lunedì 1 ottobre 2018

Chi se ne frega degli indonesiani, tanto quelli mica votano!






di Sergio Di Cori Modigliani


"Ma che te frega, tanto quelli so' asiatici!"
1,300 persone morte accertate per colpa dello tsunami indonesiano. Più qualche altro migliaia di dispersi che fanno presupporre un tragico esito a breve.
Si calcolano tra i 5 e i 10.000 morti.
Su migliaia di post su fb, in giro ho visto soltanto qualche timido accenno. Poco interesse, per non dire nullo, tanto quelli so'asiatici che te frega!
Il mondo va così.
Poi, quando arriva una qualunque elezione (da noi) spuntano come funghi i terzomondisti, i cattolici, i volontari del sacro cuore, i compassionevoli al grido di "il mondo è piccolo e siamo tutti uniti, diamoci la mano votate per me..." ecc.ecc.
In Asia abita il 42% della popolazione planetaria.
In Europa, il 7,4%.
Ma i 550 milioni di europei rappresentano il 54% del consumo planetario.
Il che conferma ciò che tutti sanno: le esistenze umane sono irrilevanti, non contano un bel nulla.
Conta soltanto chi consuma.
Quindi, chissenefrega degli indonesiani.
L'idea che, su una allegra spiaggia estiva, circa 300 giovani che seguivano un concerto siano stati spazzati via da una'onda gigantesca come nei film catastrofici di Hollywood, dovrebbe indurci a parlare fitto fitto tutti quanti sulla immediata e inderogabile necessità di affrontare il problema dello squilibrio ecologico ambientale provocato da un sistema planetario criminale costruito da noi, per noi, ad uso e consumo di noi.
A dispetto di tutti gli altri.
Ce ne occuperemo a breve, quando la prima onda anomala farà il suo trionfale ingresso nel Mar Mediterraneo.
Di sicuro, non prima.

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