lunedì 10 febbraio 2014

Il governo ha fornito dati falsi sullo stato dell'economia. Istat e Confindustria li hanno smascherati.



di Sergio Di Cori Modigliani

Teatro geo-politico e bugie di regime.

Il ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni, e il primo ministro Enrico Letta, hanno fornito cifre non corrispondenti alla realtà. Hanno mentito sapendo di mentire.
Apparentemente niente di nuovo.
Lo facevano anche Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, se è per questo.
Lo facevano anche Mario Monti e Corrado Passera.
Ma c'è una differenza tra il 2010/11/12/13 e il 2014.
E' cambiato il panorama geo-politico globale, è cambiato il teatro di scontro internazionale, e in Italia -ciò che a noi sta a cuore- è completamente cambiato sia il quadro istituzionale che i rapporti tra imprenditoria e politica, da una parte, e classe politica e cittadinanza dall'altra.

Basterebbe vedere i grandi networks televisivi del pianeta in questi giorni, per comprendere che cosa sta accadendo nel mondo e capire, fino in fondo, che i record raggiunti dall'Italia non sono soltanto numeri tanto per fare delle classifiche: sono indicatori della buona salute di una nazione oppure del suo stato patologico. (mi riferisco al fatto che siamo al 70esimo posto come libertà di stampa e 28esimi in Europa -cioè ultimi- sia come evasione fiscale, sia come corruzione sia come diffusione di criminalità). Grecia, Spagna e Bulgaria stanno meglio di noi.

Ufficialmente, da sabato scorso, siamo entrati a pieno regime nel primo teatro di guerra fredda dell'epoca post-moderna. Se ne parla in Nord America, in Sud America, in Oceania, in Francia, in Gran Bretagna, in Germania, in Olanda, in Yugoslavia. Da noi, no.
C'è un motivo.
Era dal 1976  (Los Angeles, California) che non si verificava -dal punto di vista diplomatico- un boicottaggio politico ai più alti livelli gerarchici. Obama, Cameron, Hollande, Merkel e altri 48 importanti capi di stato non hanno presenziato all'apertura delle olimpiadi di Sochi. L'Italia stava lì con Enrico Letta, in tuta sportiva, a chiacchierare con la stampa fornendo dati e cifre sull'Italia e sulla situazione economica che oggi si sono dimostrati falsi.
Non c'è stato alcun dibattito sulla questione.
Non c'è stato neppure un commento su una striscetta di facebook.
Non c'è neppure la curiosità di chiedersi "come mai quelli non sono andati?".
Semplicemente non se ne parla e si fa finta che non stia accadendo nulla.
Il fatto è allarmante di per sè, visto che siamo in campagna elettorale per le europee.
La questione dei gay, in verità, è una scusa e c'entra ben poco. 
Non penserete mica che le grandi potenze occidentali decidano di compiere un gesto simbolico così forte e potente perchè, all'improvviso, si scoprono paladini delle libertà civili!
Suvvia, un po' di fantasia.
Questo nuovo teatro di guerra fredda, in realtà, non ha niente a che vedere con quello precedente tra il 1945 e il 1989, anche se apparentemente gli attori sono gli stessi: da una parte gli Usa -e i suoi fedeli alleati- e dall'altra la Russia. Sembra uguale, ma non lo è.
Lo scontro, infatti, non è tra comunisti e capitalisti.
L'attuale dissidio è il preludio della guerra vera in atto, e già da tempo, dovunque in occidente: 

a) finanza allegra da una parte e industriali dall'altra (in campo economico) che ormai si avvicinano all'inizio dello scontro finale, secondo molti entro novembre 2014; 
b) il conseguente teatro di scontro tra classe politica dirigente e finanza (in campo politico); 
c) e infine il teatro di scontro tra dirigenti politici istituzionali e cittadinanza (in campo sociale).

Il punto c è la novità assoluta che rende questa guerra fredda, originale e diversa da quella precedente, ed è un prodotto della civiltà multimediatica, perchè offre un panorama diverso: l'irruzione potente della voce della cittadinanza attiva come parte integrante del nuovo ordine mondiale che si sta costruendo. La collettività si è presentata -grazie alla tecnologia avanzata- nel mondo dello scambio sociale pubblico attraverso i social networks, (immediati, impulsivi, emotivi e impietosi), e attraverso nuove forme di organizzazione politica della comunità, in rappresentanza delle istanze dei cittadini, vedi occupywallstreet in Usa, i nuclei spagnoli che stanno mettendo alla gogna la monarchia dopo 700 anni di dominio incontrastato, il movimento a cinque stelle in Italia, il movimento separatista scozzese, la dichiarazione di indipendenza di ben dodici nazioni del continente sudamericano dalle decisioni del Fondo Monetario Internazionale, ecc. 
Grazie alla velocità simultanea delle comunicazioni, oggi non è più possibile gestire il pianeta come era accaduto nel 1945, quando tre persone (da sole) si sono incontrate nella località termale di Yalta (Churchill, Stalin e Roosevelt) e hanno deciso e stabilito come suddividersi il pianeta in fette di torta senza chiedere l'opinione di nessuno, senza dover rendere spiegazioni a nessuno, senza raccontare i fatti a nessuno, senza fornire dettagli a nessun parlamento. 
Mai.
La troika è figlia di quella modalità di interpretazione del mondo.
Quest'Europa che non funziona è gestita da una commissione che è figlia di quell'idea.
Il dominio della finanza sull'economia anche.
L'asservimento dei politici ai finanzieri, pure.
Le nazioni intelligenti, ovvero quelle che hanno capito come si stanno mettendo le cose, stanno cercando di trovare soluzioni possibili e potenzialmente efficaci per far fronte ad una situazione anomala, originale, perchè l'intreccio della matassa globale non può più essere affrontato senza tener conto di tutti i suoi fili, di cui le esigenze sociali e civili della cittadinanza sono una componente essenziale. La rivoluzione digitale tecnologica comincia a produrre i suoi primi effetti di rivoluzione sociale, così com'era avvenuto con l'avvento della televisione, della radio, della stampa proseguendo a ritroso fino ad arrivare all'invenzione della ruota, la madre di tutte le rivoluzioni tecnologiche della specie umana.
Vladimir Putin è figlio di Yalta: lì è rimasto.
Ed è quella l'interpretazione della Storia e del mondo che lui intende perseguire.
Non ha capito che non è più possibile, perchè il mondo è già cambiato.
La società planetaria non è cambiata perchè i cittadini l'hanno cambiata.
I cittadini hanno cominciato ad esprimersi perchè la società planetaria era cambiata.
E' l'aspetto fragorosamente rivoluzionario della globalizzazione.
Se domani il Pakistan decide di dichiarare la guerra all'India, dopo due minuti sequestrano l'intero governo e li rinchiudono in manicomio; magari -in quel caso specifico- il lavoro sporco lo fanno fare all'Iran per evitare contraccolpi costosissimi. Non è più possibile per la Cia fare un golpe militare in Argentina o in Cile, così come non è più possibile per la Russia gestire le nazioni dell'Europa orientale come se fossero delle colonie personali da sfruttare privatamente.
Nel 1953, '63, '73, '83, '93, se fosse accaduto alla Chevron ciò che gli è capitato quattro mesi fa in Ecuador (buttati fuori a calci, obbligati a pagare 14 miliardi di dollari per danni al paese) il capo dell'azienda avrebbe telefonato alla Casa Bianca e avrebbe detto al presidente "veda un po' di mandare i berretti verdi a Quito domani mattina e farmi avere la testa di Rafael Correa su un bel piatto d'argento qui a Dallas per il week end". E il mattino dopo, i marines partivano.
E' probabile che quella telefonata l'abbia fatta, ma si sarà sentito dire: "paga e stai zitto" e gli hanno sbattuto giù il telefono. 
Enrico Letta è figlio di Yalta.
Giorgio Napolitano è figlio di Yalta.
Per questo motivo Letta è andato lì.
Orrenda testimonianza del nostro declino, una prova lampante che l'Italia è contenta di prendere ordini da Van Rompuy, da Barroso, da Olli Rehn, nessuno dei quali è stato mai eletto, nessuno dei quali rappresenta alcuna istanza della cittadinanza europea a nessun titolo.
Anche Matteo Renzi è figlio di Yalta, giovane per l'anagrafe ma vecchio dentro.
Altrimenti avrebbe invitato Silvio Berlusconi all'auditorium di Via della Conciliazione, alla presenza dell'intera cupola mediatica italiana e della Rai in diretta, per far sentire a tutti che cosa si dicevano. 
Si sono fatti la loro piccola Yalta, da bravi piccolo-.borghesi provinciali, e sono entrambi contentissimi perchè pensano di averla fatta franca.
Risultato: hanno deciso (tra le altre cose misteriose) di regalare soldi pubblici alle banche private italiane segando le gambe all'imprenditoria nazionale, chiarendo quindi che il PD e Forza Italia non hanno nessuna intenzione di approntare un piano strategico di politica industriale perchè preferiscono foraggiare la finanza che mantiene profumatamente i loro rispettivi funzionari di partito.
Giorgio Squinzi (ha 25 anni più di Renzi, ma è più giovane di lui) a nome degli industriali italiani ha praticamente licenziato Enrico Letta, fatto questo di cui si parla poco. Troppo poco.
Certo, bisogna vedere se ci riesce.
Intanto, le cifre gli danno ragione.
Confindustria ha obbligato l'Istat a rendere pubblici i dati "veri" sulla situazione economica italiana nel mese di dicembre 2013, altrimenti li avrebbero diffusi loro con cipiglio polemico.
Ne viene fuori un ritratto opposto a quello presentato da Enrico Letta e Fabrizio Saccomanni.
Nel mese di dicembre, i crediti inesigibili delle banche rispetto alle aziende sono aumentati del 24,5% rispetto al mese precedente. 
Nel mese di dicembre 2013 il numero di aziende che hanno chiuso è aumentato del 13% rispetto al mese di novembre.
Nel mese di dicembre la produzione industriale ha accusato una flessione di -0,9% rispetto al mese di novembre che ha portato gli indici industriali italiani a un -3% nel 2013 ai quali va sommato il -6,5% del 2012 (ringraziate Monti, Passera, Napolitano, il PD e il PDL) e il -5,4% del 2011 (ringraziate Berlusconi, Tremonti, Maroni). 
Soltanto nel 2013 l'intera industria nazionale ha subito una flessione di profitti netti nell'ordine di 26,5 miliardi di euro.
La finanza, dal canto suo, ha visto un incremento della attività con un + 19% dato che Berlusconi, Monti, Letta hanno provveduto ad abbassar loro le tasse.
Gli investimenti in infrastrutture dal 2010 al 2013, in Italia, sono diminuiti di un -23%, mentre in Germania e Francia sono aumentati rispettivamente di +12% e +9,5%. In Usa di +32%.
La disoccupazione nel mese di dicembre è aumentata dell' 11% rispetto a novembre.
Questi sono i dati ufficiali che sono stati pubblicati questa mattina, sui quali non sentirete, nè ascolterete, nè vedrete, dibattiti, argomentazioni, discussioni.
Va da sè, l'unico articoletto a diffondere i dati lo trovate su Ilsole24ore.
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-02-10/industria-produzione-torna-rosso-dicembre-2013-calo-3percento--103216.shtml

Questa è la situazione di un paese in stallo perpetuo.
Abbiamo una classe politica dirigente che ci fa vivere all'interno di un quadro geo-politico ormai superato dalla Storia. Per i nostri governanti, per i funzionari dei partiti che controllano il paese, non muoversi e non muovere nulla è diventata la loro estrema forma di sopravvivenza e salvaguardia, pena il loro inevitabile pensionamento.
I governanti più scaltri, e le classi politiche meno miopi di altre nazioni, stanno prendendo atto dei cambiamenti avvenuti e si muovono per evitare il peggio. Hanno capito che il vero, autentico dibattito che va affrontato oggi ruota intorno alle tematiche di salvaguardia dei Diritti Civili della cittadinanza collettiva, primo fra tutti quelli del lavoro e dell'occupazione. La questione dei diritti dei gay è la punta di diamante ed è solo il pezzo emerso dell'iceberg contro il quale l'intero sistema sociale corre il rischio di andare a sbattere, se non viene affrontato subito con l'adeguata competenza. Gli Usa, la Gran Bretagna, la Francia, l'Olanda e la Germania, hanno approfittato dell'evento olimpico a Sochi nel tentativo di andare a incassare un assegno di credibilità in patria, metterci una pezza e impedire che la tematica dei Diritti Civili esploda in tutta la sua virulenza. Come è accaduto in Bosnia (due metri da casa nostra, ci arriviamo in canotto) dove la cittadinanza, inferocita in seguito all'applicazione della normativa imposta dalla Commissione Finanze della Ue e dalla Troika, ha assaltato i palazzi del potere e gli ha dato fuoco, per protestare contro la chiusura di alcune aziende e l'abbattimento dei salari. Immagini davvero tragiche e simbolicamente molto potenti e pericolose, che i media italiani si sono ben guardati dal mostrare, elaborare, informando gli italiani e invitando a una riflessione e a un dibattito sulle esplosioni sociali che si stanno verificando dall'altra sponda del Mare Adriatico. 
Perchè una cosa, ormai, è diventata chiara a tutti, tranne che a Vladimir Putin e a Enrico Letta: qualunque sia la configurazione del nuovo ordine mondiale che intendono costruire, non sarà più possibile farlo come nel 1945, con quattro, quaranta o quattrocento finanzieri massoni che stabiliscono i destini di centinaia di milioni di persone. 
C'è chi comincia a rendersene conto.
C'è chi invece pensa che non sia cambiato niente e non si rende conto che il web, l'informazione alternativa on-line, e i social networks, non sono soltanto dei gadgets inventati per far sfogare le persone, ma possono trasformarsi in un qualunque momento in un micidiale boomerang per i detentori del potere.
Oggi, 10 Febbraio 2014, per chi vuole svegliarsi, basta essere curiosi e attivi.
Evitando di cadere nelle trappole delle armi di distrazione di massa.












9 commenti:

  1. Va a finire che gli industriali sono degli Highlander.
    Ottimo articolo

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  2. Bellissimo articolo che dimostra come chi ricopre un ruolo di potere deve vedere nella Storia la più grande maestra e deve, di conseguenza, saper leggere la realtà.

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  3. Grazie per l' articolo.
    E' sempre un piacere leggerla.

    Una piccola parentesi sui nostri industriali.

    Gli eroi di confindustria sapevano da molto tempo come andavano veramente le cose ma hanno taciuto alla nazione fino a che avevano da guadagnarci,( es. l' annullamento quasi totale dei diritti dei lavorator).
    Lor signori si son riempiti le tasche ed ora che il flusso di denaro comincia ad invertire direzione lanciano l' allarme.
    La loro ingordigia a fatto si che si son mangiati anche i semi che servivano per creare un nuovo raccolto.

    Saluti

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  4. Bisogna aspettare ed avere pazienza perché alla fine ci vedremo passare i cadaveri dei nostri nemici. Ormai non si possono più fermare le dinamiche in atto.

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    1. "Bisogna aspettare ed avere pazienza perché alla fine ci vedremo passare i cadaveri dei nostri nemici. "
      Certo, insieme ai nostri cadaveri però...
      Ad attendere ancora, probabilmente, non ci sarà più nessuno sulla sponda del fiume.

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  5. ..."Nel mese di dicembre la produzione industriale ha accusato una flessione di -0,9% rispetto al mese di novembre che ha portato gli indici industriali italiani a un -3% nel 2013 ai quali va sommato il -6,5% del 2012 (ringraziate Monti, Passera, Napolitano, il PD e il PDL) e il -5,4% del 2011 (ringraziate Berlusconi, Tremonti, Maroni).
    Soltanto nel 2013 l'intera industria nazionale ha subito una flessione di profitti netti nell'ordine di 26,5 miliardi di euro....
    Vogliamo ringraziare anche il M5S che l'ha messo bellamente nel di dietro di 8.689.168 di elettori, e di conseguenza dell'Italia intera, rifiutando di favorire la nascita di un governo nel quale avrebbero potuto recitare un ruolo da protagonisti per loro e per l'Italia. E in nome di no si sa cosa!

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  6. Complimenti, caro anonimo: lei ha vinto un orsacchiotto di pelouche. In un paese come questo dove nessuno ha il coraggio delle proprie opinioni e si nascondono tutti dietro anonimati vari (che siano nickname, troll, massoni, membri del Bilderberg è uguale, sempre privi di identità sono) c'è ancora qualcuno che pensa sia razionale attribuire "colpe" agli eletti del M5s. Lo trovo fantastico, è come ascoltare "Sapore di sale" cantata da Gino Paoli e pensare che sia il nuovo hit del momento.

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  7. Grazie Sergio per il tuo sforzo instancabile di fare sforzi per sbugiardare politici e giornalisti mainstream e per fornirci queste riflessioni che aiutano a unire i puntini! Come si può fare per divulgare a una platea più ampia le tue ipotesi e considerazioni? Secondo me sarebbe utile. Qualcuno ha un'idea?
    Almeno 3 generazioni di sonnambuli tele-lesionati e ipnotizzati dai mass media e dalla "società civile" che hanno subìto un massiccio e sistematico lavaggio del cervello per anni sono là fuori pronti a votare le stesse persone (e/o lo stesso tipo di persona) che hanno sempre votato, più o meno... non mollano l'osso! Si ripete il riflesso condizionato di Pavlov! Non hanno nessuna intenzione di confrontare dati, di cercare informazioni, di fare un ragionamento individuale autonomo. Il cervello è in stand-by perché 'tengo famiglia' e sono ricattabile e ricattato. Il vecchio è conosciuto e collaudato, spaventa meno del Nuovo che è rischioso e fa paura. Ci vuole molto coraggio per credere nelle utopie e per lasciare alle future generazioni un mondo migliore...!
    Mi chiedo se sarà possibile strappare alle aristocrazie finanziarie internazionali e allo strapotere delle banche e delle multinazionali, pacificamente, simpaticamente e in modo ordinato, rispettando le regole, il MALLOPPO per ridistribuirlo alla collettività, in modo equo-solidale mediamente moderato... Ne vedremo ancora delle belle... Un caro saluto a tutte le persone di buona volontà che frequentano questo straordinario ed entusiasmante blog! Walter nel Paese di Pinocchio.

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    1. Bello anche il tuo intervento Walter...siamo proprio degli esuli in patria...coscienti e sensibili, sofferenti per una situazione etico-morale ferma alla II guerra mondiale...
      Ma dobbiamo trovare il modo di innalzare i nostri cuori

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