giovedì 19 maggio 2011

Questa simpatica signora, devota cattolica praticante e madre esemplare è stata arrestata sotto l'accusa di stupro.....la California fa da concorrenza a New York

di Sergio Di Cori Modigliani

E' accaduto due giorni fa in una ridente cittadina della California tra San Diego e San Juan de Capistrano, quasi al confine con il Messico. Anderson -questo è il nome del paese che a stento raggiunge i 40 mila abitanti- è piuttosto nota per essere una comunità di spiriti liberi dove la libertà sessuale si esprime e si manifesta in maniera aperta. Tant'è vero che molto spesso si celebrano convegni e seminari di sessuologia, tantra, psicologia amorosa, dibattendo sulle nuove modalità evolute di interpretare l'amor erotico tra maschi e femmine nella attuale fase della società post-moderna dell'era virtuale.
La signora in questione si chiama Deborah Lee Tow, 39 anni di età, professionista single con figlia adolescente a carico di 15 anni, Martine, che frequenta la scuola cattolica privata di Hancock Park. La signora Lee Tow, infatti, è una rigorosa devota praticante che ogni mattina si reca a messa e la domenica organizza delle riunioni di beneficenza in aiuto delle famiglie di messicani emigrati.
Quando è arrivata la squadra speciale anti-stupro di Los Angeles -il corrispettivo californiano dell'unità che ha arrestato a Manhattan, New York, il potentissimo Strauss Kahn- e ha bussato alla sua porta con un regolare mandato di arresto, la mamma non affatto negato l'addebito.
Anzi.
E' rimasta esterrefatta dinanzi alla reazione del giudice, Ann Marie Greenberg, che le ha negato la cauzione e l'ha fatta rinchiudere imponendole una immediata assistenza psichiatrca.
La mamma è stata accusata di "stupro plurimo aggravato". Rea confessa, ha spiegato di aver fatto del sesso per tre mesi di seguito con quattro maschietti adolescenti in età puberale (il più anziano ha 15 anni, gli altri 13 e 14) compagni di scuola della figlia. Si è dichiarata "colpevole e innocente" allo stesso tempo. Ha ammesso la tesi dell'accusa ma si è difesa sostenendo "di averlo fatto per consentire ai giovani maschi di avere la possibilità di scaricare le loro pulsioni aggressive sessuali su di lui evitando quindi che finissero per convincere la figlia che correva il satanico rischio di perdere la verginità prima del matrimonio e della maggiore età".
La signora si è dichiarata una "mamma devota che ha scelto di essere una martire sacrificandosi per il bene della famiglia",
Il giudice Greenberg si è fatta intervistare alla televisione ammonendo i propri concittadini sulla follia -rispetto ai temi della pratica sessuale- che sembra ormai "dilagare in tutto il mondo occidentale, perchè la gente sembra aver perso il senso del concetto di libertà individuale nel nome di un patologico senso del narcisismo".  La mamma ha spiegato che in rete e sui social networks ci sono molte agenzie che organizzano incontri tra donne adulte mature e giovani maschi adolescenti, considerando l'arresto una violazione delle sue libertà costituzionali. Ha spiegato, inoltre, che mamme mature e giovani maschi adolescenti si incontrano regolarmente in rete per scambiarsi "le nostre idee sul mondo della sessualità".
E' finita rinchiusa per stupro plurimo e adesso rischia 10 anni di galera.
Le sue fotografie sono state scattate dagli amici di sua figlia che poi le distribuivano a scuola.
Naturalmente è esplosa la polemica. Chi considera la signora una ninfomane, chi la considera una eroina.
Alcune associazioni di diritti civili hanno accusato il giudice Greenberg di essere una "sessuofoba fascista". Per fortuna sono intervenute altre associazioni che hanno invece accusato i cosiddetti "libertari" di essere degli "esseri robotizzati virtuali incapaci di distinguere tra fantasia e realtà".
E' nata questa nuova definizione di un ruolo al quale dovremo abituarci sempre di più, visti i tempi che corrono. In California la chiamano FVD -gli americani adorano gli acrònimi- sigla che sta per Fantasy Virtual Dream (fantasia di sogno virtuale) che starebbe ad indicare una nuova malattia sociale che sembra si stia diffondendo sempre di più a livello di massa. I sintomi sono facili da individuare e decodificare e colpiscono le persone che non comprendono la differenza tra l'enorme marea di immagini erotiche che quotidianamente vediamo in rete e sui social networks e il senso della realtà.
L'aspetto più esilarante della vicenda è stata la dichiarazione del parroco che è intervenuto in sua difesa.
"Una grande cattolica. Si confessava tutti i giorni e ha vissuto quest'esperienza con la tragica consapevolezza di essere una mamma che si sacrificava per salvaguardare la purezza della figlia attirando Satana su di sè".
Il giudice Greenberg ha ordinato un controllo psichiatrico anche per il prete.
Naturalmente è stata subito attaccata e denunciata da tre associazioni di diritti civili che l'hanno accusata di essere una liberticida contraria al rispetto della libertà di culto.
Il mondo va così. Anche.

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