi finisce sempre allo stesso modo: la colpa è degli Italiani.
Questi Politici li abbiamo votati noi, in fondo la corruzione ci fa comodo, siamo come loro, tanto vale continuare a votarli.
Mi dispiace ma io non ci sto!
Li ho votati, l'ho fatto perchè non c'era scelta, ma non sono come loro e non ripeterò l'errore!
Non vorrei che Modigliani finisse per rientrare nella categoria di intellettuali di cui sopra. ... mi piaceva di più quando parlava della nuova era post-maya
Ma questa è l'era post-Maya: la chiarezza e la trasparenza. Benvenuto! Glie lo dico con autentica simpatia. Lei li ha votati, come sostiene, perchè non c'era scelta. Io non li ho mai votati nè li ho mai sostenuti, li ho sempre combattuti e seguito a farlo. Non ho avuto alcuna delusione perchè non ho mai covato illusioni: il modo matematico per non subire frustrazioni. Rimbocchiamoci le maniche per operare nella realtà per ciò che essa è, per l'appunto facendo il salto (e in questo consiste il vivere nel post-Maya) in una dimensione che non poggia su illusioni, ma su solide realtà condivise oggi comprensibile ai più: chi è stato responsabile dell'attuale dissesto non può e non potrà mai essere in grado di risolvere le problematiche della nazione. Non erano incompetenti, e non lo sono mai stati. Berlusconi, D'Alema, Veltroni, Cicchitto, queste sono persone molto intelligenti e molto capaci. Hanno distrutto il mio (il nostro) paese nella piena consapevolezza che stavano privilegiando istanze personale, private, familiari, di consorteria spicciola, infischiandosene del danno che la nazione avrebbe subìto. Il post-Maya è il luogo collettivo dove cade il velo, il cosiddetto "velo di Maya" di nietszchiana memoria, costruito ad arte per far credere ciò che non è e non far capire alle brave persone ciò che è.
Elimina"Velo di maya di nietszchiana memoria"? Seriamente? Tralasciando il fatto che si scrive nietzsche e non nietszche, il "velo di maya" è al limite un concetto di shopenahueriana memoria,ripreso dalla filosofia orientale. Nietszche(come lo chiama lei) non ne ha mai accennato nelle sue opere. Mi piacerebbe,inoltre, una delucidazione sul concetto di"luogo collettivo" .espressione questa assolutamente priva di senso, come d'altronde la gran parte delle roboanti idiozie tra il sociologico e il demenziale che la fanno sentire onnisciente. Forse invece di scrivere "articoli" altisonanti e sentenzianti in cui si rimira orgoglioso,dovrebbe tornare alle superiori a studiarsi le fondamenta del pensiero moderno, o almeno limitare le fesserie ostentando una conoscenza che non possiede. Perché se c è una risorsa che non scarseggia in Italia è l individuo inetto, arrogante ,egocentrico ed estremamente permeabile all' ignoranza.
EliminaSi scrive nietzsche e non nietszche come scrive lei in nietszchiana memoria,intendevo
EliminaGià che sono qui rispondo anche a lei (che assomiglia all'altro): persino io, che so poco o niente di filosofia, ricordo che uno visse dopo e il suo pensiero riprese i concetti del primo con sfumature di significato. E non ho messo i nomi perchè non sia mai dovessi sbagliare a scriverli! Lea Z.
Elimina@anonimo 5:19
EliminaQui casca l'asino!!!
Quanti idioti arroganti e assolutamente inetti occupano scranni di potere grazie al passpartu della cosiddetta laurea?!
Maryta
Per Lea z. Innanzitutto se si scrive di una persona, è bene ricordarne il nome o perlomeno informarsi. Poi sarebbe utile essere a conoscenza di quello che ha scritto e di come si declina il suo pensiero. Altrimenti, sarebbe buona usanza evitare di millantare una conoscenza che non si ha. Inoltre, "riprese i suoi concetti con sfumature di significato" ?dipende da cosa s'intende con sfumature di significato. Il primo nietzsche riprese,in piccolissima parte shopenahuer. E fu una parte minima agli inizi del suo lavoro. nessuno ,con una vaga conoscenza dell opera di nietzsche parlerebbe dei contenuti delle sue opere come di un proseguimento dell opera di shopenahuer. E sicuramente solo un approssimativo idiota gli attribuirebbe, con la baldanza ostentata tipica degli idioti, l espressione "velo di maya"(usata,tra l altro, con un significato improprio) . Espressione non solo mai usata da nietzsche,ma tematica mai affrontata da quest'ultimo.
EliminaVorrei condividere con voi questa riflessione: voglio credere alle parole di Renzi, questa manovra "risorgi Italia" sará un successo. Perfetto.
RispondiEliminaGli elettori del PD o almeno quella parte degli elettori che hanno votato Renzi alle primarie, sono disposti a dichiarare pubblicamente che, se questa manovra dovesse in realtá rivelarsi solo propaganda in vista delle elezioni politiche, non voteranno PD alle prossime elezioni?
Un Saluto.
Alessio
Il giochino è abbastanza semplice, il PD come la nazionale, Renzie come il CT, può fare ciò che vuole, tanto paghiamo noi. Se il partito o il paese va male si cambia CT mica squadra! E' per questo che continua a dire che ci mette la faccia, chi non ha senso della vergogna e rispetto per gli altri pensa solo a fare cassa e prendere tempo mentre fa il palo, poi, rientrerà da una porta di servizio e sarà dirigente Enel, Rai o delle Poste, poco importa.
EliminaLa maggior parte delgi italiani non usano la parte logica del cervello (chi scrive certi discorsi "del fare per sentire unire e soddisfare" lo sa bene), bensì l'altra, ergo non si può lontanamente pensare che agiranno in maniera sensata. Meglio puntare sul prossimo (piuttosto che pensare), stavolta è la volta buona, ci portiamo a casa la coppa.
Non cercano nè propongono soluzioni, alimentano speranze.
In qualcosa almeno sono coerenti.
Dopo queto popò di sfacelo vogliamo ancora credere,obbedire ,combattere???Ad un Renzucolo ,ultimo della micidiale covata??Ma ci siamo con le carte???
RispondiEliminaHo riletto il post di domenica mattina,per santificare la festa...,ecco dove finiscono gli insegnamenti dai pulpiti quando sono ipocriti e ricchi di esempi totalmente contrari al predicato,alla predicazione.A pensar bene post tremendo da digerire mettendosi in prima persona a confronto con i propri pensieri e comportamenti.Per partire,come è legge sacrosanta,prima di tutto da sè stessi.Incominciando dalla profonda gratitudine per te,Sergio,che promuovi,accendi,instancabilmente il piacere impagabile di migliorarsi.
RispondiEliminaRenzi è Renzi, e tu chi sei, Di Cori? Lo sanno tutti che ti sei inventato di essere un giornalista, visto che non compari in nessun elenco dell'ordine dei giornalisti. Sei un bugiardo che campa alle spalle della compagna! Ti fai passare pure i soldi delle sigarette. Vergognati!
RispondiEliminaI troll foraggiati dal pd iniziano a diventare quasi commoventi nella loro dinoccolata ferocia. La disarmante verità qui raccontata brucia tanto da far male, perché è come uno specchio.
EliminaEccolo il trollinetto di turno che si guadagna miseramente da vivere facendo del volontariato aberrante in qualche troll-center piddino,credendo persino di avere un ideale..... .Lascia perdere trollino che questo è un blog per adulti pensanti!
Eliminacerto che se non "compare" non può esprimere opinioni.
Eliminatu "compari" ?
Caro anonimo, dalla presunta povertà di Sergio si può uscire ma dalla tua evidente miseria temo di no ma te lo auguro. Lea Z.
EliminaSI può non essere daccordo con il pensiero di Sergio
Eliminama le parole che hai detto sono terribili......
Vergognati
@anonimo 4:43
EliminaDovresti vestirti di giallo: sinonimo di crescita e cambiamento. stimola l'attenzione e l'apprendimento, acuisce la mente.inoltre stimola la digestione (flatulenza, emorroidi ecc!) Aiuta ad eliminare le tossine attraverso il fegato e l'intestino. Dal digrignare dei tuoi denti si evince che il VERDE è predominante, il colore per eccellenza della rabbia e dell'invidia. Non per altro, ma vorremmo evitarci l'odore...
Maryta
Io so solo che non ci si pùo fidare , certo parla bene , ma come tutti quelli che lo hanno preceduto . Datemi un solo motivo per cui dovrei dargli credito . Poi se mi smentisce con i fatti sarò anche contento ma non credo succederà . Intanto non ha fatto ancora nulla se non il fatto di essere a capo del governo in maniera un po' strana . Oltretutto quella condanna per danno erariale , non ci sono proprio le basi per essere credibile .
RispondiEliminaBellissima, eccellente disamina.
RispondiEliminaCondivido l'opinione che Scansi ha espresso sul "renzismo". Il renzismo è sete di potere, ambizione sfrenata, dilettantismo ai massimi livelli, autoritarismo, slogan, promesse e hashtag. E' obbligo alla positività, azzeramento dell’opposizione, arroganza, l’elogio acritico e dissennato del “fare” (non importa cosa si fa, e se è un orrore persino peggiorativo del già orrendo status quo preesistente). Quel che conta è “fare”, agire e approvare, dando agli elettori la sensazione, meglio l’illusione, che tutto si muove e tutto cambia, quando in realtà poco si muove e nulla cambia: gattopardismo.
RispondiEliminaGianni