lunedì 29 ottobre 2018

Un neo-nazista che elogia lo stupro alla guida del Brasile






di Sergio Di Cori Modigliani


Al suo ultimo comizio elettorale, il neo-eletto presidente brasiliano Bolsonaro, tanto per rassicurare gli elettori sulla sua caratura ideologica, ha chiuso il suo intervento (accolto da applausi ed evviva da decine di migliaia di persone) dichiarando che il primo provvedimento del suo esecutivo sarebbe stata l'immediata depenalizzazione dello stupro, così finalmente si abbatte l'ideologia dei mitomani della sinistra, il popolo sa benissimo che alle donne piace ed è quello che cercano.
Angela Merkel (d'accordo con i suoi alleati di governo) si è rifiutata di congratularsi con lui. Idem Theresa May. E quindi, praticamente, il resto del mondo.
I due unici immediati ed entusiasti sostenitori sono stati Donald Trump ("lavoreremo molto bene insieme") e Matteo Salvini ("congratulazioni e complimenti: benvenuto nella grande famiglia internazionale dei sostenitori della libertà").
Insieme agli Usa, quindi, la Repubblica Italiana diventa l'unica nazione a promuovere l'immagine di una autentica bestia impresentabile.


P.S. Il Brasile è il paese al mondo con il più alto numero registrato di femminicidi accertati e documentati: 150 al giorno, circa 50.000 donne assassinate all'anno dopo essere state suprate e seviziate. E' diventato più violento del Messico, il che è tutto dire.
Si vive meglio a Kabul.


Qui di seguito alcune chicche del neo presidente brasiliano:

1. “Pinochet avrebbe dovuto uccidere più persone.” Veja, 2 dicembre 1998

2.“Ho cinque figli. Quattro ragazzi, al quinto sono stato debole e ho avuto una femmina.” Discorso al Clube Hebraica, Rio de Janeiro, 3 aprile 2017

3.“Il mio consiglio e la mia condotta: evado quante più tasse è possibile. Se non ho bisogno di pagare qualcosa, non la pago.” Programa Câmera Aberta, Band RJ, 23 maggio 1999

4.“Sono favorevole alla tortura e voi lo sapete.” Programa Câmera Aberta, Band RJ, 23 maggio 1999

5.“Attraverso il voto non cambieremo mai niente in questo paese. Niente! Assolutamente niente! Sfortunatamente, cambieremo quando cominceremo una guerra civile. E a fare il lavoro che il Regime Militare non fece: ucciderne trentamila! [...] Se qualche innocente morisse, capita; in ogni guerra muoiono innocenti. Io sarei felice di morire se altri trentamila morissero con me.” Programa Câmera Aberta, Band RJ, 23 maggio 1999

6.“La situazione del paese oggi sarebbe migliore se la dittatura avesse ucciso più persone.” Folha de São Paulo, 30 giugno 1999; "Il grande errore è stato torturare e non uccidere.” 7 agosto 2008

7.“Quale debito storico avremmo con i neri? Io non li ho mai schiavizzati. I Portoghesi non hanno mai messo piede in Africa. I neri sono stati portati qui da altri neri.” Programa Roda Viva, 30 luglio 2018

8.“Non ho mai picchiato la mia ex moglie. Ma ho pensato di spararle più volte.” Revista IstoÉ, 14 febbraio 2000

9.“Dio sopra ogni cosa. Non c’è una cosa chiamata Stato secolare. Lo Stato è cristiano e la minoranza dovrà cambiare, se possono. Le minoranza dovranno adattarsi alla posizione della maggioranza. Discorso all’Aeroporto João Suassuna, Campina Grande, 8 febbraio 2017

10.“Non ti stuprerei mai perché non te lo meriti.” alla Deputata Federale Maria do Rosário, novembre 2003

Ecco il link dello scontro avvenuto durante una intervista (https://youtu.be/1hhoqMNDIVM) .

Sei mesi fa, nel corso della campagna elettorale, quel video era stato usato dai sostenitori di Lula contro di lui e per due mesi, in tutto il Brasile, lo stupro e il rapporto politico che le diverse forse politiche avevano con questa dimensione maschile dell'esistenza, era diventato l'argomento di cui tutti dibattevano. Durante quel periodo che ha poi infiammato gli animi portando uno scriteriato a tentare di uccidere Bolsonaro, mentre da parte dei sostenitori dello schieramento di sinistra intervenivano dovunque a sostegno delle diverse organizzazioni femministe che denunciavano la misogina campagna di Bolsonaro, i sostenitori dello schieramento di destra intervenivano dovunque chiedendo libertà di stupro; molti lo ritennero una scherzosa provocazione e un trucco per far parlare di sè, e cavalcare l'onda esagerando l'esasperazione per acquistare pubblicità e visibilità; fu in quelle giornate molto calde (e molto violente, dato che si registrarono diverse decine di morti, soprattutto a Minas Gerais) che Bolsonaro sostenne la sua idea che propose come regalo ai suoi numerosi elettori e fans.
In questo altro video ( https://youtu.be/fe-dAwXDu1U) che dura 19 minuti, si fa riferimento a una seduta del parlamento del febbraio 2016, presideuta dalla deputata Maria do Rosario. In quell'occasione, ci fu un durissimo scontro. E' interessante notare la qualità dei commenti a quel video su you tube, che denotavano una inusitata aggressività insultante nei confronti della do Rosario.  Da quel giorno, la campagna elettorale ha iniziato a radicalizzarsi finendo per concentrarsi poco a poco su due punti: il diritto del maschio ad avere salari maggiori rispetto alle donne e l'accettazione del principio di stupro come "norma" e non più come reato.
 

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