lunedì 16 settembre 2013

Spie spioni e chiacchiere: si anima il parlamento italiano. L'errore tragico che va evitato: impedire la diffusione della "sindrome di Jago".



di Sergio Di Cori Modigliani

"Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il Dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un Uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai."

                                                                                                          Sir BERTRAND RUSSELL

 

Spie, spioni, agenti dei servizi segreti, doppiogiochisti di varia natura.

Non è certo una novità.

E’ il segreto di Pulcinella, la notizia che siamo un paese di spie e di spioni. Ne abbiamo anche in Parlamento, alcune conosciute perché ormai in pensione o perchè denunciate o perchè sbugiardate o perchè scaricate in pasto al pubblico; altre, invece, tuttora attive. 

Si chiamano "agenti segreti". E così in tutto il mondo. Operano nell'anonimato e nessuno sa chi siano. 

E’ probabile che sia una delle ragioni per cui è stato deciso a tavolino il “porcellum”, per far eleggere personale della sicurezza con adeguata copertura, finta professione, leggenda esistenziale costruita per poter mantenere il controllo assoluto del paese nei settori strategici che interessano all’oligarchia: ordine pubblico, attività militari, banche, finanza, sovvenzioni a pioggia alle fondazioni private “garantite”, quelle che si trovano sulla lista giusta. 

Il potere oligarchico, in Italia, funziona così. Personalità politiche che presiedono fondazioni, garantite da uno specifico partito, il cui membro protettore si fa carico dell'applicazione dei protocolli della sicurezza: l'ufficio comunicazione della Loggia P2 ne aveva spiegato molto bene il funzionamento e le modalità di esecuzione. Grazie a quei fondi aprono università, finanziano riviste, siti web, convegni, seminari, uffici studi che -a loro volta- lanciano imprese, gestiscono la formazione (inutile per gli studenti) con i soldi dello Stato e dell'Europa, godendo di un flusso finanziario continuo e garantito che arriva dalle banche. Assumono persone garantendo ai loro protettori la gestione di una specifica clientela nel territorio. E' il modello italiano dello Stato di Polizia, mutuato in fotocopia aggiornata dalla Spagna franchista e dal regime mussoliniano. Le fondazioni culturali hanno soppiantato la funzione che un tempo veniva svolto dal federale, potente figura che poteva esercitare la propria mansione se la sua persona veniva accettata dal ministero degli interni.

Tutto ciò con l’obiettivo di mantenere il paese in un perenne status quo.

E' la ragione principale per cui, nel nostro paese, dove il disagio esistenziale è "in apparenza" ai massimi livelli, non esiste nessun conflitto sociale. Ce n'è molto di più in Corea del Nord, visto che nelle gigantesche carceri speciali nella periferia di Pyongyiang si trovano circa 300.000 reclusi, tra sindacalisti, personalità politiche, intellettuali, artisti, soggetti politici attivi, cittadini antagonisti. Da noi non c'è bisogno di tale modalità primitiva, basta emarginarli, garantendosi in tal modo un doppio risultato: nessuno sa che esistono e non esiste dolo nè penale nè legale, nè quantificabile nè verificabile: si uccidono le esistenze senza colpo ferire. 
Ad alzare lo sbarramento d'accesso (proprio come nel Castello di Kafka) ci pensa l'attività delle fondazioni, delle università, delle televisioni, dei centri culturali privati, della cupola mediatica. E i partiti e anche i sindacati operano, a volte anche inconsapevolmente,  per garantire quella cinghia di trasmissione soporifera e narcolettica tra le istituzioni e la cittadinanza creando proteste virtuali, contestazioni immaginarie, opposizioni finte, antagonismi surreali, ma in realtà devono far sì che in Italia non succeda nulla.
Penso, ad esempio, alla gigantesca manifestazione di due anni fa in difesa della Costituzione, dove sono finiti tutti? Torneranno il 12 ottobre?
Quando sta per accadere qualcosa che l'oligarchia ritiene possa essere pericolosa per se stessa e per gli interessi del gruppo che la compone, allora passa all'azione.
A questo servono i servizi segreti.
E' il motivo per cui non abbiamo mai saputo, nè sapremo mai, la verità sulle innumerevoli stragi terroriste compiute in Italia dal 12 dicembre 1969 fino al 1993.
Allora, i servizi operavano usando le bombe, uccidendo civili innocenti scelti a caso, usando a seconda dell'obiettivo l'estrema destra, l'estrema sinistra o il centro moderato estremo. Con la scusa della guerra fredda. Ciò che contava era spaventare le persone, obnubilarle, creare una situazione di stress psicologico perenne sottoponendole a una tensione socialmente insostenibile. Ci pensavano poi i partiti a far passare la paura, regalando sovvenzioni a pioggia a clientele selezionate.
Si chiamava, per l'appunto "strategia della tensione".
Funzionò alla grande.
Oggi, in epoca post-moderna, essendo l'Italia membro fondatore dell'Unione Europea che raggruppa 28 nazioni, quella modalità è impossibile da applicare e inconcepibile.
Ringraziamo l'Europa.
Se non fosse per l'esistenza dell'Unione Europea dovremmo andare a fare la spesa al supermercato portandoci appresso l'elmetto e il giubbotto antiproiettile, come accade in Messico. 
La "strategia della tensione" è stata trasformata nella "strategia della pensione", variante attuale che ne consente una piacevole esecuzione, senza colpo ferire nè danni collaterali. 
Un paese vecchio, gestito da un grande vecchio, con istituzioni vecchie, politiche vecchie, notizie e informazioni vecchie, ma soprattutto: una opinione pubblica moribonda. Il fine è addormentare la nazione con intelligenza e abilità accompagnando la cittadinanza verso la condizione terminale, come fanno quei mascalzoni che gestiscono alcune  case di riposo per anziani, dove li rimpinzano di farmaci per farli schiattare quanto prima. 
Dalle bombe vere siamo passati alle bombe mediatiche.
E' la nuova strategia della tensione mutuata da Licio Gelli.
La "tensione" è stata sostituita dal "sospetto", l'arma mentale più micidiale che esista.
Il sospetto, come concetto emotivo, è l'anticamera della tragedia, una vera bomba a orologeria. E' simile alle bombe umane dei martiri della Jihad islamica. Una volta piazzato dentro la mente di un individuo, quella persona diventa (a sua insaputa) un terrorista ambulante, pronto a far saltare tutto in aria al momento buono.
Tornare a casa di sorpresa e trovare la propria compagna a letto con il proprio socio d'affari è un evento terribile, ma non  è detto che debba, per forza, essere tragico. Tant'è che viene usato molto spesso nelle barzellette, nelle commedie degli equivoci, nelle farse, e l'esito può addirittura essere esilarante, come accade in diversi film comici. Dipende da come si mettono le cose.  Comunque vada a finire, i partecipanti all'evento emotivo sono in presenza di una verità oggettiva e se la giocano alla pari sulla base della loro caratterialità, scelta, gusto, opinione. In teoria, quindi, sono liberi, anche se sofferenti. Ma ricevere in ufficio una telefonata da voce anonima che dice "guarda che il tuo socio in questo momento sta a letto con tua moglie" è l'annuncio di una tragedia imminente. Non c'è scampo. Da quel momento in poi il sospetto lievita come pane al forno, si insinua, s'incunea, e l'individuo entra in una dimensione mentale dove la conquista della "prova" diventa l'ossessivo refrain della propria esistenza. Il sospetto ha a che vedere sempre, e soltanto, con il concetto di potere: dimostra la propria impotenza perchè si ha la certificazione oggettiva (al di là del tradimento) di essere "vittima di una mancanza fondamentale di informazione". Si incorpora l'idea di non sapere.
E' la sindrome di Jago, l'arma letale dei servizi segreti, oggi.
Otello, è probabile, se avesse trovato lo squallido Jago alle prese con la gonnella di Desdemona in camera da letto, dopo averlo decapitato, avrebbe placato la sua furia e si sarebbe accordato con lei. Ma Shakespeare non voleva descrivere una situazione sentimentale. Voleva parlare di come funzionano le dinamiche e i meccanismi del potere nella mente dell'essere umano. Per questo, tutt'oggi, rimane il numero uno. Nessuno, meglio di lui, ce lo ha spiegato, da Giulio Cesare a Cleopatra, da Amleto a Romeo. Non a caso, tutte tragedie. E Otello è giustamente una tragedia. E' Jago che fa diventare pazzo Otello, senza di lui non sarebbe accaduto nulla.
La mente umana funziona così.
E adesso veniamo al punto. Applicando la sindrome di Jago, i servizi segreti, dal 26 febbraio 2013, a mio modo di vedere, hanno iniziato la saggia costruzione delle bombe mediatiche di massa, con l'esclusivo obiettivo di polverizzare il M5s, l'unica entità politica potenzialmente in grado  di distruggere l'intero sistema polverizzandolo senza sparare neppure un colpo, senza cortei, senza violenze, senza traumi. Dalla descrizione delle attività speculative in Costa Rica di Beppe Grillo alle interminabili discussioni sulla diaria, dai mega guadagni di Casaleggio grazie alla pubblicità sul blog agli accordi sottobanco tra eletti in parlamento e membri del PD. Che siano fatti veri o siano falsi, per i servizi è irrilevante. Loro non fanno informazione, non danno notizie: non è il loro compito.
Quando il sospetto alligna, la mente parte e costruisce castelli giganteschi costruiti con mattoni di fantasia fatti delle proprie proiezioni interiori.
E' quello che sta accadendo, in questi giorni, sulla decadenza di Berlusconi. 
La bomba del sospetto per costruire un castello di ambiguità tale per cui, comunque vada a finire la votazione in Senato, si sarà creata una situazione dove a vincere sarà solo e soltanto il sospetto che i senatori pentastellati abbiano votato a favore. Basta quello.
Se passa la sindrome di Jago, per il M5s sarà una ecatombe.
I senatori hanno chiesto a gran voce subito "elezioni palesi". Ingenui.
Il PD, inventore dell'ipocrisia italiana, ha fatto sapere "noi siamo d'accordo".
Subito dopo, il Presidente del Senato, Piero Grasso (PD), ha detto "il voto segreto corrisponde alla formalità istitutiva; mi dispiace ma la costituzione va rispettata; non ci posso fare niente, deve rimanere segreto, queste sono le leggi, io non le ho fatte ma le devo far applicare in quanto presidente del Senato: è il mio compito", in tal modo raccogliendo la richiesta di Renato Schifani (PDL) per mantenere il segreto. Ma il PD si è ben guardato di far pubblicare sui suoi giornali la notizia con il titolo "Grasso dà ragione a Schifani".
Come fare? Non sono un esperto in materia e quindi ignoro gli aspetti tecnici che riguardano l'assetto formale delle votazioni in Senato. Ciò che so per certo è che i senatori di M5s hanno il dovere di far brillare nel deserto delle menti italiani ottenebrate questa bomba mediatica, per evitare morti e feriti innocenti tra le proprie truppe. Devono investire tutta la propria intelligenza creativa per inventare un sistema che sia in grado di poter provare ai propri elettori e sostenitori come hanno votato, in maniera inoppugnabile. Basta che -magari per un caso- si verifichi un risultato per cui Berlusconi vince per un voto,  potete scommetterci a colpo sicuro "quel voto anonimo" diventerà il cavallo di battaglia del PD che prenderà due piccioni con una fava: avrà salvato Berlusconi e avrà la possibilità di sostenere che è stato salvato da un senatore del M5s perchè loro avevano votato contro.
Si apriranno polemiche a non finire e non serviranno a nulla gli infuocati blog di Grillo.
La bomba di Jago sarà ormai esplosa, ci penseranno i troll di professione a fare il resto.
Lo sanno che la decadenza è inevitabile, ma hanno bisogno di imbrigliare M5s nella sottile ragnatela costruita nelle ultime settimane.
Quarant’anni fa c’erano i servizi d'ordine per evitare le bombe (vere) dei servizi segreti (cosiddetti deviati).
Oggi servono esperti in bombe mediatiche ben schierati sul campo.
Quelle composte dalla ricetta della sindrome di Jago: sono molto più micidiali.

Dobbiamo trasformarci tutti nei nuovi artificieri della Repubblica Italiana.
Shakespeare docet.


Di lui ci si può fidare, era uno che conosceva molto bene la mentalità dei potenti.

 

 


 

17 commenti:

  1. Basta assentarsi dall'aula durante la votazione

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    1. Appunto! E' la soluzione che ha prospettato Di Maio, non partecipare alla votazione. Il PD ha i numeri più che sufficienti assieme a Sel e SC per votare a favore dell'ineleggibilità di Berlusconi.
      In questo caso sarebbe il M5S a prendere con una fava due o più piccioni, inchiodando il PD alle proprie responsabilità.

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  2. E' quel che pensavo: assentarsi o astenersi.... che se la sbrighino tra loro, PD e PDmenoelle!Il M5S non ci rimette e non ci guadagna ad assolvere o incastrare Berlusconi. Oltretutto se non si schierasse apertamente contro, o a favore, potrebbe un domani prendere qualche voto in più dai transfughi di entrambi gli schieramenti!

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  3. Con la votazione, al 100% segreta, solo l'assenza dall'aula puo' salvare dalle successive certe e garantite menzogne mediatiche. Tanto Berlusconi resta Senatore: nessuno ha voglia di nuove elezioni, di perdere il seggiolone, di spendere una paccata di quattrini per la campagna elettorale pure magari senza.. ricchi rimborsi e cottions. E poi il Presidente vuole stabilità e le Banche pure.. Insomma costerebbe troppo.. E poi manca la nuova improbabile legge elettorale, e quindi.. RIP

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  4. Leggo sempre con grande interesse le analisi e le osservazioni di Sergio Di Cori Modigliani. Bertrand Russell è stato il filosofo della mia adolescenza. Purtroppo pensare che il Movimento Cinque Stelle possa attuare strategie che lo mettano al riparo dalla calunnia, lo spero, ma credo che sia illusorio, per la semplice convinzione che non credo al "genio italico". Siamo dei fessi che si credono furbi,tanto furbi da essere sempre estremamente diffidenti con chi ci parla di onestà solidarietà e giustizia e sempre accondiscendenti con chi, da anni, ci racconta un film facendo puntualmente il contrario di ciò che promette. Insomma, voglio dire che troppi italiani sono convinti di essere favoriti da costoro, furbi tra furbi, e che onestà solidarietà e giustizia finirebbero per rovinare i loro affari. A questi italiani, che nulla sanno e nulla vogliono sapere, non importa nulla di cose come la Costituzione e la democrazia, tifano stupidamente contro il Movimento punto e basta. Paolo

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  5. Ma davvero pensavate d'andare a fare una passeggiata al grido di
    ladri, ladri e cambiare il mondo?
    Davvero pensate che basta dire cretino chi non vota come me per guadagnare piu' voti?
    Si va a votare non per cacciare via il mostro, creando ancora il giochino partigiano o con lui o contro, si va a votare perche' la legge sia uguale per tutti. Questo signore e' stato giudicato, non vi e' piu' niente da dire, oggi si vota perche' tutti gli italiani sappiano che la legge e' uguale per tutti. Questo e' il concetto e se Jago sorride lasciatelo sorridere. E' il concetto da presentare che conta non Berlusconi. Decidano un po' loro. Ancora una volta il sedere scoperto della casta e i suoi continui privilegi o un concetto universale senza il quale non vi e' democrazia, la democrazia dentro la quale questa gente si nasconde va rivelata quotidianamente. E oggi
    puo' essere una bellissima lezione. Si va a votare non contro Berlusconi ma per ben altro.

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  6. Complimenti è sempre un piacere leggere i suoi post, è come respirare una boccata di ossigeno nel mezzo di quest'aria inquinata da un'informazione ....
    Comunque o passa la richiesta di voto palese altrimenti concordo che bisogna astenersi. Unico modo per dimostrare coerenza con le proprie affermazioni/principi . Solo dimostrando inequivocabilmente i propri atti ( fare quello che si promette ) è possibile far crescere il M5S e quindi dimostrare che esistono persone oneste e altruiste.

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  7. Non capisco se la frase iniziale di russel sia in linea o in contraddizione col post. Perché l'uno annulla l'altra

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    1. E' vero, è così, fa parte del Paradosso della Surrealtà che viviamo oggi.

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  8. Ritengo che il risultato della votazione sia ininfluente. Berlusconi è finito, perché è finito il suo modo di rappresentare il mondo.
    È finito un modello, un’interpretazione del mondo, un’epoca.
    La crisi ha spazzato via tutto, il berlusconismo è oggi un modello impresentabile e il balletto delle votazioni è, a mio parere, soltanto l’ennesimo specchietto per le allodole, in modo da ingabbiare veicolare l’opinione delle persone, distogliendole dalla realtà.
    Il potere deve avere il controllo e poter veicolare il pensiero collettivo per potere esistere.
    Oggi siamo in un periodo dove vengono forgiati nuovi modelli, ad uso e consumo, soprattutto delle nuove generazioni, in modo da creare un ampio strato di rincoglioniti pro-sistema, nel confronto al quale i loro predecessori sembreranno tutti dei geni, così come successo una ventina di anni fa nel passaggio tra i giovani socialisti e i nuovi aderenti di Forza Italia.
    Guido

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  9. Io se fossi il M5 stelle voterei nel segreto per non fare cadere Berlusconi.
    A quel punto se qualcuno tra il PD per caso votasse contro la caduta da Senatore di Berlusconi facendolo restare a galla, finalmente ci saremmo liberati per sempre di questo schifo di partito (che in passato ho anche votato) che è il PD!

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  10. Devono votare per la decadenza,altro che astensione ... non possono tranquillamente riprendersi quando votano?con i mille gadget che ci sono oggi a disposizione per filmare non dovrebbe essere un problema ! E cosi come con i rimborsi,si risolve il problema portandosi avanti ... poi non so se ci sono sansioni ...mha

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    1. Mentre in parlamento si affossavano Prodi e Rodotà e si rieleggeva Napolitano, in Friuli il 40% degli aventi diritto non andava a votare, mentre l'altro 40% si precipitava a votare per quegli stessi partiti che stavano offrendo spudoratamente l'osceno spettacolo della difesa della casta. In particolare il PD, proprio il partito che ha a vinto quelle elezioni!Stiamo parlando dello 80% degli italiani. Ma di quali strategie vogliamo parlare di fronte a tanta ignavia e miopia? Paolo

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    2. E voglio essere ancora più chiaro. Il mio disprezzo non va tanto a quel 40% che ha votato per la casta, quanto a quel 40% che non è andato a votare! Questi truffatori professionisti stanno solo cercando di capire fino a che punto spingersi. Dopo di che, saranno capacissimi, con la patacca del superiore bene del paese, di presentarsi alle elezioni in coalizione PDPDL e chi se ne frega se qualche milione in più di elettori non andrà a votare, lo sanno che gli italiani hanno una avversione istintiva nei confronti di chi parla di onestà e giustizia. Paolo

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    3. Quel 40% che ha votato per i partiti sono composti da persone impaurite, che vivono di illusioni. A loro, i partiti hanno promesso la risoluzione dei piccoli problemi familiari e aziendali, a titolo personale. Non risolveranno nulla, ma seguiteranno a dir loro che non è stato possibile per colpa dell'altro partito. Oggi, PDL e PD sono associati nel territorio diffondendo la notizia che i piccoli problemi locali non si possono risolvere con grave danno personale dei cittadini "per colpa" degli eletti di M5s. Funziona così. A un certo punto, gli italiani dovranno anche imparare a ragionare con la propria testa, piantarla NON di pretendere i miracoli dai politici, ma di credere all'esistenza dei miracoli e guardare la realtà vera, non quella favolistica. A questo servono anche le videoslot, i minicasinò, e una valanga di giovanissime e attraenti ragazze compiacenti che si spendono a fare dichiarazioni d'amore a sessantenni che erano già disgustosi e brutti quando ne avevano venti. E' il mondo delle illusioni perenni. E' il mondo virtuale, amplificato dai social networks e dal bombardamento televisivo quotidiano. In Italia, il risparmio privato ammonta a 2.800 miliardi di euro. Quella che io chiamo "la paghetta delle zie" ammonta all'incirca a 600 miliardi: sono i soldi che alcuni pensionati hanno da parte o risparmiano ogni mese; è il nuovo modello welfare italiano, una specie di familismo perverso che contribuisce a far regredire le persone. Con quello si è creata una società anti-naturale, quindi mostruosa, di bambini bisognosi: cinquantenni che vanno a stare dalla zia ottantenne generosa e lei li mantiene, mentre una società naturale dovrebbe essere basata sul fatto che a 30 anni si mantengono i propri figli e poi, nel caso vi sia bisogno, a 70 si sarà aiutati dai figli, magari occupandosi dei nipoti. Questa è gente che nasconde se stessa, non voterà più, non scenderà mai in piazza, si sa soltanto che sono parecchi milioni. E' un gigantesco esercito di riserva pronto a tutto, in attesa di un miracolo. I partiti pescano lì. Tanto più aumenta la disoccupazione, tanto più paradossalmente aumenta la forza dei partiti, per questo la vogliono. Quello è il nodo perverso da tagliare. A questo serve la cultura, non a caso censurata, a fornire strumenti di crescita interiore e quindi sociale e politica. Quando quel risparmio privato modesto, quei 500 euro in più al mese, saranno finiti, allora esploderà tutto.

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