martedì 7 maggio 2019

Perchè gli italiani, nel 2019, amano il fascismo?





di Sergio Di Cori Modigliani

Un paese di ipocriti straccioni.
Stanno lì a discutere e stracciarsi le vesti sulla questione relativa alla casa editrice di casapound e alla questione "Torino", ma negli ultimi 20 anni nei più disparati talk show televisivi sono comparsi tutti i leader politici della sinistra e tutti gli intellettuali, scrittori, artisti, attori e attrici famosi - gli stessi che oggi fanno a gomitate per esibire la propria fiera indignazione- i quali sedevano accanto ad una esagitata Alessandra Mussolini che spiegava a el pueblo unido quanto grande fosse stato suo nonno, definito statista, senza che nessuno osasse dire mai una parola se non delle piatte frasi di banale circostanza prive di sostanza.
Quindi, di che cosa state a parlare?
Non vi piace la camorra?
Non vi piacciono la mafia e la 'ndrangheta?
Bene, allora piantatela di guardare ossessivamente i telefilm cruenti che trasformano criminali in modelli di identificazione (anche se, apparentemente negativi) sbavando dall'eccitazione perchè vi arrapate sentendo l'eccitazione del fascismo che alligna dentro di voi.
Appartengo a una generazione cresciuta negli anni'70 quando c'era soltanto -in campagna elettorale- una trasmissione che si chiamava "Tribuna elettorale" e mostrava leader politici che parlavano con i giornalisti, di solito moderati da un giornalista della Rai che si chiamava Ugo Zatterin.
Quando un giornalista fascista che rappresentava una testata mussoliniana poneva una domanda, i vari fu Berlinguer, Nenni, La Malfa, rispondevano con gentilezza ed educazione in maniera composta: "Mi dispiace per lei, non le rispondo. Con i fascisti io non ci parlo. Il fascismo è stata una vergognosa parentesi criminale che ha distrutto l'Italia e la costituzione della repubblica è nata proprio per combattere questa idea dell'esistenza. Passiamo alla prossima domanda con qualche altro giornalista".
Grazie a Silvio Berlusconi, quell'atmosfera rigida e severa, dal sapore vintage, è scomparsa, evaporando nella stagione del consociativismo ipocrita che ha finito per generare l'attuale generazione di ipocriti dirigenti politici.
Esistono attualmente decine di editori fascisti e centinaia di pubblicazioni fasciste che godono di sovvenzioni statali per l'editoria e nessuno ha mai protestato negli ultimi 20 anni.
Vi aggrappate alla punta dell'iceberg proponendo una vecchia retorica bolsa e insulsa fuori dal mondo. Su rainews 24 e su tutti i talk show compaiono regolarmente bloggers "dichiaratamente" fascisti e nessuno dice mai nulla.
La gente oggi crede che "striscia la notizia" o "le iene" facciano informazione e pensano che quello sia il giornalismo.
Non lo è.
Non lo è mai stato.
Ma gli italiani non lo sanno, perchè nessuno glie lo ha mai spiegato.
Peggio per voi che li guardate. Arrangiatevi.
Quindi, di che cosa stiamo parlando?
Beccatevi striscia la notizia, le iene, il grande fratello, l'isola dei famosi e tutti i seriali televisivi che vi propongono la sentimentalità e il privato di criminali assassini e state zitti.
E' più apprezzabile il pudico silenzio, utile per alzare il livello della consapevolezza, prendendo atto che il fascismo, in Italia, non è mai morto, perchè non è mai stato alchemizzato.
Non c'è quindi nessuna emergenza, nessun revival.
C'è una fisologica prosecuzione del livore sociale, dell'odio convulso e di un amore inconscio per la violenza, il sopruso e l'arroganza prepotente di chi conta, che nutre il cuore della nazione.
Perchè questo è un paese nel quale vale chi conta e chi vale non conta nulla.
Questa è l'Italia reale, che ci piaccia o non ci piaccia.
Alla maggioranza della popolazione piace così.
Porsi quindi la vera domanda negata e autocensurata:
"Come mai gli italiani nel 2019 amano il fascismo?"
O si cambia questa idea di mondo, fornendo risposte sensate e certe, oppure si chiacchiera alla meno peggio, fingendo una indignazione da campagna elettorale che altro non è che la consueta ipocrisia italiana sempre utile per ottenere un consenso immediato.
Sperando nel proprio intimo che il fascismo esistenziale interiore regga l'urto dei tempi: conviene.
L'Italia è diventato un paese dove la convenienza ha sostituito la convinzione.
Diventando la nuova convenzione della norma attuale.



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