martedì 9 dicembre 2014

E tu, come ti stai evolvendo?


 “Un giornalismo fatto di verità impone ai politici il buon governo. 
Un giornalista incapace della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato in grado di combattere”.
                                                                                                                                     Giuseppe Fava




di Sergio Di Cori Modigliani


Gli storici,  i maestri spirituali e gli economisti attribuiscono ai momenti di grande crisi sistemica delle potenzialità enormi.
E' una interpretazione dell'esistenza che sociologi e antropologi definiscono "darwinismo sociale".
Nel caos di una tempesta che sconvolge un assetto socio-politico, mentre alcuni ceti e alcune persone sbandano paurosamente e non sono in grado né di attraversare né di sostenere il marasma collettivo, altri, invece, comprendono la novità di circostanze diverse, inusuali, e si evolvono, realizzando quindi una originale capacità di adattamento, necessaria e fondamentale per consentire alle nuove generazioni che verranno, di liberare la creatività.
Così, nei milioni di anni si sono espresse le mutazioni ambientali e genetiche.
E così, nelle migliaia di anni, si sono manifestati i grandi salti di civiltà; alcune sono scomparse soccombendo ai nuovi tempi, incapaci di acquisire e incorporare la novità, altre sono state in grado di realizzare un salto verso un livello più alto e profondo.
Da primitive sono diventate più complesse, quindi, si sono evolute.

L'Italia si trova in questo frangente.

Paradossalmente, il livello di crisi ha raggiunto uno stato talmente marcato da consentire lo sviluppo di un dichiarato ottimismo: le potenzialità per l'evoluzione ci sarebbero tutte.
Ma se prevale la pigrizia collettiva e l'ignoranza, non c'è alcuna evoluzione e la crisi tende ad aggravarsi con il rischio che quella società, quella civiltà, soccomba tragicamente.
La vicenda ormai nota come "mafia capitale" è sintomatica di come gli italiani e l'intera classe politica e imprenditoriale dirigente non si renda conto di ciò che sta accadendo.
Il rischio di questo atroce cinismo che sta contagiando l'intera collettività, consiste nell'aumentare le probabilità della dissoluzione della società civile.
Perché si punta ad abbassare il livello, invece di alzarlo.
Tanto più il livello si abbassa, tanto più si guadagna a tempi brevi e brevissimi -questo è il subdolo calcolo dei cinici- ma allo stesso tempo si allontanano e diminuiscono le possibilità statistiche che in tempi medi e lunghi la crisi si possa risolvere.
Ogni componente politica, infatti, sta regredendo.
Non ce n'è nessuna che stia evolvendo. Hanno preso la strada più facile, buona a tener compatte le fila dei propri seguaci e sostenitori, con un calcolo miope, applicando un'ottica provinciale.
Il M5s, ovvero la più grande forza d'opposizione, approfitta di questa situazione dall'alto del proprio punto di forza (imbattibile e indiscutibile): è l'unica forza politica che non ha le mani lorde dello schifo generale, non ha alcuna responsabilità nello sfascio della nazione e non è mai parte in causa nei meccanismi disgustosi di corruttela e criminalità diffusa. Un potenziale gigantesco. Che viene usato e sfruttato, però, in maniera passiva. 
Poiché non esistono alternative, il disgusto di ogni brava persona in Italia è arrivato a un punto tale per cui la scelta si è ridotta soltanto a due opzioni: o non votare, oppure votare movimento cinque stelle. Solo un pazzo, un povero illuso, o un complice interessato, può attribuire delega di fiducia a questa impresentabile classe politica degli attuali partiti. Poiché basta starsene seduti ad attendere che gli altri finiscano di scannarsi tra di loro, ben sapendo che non risolveranno mai nulla essendo loro il problema principale, il movimento 5 stelle vive d'attesa e di rendita di posizione, impigriti dal livello degradato e degradante degli altri, puntando sulla scommessa di ottenere consensi grazie alla disperazione totale di ogni italiano pensante per bene. E' un calcolo pericoloso, a mio avviso. Perché all'ultimo momento, proprio perché lo stato di totale degrado ha contagiato l'intera collettività, potrebbero finire per vincere dei nuovi barbari, criminali e primitivi quanto gli attuali, con l'aggravante di sembrare e apparire come la novità salvifica. 
Il problema del M5s è che al momento non ha concorrenza. 
Il suo aspetto più debole -che è legato a quello di forza- consiste nell'aver scelto di non modificare la propria linea, di non evolversi, assumendosi la responsabilità di essere dinamico e anche pedagogico, per tentare di alzare il livello collettivo generale, anche correndo il rischio di poter perdere. Lo sfascio e lo sfacelo ormai è tale che il M5s pensa (a ragione) di poter fare tutti gli errori che vuole, tanto sarà robetta se paragonata agli scandali degli altri. Ma non è una buona notizia. E' come se una squadra di calcio di giovani inesperti scendesse in campo ad affrontare il Real Madrid con un Cristiano Ronaldo che infila un autogol dietro l'altro: non sarebbe un bello spettacolo.
I tifosi miopi cavalcano questa linea.
E' la tragedia della mancanza di concorrenza.
Il livello si sta abbassando paurosamente.
Mano a mano che trascorrono i giorni la posizione del PD peggiora, per non parlare di Forza Italia. E' inevitabile.
Ma in una situazione catastrofica come quella attuale, bisognerebbe uscire dalla pigrizia e dal calcolo provinciale e spingere invece verso una evoluzione possibile, auspicabile, per dichiarare la propria posizione di avanguardia -in quanto specie futura- e quindi contagiare la parte pensante tra i piddini e i forzisti per costruire tutti insieme, ognuno nel proprio ambito, una possibile svolta positiva.
Rimanendo tutti fermi, come sta invece accadendo, ciascuno arroccato alle proprie posizioni totalmente auto-referenziali, pur di salvare il salvabile e sopravvivere alla meno peggio, non si potrà produrre alcun risultato di cambiamento.

Se non si comincia ad alzare il livello generale, sottraendosi alla tentazione seducente della pigrizia intellettuale e della mancanza di coraggio, finiremo per soccombere tutti.

Anche a nostra insaputa.

Saremmo come quei nostri antenati che sono rimasti sugli alberi a vivere come scimmie senza sapere come sarebbe stato scendere dall'albero rischiando l'osso del collo e scegliendo di andare ad affrontare i gravosi e complessi problemi della giungla.
E da lì che veniamo.
Ed è lì che dobbiamo andare.

18 commenti:

  1. Stimatissimo Sergio, chi, del M5s, dovrebbe raccogliere questo tuo messaggio. La massa degli attivisti e parlamentari in disgregazione o i loro creatori? Ne' per gli uni ne" per gli altri mi sembra che il problema principale sia la pogrizia, ma piuttosto la confusione e, forse, l'inadeguatezza a fornire una risposta utile rispetto alle aspettative di chi, come me, ha fortemente sperato in loro.

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  2. A chi dice che ha sperato nel movimento, rispondo che ci credo poco che costoro siano sostenitori del movimento. Incolpare il presidente del consiglio di turno ha la stessa utilita di prendersela col capro espiatorio, tipico degli ignoranti e dei collusi.
    In quanto a lei signor modigliani, non é solo la politica ad asfissiare gli italiani, ma sono gli italiani stessi ad asfissiare gli italiani, quando vedi che tutte le tue energie finiscono per scontrarsi con un muro di gomma, a piu livelli, ti ritrai, perche c'é bisogno di ricevere anche della gratificazione dal proprio operato, senza questa alla lunga snerva. Del resto se riuscissimo ad agire in un contesto sociale del genere, vuol dire che non saremmo piû umani ma dei: dobbiamo diventare dei?

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  3. Scusa Sergio ma non riesco a capire cosa ti aspetti materialmente dai nostri politici a 5 stelle, sono dove sono perchè hanno promesso trasparenza e coerenza, si sono fatti in 8 per noi e hanno sempre rispettato tutte le infinite regole e regolette che li hanno "certificati" persone oneste.
    Sembra di capire che saresti per una qualche unione o patto con altri politici che non hanno i requisiti di statuto (e neanche quelli di onestà intellettuale) per prendere il controllo della situazione. Qui stiamo tentando di attuare una rivoluzione pacifica nel momento di massima decadenza di una involuzione a tutto tondo durata 20/30 anni, la popolazione sta pigramente uscendo dal coma ventennale e deve poi fare una lunga fisioterapia. Nella civiltà, educazione, arte, e comunque in tutto ciò che viene fatto per bene non ci sono scorciatoie, non credo ci siano scorciatoie in politica a meno che non vogliamo contemplare violenza o compromessi che prima o poi ci faranno pagare il loro prezzo.
    Tu hai un livello di pensiero che è notevolmente superiore alla media, spesso dai per scontate certe decisioni o punti di vista che letti da casa possono sembrare incompleti o quantomeno ambigui. Mi permetto di dire ciò perchè per me la tua onestà e buona fede sono fuori discussione, per cui mi permetto di criticare con tranquillità come fossimo al bar del paesello a berci un bel bianchetto.
    Credo che tutto ciò che sta accadendo faccia parte del cambiamento che è iniziato quando Beppe Grillo ha provato a farsi eleggere col PD e quello magro come un grissino gli ha sapientemente suggerito di farsi il suo partito. Giulietto Chiesa ha detto che i cambiamenti sociali e culturali di un paese necessitano di 50 anni circa, come diceva Nino P. nei commenti del post precedente Mafia Capitale poteva emergere nel 2003, emerge tutto ora, direttamente o indirettamente, grazie ai movimento.
    In effetti Darwin diceva che sono quelli che sanno adattarsi all'ambiente che prosperano, sembra che i prezzolati, i ruffiani e gli ipocriti siano quelli che meglio si sono adattati a questo mondo laido.....
    Saluti a tutti

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  4. Darwin, da qualche tempo, è stato fortissimamente, e intenzionalmente, malinteso.
    E' vero che diceva che l'individuo che sviluppa un adattamento consono ad una situazione in evoluzione diventa più forte, e nel tempo il suo adattamento si sarebbe propagato nella specie.
    Ma Darwin considerava molto più importante l'evoluzione sociale di GRUPPI di individui. Il gruppo che, cooperando fra di loro, sviluppasse un nuovo e più efficiente modo di interpretare ed interagire col mondo esterno, ne trarrebbe vantaggio e finirebbe per imporre il suo modo di vedere anche agli altri gruppi.
    Il Movimento Cinque Stelle potrebbe/poteva essere un tale gruppo. Forse per Di Modigliani però, nella fase attuale la "pigrizia mentale" e "mancanza di coraggio" si vedono nella totale mancanza di una "visione", un "interpretazione" e l'ideazione di un nuovo modo di agire nel nuovo mondo che vogliamo creare.
    Ci si arrocca invece ancora nella rendita di posizione "contro tutti" e in sterili discussioni sul diritto di discutere. Del diritto di proporre manco a parlarne, se non fa già parte di quel "programma" estremamente scarno, lacunoso e spesso miope, e perlopiù vecchio di tre anni.
    Qualche evoluzione da quelle posizioni "ancora sugli alberi" ci vorrebbe no?, visto che da allora sono successe tante ma tante cose.
    Le teste ci sono, le idee pure. Dobbiamo chiedere permesso per cominciare ad elaborarle, cooperando?
    E camminare sulle nostre due zampe posteriori.

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  5. Tempo fa Sergio lamentava l'assenza di utopie. Ne sparo una.
    (Ehi, realisti detrattori, è un'utopia va bene!)
    Un punto di partenza.

    Part 1.
    I had a dream too (dot zero)

    Nel 2014 la rivoluzione sorridente era ancora nelle sue fasi iniziali. Piccoli gruppi di persone avevano deciso di usare i loro sorrisi nel tentativo, forse un ultimo sforzo disperato, per sconfiggere l'infelicità globalizzata, ma non avevano idea dei cambiamenti incredibili che sarebbero sorti da quella piccola iniziativa nel giro di pochi anni, diffondendosi in tutto il mondo.
    Tale era l'infelicità servile e piagnucolante che aveva colpito miliardi di persone in quei tempi cupi e depressi, che questi gruppi di Smilers erano visti quasi come miracoli viventi; sorridevano sempre mentre camminavano e parlavano, giocavano e danzavano, persino mentre lavoravano. Anche se molti dicevano che erano semplicemente dei pazzi che non volevano vedere quanto brutto il mondo era diventato. Ovunque andavano, nelle vie affollate dello shopping o nei piccoli villaggi dove stavano ore ad ammirare i capolavori architettonici che nessun altro notava più, ovunque essi si riunivano, nei pub, nei parcheggi e nei giardini, nessuno poteva ignorare l'energia positiva che trasmettevano. Era come se emanavano una luce speciale. Le loro risa, il modo in cui si abbracciavano e si toccavano l'un l'altro mentre parlavano, la facilità con cui esplodevano in canti o nella danza, era qualcosa che solo i più anziani potevano ricordare. All’inizio, quando dicevano che tutta la loro gioia veniva dalla cultura, e dal prestare attenzione alle cose e alle persone intorno a loro, molti dicevano che dicevano cazzate e che dovevano essersi sballati con qualche nuova droga. In realtà erano semplicemente un po’ più felici rispetto alla maggior parte delle persone, perché avevano letto molto e sapevano che la felicità era possibile anche nelle situazioni peggiori.
    Entro il 2018 la maggior parte delle comunità in tutti e cinque i continenti erano stati infettati dai Smilers. Essi non erano considerati più come pazzi o come bambini che non volevano crescere, perché ora ce n'era uno in ogni famiglia, ed erano stati fondamentali nella creazione di un nuovo senso di appartenenza, un nuovo senso di fiducia, di comunità. Essi non solo ridevano, ma ascoltavano tutti, cercavano di capire, e proponevano centinaia di nuovi metodi pratici per rendere la vita quotidiana migliore. Dimostravano che la cultura e l'utilizzo di un cervello possano essere utili, e non solo per fare soldi. Comunicavano tra loro assiduamente su Internet, e le migliori idee a costo zero in tutto il mondo presero rapidamente piede. Piano piano la gente si rendeva conto che non c'era un solo modo di vivere, un solo modo di vedere le cose, e che anche loro potevano imparare a cantare e ballare e conoscere i segreti delle montagne, delle foreste, dei libri e dei teatri. E che tutto questo faceva molto, molto bene alla salute, alla felicità.
    Tra il 2018 e 2022, i governi del mondo, accigliati, minacciosi e sempre più violenti, furono democraticamente sostituiti da sorridenti uomini e donne di ogni età e provenienza sociale accomunati dal fatto di riuscire a cooperare. Ai Frowners dei governi precedenti, degli eserciti e delle multinazionali, furono offerti pensionamenti d'oro su isole tropicali oppure in lussuosi rifugi di montagna. Potevano portare con sé tutte le ragazze e tutti i Rolex che volevano e mangiare caviale e tartufi dalla mattina alla sera: questo era l'accordo. Bastava che si toglievano dalle palle del nuovo mondo. Il mondo del sorriso.

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    1. Part 2
      Entro il 2028, i robot avevano sostituito il 98% del lavoro manuale nelle fabbriche, ii 90% nelle aziende del settore agricolo e delle costruzioni, e facevano pure i lavori di casa. La burocrazia era stata ridotta al minimo, e l'umanità poteva finalmente dedicarsi alla creatività e auto-miglioramento. L’obsolescenza programmata e i combustibili fossili furono dichiarati illegali. Una lavatrice o una macchina doveva durare almeno 50 anni, come gli aerei e i computer, ed erano estremamente ecologiche. I vestiti potevano essere lavati mille volte senza mostrare segni di usura. I prodotti chimici furono vietati nell’agricoltura, le foreste furono gestite ecologicamente e il mondo riprese a respirare. La popolazione mondiale poteva ora soddisfare tutte le sue esigenze con otto-dieci ore di lavoro a settimana, e il piccolo stipendio che le persone guadagnavano in questo modo poteva essere raddoppiato o triplicati facendo lavori extra, anche professionali - i medici ad esempio trovavano il tempo per parlare, solo parlare, con gli anziani più fragili, spesso individuando e curando in tempo quelle malattie allo stadio iniziale che spesso le persone nascondano per paura - dentro e per la comunità.
      Furono piantati fiori in ogni quartiere, i bambini presero a giocare di nuovo all’aria aperta e ovunque si camminava, nei centri urbani e parchi, ma anche nei luoghi più remoti della terra, ci si poteva incontrare con altre anime che la pensavano allo stesso modo mentre osservavano la flora e la fauna, pulivano il sottobosco, diserbavano le aiuole o riparavano sentieri, mentre si arrampicavano su per pareti rocciose, o semplicemente stavano lì a godersi la dolcezza e la sfida di trovare un armonia tra il proprio corpo e il mondo della natura. Queste persone camminavano, correvano o stavano semplicemente seduti, guardavano, ascoltavano, meditavano. Il mondo ne era pieno.
      Si poteva sentire della musica in ogni angolo delle città e c'era una nuova esplosione di stili e suoni inauditi, perché le persone di talento esploravano, e superavano, i limiti delle loro menti e delle loro anime, finalmente libere dopo secoli di rabbia, preoccupazioni pratiche e commerciali, e oppressione generalizzata. La stessa cosa accadeva nell'arte, nella letteratura, e dopo l'invenzione del proiettore mentale, nuovi multi-pensaramas diffondevano idee belle e fantastiche in immagini, suoni, emozioni e sensazioni che erano innovativi come nessun altro prodotto artistico dopo la prima esplosione del rock negli anni 1960 e '70.
      Anche i meno talentuosi trovavano spazio per la loro creatività. Non sarebbero mai diventati famosi, e la loro musica, la loro arte, i loro pensaclips potevano non essere proprio perfetti dal punto di vista tecnica come quelle delle stars, ma le sensazioni e l'intensità che esprimevano era spesso della stessa qualità, e all'interno delle loro comunità i loro show attiravano folle dove tutti si divertivano da matti. Molti tenevano corsi per iniziare altri alla loro arte, e anche in altri campi chiunque aveva una competenza da insegnare riuscivano ad tenere lezioni: di cucina, lingue, giardinaggio, taglio dei capelli e di qualsiasi altra cosa. E queste attività erano rimunerati, così come lo erano le persone che piantavano fiori sulle rotatorie o organizzavano giochi o spettacoli di magia per bambini.
      Oltre alle attività organizzate, le persone, gli amici e le famiglie ora erano in grado di spendere tutto il tempo che volevano solo a parlare, a giocare o a fare altre cose insieme. Era possibile praticare ogni tipo di sport e gioco e vi erano tante altre strutture dove passare il tempo libero. Non mancavano certo un sacco di attività e giochini stupidi per chi era ancora alla ricerca dell’oblio mentale.

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    2. Part 3

      Si poteva ottenere gratis delle droghe che ti spedivano istantaneamente nel nirvana per qualche ora, senza effetti collaterali, ma non erano molto popolari. La maggior parte delle persone preferiva droghe che facevano sognare, o che esaltavano la creatività e la comunicazione, ma anche questi stavano cadendo in disuso. In quel periodo, la gente aveva imparato ad aprire le porte della percezione senza alcun aiuto chimico. Trovavano dentro di sé e nelle persone che avevano intorno tutto lo sballo che potevano volere. Anche i video e i pensagames diventavano sempre più intelligenti e visionari ogni anno che passava, e mai violenti.
      Non era necessario stare a casa per fare tutto questo, e chiunque volesse portare le proprie conoscenze oppure offrire i propri servizi ad altre comunità poteva viaggiare gratuitamente, per quanto tempo voleva. Ovunque si andava c’era qualcuno nella comunità ospitante che offriva loro un posto dove dormire, una nuova famiglia di conoscere, e nuove storie da ascoltare. Così, nel febbraio 2031 Jemima Smithson, 82, arzilla vedova energica come una ventenne, partì per il suo personale tour mondiale per insegnare i segreti di come fare la Sticky Chocolate Fudge Cake a tutti coloro che le stavano a sentire. . . .

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    3. Si bello c'e' dentro un po' di rifkin a costo quasi 0 e agosti con le sue 3 ore di lavoro al giorno, comunque un bel contributo grazie!

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    4. Meno male che è un sogno. Un noioso cartone animato.
      Realista Detrattore

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  6. Sei troppo schematico.
    Se è vero che il M5S incrementa i suoi successi elettorali quando l'astensionismo scende e viceversa, ciò è il sintomo che sul M5S c'è una convergenza trasversale ed interclassista del voto di protesta...

    Poi c'è il voto di proposta e questo è lo zoccolo duro del movimento..

    Ma dove c'è uno zoccolo duro c'è sempre lotta politica nella valutazione di quanto di "rivoluzionario" è rimasto quando qualsiasi movimento si radica all'interno delle istituzioni...

    E' nella logica della vita politica di qualsiasi movimento/partito che nasce da reali esigenze socio/politiche...

    Non è questione di rendita di posizione, di miopia o di mancanza di concorrenza... ma semplicemente l'avvio del potenzialmente virtuoso del confronto e della sintesi politica in cui CHIUNQUE è, per fortuna, costretto a confrontarsi quando cerca di dare gambe istituzionali (nella valutazione che è necessario anche contarsi per poter cambiare) alla filosofia del movimento...

    Non c'è nulla di nuovo sotto il sole.... e neanche di vecchio...

    Calma e gesso... non sempre le armi della critica sanno distinguere nella critica delle armi... ;)

    Mauro Paracini

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  7. Penso che Neil lo abbia espresso molto bene. Mi scuso se lo frainteso.
    Cioe' dopo questo schifo dove andiamo?
    E' una domanda centrale. A la quale il movimento ha risposto proponendo una
    amministrazione + onesta + democratica ++++
    Di che? Di questo affare obsoleto? Magari con le stesse leggi, i stessi regolamenti,
    i stessi coma, la stessa struttura amministrativa?
    Con gli stessi valori, a capo il lavoro, in una societa' che non e' sclerotizzata come il suo stato ma vive continui cambiamenti. Dove si rischia fra pochi anni di ordinare qualcosa
    e vedersela uscire dalla propria stampante ecc. ecc. Proibiranno tutto questo per
    mantenere l'occupazione? O dovrà nascere un nuovo modello sociale, comportamentale?
    Come verra' gestita questa societa'?
    Sono domande con tante risposte. Elimineremo le categorie sociali non produttive? O che?
    Penso, in parte per la crisi, si sia posto troppo l'accento sul come salvare questo
    modello e troppo poco sul come superarlo.

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    1. Totalmente d'accordo.
      Da vent'anni e più fanno i reggiseni con i robot. Troppo complicati con tutte quelle bretelle, gancetti, tessuti diversi. A mano costerebbero troppo.
      Ma le magliette e i jeans, no. I palloni e le scarpe no. Con tecnologie incredibili fanno i chip e gli schermi, ma poi li fanno infilare nelle scatole di plastica a mano.
      Da degli schiavi. Spesso bambini.
      E l'abbiamo sulla coscienza (coscientemente o no) ogni volta che compriamo uno di questi articoli.
      Potrebbe essere (quasi) tutto robotizzato. Ora.
      I prodotti sarebbero di qualità migliore, slave free, e alla lunga costerebbero pure meno ai produttori.

      Ma noi dobbiamo tenere ficcata in testa l'idea base dello schiavismo: "Bisogna lavorare per il nostro pezzo di pane (o pugno di riso)".

      Robotizzando tutto o si deve lasciare morire di fame miliardi di persone - non avrebbero scrupoli - oppure cambiare paradigma, avviandoci verso, forse, il tipo di mondo che descrive Neil.

      Preferiscono tenersi gli schiavi.
      (Che è la LORO idea base. Quella che ci ha portato dove siamo)

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    2. Ma la felicità? Si fa così fatica parlarne? L'arte, la cultura? Volare?
      Il mondo si descrive tutto nei rapporti di forza?

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    3. Il grande sogno della borghesia consiste nel portare il proletariato al suo stesso livello di
      imbecillita' diceva Flaubert.
      Ora cosa sia il proletariato oggi e' una bella domanda, a la quale bisogna dare una risposta. Magari a furia di domande.
      Siamo tutti uguali? O siamo semplicemente tutti uguali a perseguire valori identici?
      Se cerchiamo gli stessi valori in che cosa ci differenziamo?
      Quali altri valori dobbiamo cercare? In cosa dobbiamo essere diversi.
      E qual'e' questa differenza che ci distinguerebbe?
      Un bel capo firmato? O l'ultimo SUV di preziosa marca? Non e' questa la felicita'?
      E allora non e' giusto fare qualsiasi cosa per averle? E a quella qualsiasi cosa volete
      dare un giudizio di bene o di male?
      Cos'e' la felicita' Neil se non un valore che tu dai. E chi, come ti ha dato certi valori?
      A la Rimbaud
      "Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino in cui tutti i cuori si aprivano...
      Una sera ho preso sulle ginocchia la Bellezza--E l'ho trovata amara. E l'ho ingiuriata....
      E la primavera mi ha portato il riso terrificante dell'idiota."

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    4. Per me la felicità è quella cosa che si coltiva negli intervalli fra i momenti di intensità - “Mi sono fatto una SUV!”; “Mi sono fatto una che era una Bellezza!” “Mi sono fatto una torta al cioccolato””- che sono una cosa diversa: gioia forse, ma gioia transitoria, non la felicità che si spera duri un po’ di più.
      La felicità la coltivo dentro di me, è vero, e a volte la si perde. Ma quando c’è si nutre non solo dei più o meno frequenti picchi di gioia, ma fondamentalmente di rapporti umani. Diventando così un valore che a nessuno “è dato”, ma che ci si regala a vicenda. Sorridendo.
      Più e più volte l’ho tenuto in grembo questo “valore” in fasce. Aspettando che cresca.

      Io parlavo di società, caro anonimo, non volevo giudicare ciò che è bene o male per l’individuo, ma proporre qualcosa che potrebbe dare una direzione diversa e meno tragica alla società.
      Nella mia utopia, la tristezza collettiva si supera prima di tutto nel dare attenzione alle cose e alle persone che ci circondano e non certo nello shopping therapy, che è individuale. Si supera camminando assieme agli altri, non ognuno per conto suo come il tuo solitario eroe Rimbaud.
      Camminare comunicando, creando, condividendo, a differenza di lui non ci si annoia mai.
      (Anche se, secondo me, nella mia utopia il vagabondo Rimbaud si sarebbe certo sguazzato un mondo! Perdendo forse persino un po’ del suo cinismo. E vendendo nemmeno un’arma alle tribù che visitava!)

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