Il 26 Giugno del 2011 pubblicavo un post su questo blog, sostenendo il calcio femminile e auspicando un sostegno da parte dei media nel nome della parità di genere. Fu un post che mi procurò dolore e anche alcune grane. Venni insultato a piene mani da diversi giornalisti e -per motivi che ignoro- soprattutto dal pubblico femminile.
Non riuscii mai a comprendere le loro motivazioni.
Oggi, è tutto un altro dire.
Faccio uno strappo al mio essere schivo e anche un po' timido e mi dichiaro orgoglioso di ricordare a me stesso di essere stato l'unica persona attiva nel mondo dell'informazione web e dei bloggers ad avere sostenuto l'irruzione delle calciatrici nel mondo sociale che conta, quello della realtà
Non quello dei social.
Se si è pazienti e si attende con calma, la realtà tangibile ti finisce sempre addosso.
di Sergio Di Cori Modigliani
pubblicazione originale: 26 Giugno 2011
Inizia questa sera, in Germania, il campionato mondiale di calcio femminile.
E’
un grande evento sportivo, e va da sè che l’impatto sul pubblico è
minore rispetto al campionato mondiale maschile. Ma per I tedeschi, gli
americani e gli inglesi non è proprio così. Lo è per italiani, spagnoli,
francesi, portoghesi e sudamericani –tutte le culture latine- e guarda
caso proprio quelle dove il calcio maschile è sentito con maggiore
vigore.
E’
una grande festa dello sport che nessun media, nessuna televisione
italiana (e nessun blogger nostrano) ha enfatizzato o neppure accennato.
Nel nostro
paese, sempre sensibile a qualsivoglia polemica, anche di minimo rango,
relativo agli eventi più marginali della quotidianità, nessuno ha
neppure osato emettere qualche commento a proposito della decisione
presa tre settimane fa da cinque componenti della squadra femminile di
calcio tedesca, le quali hanno scelto di posare nude su Playboy per
pubblicizzare l’evento.
“Noi
vogliamo attirare giovani donne, il nostro obiettivo è mostrare quanto
sia bello il nostro sport e quanto la pratica del calcio giocato sia
compatibile con la femminilità e quanto le calciatrici possano essere
delle brave atlete senza per questo essere considerate meno erotiche o
meno femminili” ha dichiarato Kristina Gessat centravanti del
prestigioso club Bayern Munich, una delle calciatrici che ha posato su
Playboy “siamo ghettizzate in una nuvola di pregiudizi e molte di noi
vengono schivate e discriminate proprio perché siamo calciatrici. Non è
certo un caso se nessuno vuole parlare di noi, nonostante dei 900 mila
biglietti a disposizione per le partite ne siano stati venduti già 800
mila. Amiamo il calcio, siamo belle come le altre ragazze, e pretendiamo
di essere trattate alla pari. Io sono orgogliosa di essere un’atleta e
se per far pubblicità a questo bellissimo sport bisognava passare per
Playboy, ben venga. E’ stata una nostra scelta e la difendiamo”
Alla
conferenza stampa che si è svolta a Berlino non c’era nessun
giornalista italiano. Non c’erano neppure gli spagnoli nè I brasiliani o
gli argentini o i portoghesi. Le cinque atlete che hanno posato per
Playboy sono state contestate ma la responsabile della FIFA è stata
molto esplicita al riguardo. “Ogni atleta ha il diritto di presentare se
stessa come vuole” ha detto Tatjana Haenni, della federazione russa
“per non parlare del fatto che nella nostra federazione non esistono
scandali legate alle scommesse, non esiste corruzione. E poi,
lasciatamelo dire: arrivando in treno alla stazione di Milano si esce
all’aperto e ci si imbatte in un gigantesco cartellone pubblicitario nel
quale si vede il grande calciatore David Beckham disteso su un canapè
praticamente nudo con indosso soltanto un minislip che reclamizza
Giorgio Armani. Nessuno ha avuto niente da ridire. E
osate attaccare noi perchè cinque belle ragazze che tutti prendono in
giro perchè hanno dei bei solidi polpacci hanno voluto mostrare la loro
bellezza posando nude su Playboy? Siete un branco di ipocriti, questa è la verità”.
Possiamo darle torto?
Peccato che non avremo la possibilità di vederlo in televisione.
In Italia nessuno ha acquistato i diritti.
Ci tenevo soltanto a ricordarlo sul mio blog.
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