lunedì 16 luglio 2018

3° racconto sul mondo in cui viviamo. Come funziona la comunicazione mediatica ai tempi del populismo?





di Sergio Di Cori Modigliani


Qual è l'obiettivo primario del proto-totalitarismo?

E' da sempre lo stesso: attaccare subito il desiderio e il desiderante, abbassare la libido, distogliere energie dall'espressione leggera, spensierata, allegra, per convogliare surrettiziamente e subliminarmente l'energia collettiva verso la paura, la rabbia e l'odio verso nemici immaginari costruiti ad arte ogni giorno. Poi, nella seconda fase, quando il totalitarismo si afferma "ufficialmente", il nemico, da fittizio diventa reale.
Il viaggo del nostro ministro degli interni a Mosca, con l'aggiunta di una delirante affermazione ("Il 99% degli italiani tifa Croazia, quindi vado in tribuna d'onore a tifare Croazia. Se per caso incontro Macron, lascio la tribuna e vado in curva con i tifosi croati a rappresentare il popolo italiano"), non ha come obiettivo quello di farsi ridere appresso o di ottenere dei mipiace o di provocare polemiche. No.
L'obiettivo che si prefiggeva è stato raggiunto.
Era stato ben costruito a tavolino, seguendo la tradizione del pensiero totalitario negativo, ed era il seguente: impedire che i tifosi italiani di calcio, in patria, trascorressero un paio d'ore rilassanti (non essendo coinvolti) divertendosi, cercando di tifare per la squadra che stava giocando meglio in quel momento e per i singoli giocatori che stavano offrendo lo spettacolo migliore. Un passatempo leggero, rilassante, da condividere con familiari e amici mangiando un bel melone fresco.
Politicizzando in forma rozza e primitiva un evento (che non era politico) si è voluto dare al Paese un significato chiaro e netto sulla prospettiva ideologica di questo governo: non ci interessa il merito, cari cittadini, bensì la politicizzazione del merito; non ci riguarda la leggerezza e la spensieratezza, perchè voi non dovete divertirvi (questo è disfattismo) bensì dovete schiumare dalla rabbia e dall'indignazione di continuo, coltivare e nutrire un odio perenne e costante, e il vero divertimento -per voi che siete italiani- deve essere l'orgoglio di una dignità ritrovata che vi fa vivere ogni esperienza come un duello, una lotta ansiosa contro un nemico, la ricerca e la salvaguardia di una identità. Dovete soffrire per la Patria.
Questo vuole il totalitarismo.
Questo volevano e questo hanno ottenuto.
Ci hanno derubato di un pomeriggio divertente di relax amicale estivo.
Il totalitarismo pretende dai suoi cittadini che pensino sulla base di coordinate, impulsi e parole d'ordine che vengono emesse dall'alto.

Sono ladri di tenerezza e svago, odiatori della convivialità.
Tutto qui.
Stay tuned.

Nessun commento:

Posta un commento