di Sergio Di Cori Modigliani
Non c'è nessuna crisi, nè all'orizzonte nè
al presente.
Dice la nostra brava wikipedia: "crisi (dal greco κρίσις, decisione)
è un cambiamento traumatico o stressante per un individuo, oppure una
situazione sociale instabile e pericolosa".
Quindi, in Italia, non c'è alcuna crisi, se non per i singoli
individui.
Lo spiega molto bene, con micidiale sintesi, il Nobel per
l'economia Paul Krugman, in un suo recente articolo apparso sul New York Times
il 17 settembre 2013, che qui trovate per intero, nel caso vi interessi: http://krugman.blogs.nytimes.com/2013/09/17/this-is-not-a-crisis/ dove
parla degli Usa, si intende.
Vale ancora di più per l'Italia.
La crisi c'è in Grecia, in Portogallo, in
Spagna, in Irlanda.
Sono tutte nazioni della Unione Europea e
sono tutte nazioni che hanno l'euro come moneta.
Sono tutte nazioni in crisi.
In Portogallo sono almeno tre mesi
che manifestano ogni santo giorno per le strade e la situazione sociale è
davvero instabile e pericolosa. Così come lo è in Grecia, travolta
dall'austerità ma anche dagli scioperi in massa, e dal rigurgito
dell'inevitabile fascismo violento dell'estrema destra. A tal punto da mettere
il governo greco nelle condizioni di applicare delle "immediate misure di
emergenza per l'ordine pubblico" dando precise e specifiche disposizioni
per far arrestare ben quattro deputati eletti in parlamento, di cui due in
diretta televisiva mentre stavano per parlare, portati via in manette. Le loro
leggi, in materia di incolumità parlamentare e salvaguardia dei diritti per gli
eletti, sono uguali alle nostre, ma -per l'appunto, lì c'è la crisi- sono state
fatte valere misure immediate eccezionali come conseguenza di "uno stato
di emergenza nazionale" per evitare il rischio di una guerra civile
annunciata. In Irlanda il governo è riunito, praticamente in seduta permanente,
nell'estremo tentativo di trovare una rapida soluzione ai problemi economici
della nazione, dato che negli ultimi due mesi sono ricomparsi nuclei di nuova
generazione del terrorismo irlandese e la gente è ritornata in piazza a
manifestare. In Spagna, il movimento degli indignados ha obbligato a furor di
popolo le centrali sindacali della Ugt a fare delle pressioni talmente massicce
sul governo da costringere ob
torto collo Rajoy a far
varare delle "leggi speciali ad hoc" che hanno imposto alle banche
locali, quelle che avevano usufruito dei fondi europei, di mettere
"immediatamente" a disposizione delle imprese (e delle start up di
giovani) risorse sufficienti a creare subito lavoro e occupazione. Il governo
spagnolo si è mosso repentinamente ad agosto per evitare smottamenti e
l'esplosione sociale del malcontento popolare.
In Italia non esiste alcuna crisi.
Forse non c'è neppure la crisi di governo.
C'è una crisi di nervi di singole persone,
come ben specifica wikipedia, il che è un'altra cosa.
Ma al governo non interessa.
Non c'è nessuna crisi nell'industria, nè
tantomeno c'è una crisi nel mondo imprenditoriale: è una balla.
Se ci fosse la crisi, questa mattina alle ore 9,
all'apertura delle borse, il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi,
importante industriale, avrebbe convocato una conferenza stampa e, rinunciando
alle sue consuete irritanti melensaggini, avrebbe fatto la seguente
dichiarazione: "Il 20 marzo del 2013, in conseguenza di un precedente
colloquio avuto con me il 10 marzo, l'allora presidente del consiglio uscente, prof.
Mario Monti, ancora in carica per espletare le funzioni amministrative
correnti, mi aveva dato la sua parola d'onore, nonchè ampie rassicurazioni, che
di lì a brevissimo tempo, non oltre le due settimane, avrebbe messo a
disposizione almeno 40 miliardi di euro per pagare i debiti della Pubblica
Amministrazione ai creditori, cioè i titolari delle piccole e medie imprese in
difficoltà. La cifra corrispondeva al 30% della somma totale, pari a 120
miliardi di euro. Ma era qualcosa di sostanziale, e ci faceva ben sperare. Il 6
aprile, il prof. Mario Monti, dichiarò di averle messe a disposizione. Non è
accaduto nulla. Il 30 aprile del 2013,
subito dopo il ritorno da Bruxelles, i neo eletti Enrico Letta e Fabrizio
Saccomanni mi diedero ampie rassicurazioni che avrebbero immediatamente messo a
disposizione 40 miliardi di euro per le imprese che vantavano crediti ed erano
in difficoltà. Il Ministro del Tesoro, dieci giorni dopo, mi convocò e mi
spiegò che -data la situazione politica grave che imponeva l'abolizione delle
entrate dell'Imu- quella cifra sarebbe stata versata in due tranches, una
immediata dell'ordine di 20 miliardi di euro entro il 24 giugno del 2013,
l'altra, per altri 20 miliardi di euro, entro e non oltre il 30 settembre 2013,
avviando una specifica commissione di verifica e controllo che avrebbe lavorato
dal giorno dopo per stabilire la correttezza identificativa delle aziende
creditrici, evitando quindi sperperi ed errori. In data 7 settembre 2013, il presidente del consiglio mi comunicò che la
commissione non era stata in grado di svolgere la propria mansione perchè
travolta dalla "questione Berlusconi" e che comunque avrebbero
versato 20 miliardi entro la fine del 2013 e altri 20 spalmandoli entro il
2014. Data la situazione attuale, non godendo l'attuale governo in carica di
nessuna forma nè di credibilità nè di attendibilità, poichè i patti sanciti
sono stati violati, e poichè è mio dovere, in quanto rappresentante
dell'industria che lavora e produce, salvaguardare e difendere uno stato di
necessità, dichiaro aperta una formale protesta attiva da parte di tutte le
aziende iscritte a Confindustria, che, da domani, o non apriranno più le
proprie fabbriche oppure non verseranno più l'Iva".
Questa è una crisi.
Oppure, altra variante: i più importanti
industriali iscritti in Confindustria licenziano in tronco Giorgio Squinzi
perchè inadatto, inefficiente e inefficace e
lo sostituiscono con un altro che eleggono in assemblea plenaria in diretta
televisiva da Viale dell'Agricoltura a Roma.
Così il paese capisce che c'è una crisi
economica e sociale in atto.
Macchè.
Quindi, vuol dire che se lo possono
permettere. Perchè non c'è la crisi.
Lo stesso identico parametro va applicato
alla Camusso, al Bonanni, all'Angeletti, in quanto segretari delle tre più
importanti confederazioni sindacali, la GIL, la CISl, la UIL, esigendo
l'immediato varo del cosiddetto "piano lavoro per la crescita e
l'occupazione" presentato in pompa magna in data 20 maggio 2013 con
applausi da parte dei sindacati che allora dissero "siamo sulla buona
strada".
Anche in questo caso si deduce che i lavoratori sindacalizzati
non sono in crisi e non esiste una crisi economica del lavoro. Altrimenti
avrebbero fatto come gli spagnoli, i greci, gli irlandesi e gli statunitensi.
Oppure, avrebbero licenziato la Camusso, l'Angeletti e il Bonanni insieme allo
Squinzi.
Non c'è neppure una crisi finanziaria.
Il Ministero del Tesoro vantava un credito
di 98 miliardi di euro dai concessionari del gioco d'azzardo. Ha accettato di
ridurlo a 1 miliardo e 600 milioni. Il 2 agosto 2013, il Ministro del Tesoro
Saccomanni ha annunciato di aver ridotto quella cifra a 600 milioni. Quindi,
vuol dire che lo Stato se lo può permettere.
Visto che può permetterselo, vuol dire che
non c'è crisi.
La ragioneria di Stato ha dato specifiche
disposizioni per spostare alle regioni una cifra che si aggira intorno a 200
milioni di euro supplementari, da attribuire a specifiche fondazioni culturali,
come ad esempio quella dell'on. Renato Brunetta al quale la Regione Campania ha
elargito 2,5 milioni, l'Università privata Luspio presieduta da Quagliarello,
la fondazione di Amato, quella di D'Alema, la fondazione Mondadori, quella di
Alfano, ecc.,ecc. Visto che lo Stato se lo può permettere, vuol dire che non
c'è la crisi.
Non c'è neppure la crisi delle sovvenzioni
culturali, visto che dieci giorni fa il governo ha emanato una misura
"immediata di emergenza" per mettere a disposizione da subito 5
milioni di euro per il MAXXI, museo romano, immettendo anche la spesa dei
dirigenti. Per non parlare di altri 24 milioni di euro che sono stati
messi a disposizione per un numero di cooperative teatrali e culturali pari a
circa 2,500 e spero che almeno se li siano meritati. Quindi, siccome lo Stato può permetterselo, vuol dire
che non c'è la crisi.
L'attuale governo, dopo aver analizzato la
spending review, ha deciso di non toccare neppure uno dei 25,256 enti e società
inutili che complessivamente danno lavoro a circa 275.000 persone che non fanno
nulla perchè non c'è nulla da fare nella loro ragione sociale, e che costano al
contribuente circa 10 miliardi di euro all'anno. Tra questi, per dirne solo due, c'è la società che
deve programmare lo studio per costruire il ponte di Messina e quella nata per promuovere la
città di Roma come sede olimpionica nel 2020, mantenuta nonostante il ritiro della candidatura voluto da Mario Monti (per un guizzo di lucidità) e l'attribuzione della
sede sia stata già decisa lo scorso 30 agosto a Buenos Aires: ha vinto Tokyo.
L'ente che promuove questo obiettivo surreale seguita a essere operativo e si pensa ad una candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Il che vuol dire che se lo Stato italiano se lo può
permettere, non c'è nessuna crisi.
Due anni fa, il primo ministro canadese telefonò di persona a Obama e gli disse che avevano annullato tutte le commesse
per gli F35 "non ce lo possiamo permettere, è una questione di priorità
del budget". Fu diplomatico ed elegante, ma la rete -si sa- è canaglia.
L'anno scorso c'è stato un piccolo incidente diplomatico perchè il premier
canadese, a una festa ufficiale, si era fatto sfuggire che quegli aerei sono
"delle vere carabattole che neppure funzionano bene, hanno fallito tutti i
test". Il nostro governo, invece, ha stanziato la cifra di svariati
miliardi di euro per acquistarli. Quindi se lo può permettere, quindi non c'è
crisi.
Nel maggio del 2012, Mario Monti, in
qualità di premier, chiamò Bondi e gli affidò la redazione accurata della
spending review. Venne effettuata presso tutti i ministeri, tranne uno, quello
della Difesa. L'allora ministro in carica, ammiraglio Di Paola, spiegò a Monti
che, data la delicatezza del dicastero (il nome lo giustifica, dato che si
occupa di difenderci) l'analisi dei costi la voleva effettuare lui
personalmente con i suoi consulenti scelti. Monti accettò. Il fatto è che quel
ministro era molto particolare. Era la prima volta nella storia della
Repubblica che c'era alla Difesa una persona competente e meritevole,
dato che si trattava di un generale di corpo d'armata che era stato comandante
generale della Nato a Bruxelles. Aveva trascorso i precedenti 24 anni in
Belgio, lavorando con inglesi, norvegesi, olandesi e tedeschi. E quindi aveva
assunto una visione militare pragmatica ed efficiente. Da bravo militare
diligente fece un ottimo lavoro e alla fine di ottobre lo presentò: 286 pagine fitte fitte dalle quali si evinceva che l'Italia era il
secondo paese al mondo, dopo la Corea del Nord, per il numero di generali in
attività e aveva il più alto numero di generali e alti ufficiali in pensione
(tutte d'oro si intende) in tutto l'occidente; nel pianeta era secondo
soltanto alla Russia, la quale, se non altro, è una fortissima potenza militare
e imperialista, quindi ha una giustificazione. Non solo. Il nostro bravo
ministro identificò 25,680 "esuberi", ovvero personale assunto al
ministero, ciascuno dei quali aveva assunto la media di 4 consulenti personali
a regime completo per un totale di 104.900 persone più o meno inutili che costavano al contribuente
la cifra di circa 10 miliardi di euro all'anno. Andavano licenziati tutti, e
subito, secondo lui. Era anche spiritoso, il nostro generale. Disse a Monti:
"In Italia abbiamo gli esodati, ebbene, vorrà dire che da domani avremo
gli essoldati". Consegnò lo studio e se ne ritornò nel suo ufficio. Un
mese dopo Monti gli spiegò che non si poteva toccare neppure una persona. Ma il
generale era un militare e gli ordini se li faceva dare soltanto da altri
militari. Inviò il plico alla commissione europea, una copia alla Troika, e
infine una al comando generale operativo della Nato a Bruxelles, chiedendo
ragguagli. Tutti gli diedero ragione, con applausi. Non solo. La Nato specificò
che la nuova strategia militare comportava una riduzione di personale inevitabile:
glielo diedero come ordine. Ritornò da Monti. Insorse un certo Ignazio la
Russa, l'angelo custode di quei signori inutili, da lui assunti. Finì che cadde
il governo, il nostro generale eliminato dalla scena politica, obbligato al
pre-pensionamento. Si è ritirato a vita privata. Si deduce che, se lo
Stato può permettersi di spendere 10 miliardi di euro all'anno per mantenere
personale inutile alla Difesa allora vuol dire che
la crisi non esiste.
Potrei continuare, ahinoi.
Per parlare degli evasori, grandi e medi, i
costi della politica (o meglio, dei politici) le auto blu, le guardie del corpo per mitomani dato che
in Italia risultano circa 24.000 persone che ne usufruiscono, la maggior parte
delle quali esseri anonimi, persone sconosciute, note soltanto ai loro parenti,
ai loro cari e alle loro clientele, quindi non soggetti a nessuna forma nè di
rischio nè di pericolo. Ebbene, se sommiamo l'intera spesa statale inutile arriviamo
a una cifra annua complessiva intorno a svariate centinaia di miliardi di euro.
Quindi non c'è nessuna crisi economica.
E' una balla.
E' la semplice idea operativa di una classe politica dirigente che ha un gigantesco esercito: sono i 4.235.800 cittadini assunti in pianta stabile grazie alla
malleveria partitica, la maggior parte dei quali senza alcun merito nè
competenza tecnica specifica e adeguata, che sono disponibili a
farsi scannare affinchè rimanga lo status quo e non cambi nulla. Lavorano di
continuo per i partiti, anche senza saperlo. Rappresentano il 7% della
popolazione italiana. Questa piccola percentuale ha sequestrato il restante 93%
che lavora, paga le tasse e -quelli sì per davvero!!- vivono sulla propria
pelle la crisi. E la cupola mediatica appartiene a questa categoria di affiliati per
far sì che si parli di una crisi che non c'è.
Gli italiani, ormai risucchiati nel vortice, pensano che "la loro personale
crisi" (che è reale) sia condivisa anche e soprattutto dal governo, dai
sindacati, dalla Confindustria, dai ministri, dagli esponenti di partito.
Non è condiviso un bel niente.
Eppure non riescono a
ribellarsi.
Forse perchè, in fondo in fondo, nel proprio
cuore da provinciali piccolo-borghesi, pur sapendo come stanno le cose,
preferiscono darsi da fare per riuscire a entrare in quel 7% piuttosto che
rialzare la schiena, recuperare una dignità nazionale civica, ma soprattutto
una dignità esistenziale per non trovarsi un giorno a farsi sputare in faccia
dai propri figli che diranno loro: "tu padre, tu madre, perchè non hai
fatto nulla per impedire che ciò accadesse?".
Chi non si ribella, oggi, è un cattivo
padre.
Chi non si ribella, oggi, è una cattiva
madre.
Il primo passo consiste nella
ricostruzione semantica interiore del significato di "tengo famiglia"
usato ancora oggi come squallida giustificazione per poter essere corrotti,
praticare l'illegalità e sostenere i criminali.
Il nuovo "tengo famiglia"
(teniamocelo pure come autentico mantra antropologico nostrano) deve partire
dall'idea che proprio perchè ai nostri figli ci teniamo, abbiamo il dovere di
mandare a casa l'intera classe politica dirigente e imprenditoriale, e lo
dobbiamo fare quanto prima possibile, altrimenti, essendo dei parassiti,
finiranno per succhiare sangue, linfa, sogni e ambizioni ai nostri figli.
Magari ci fosse la crisi!
Una vera crisi comporta cambiamenti,
opportunità, risveglio, tensione.
Beninteso, con strumenti democratici.
Ma l'Italia dorme, narcotizzata.
Beninteso, con strumenti democratici.
Ma l'Italia dorme, narcotizzata.
Fate qualcosa.
Facciamo qualcosa.
Dobbiamo aprire la crisi.
Dobbiamo andare tutti in crisi.
La crisi vera.
Il vero problema del paese è esattamente l'opposto di quanto vogliono farci credere.
Facciamo scoppiare la crisi di un sistema marcio e decrepito, macabro e necrofilo, per avviare la rifondazione di un paese normale.
Leggendo questo articolo "me son magnato er fegato e tutto quanto gli sta intorno!"
RispondiEliminaPenso che la miccia per innescare la crisi debba partire dalla Televisione, è li che bisogna far scoppiare (metaforicamente) la bomba, altrimenti non se ne esce!
Gli internauti ormai hanno capito tutto e non prendono per oro colato ciò che vorrebbero farti credere i giornalisti televisivi, quanto meno lo vanno a verificare nel
Web, ma gli altri.............come si fa a far loro cambiare idea se non si schiodano dalla Tv? Tanto per sdrammatizzare, si potrebbe proporre una colletta e aspettare di comperare un canale Rai o Mediaset, tra un po' svenderanno anche loro, poi mettiamo i migliori giornalisti in circolazione a far brevi programmi denuncia intervallati da ballerine/i in abiti succinti, per non far perdere l'attenzione dei telespettatori e voilà, il gioco è fatto !
(...era solo un sogno)
"4.235.800 cittadini assunti in pianta stabile grazie alla malleveria partitica, la maggior parte dei quali senza alcun merito nè competenza tecnica specifica e adeguata, che sono disponibili a farsi scannare affinchè rimanga lo status quo e non cambi nulla."
RispondiEliminaPerche' non basta il finanziamento ai partiti ci vuole il posto fisso
per i propri impiegati. A vita naturalmente.
Mi diceva un vecchio impiegato comunale, quando sono entrato c'era solo un capo ripartizione, adesso sono in 9, ogni elezione ne vogliono un'altro, quello personale e aprono un nuovo ufficio per quello vecchio.
Bisogna moltiplicarli almeno per 3, consorti, figli ecc. e voila
12 milioni di voti.
Piu' l'incredibile logistica italiana che ha moltiplicato tutto l'apparato statale, polizie, raccatta tasse.........
Li vogliamo dare ancora qualche milioni di voti?
E per ora abbiamo stabilito chi va a votare e chi non ci va piu'.
Detto in parole povere abbiamo scoperto l'acqua calda.
"Facciamo scoppiare la crisi di un sistema marcio e decrepito, macabro e necrofilo, per avviare la rifondazione di un paese normale."
No! Io sto benissimo, anzi noi stiamo benissimo e voi non contate nulla.
Fatelo scoppiare voi, senza idee, senza solidarieta', senza idee, senza un partito, senza idee, anzi con le iddeee giuste- ... fuori dal Euro, dal Europa, stampiamo monetina.
Noi abbiamo lui, il grande, l'unico.
Gli abbiamo appena dato un bel pistolone in mano, se lo usa per
difendere la sua "innocenza" si suicida ma se lo usa in una bella campagna elettorale con tutte le nostre grandi idee, li, belle, pronte, fotocopiate ci regala ancora qualche anno di questa vita ECCEZIONALE!!!
E' la semplice idea operativa di una classe politica dirigente che ha un gigantesco esercito: sono i 4.235.800 cittadini assunti in pianta stabile.
RispondiEliminaPuo' specificare meglio chi sarebbero?
Grazie.
Saranno mica i dipendenti pubblici? Perché a me risultano essere 3,3 milioni (in calo da anni, caso unico nella UE), POCO PIU' DELLA META' dell' "esercito" omologo francese.
poliziotti, chirurghi, medici, infermieri, finanzieri, carabinieri, vigili del fuoco, vigili urbani; è di voi che parla questo signore.
RispondiEliminaVi vuole vedere in mezzo alla strada, a voi e alle vostre famiglie..
Prendete nota del nome e della foto del soggetto...potrebbe avere bisogno di voi un giorno.....ricordatevelo.....
bargazzino, tu sei un coglione.
RispondiEliminascusa, anonimo coglione, i dipoendenti pubblici in Italia sono in numero proporzionalmente uguale a quelli tedeschi e molto inferiori a quelli francesi e inglesi. Il loro "costo" è pure INFERIORE (in rapporto al pil)
EliminaVoi, col vostro istigare alla guerra tra poveri siete LA ROVINA E LA VERGOGNA DELL' ITALIA.
Sergio Di Cori, ci parli del divorzio banca d' italia - tesoro del 1981, ci parli dei (al valore attuale) 2400 miliardi di euro pagati in interessi.
LA SMETTA DI DISINFORMARE.
Sergio di Cori, ci parli di cosa provocò l' aggancio del peso argentino al dollaro negli anni '90. Dovrebbe saperlo.
EliminaCredo che lei sia un pochetto disinformato.
EliminaInoltre dimostra una penuria di garbo e,
siccome reputo questo suo fare
molto poco urbano e tanto squadrista,
voglio rimarcare le distanze!
@bargazzino
EliminaI dipendenti statali della GB, sono poco più della metà di quelli italiani.
ah, io sono disinformato E PORTO I DATI, lei chiacchera come quelli della televisione o come il primo Giannino che passa e sarebbe quello informato?
EliminaDove sarebbe la mia "disinformazione"; sentiamo...
Gli squadristi siete voi distruttori della coesione sociale. Svenditori della nostra patria.
@matica NO.
EliminaHanno una modalità di calcolo diversa.
Credo non considerino i dipendenti degli enti locali o una cosa del genere, tanto è vero che da alcune parti si portano i dati che tu indichi, da altre parte i miei.
Infatti, la spesa per stipendi (sul pil) è maggiore in Gran Bretagna che in Italia.
Devo ammettere che nell'articolo, secondo me, si è fatta un po' di confusione. Un conto sono gli sprechi, il parassitismo, le ruberie e un altro sono i costi della inefficenza della pubblica amministrazione. Se la revisione della spesa pubblica dovesse essere licenziamento dei pubblici dipendenti invece che riorganizzazione, credo che saremmo fuori strada. Le voraggini di spesa sono altrove, oltre naturalmente gli interessi sul debito. Per quel che riguarda il tema della crisi, la crisi arriva da se, inaspettata sempre, ci coglie, si impone al di là della nostra volontà, scongiurarla o invocarla non serve. Paolo
Eliminala crisi è dovuta alle politiche neoliberiste anti-stato, anti beni comuni, anti solidarietà sociale.
EliminaL' euro è lo strumento re di queste politiche.
Le crisi non vengono per caso. Le crisi capitalistiche vengono per eccessivi squilibri di reddito e di ricchezza, le crisi di debito (CIOE' DEI RISPARMI) avvengono essattamente per questo motivo.
Le politiche che chiedono dall' Europa (che tanto piace al nostro Sergio, alla stampa di regime e ai politicanti) sono esattamente quelle che ci hanno portato alla rovina:
Privatizzazioni, liberalizzazioni, spazio al (così detto) libero mercato, taglio dei redditi dei salariati (pudicamente definito "costo del lavoro"), flessibilizzazioni del mercato del lavoro, deregolamentazione finanziaria, lotta all' inflazione a costo di creare disoccupazione, ecc. ecc. ecc.
Sono le politiche già fatte in Italia negli ultimi 20-30 anni, ma per lor signori queste "riforme" strutturali non sono mai abbastanza.
NO, SONO SBAGLIATE PROPRIO E I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI
(però c'è chi ci guadagna; ricchi e ricchissimi, infatti, il lusso è l' unico settore , praticamente, in crescita...)
Mettiamo un momento da parte le polemiche e concentriamoci solo su un punto di questo articolo: dove sono finiti i 98 miliardi di credito del Ministero del Tesoro dovuti al gioco d'azzardo?
Elimina98 miliardi sono piu' di una finanziaria, se non vado errato.
Bravo bargazzino,
Eliminanotoriamente la cosa pubblica italiota è rinomata a livello mondiale per efficienza, rapidità, servizi e valore aggiunto.........è logico che chi ne fa parte non voglia rischiare il sederino e misurarsi col mondo reale, non voglia darsi da fare dimostrando impegno e capacità, la famosa meritocrazia.
E' molto più comodo ritrovarsi uno stipendio blindato ogni fine mese.
Probabilmente lei farà parte di questo esercito di PRIVILEGIATI.
PROPOSTA: lascerei a casa un terzo dei dipendenti pubblici o assimilati e ridurrei di 20 punti la pressione fiscale, magari così facendo diverrebbe conveniente fare impresa ed investire e si verrebbero a creare posti di lavoro che potrebbero essere occupati da coloro che un lavoro non ce l'hanno (compresi gli ex dipendenti pubblici che essendo persone capaci non dovrebbero temere di confrontarsi sul mercato del lavoro????).
Scusate stavo sognando.
Certamente ai politici una simile idea non passa nemmeno per la testa, mica sono scemi, saranno ladri, parassiti, incapaci, raccomandati, nominati, fannulloni ma....non sono scemi; hanno una cassaforte di voti in questo esercito di oltre 4.000.000 e famiglie (in totale circa 12 milioni come nell'articolo), se poi aggiungiamo qualche milione di narcotizzati dalla tivvù abbiamo trovato i voti di PD e PDL.
Chissà come finiremo..........
la cosa buffa è che le "tue" tesi sono esattamente quelle vsicolate dalla televisione da almeno 20 anni, particolarmente in questi ultimi 3.
EliminaTUTTI i giornalisti, i policanti e gli economisti liberisti (i soli ad avere accesso alla tv) espongono esattamente i "tuoi" concetti.
Flessibilizzare di più il mondo del lavoro (già fatto), taglio del pubblico impiego (già fatto).
Hanno anche un nome tecnico queste politiche: "supply side policy", e, NON hanno mai funzionato secondo me, mentre NON hanno mai CERTAMENTE funzionato in contesto recessivo in nessun luogo e in nessuna epoca. Sono esattamente le politiche imposte dal FMI al sud-america e all' africa nei decenni passati, sono esattamente le politiche imposte oggi alla grecia (tra le altre): i risultati mi sembrano eloquenti...
Sergio, quanto scrivi, è ampiamente risaputo fra coloro che sanno informarsi e tra gli addetti ai lavori. Purtroppo manca la corretta informazione per tutti i cittadini che devono sorbirsi il pistolotto di chi è corresponsabile di tanto disastro. E si pretende che chi è parte del problema possa essere anche la soluzione, con buona pace della logica e del buon senso.
RispondiEliminaAnche in questi giorni non c'è informazione ma terrorismo psicologico, marketing per fini elettorali senza alcun principio di realtà. Di fronte a questa potenza di fuoco non ci rimane altro che wait and see perché è ormai vicino il momento per la resa dei conti. Per questi signori stabilità vuol dire gattopardismo, immobilismo, mantenere le proprie posizioni di privilegio, per sé e per i propri famigli in una visione medioevale: il signore ordina e tutti si inchinano a baciargli la pantofola come succede nella reggia di Arcore. I cani da pagliaio abbaiano alla luna, ma ben legati alla cuccia dei loro padroni.
Ci sono stati degli accordi sotterranei tra Napolitano e Berlusconi, che erano convinti di poter disinnescare la sentenza della Cassazione. Ad uno la rielezione ed all'altro il governo con i pd, facendo fuori Bersani, Prodi, Rodotà... Poi a luglio è successo l'imponderabile, si fissa l'udienza del processo Berlusconi per evitarne la prescrizione e da allora è iniziata la lotta tra gli ex alleati. Una bella prescrizione in Cassazione avrebbe fatto comodo a tutti ed invece...siamo ancora qui a a parlare di un delinquente che si permette di ricattare tutti.
Ma vi sembra normale che un condannato in terzo grado si possa permettere da due mesi di circolare liberamente, di minacciare i magistrati, di insultare i cittadini, di emettere proclami a rete unificate, di incontrare centinaia di persone in Parlamento e fuori? Per qualsiasi cittadino cinque minuti dopo la sentenza ci sarebbe stato il carcere o gli arresti domiciliari in attesa di altri provvedimenti. Totò Cuffaro finì subito a Rebibbia ed è ancora lì. Molti occupano le patrie galere in attesa di giudizio ed un pregiudicato può fare impunemente i suoi comodi...?
Questa è la vera anomalia. Questa è la nostra vergogna. E che non si parli più di democrazia e bene pubblico da parte di lor signori!
Per ulteriore informazione,
Eliminaleggetevi cosa ha fatto questa signora:
https://www.facebook.com/notes/silvia-nulli/una-cittadina-nauseata/10151821322859039
Ha ha bella questa
RispondiEliminaUn'era luminosa.
RispondiEliminaGrazie al nostro insuccesso.
Mi tengo in disparte.
Nel partire mi sono pulito i piedi sullo zerbino.
Pensavo d'andare a cercar pace,
ospite inutile di un mondo risplendente.
E poi chi e' perfettamente nel giusto?
Tra tutti i mediocri che si raccolgono a gara
perche' aggiungere anche la mia grossolanita', la mia freddezza?
Meglio qui
su una barca
cullata dalla luna.
Wang Wei
poeta cinese- 701-761
Bellissima.
Eliminala crisi in italia esiste per il semplice motivo che l'italia non esiste.
RispondiEliminaSI STANNO COMPRANDO L'ITALIA STI 10 PEZZI DI MOTA!!!!
RispondiEliminaLORO STAMPANO SOLDI E FINO A CHE USIAMO I LORO SOLDI SIAMO LORO SCHIAVI!!!!!
SOVRANITA DEL POPOLO SOVRANITA MONETARIA ECCO LA SOLUZIONE!!!!!
Concordo.
EliminaPerò contemporaneamente bisogna fare piazza pulita di tutti questi melmosi personaggi.
L'errore è nel credere di vivere in una democrazia.....
RispondiEliminaOrmai il tifo calcistico,quello antisportivo per eccellenza,permea di se qualunque intervento ,qualunque contributo serio che si propone di vedere in faccia la realtà.
RispondiEliminaL'egoismo di bottega o peggio la partigianeria di chi è o crede ideologicamente di essere tra quelli che godono del catastrofico stato di inconsapevolezza collettivo,per il proprio vantaggio personale ""tifano per il mantenimento dello status quo".
E giù improperi inconcludenti motivati dal terrore di perdere i privilegi acquisiti.O di perdere l'ideologia presunta ideale che li fa sentire vivi e dalla parte del giusto.
Abbeverati ad una fonte marcia non riconoscono più e meno che mai l'acqua
pulita.
Visione egoistica di corto raggio.Della propria dignità data alle ortiche se ne fregano.
Come il famoso pesce che puzza sempre dalla testa,da una testa in putrefazione si sentono protetti.Senza chiedersi nulla di più.
Fondamentalmente suicidi e sordi ai richiami della loro coscienza per il semplice fatto che non ne hanno più una propria, ma una innestata.
E' per questo che non possiamo più attendere che la fiammella della candela dell'amore per il bene comune esali i suoi ultimi guizzi,disperatamente,difendendosi dai venti di morte che la tengono in vita a livelli di pura precaria sopravvivenza.
Questa becera corrotta imponente massa di sfruttatori e sopraffattori e vessatori di un intero popolo dovrà a breve arrivare al capolinea e cambiare cittadinanza.
Senza violenza,oggi è possibile.Unità nella diversità.Ma unità.
Perchè si possa riprendere a vivere con il sorriso nel cuore come la stragrande maggioranza degli italiani merita.
Uomini giovani non avvezzi alla corruzione alla guida e ottimi uomini esperti e volenterosi a sostenere con la loro esperienza la nascita di una nuova primavera italiana.
E queste forze ci sono ,vanno incoraggiate sostenute e protette da noi tutti.E per il bene di tutti.Siamo ad un capolinea che non ammette più tergiversazioni e raggiri.
E' divenuta una necessità di sopravvivenza.
Se c'è chi non vuol capire il fondo profondo di quello che scrivi,stimato Sergio,è perchè è sopraffatto dal suo cuore inaridito ai richiami della bellezza,dell'amore,della giustizia e della equità sociale ,pur nelle differenze comprensibili di ciascun individuo.
Gli hanno indottrinati.
RispondiEliminaPrivatizzazioni, liberismo, morte dello stato sociale, guerra tra i poveri, Germania nazista ecc. ecc.
Privatizzazioni? Quali? Hanno venduto ai loro amici, avete mai visto un soldo? Magari un concorrente?
Liberismo? Mai visto togliere una licenza?
Stato sociale? Ma se in questo paese si puo' morire di fame se non hai famiglia.
Guerra tra i poveri? Hanno imparato bene a nascondersi dietro gli
impiegati pubblici, si sono inventati impieghi, enti, tutti legali, tutti sociali peccato che i budget servono solo a pagare i loro stipendi.
L'Euro? Loro hanno raddoppiato tutto facendo profitti inimmaginabili.
Vi hanno raddoppiato lo stipendio? A gia' quello se lo sono scordati.
Ma in questo caso e colpa del Euro e della perfida Germania.
Ma sveglia.
chi ci avrebbe indottrinati?
EliminaVisto che in tv ripetono esattamente le TUE tesi
"...25,680 "esuberi", ovvero personale assunto al ministero, ciascuno dei quali aveva assunto la media di 4 consulenti personali a regime completo per un totale di 104.900 persone più o meno inutili che costavano al contribuente la cifra di circa 10 miliardi di euro all'anno..."
RispondiElimina25.680 dipendenti del ministero che possono assumere ognuna una media di 4 consulenti personali... Con i soli controlli delle Corti dei Conti che ci sono sulla spesa sul personale nelle pubbliche amministrazioni, o le Corti sono colluse (...e non credo proprio...) o l'affermazione non è vera.
... "Ebbene, se sommiamo l'intera spesa statale inutile arriviamo a una cifra annua complessiva intorno a svariate centinaia di miliardi di euro..."
Il bilancio dello Stato si aggira complessivamente intorno agli 800 miliardi di euro: ora sostenere che ci siano spese inutili per "svariate centinaia di miliardi di euro" significa, con quello svariate, che sono almeno più di uno, ossia almeno 2 centinaia di miliardi di euro; vorrebbe dire che saremmo già falliti. E' un dato non ammissibile, sfiora la chiacchera da bar.
Allora Sergio, ti seguo da tanti mesi, con piacere, e sono venuto a conoscenza di molte informazioni interessantissime e utili, grazie a Te.
Infatti, come vedi, sto usando la testa, sto ragionando, come più e più volte hai auspicato, esortato, invitato fortemente tutti quanti a fare, proprio tu.
E' la tua lezione più grande forse.
Ti seguo, perchè sei diventato un riferimento, un faro in questo procelloso mare...
Ma ti prego, non mi condurre verso i soliti porti incoerenti e malfidi.
Resta oggettivo, coerente e pertanto credibile
Grazie
Luca D.
Buongiorno Sig. Modigliani mi piacerebbe che desse uno sguardo a questo articolo e sapere cosa ne pensa.
RispondiEliminahttp://connessionecosciente.wordpress.com/2013/03/20/eric-phelps-i-gesuiti-il-vaticano-il-comunismo-il-nazismo-e-le-agenzie-di-intelligence-parte-1/
sì lo conoscevo, non so che cosa dirle..l'umanità adora i megacomplotti, forse tutto ciò che c'è scritto è vero o forse invece è falso, come si fa a sapere? Sono affermazioni che considero sempre furbe: costringono l'interlocutore, inevitabilmente, a dire wow uhhh ahiahiai, e alla fine producono nel lettore la scelta di non responsabilizzare se stesso pensando che davanti a questi giganti super tutti d'accordo tra di loro noi formiche non possiamo fare nulla. A me non importa nulla dei complotti. Preferisco interessarmi all'idea di allargare lo spettro della consapevolezza individuale di noi piccoli modesti comuni mortali e se poi domani diranno che c'è un complotto tra Grillo/D'Alema/il Papa/Putin/ con appresso massoneria i Rothschild i cinesi del Drago, tutti quanti gestiti dal super imperatore galattico che verrà fuori è, in realtà, Maurizio Crozza, la reazione migliore sarebbe quella di dire: "Ok, then what?". Tradotto, suona pressappoco: "Va bene, è così, e allora?". Tanto vale occuparsi di ciò che vediamo, sappiamo, conosciamo. Non a caso, tutto quel mondo si chiama occulto. Nell'occulto, lo dice la parola stessa, la verità è nascosta, altrimenti non sarebbe il mondo dell'occulto. A me interessa la chiarezza e la trasparenza, il mondo dello "svelato". Sono semplice e banale.
Elimina1)
RispondiEliminaIMPORTANT WARNING PLEASE
QUESTO TESTO NON INTENDE ESSERE PER NULLA CONTRO LE FORZE DELL'ORDINE IN GENERALE. CHE IN ALCUNI CASI A FRONTE DI UNA VITA PIENA DI SACRIFICI, E MAGARI NEANCHE TANTI AGI, HAN DATO ANCHE LA VITA, COME QUANDO IL BASTARDO STRAGISTA, MEGA MANDANTE DI OMICIDI, LADRO, DITTATORE NAZISTA, MAFIOSO, CAMORRISTA, NDRANGHETISTA, SUPER LAVA SOLDI ASSASSINI ED ACCLARATO PEDOFILO SILVIO BERLUSCONI ORDINÒ LE STRAGI DI CAPACI E VIA D'AMELIO. IN OGNI CASO, LA REALTÀ NON É MAI TOTALMENTE BIANCA O NERA. É QUASI SEMPRE GRIGIA. HAI TANTISSIMI ( MA NON TUTTI, RIPETO, NON TUTTI, PER LO MENO LO SPERO) POLIZIOTTI E CARABINIERI CORROTTI DALLE MALAVITE. CHE ASSASSINANO PER LE MALAVITE. O PER I SERVIZI SEGRETI NAZIFASCISTI PRIVATI E PUBBLICI DEL CANCRO DA ESTIRPARE, DA FAR MARCIRE IN GALERA ( OVE IN OGNI ALTRA NAZIONE AL MONDO, VI SAREBBE E DA DECENNI), SILVIO BERLUSCONI ( E FAN PASSARE IL TUTTO, SPESSO, PER FALSISSIME MORTI NATURALI, INCIDENTALI O SUICIDA.. VEDI CASI CUCCHI, MASTROGIOVANNI, BUDRONI, UVA, FERRULLI, CALIN, BIANZINO, TURRISI, FERRULLI E MIGLIAIA DI ALTRI DI CUI NON SAPPIAMO.. IN QUANTO VENNE STUPRATA DEMOCRAZIA E VERITÀ). UNO DI QUESTI POLIZIOTTI CAMORRISTI ED ASSASSINI É DI CERTO PASQUALE RIZZIERI DEL COMMISSARIATO DI PORTA GENOVA A MILANO. PRESSO PIAZZA DEL VENINO. FIERI DI FARNE SAPERE AL MONDO INTERO. AMMAZZI PURE NOI, SE VUOLE. TANTO, UNA PERSONA CHE EGLI, SE NON MEGLIO DIRE, "ESSO", HA FATTO FUORI IN PIÙ A FINI FASCISTI E MAFIOSI, ALIAS, A FINI BERLUSCONIANI .. O MENO...
OCCHIO AL CORROTTISSIMO, PURE ASSASSINO, AFFILIATO ALLA CAMORRA: POLIZIOTTO PASQUALE RIZZIERI DEL COMMISSARIATO DI PORTA GENOVA A MILANO. FA IL POLIZIOTTO A FAVORE DI TANTE MAFIE" O POLIZIOTTO PREZZOLATO ED OMICIDA" PASQUALE RIZZIERI DI DEL COMMISSARIATO DI PORTA GENOVA A MILANO"!!! E NON CONTRO, COME DOVREBBE ESSERE IN OGNI PAESE .. ANCHE SOLO NORMALE! VI SONO FOTO MENTRE PRENDE MAZZETTE DAI NDRANGHETISTI GIORGI. QUELLI DELLA SPARATORIA IN PIAZZA BERNINI A MILANO.