di Sergio Di Cori Modigliani
Si legge in giro di tutto, come al solito.
A proposito della definitiva dipartita di Paolo Villaggio (fatta la consueta tara faziosa tra guelfi pro e ghibellini contro) si legge -sezione moderati- che il Villaggio sarebbe stato sulla stessa linea del Sordi, nel senso di Alberto Sordi.
Tragico abbaglio.
Sono totalmente in disaccordo.
Paolo Villaggio, nella sua vita reale, era completamente e totalmente diverso e opposto al suo personaggio Fracchia.
Alberto Sordi piaceva soprattutto ai gestori del potere perché sapevano che lui era come loro. Lo adoravano per questo.
Il Sordi era una sicurezza e una garanzia per i peggiori.
Dovessimo fare un bilancio basato sul senno di poi, mi sento di sostenere che Alberto Sordi ha provocato (facendoci ridere e sorridere) un grave e struturale danno all'Italia, agli italiani e all'immagine del nostro paese nel mondo: ha liberato e legittimato il cinismo opportunista e il peggio dell'italianità, promuovendolo al rango di critica sociale. Non lo era.
Si trattava di abile camuffamento auto-referenziale.
Paolo Villaggio, invece, nella sua verve surrealistica, era esistenzialmente poetico.
Perciò era commovente.
Alberto Sordi è sempre stato solo e soltanto assolutorio.
Paolo Villaggio è stato il corrispondente settentrionale di Totò.
R.I.P.
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