lunedì 24 giugno 2019

Vince a Istanbul la voglia del cambiamento. Grazie, anche, a questa coppia.




di Sergio Di Cori Modigliani

Questa coppia che vedete qui sotto (da noi, in Italia, ignota) sono il simbolo della costruzione del nuovo immaginario collettivo turco, basato su un'idea fortemente europeista, progressista, femminista, laica e libertaria.
Sono stati fondamentali nel nutrire l'humus che ha sedotto ed esaltato i giovani millennials votanti di Istanbul, una platea mediterranea dalla quale diversi tra i nostri giovani avrebbero molto da imparare.

Lei si chiama Hulya Ozkan.
Ha, oggi, una sessantina d'anni, ed è figlia di emigranti turchi.
Da sempre in Germania, a Dusseldorf e poi a Berlino, ha lavorato per molti anni nei media teutonici, prima come presentatrice televisiva in lingua turca e tedesca, poi divenuta produttrice. Agli inizi dei 2000 ha esordito con una serie di romanzi polizieschi fortunati e, nel 2008, ha conquistato sia le platee che il marketing mondiale con la sua mitica serie televisiva "Squadra Omicidi Istanbul", trasmesso anche in Italia (rai2 alle ore 14) dal 2014.

Lui si chiama Erol Sander, anche lui figlio di emigrati turchi in Germania. Pescato, circa 25 anni fa, dall'intelligenza degli scout di Giorgio Armani, come testimonial, per fare concorrenza a Hugo Boss nel mercato tedesco, è diventato il simbolo assoluto della grande casa di moda italiana e il più famoso modello maschile del mondo.
Nel 2008, accetta l'offerta (una vera sfida) da parte della televisione tedesca e diventa attore, interpretando il personaggio del commissario nella serie scritta dalla Ozkan.
E' un seriale televisivo bellissimo che regala l'immagine di una società turca complessa, variegata, multiforme, ricca di contraddizioni, scritta, girata e recitata con grande intelligenza, fascino e competenza.

Entrambi vengono studiati, come modelli simbolici, in tutti gli istituti di sociologia d'Europa.
Da noi sono sconosciuti.

La bella vittoria di Imamoglu è anche merito loro.
Bravissimi.
Noblesse oblige.

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