mercoledì 18 luglio 2018

4° racconto sul mondo in cui viviamo e su come funziona la comunicazione pentaleghista.




di Sergio Di Cori Modigliani


Molto presto, la cosiddetta "emergenza migranti" sfumerà passando alle seconde linee mediatiche e sarà sempre di meno la notizia del giorno. 
Per due ragioni: 

a) cominciano a far presa i dati veri e autentici, ufficiali e documentati: per quanto possiamo essere tutti ciechi e manipolati, prima o poi i "fatti oggettivi" riprenderanno l'egemonia sulle opinioni soggettive. Poichè la comunicazione attuale post-moderna non ruota intorno al principio della realtà, bensì ruota intorno alla "percezione collettiva del principio della realtà", il salvinismo comincerà a mostrare il proprio passo asfittico travolto dai dati. Ne basterebbe uno soltanto, tanto per fare un esempio: tra il 1 gennaio e il 15 luglio 2018, in Italia, sono arrivati 17.030 profughi. La "percezione" (vedi sondaggio del 4 luglio) indica l'Italia come paese lasciato solo, quello che li accoglie tutti, "e davvero non se ne può più di essere invasi, mentre gli spagnoli fanno quadrato a difendere le loro coste". L'ultimo sondaggio rivelava che il 72% della popolazione italiana pensa che sia ingiusto stare in una Ue in cui noi italiani accogliamo tutti. 
I dati parlano chiaro: nel 2018 l'Italia ha accolto 17.030 migranti, la Spagna ne ha accolti 18.120, quindi più di noi. Tra un po' cominceranno a emergere le vere cifre e i figli del grande fratello saranno più disposti e disponibili ad accettare la realtà.

b). Molto presto, l’informazione pentastellata avrà l’opportunità di prendere di nuovo il sopravvento sulla strabordante maniacalità egoica salviniana, recuperando l’egemonia della comunicazione. Poiché la loro modalità comportamentale non è basata su una visione programmatica, su un progetto strutturato ad ampio raggio, bensì sulla banale e pedissequa applicazione dei codici della cosiddetta “informatica predittiva” (uso e abuso dei big data raccolti su facebook, twitter e siti trendy on-line, ovverossia quel mondo che definisce la percezione degli eventi e che quindi va cavalcato, pedinato e manipolato al fine di arrivare al punto in cui “la realtà” viene sostituita da “la percezione della realtà”) suppongo che stiano preparando un nuovo storytelling che sostituirà il tormentone migranti con un nuovo passatempo matrix, coniato apposta per el pueblo unido.
Nelle ultime 24 ore, infatti, arrivano chiari segnali (e dati) dalla realtà planetaria: ci stiamo avvicinando alla vigilia di una nuova tempesta finanziaria. Intendiamoci, l’Italia non c’entra niente in tutto ciò, se non come soggetto passivo. Non è colpa nostra, non l’abbiamo voluta noi, non l’abbiamo provocata noi. Noi semplicemente la subiremo. In un Paese normale (cosa che non siamo) si approfitterebbe della situazione per aprire subito un ampio dibattito sugli eventi in corso e magari capirci tutti un po’ di più. Ma il boccone è troppo ghiotto per farselo sfuggire di mano. Arriverà tra breve il nuovo protagonista dell’estate che avanza: “la perfidia immonda e corrotta delle banche” e con questo storytelling, di sicuro, il M5s tenterà di riconquistare l’egemonia. L’asse ufficiale del Nuovo Ordine Mondiale in preparazione: “Trump-Putin in guerra vs.(Cina)-Ue” provocherà a breve dei sommovimenti molto forti e noi dovremo sorbirci il nuovo matrix pronto e cotto apposta per noi: banchieri strozzini, responsabili del disastro, banche assassine, ecc., ecc. E’ perfetto per questa data.
E così si ricomincia il giro. E si riaprono le danze.
Si ballerà sul nulla come nei film di fantascienza: milioni di persone che danzano senza accorgersi che non c’è nessuna musica, bambolotti che si muovono all’unisono, perfettamente sincronizzati. Ed è un ballo che ha il vantaggio di aspirare ad essere “eterno”, dato che non c’è la musica e la pista da ballo è la rete, quindi immensa e senza limiti, e alla fine chi smette lo farà soltanto per esaurimento fisico e mentale.
In attesa di nuovi big data da seguire, pedinare, cavalcare, manipolare.
Uscire dal Matrix è possibile, anche se non facile: dipende da ciascuno di voi, da ciascuno di noi.
Il primo passo consiste nel riconoscerlo e precedere le mosse del Grande Fratello in agguato.

Come dire "sappiamo già di che cosa parlerete dalla prossima settimana e noi non vi ascolteremo perchè preferiamo goderci l'estate nell'allegra e spumeggiante spensieratezza che ci meritiamo".
Stay tuned

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