di Sergio Di Cori Modigliani
Le due immagini che vedete in bacheca ben rappresentano due percorsi opposti nell'interpretazione del concetto di Politica. La prima (si trova in "La Repubblica" di Platone) riconosce al termine il suo valore letterale, ovvero: "l'Arte di governare il bene pubblico". E' ciò cui si sono sempre ispirati i grandi statisti e le grandi personalità di ogni epoca e in ogni civiltà.
L'altra, invece, è un disegnino che rappresenta l'umore generale e ciò che la gente pensa in Italia e divulga e diffonde sui social networks; ha battuto ogni sondaggio e gode ancora di ottimi favori, direi anche di solide prospettive, se va avanti così.
Mentre il primo, quello di Platone, presuppone un'assunzione di responsabilità in proprio, una visione adulta dell'esistenza e un approccio attivo e partecipativo alla vita pubblica, l'altro abbatte ogni forma di responsabilità individuale e spinge il cittadino a incorporare un'idea di sé equivalente a quella di una vittima (dei cosiddetti poteri forti, si intende) dando per scontato che non sono possibili alternative, idee, progettualità, niente.
Per la maggior parte delle persone la citazione platonica appartiene alla manipolazione del Potere.
Il secondo, invece, viene salutato come un modo chiaro e diretto di manifestare consapevolezza e risveglio interiore.
Secondo me, è esattamente il contrario.
Completamente diseducati, in grande maggioranza maleducati, gli italiani sembrano aver perso il Senso della misura e stanno dimostrando di non essere più capaci di "far politica". Non si può dar loro torto, visto che hanno subìto imbonitori professionisti di varia natura che hanno raggiunto lo scopo di sfiancare il Paese.
Oggi diventa sempre più difficile parlare di Politica, è il linguaggio argomentativo che è saltato, peggiorato dall'epidemia di narcisismo privo di pudore ed enfatizzato dall'uso di facebook, dove facinorosi esaltati, spesso analfabeti, di varia natura, censo, genere, etnia, credo religioso, esprimono la loro opinione convinti che abbia un valore. Il peso di quella opinione viene misurato dal numero di seguaci e di "mi piace", anche se spesso quei "mi piace" vengono digitati per motivi che poco hanno a che vedere -per non dire nulla- con il testo che il "digitatore" sta approvando. Si pigia "mi piace" anche solo per partecipare, per sentirsi membro di un branco che regala identità, per mettersi in fila nella gara del "rimorchio", per manifestare obbedienza e deferenza, e via dicendo. A questo bisogna aggiungere l'arrogante strafottenza mista a ferocia di chi aggredisce degli sconosciuti perché sostengono un punto di vista diverso o addirittura opposto al proprio.
E' la consacrazione del Pensiero Totalitario: è così che nasce.
Il Pensiero Totalitario (diverso dal Pensiero Unico) ruota tutto intorno alla costruzione, identificazione e denuncia del "cattivo" che poi viene promosso al rango di "nemico".
Il fatto è che in Politica "il cattivo" non esiste.
Tanto meno esiste "il nemico".
Questi sono termini militari, e la Politica -per definizione- si manifesta e si esprime come gestione e organizzazione della società civile.
Non esiste il cattivo in Politica, ma esistono oppositori, ovvero coloro che pensano in maniera diversa se non opposta alla propria idea del mondo: è diverso.
Non esistono nemici, bensì avversari.
Se invece si vive facendo allucinare ai propri seguaci l'idea del nemico e del cattivo, allora si riesce a organizzarli (a loro insaputa) secondo dei codici militari e si fa passare l'idea che l'oppositore va eliminato perché non si tratta di un avversario ma di un nemico, di una persona cattiva, infine: diabolica.
Il termine cattivo viene dal latino "captivus" che vuol dire "prigioniero". Nella civiltà latina ciò che noi definiamo "cattivo" si diceva "malus". In spagnolo è rimasto quel termine. Cattivo, in Spagna e nel continente americano di lingua spagnola si dice "malo" come in latino.
In Italiano, invece, si è fatto proprio il termine ecclesiastico lanciato verso il IX secolo "captivus diaboli", ovvero "prigioniero del diavolo". I "cattivi" sono coloro che sono impossessati dal demonio, quindi chi li combatte è benedetto dal Signore. Una pacchia per i gestori del potere. In Spagna, grazie a Cervantes, venne abolito nel secolo XVII.
In una società laica, la Politica si manifesta nell'esprimersi attraverso programmi, progetti pratici, idealità condivise.
La nostra classe politica ha fatto proprio l'uso del termine "cattivo", vera chicca da usare come arma di distrazione di massa. Per Berlusconi erano "le toghe rosse"; per i piddini era "Berlusconi"; per i fascisti erano i comunisti e per i comunisti erano i fascisti, e così' via dicendo.
E' la logica dei partiti verticali: far quadrato identificando un nemico, così nessuno si occupa più della parte propositiva che, non dimentichiamolo, presuppone l'esercizio di meriti e competenze.
I movimenti, al contrario, non pensano all'antagonista come al nemico cattivo.
Si muovono sulla base di una progettualità e lanciano una opposizione il cui fine non consiste nell'annientare l'avversario, proprio mai.
Consiste, invece, nel convincere la più vasta area di popolazione, delle proprie buone ragioni per poi farle prevalere.
Tutta la propria energia viene investita nell'esercizio creativo per promuovere la propria idea. Basta vedere la storia di "save the planet" la prima e la più antica organizzazione movimentista di carattere ecologico-ambientalista, nata in California nel lontano 1962. Il loro fine consisteva -e tuttora è così- nell'allargare sempre di più lo spettro della consapevolezza collettiva ambientalista, facendo, appunto, Politica. E così tutti gli altri movimenti del pianeta.
L'irruzione del concetto di "nemico" nell'agone politico è un metodo da mafiosi.
Loro, infatti, sono una organizzazione commerciale di criminali, dotata di struttura militare: non vogliono convincere nessuno. Chi li appoggia, bene, forse gli danno anche una piccola percentuale. Chi non li appoggia va eliminato, se insiste va ucciso.
Questa logica ha permeato l'intera vita politica italiana.
Invito i lettori a riflettere, soprattutto i pentastellati.
Questo discorsetto, infatti, è relativo a un aspetto (apparentemente marginale) ma in realtà sostanziale, che sta venendo fuori in questi giorni. Andando sulle pagine di facebook, ascoltando e leggendo le opinioni degli attivisti anche nei meetup, se ne ricava una novità estiva: c'è un nuovo e indetto nemico del popolo.
Si tratta di un signore che si chiama Gianroberto Casaleggio.
Viene trattato come un vero e proprio nemico; dileggiato, attaccato, insultato, calunniato, identificato e denunciato -prove alla mano- perché "reo confesso" di un crimine atroce: nella sua qualità di imprenditore ha scelto e deciso di accettare l'invito di altri imprenditori a partecipare a un convegno internazionale di imprenditori dove si presuppone andrà lì a dire la sua specifica opinione di imprenditore, dato che è stato invitato per questo motivo.
Manifesto qui apertamente, con tutta la mia consueta passionalità, la mia totale solidarietà all'imprenditore Casaleggio, oggetto e vittima di squancheri non pensanti.
Tutta la mia solidarietà.
E la mia solidarietà finisce qui.
Casaleggio (e mi dispiace tanto per lui) cade vittima del suo gioco, che gli si ritorce contro come un boomerang. Soprattutto nelle ultime settimane, il blog di Grillo (che Casaleggio gestisce) negando ogni altra realtà, ha cercato di far quadrato lanciando una nuova stagione di allarme "allarme ecco i nostri nemici" infilando, una dopo l'altra, perle fasulle spacciate per gioielli.
Doveva pensarci prima.
Mi dispiace davvero, per lui e per tutti noi.
Si poteva promuovere la Politica. Se lo avesse fatto adesso sarebbe stato accompagnato da fanfare, tappeto rosso e applausi fino alla porta dell'amena cittadina di Cernobbio.
E' stata scelta, invece, la facile strada della continua e perdurante invenzione del "cattivo".
Adesso è il suo turno.
Dopotutto, è anche comprensibile.
Li ha educati lui, così.
Sergio mi potrebbe indicare gli articoli apparsi ultimamente sul blog di Grillo che contribuiscono a creare l'immagine di un nemico? Io personalmente individuo la rubrica giornalista del giorno che secondo me andrebbe eliminata
RispondiEliminaTanto meritava lo sberleffo il post di ieri, quanto il plauso quello di oggi.
RispondiEliminaA Bargazzino:
EliminaPerché sbeffeggiare il post di ieri e plaudire quello di oggi?
Lei ragiona per partito preso !! Forse vota PD o PDL , che poi sono la stessa cosa? Cambia gli addendi ma il risultato non cambia.
Non sarebbe meglio prendere atto di quanto scritto, ragionarci sopra e
verificare... col tempo la verità arriva sempre a galla, basta cercarla.
Il post di ieri era giusto sbertucciarlo perché era semplicemente ridicolo.
EliminaIl post di oggi invece è veramente intelligente. Una volta tanto, Cori di Modigliani ha messo la sua (molto valida) "penna" al servizio dell' intelletto dei suoi lettori (compreso me). E non mi riferisco tanto alla parte su Casaleggio (su cui pure concordo abbastanza).
(non voto e non ho mai votato per Pd-Ds-Pds o per PDL-Forza Italia. E soprattutto: Che c' entra??)
Bravo! La cosa non riguarda solo Grillo, naturalmente. Sono reduce da una pessima esperienza in un blog+forum abbastanza grande, il cui autore mi ha trattato come un nemico, insultato ed espulso perche' con educazione cercavo di proporre un'idea diversa dalla sua, che invece consiste nel considerare quelli che non sono funzionali ad un buono sviluppo della societa' (nel caso specifico i lavoratori che si fanno sfruttare in nero) come dei nemici da colpire anche con la violenza. Mi son preso del sindacalista di m#### e feccia della societa' per aver proposto un approccio diverso e sono stato cacciato.
RispondiEliminaE' molto preoccupante che si stia diffondendo questo modo militare di pensare (il blogger in questione e', guarda caso, un ex militare): o stai dalla mia parte o sei un nemico.
Sergio, continui a lottare con le armi della cultura, che' ce n'e' bisogno. Grazie di cuore!
Anche se non ci ho mai messo piede, credo di essere originario della california, di san francisco!
RispondiEliminaPenso che per accompagnare i cittadini italiani verso una concezione "socratica" della politica serva una sorta di nuovo rinascimento culturale; ciò che dovrebbe contraddistinguere coloro che, liberamente, aderiscono ad un movimento.
Paolo
Questo post non mi e' piaciuto, sebbene concordi in pieno con il fatto che in politica non ci sono nemici ma avversari, mi sembra che il suo ragionamento non sia completamente corretto.
RispondiEliminaCome dice lei di un politico si "presuppone un'assunzione di responsabilità in proprio, una visione adulta dell'esistenza e un approccio attivo e partecipativo alla vita pubblica"
Riconosce lei nelle persone di berlusconi monti letta renzi, per fare alcuni nomi, i presupposti sopra citati?!?!?
Se come io credo la risposta é no , queste persone non possono essere considerate come avversari che hanno idee differenti ma semplicemente nemici della DEMOCRAZIA ( quella che deriva dalla parola demos per farsi intendere).
E'proprio sicuro che i nostri "dittatori" siano avversari politici , cosi facendo lei mi sdogana il crimine perpetrato al popolo Italiano come una semplice differenza di opinioni.
Fra l'altro se non se ne fosse accorto , lei da indirettamente del mafioso e calunniatore a Casaleggio.
Lo pensa veramente!?!?!?
Da sostenitore M5S (non mi sento ne grillino ne pentastellato bisognerebbe analizzarle semanticamente queste 2 parole come lei ha analizzato la parola nemico)
Per essere sostenitore del M5S bisogna presumere un determinato assioma:
Casaleggio e Beppe Grillo sono 2 persone oneste.
Da cio' il postulato, quello che fanno e gli errori che possono commettere ( essendo 2 persone oneste) sono sempre in buona fede.
Se l'assioma salta , salta il M5S.
Saluti
Non ho capito perchè indirettamente avrei insultato Casaleggio, se me lo spiega la ringrazio. Non è stato perpetrato nessun crimine nei confronti del popolo italiano, questo è il punto. Gli italiani hanno scelto di votare per dei mascalzoni sapendo perfettamente che erano mascalzoni pensando così di guadagnarci qualcosa, e per molti, anzi moltissimi è stato così. Hanno votato Mussolini, poi Andreotti, e così via dicendo fino a Berlusconi, Letta, e adesso Renzi. Votati, stravotati. Nessuno li ha obbligati a farlo. Gli italiani sono stati rovinati dagli italiani. Se non si accetta questo principio sarà molto difficile uscirne.
EliminaCredo sia questa la mia frase incriminata;"Fra l'altro se non se ne fosse accorto , lei da indirettamente del mafioso e calunniatore a Casaleggio".
EliminaMi spiego.
Riferendosi a Casaleggio lei scrive: "Viene trattato come un vero e proprio nemico; dileggiato, attaccato, insultato, calunniato, identificato e denunciato"
Poi scrive ancora:"Casaleggio (e mi dispiace tanto per lui) cade vittima del suo gioco, che gli si ritorce contro come un boomerang".
Da come ha scritto lei sembrerebbe che anche Casaleggio..attacca dileggia e CALUNNIA.
Pur ammettendo la correttezza nel dire che attacca e dileggia , dissento in maniera totale dal considerarlo CALUNNIATORE.
Lei scrive ancora:"L'irruzione del concetto di "nemico" nell'agone politico è un metodo da mafiosi".
"Soprattutto nelle ultime settimane, il blog di Grillo (che Casaleggio gestisce) negando ogni altra realtà, ha cercato di far quadrato lanciando una nuova stagione di allarme "allarme ecco i nostri nemici" infilando, una dopo l'altra, perle fasulle spacciate per gioielli".
Dicendo indirettamente che il Blog di Beppe Grillo usa un metodo da mafiosi indirettamente da del mafioso a Casaleggio per lei responsabile primo del blog.
Spero di essermi chiarito.
Come ho scritto precedentemente forse non se ne accorto.
PS Mi piacerebbe sapere quale sono le perle fasulle spacciate per gioielli.
Saluti
" Gli italiani hanno scelto di votare per dei mascalzoni sapendo perfettamente che erano mascalzoni pensando così di guadagnarci qualcosa, e per molti, anzi moltissimi è stato così".
EliminaPerfettamente d'accordo solo che dimentica una cosa...
a molti moltissimi Italiani che da questo non avevano nulla da guadagnare , é stato fatto credere che l'alternativa ai mascalzoni erano altri mascalzoni se non peggio.
La manipolazione dell'informazione con mezze veritá, renzi docet, é un crimine, com'é un crimine mentire al popolo italiano
Una pratica della quale la nostra classe politica a fatto e fa largo uso.
Saluti
Ottima disamina Pippo, mi accodo.
RispondiEliminaSergio sei bravissimo ma a volte (forse) non tieni conto che l'accezione di certe affermazioni è relativa e non assoluta, ciò crea ambiguità nel lettore attento e dei "mi piace" in quello sommario o superficiale.
Mi dispiace per Casaleggio che è una persona onesta a cui, dal mio punto di vista, dobbiamo moltissimo.
Concordo in pieno col fatto che bisogna informarsi, riflettere e partecipare alla creazione delle idee e delle proposte utili alla comunità nazionale (e così pure mondiale) di appartenenza per salvaguardare la libertà e promuovere il benessere di tutti e di ciascuno; diversamente, sarebbe impossibile esprimere in cabina elettorale un voto valido, nel senso di incisivo sulla realtà o quanto meno con una buona probabilità di diventarlo, se unito a un numero significativo di altri voti simili. Però non tutti hanno il tempo, le competenze e le conoscenze per potersi informare in maniera esauriente e convinta su tante questioni, tanto più che la stampa, cartacea, televisiva e digitale, sia interna che internazionale, spesso non aiuta in questo, quando non rema addirittura contro.
RispondiEliminaInfine, se si delega a dei rappresentanti (parlamentari, ministri, consiglieri regionali e comunali, da un lato -- magistrature, corpi di pubblica sicurezza e amministrazioni sanitarie dall'altro) la disamina e la soluzione degli infiniti problemi e necessità che riguardano società complesse come le nazioni, il motivo risiede proprio nel fatto che sarebbe da megalomani pericolosi pretendere di sapere con scarso margine di errore tutto su tutti in ogni ambito dello scibile e dell'agire umano (si veda il caso di despoti "finti padri della patria" come il defunto dittatore del Turkmenistan, sulla cui vicenda ho postato il link a un articolo, qualche post fa).
Del resto anche i parlamentari si avvalgono dell'aiuto di consulenti ed esperti a vario titolo per approfondire diversi temi su cui poi redarre proposte di legge o esprimere, in aula, la propria adesione o opposizione a quelle presentate da altri colleghi o dal governo.
Si può, perciò, comprendere la tentazione, sempre presente in politica, della deriva propagandistica per attirare consensi e non dover spiegare tutti i retroscena e i perché e i percome di una decisione, però certo diventa molto difficile, se non impossibile, giustificarla, nell'era digitale e da parte di un movimento che fa di internet e della discussione telematica, i punti di forza della propria visione e missione a favore e a tutela della comunità.
Grazie, pertanto, e una volta di più a Lei per questo sito di informazione e discussione che mette da anni a disposizione di tutti noi, benpensanti o malpensanti di passaggio, senza filtri o discriminazioni o punizioni -- più o meno dirette e pesanti -- neppure per i maleducati e i diseducati che sembrano sempre in sovrannumero (ma forse qui pecchiamo tutti un po' di pessimismo). Questa mia impressione dipenderà magari anche dal fatto che non frequento quasi mai face-book e, le poche volte che lo faccio, di rado mi soffermo a leggere i commenti sotto i post.
Saluti cordiali, marilù l.
Quindi è sbagliato appellare i criminali: "criminali", perché un giorno potremmo noi essere definiti tali. Non si finisce mai di imparare
RispondiElimina