di Sergio Di Cori Modigliani
Ritengo l'euro un grave errore, un obbrobrio; e sottoscrivo le lucide analisi dell'esimio economista Paul Krugman che lo ha identificato come il centro propulsore della depressione economica europea.
Dopo questa premessa, va aggiunto, ahimè, un paradosso che è il frutto di una mia personale analisi: "la Repubblica Italiana, in conseguenza della propria specifica situazione, non può permettersi il lusso di uscire dall'euro in questo momento, pena la perdita dell'intera ricchezza privata".
L'effetto politico dei risultati delle ispezioni nel sistema bancario europeo rivelano un quadro disastroso del sistema finanziario italiano. Lo sapevamo, niente di nuovo.
Il punto è proprio questo.
Se -tanto per dire- domattina l'Italia uscisse dall'euro, la nuova lira verrebbe (è presumibile) stampata dalle sette banche italiane che ieri sono state bocciate: sono loro, infatti, a possedere quote della Banca d'Italia. Fatti quattro conti, vuol dire che in quindici mesi l'Italia perderebbe almeno il 25% del suo pil scivolando dal 9° al 15° posto nel ranking mondiale e in pochissimi anni ritornerebbe a essere com'era nel 1910, una nazione che contava poco o nulla nel panorama internazionale.
A mio avviso, uscire dall'euro sarebbe una cosa meravigliosa, ma è un lusso che noi italiani, adesso, non possiamo permetterci.
Perché paghiamo il prezzo del matrimonio diabolico tra partiti politici-finanza bancaria-criminalità organizzata, un triangolo amoroso che ha strozzato il paese annientandolo.
E seguita a strozzarlo.
Per poter uscire dall'euro e beneficiarne, l'Italia, prima, deve ripulire il proprio sistema bancario. Il che vuol dire spezzare le catene di quel matrimonio perverso.
Tradotto in parole povere significa che, in questo momento, la mamma di tutte le battaglie politiche, consiste nell'esigere e pretendere a gran voce che Monte dei Paschi di Siena, Banca Carige, Banco Popolare e altre 84 piccole banche italiane locali falliscano e portino i libri in Tribunale. Questo salverebbe il paese, secondo me. Provocherebbe un terremoto momentaneo, ma, a mio avviso, consentirebbe l'inizio della ripresa.
Gli ispettori della BCE sono stati molto chiari: "le sette banche italiane che non hanno superato i test ispettivi hanno, adesso, due uniche possibilità: fallire oppure accorparsi con altre banche costruendo delle fusioni con istituti finanziari di largo respiro in grado di garantire le perdite, i crediti inesigibili, la loro impossibilità di operare nei circuiti di credito internazionale".
In altre parole equivale a dire: "il governo italiano ha una scelta da fare che è squisitamente "politica"; o le lascia fallire e ripulisce il sistema, oppure le salva".
Per salvarle bisogna ricapitalizzarle in maniera solida. Un veloce calcolo indica la immediata necessità di immettere (da parte del Tesoro) subito, nelle casse di quelle banche, circa 25 miliardi di euro. Va da sé che non è possibile. L'altra alternativa (se si esclude il fallimento) consiste nell'accettare le condizioni di nuovi potenziali soci pronti al salvataggio: banche americane, catariote, degli emirati arabi, cinesi. Li immagino già lì con l'assegno in bocca, aspettando soltanto il semaforo verde.
Se questo fosse un paese sveglio, vedremmo masse di genovesi precipitarsi domani mattina sotto la sede del quartier generale della Banca Carige pretendendo l'immediato fallimento della banca. Il che comporterebbe il fallimento della Regione, l'abbattimento definitivo di Burlando e la rottura dell'asse consociativo tra PD-PDL-Udc liguri, che ha impoverito la regione, succhiato risorse, creato miseria, impoverendo il territorio, anche (e soprattutto) in senso geologico.
Se questo fosse un paese sveglio, vedremmo masse di toscani precipitarsi domani mattina sotto le mura del palazzo Rocco Salimbeni a Siena e pretendere l'immediato fallimento dell'istituto di credito che ritengo abbia una sua responsabilità nella chiusura per fallimento di circa 75.000 aziende soltanto nella Regione Toscana negli ultimi cinque anni, al ritmo di cinque al giorno.
Tutto ciò comporterebbe, automaticamente, la chiusura di ben quattro importanti giornali, di circa venti inutili settimanali, di un centinaio di mensili ancora più inutili, e la chiusura per mancanza di fondi di almeno 500 fondazioni che dipendono dalla banca toscana. Complessivamente danno lavoro a circa 10.000 persone, molti dei quali considero "i picciotti post moderni della Repubblica Italiana", i capi-bastone mascherati da esimi accademici e pseudo-intellettuali, manovalanza clientelare che, tragico paradosso, gode del rispetto sociale e mediatico.
Ma perché siamo arrivati a questo?
Prendiamo l'imprenditore Pinco Pallino.
Siamo a novembre del 2009, cinque anni fa, dopo aver assorbito la crisi finanziaria internazionale. Il signor Pallino ha un'azienda abbastanza solida, diciamo 250 addetti tra impiegati e operai, nella sezione media impresa. Ha chiuso l'anno con un profitto, al netto delle tasse, intorno a 15 milioni di euro, cifra depositata nel conto dell'azienda in banca, per l'appunto, per esempio il Monte dei Paschi di Siena. Va a pranzo con il direttore della sua filiale e gli confida che sta per investire circa 10 milioni di euro per aprirsi il mercato del suo prodotto in Friuli, nel Lazio, oppure in Polonia o in Irlanda, è irrilevante. Il direttore lo ascolta e poi gli suggerisce: "Perchè non ne investi soltanto tre e gli altri sette li investi invece nella banca? Oggi il titolo è quotato 7 euro ad azione. Entro due anni il titolo varrà 12/15 euro ad azione e nel frattempo godrai di appoggi politici garantiti, sovvenzioni statali, incentivi". Messer Pallino accetta e va nell'ufficio del direttore. Sceglie di acquistare un milione di azioni pagandole 7 euro per un controvalore di 7 milioni. Il direttore gli presta 7 milioni a tasso molto basso, prendendo in garanzia quel milione di azioni (è obbligato a farlo). E così Messer Pallino è contento come una Pasqua perchè pensa di essere furbo e abile. Ha sempre i suoi 10 milioni, adesso li investe nella sua azienda ma, allo stesso tempo, si è comprato un posto a tavola, nel club di quelli che in Italia contano davvero. Le azioni in garanzia, va da sè, sono bloccate a 24 mesi. Dopo due anni -nel frattempo può essere diventato il cocco del ministro Tizio, l'assessore Caio e il sottosegretario Sempronio, ed è amato dai sindacati perché ha difeso il posto di lavoro dei dipendenti. Lo amano tutti, lui sì che sa come si fanno gli affari e come va il mondo. Passano 20 mesi e il direttore della banca lo chiama.
Gli fa: "guarda che le tue azioni adesso valgono soltanto 5 milioni, quindi stai fuori di 2 milioni, me li devi restituire entro sette giorni compresi gli interessi perchè c'è una ispezione bancaria". Messer Pallino sbianca e dice. "non riesco a trovarli in cinque giorni".
"Non ti preoccupare" fa il direttore "te li presto io: acquisti 2 milioni di euro di azioni con i soldi che io ti presto, me le lasci in garanzia e così allunghiamo e dilatiamo i tempi". Dopo un anno il titolo da 5 è sceso a 3, e va avanti la stessa storia. Dopo un anno altro ancora il titolo scende a 2, ecc. Finché -deve essere accaduto nel 2013- il direttore chiama e annuncia la diagnosi definitiva a Messer Pallino: "Entro dodici giorni arriva una ispezione del Tesoro, devi coprire il tutto. I tuoi 7 milioni di cinque anni fa di debito, adesso sono diventati 16 milioni e le tue azioni non valgono nulla". Messer Pallino chiude l'azienda, fallisce e va in Nuova Zelanda ad aprire una gelateria. Oppure accetta l'ultimo giro di poker e si rovina per sempre.
Il titolo che nel 2009 era quotato in borsa 7,25 euro ad azione, oggi vale 0,69.
Nel frattempo, dallo Stato, il Monte dei Paschi di Siena ha ricevuto complessivamente 32 miliardi di euro di soldi nostri, superando ogni volta tutte le ispezioni. Nessun manager della banca è riuscito a spiegare dove siano andati a finire quei soldi, come siano stati utilizzati e -soprattutto-perchè si siano volatilizzati con tale rapidità.
Nel caso domani uscissimo dall'euro, il Monte dei Paschi di Siena sarebbe uno dei soci che stampa la nuova lira.
Riflettiamo.
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Parliamone.
Con tutto il rispetto che ci posso mettere, le sue intenzioni saranno anche ottime, non lo metto in dubbio, ma lo lasci dire ad esperti della tematica quali sono gli effetti di un uscita dall'Euro in questo specifico contesto temporale, non vedo discussione possibile a riguardo. Non siamo tutti economisti o allenatori di squadre di calcio o fabbri tornitori a ciascuno il suo. La banalizzazione delle competenze non mi pare un punto di partenza positivo su cui basare una discussione proficua.
RispondiEliminaC'è stato un ampio dibattito in merito, ed è compito nostro, come cittadini, di informarci ed usare le nostre capacità logiche per sviscerare la materia.
RispondiEliminaA mio avviso è il "Chi sono io per farmi un'opinione", pretesto di tante, troppe persone per non pensare ma solo delegare, che ci ha portato dove siamo.
Allo stravolgimento della democrazia, alle guerre, all'apatia e alla depressione.
In tema economiche, da anni basta seguire i consigli degli "esperti in materia" sul Sole 24 Ore o nelle banche, per perdere buona parte dei tuoi investimenti.
Per non parlare dei ministri "esperti". Ne abbiamo avuti, e come!
Se tutti cominciassimo a "farci un'idea" in proprio invece di "pensare per sentito dire", e poi discuterne in profondità, piano piano quella idea, magari da Barsport, si evolverebbe e probabilmente alla fine ci si avvicinerebbe alla verità molto meglio di tutti gli "esperti", spessissimo prezzolati o fidelizzati ad una visione di una o l'altra parte politica, messi insieme.
(vedi il ridicolo "Fact Checking" - che Fact Checking non lo è affatto! - sul blog di Grillo oggi: risposte pronte, chiavi in mano.)
(Oppure, sempre sul medesimo blog, nel sondaggio di qualche giorno fa, alla domanda:" Quali sono le cause principali della crisi delle imprese italiane?" non era neppure prevista una risposta anche ovvia: "la mancanza di domanda")
Vi piacciono queste risposte preconfezionate, oppure quelle dei neo-liberisti?
O volete cominciare a trovarne di vostre una buona volta?
La programmazione neuro linguista sommata alle tecniche di manipolazione del consenso, applicate ad una popolazione che ha la lucidità e la lungimiranza del popolo italiota (il più "furbo" del mondo), comunque darà la maggioranza a coloro che hanno il potere e lo vogliono mantenere.
EliminaO si cresce culturalmente (osservare stato delle scuole e degli alunni nostrani, soprattutto nelle secondarie e la tipologia di programmi televisivi, tg in primis) oppure chi è di buona volontà deve unirsi con altri di buona volontà per cercare di defibrillare i neuroni di chi ancora non ha l'elettroencefalogramma metaforicamente piatto.
Intendevo proprio questo: unirsi con altri e discutere, discutere, discutere, di tutto e di più. Non solo di economia. Con amici, amori e colleghi, al tavolo della domenica, nei bar, durante una passeggiata. Oppure su un blog come questo.
EliminaEntriamo nel merito.
(Io lo farò, dopo avrò avuto il tempo per pensarci - sì pensarci - un po'.)
Parliamone!
RispondiEliminaVisto che teme l'uscita dall'euro magari potrebbe anche parlare di come recuperare la sovranitá senza uscire dall'euro. Esiste anche questa possibilitá:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/03/ue-nuova-moneta-fiscale-per-uscire-dalla-crisi-senza-rompere-leuro/1141437/
Gios
Neil, puoi discutere quanto ti pare questo non ti arroga il diritto di decidere deliberando di tematiche che non sono tue, se non ti sei laureato in economia con buona probabilita` non sei fatto per la materia quindi anche se ti "informi" e discuti e` quasi certo che tu stia decidendo su cose delle quali non ci hai capito una beneamata...detto cio` vi siete illusi di poter decidere su tutto solo perche` siete stati abituati ad anni di gentaglia buttata li in parlamento quindi piuttosto che imparare tutto e decidere su tutto fate uno step indietro e cominciate a decidere decentemente chi votare...se fate sto cavolo di referendum come NON avete deciso voi della base ma come HA deciso il vertice ed esce fuori che la gente non vuole uscire dall'euro secondo te e` positivo solo perche` lo abbiamo deciso tutti insieme ?...le rivoluzioni non sono mai guidate dalla base ma sempre da pochi eletti in grado di guidare le masse (e quando dico eletti intendo gente che ha un idea chiara ed una visione)...poi rendetevi conto che co sta storia del voto su tutto ogni cosa sara` soggetta a logiche di web marketing, come succede in sostanza per buona parte delle campagne di sensibilizzazione che girano per il web ed i social network...se non capisci tutto questo evidentemente abbiamo trovato un motivo valido per dire che non puoi votare su tutto.
RispondiEliminae come fai a decidere per chi votare se non hai una laurea in economia e non ci capisci una cippa? e poi chi ti assicura che chi una laurea ce la ha ci capisca davvero qualcosa? i risultati non mi sembrano confortanti.
Eliminala realtà è che delegare le proprie opinioni all'esperto di turno è esattamente quello che si è sempre fatto nelle società teocratiche, dove il prete aveva l'ultima parola sul giusto e sullo sbagliato, ma così come il titolo di prete non garantisce la conoscenza della volontà di dio, il titolo di professore garantisce la bontà delle ricette proposte.
deduco quindi che tu sia un ammiratore del professor monti, già a suo tempo salvatore dell'italia.
ps
Eliminanon mi venire a dire che sei un pentastellato, movimento che non mi sembra annoveri tra le sue fila esperti in economia di chiara fama.
questo ,lo lasciamo a sergio, che fa della contraddizione e dell'incoerenza un cavallo di battaglia.
per vivere in una democrazia è necessario che il popolo abbia un minimo di istruzione, se non altro per decidere da chi farsi rappresentare.
ora, non mi si può venire a dire che la sovranità monetaria non sia un elemento importante per la democrazia e che uscire dall'euro non sia vitale per per istituzioni democratiche del paese, perchè ritengo di essere istruito abbastanza per sapere che senza sovranità non vi può essere democrazia. eppure questo è quello che i politici vogliono farci credere, pentastellati compresi. la battaglia per il recupero della sovranità è il punto centrale, non qualcosa di marginale di cui si possa fare a meno o da usare per fini propagandistici nei comizi, quando ci si rende conto che la propria popolarità è in discesa.
la sovranità monetaria è come per una persona la titolarità del proprio conto in banca. se non sei il titolare del tuo conto in banca, non hai un'autonomia economica, quindi dipendi da altri nelle tue decisioni. sei sotto ricatto e quindi devi sottostare ai diktat di chi ha i cordoni della tua borsa in mano.
la crisi dell'italia è tutta qui. eravamo la 5 potenza economica mondiale ed ora siamo i malati d'europa. sarebbe ora di tornare indietro e chiederci cosa non ha funzionato.
D.
Innanzitutto, io sono io e “voi” non mi appartiene.
EliminaNel suo post, Sergio indica l’ultimo bubbone scoppiato, i discorsi sulla moneta e il ruolo delle banche, ma implicitamente dice che la malattia è ben altra e necessita di ben altre cure. Tipo una rivoluzione.
Per questo, più che entrare nel merito del bubbone, vado sui “massimi sistemi”. Una questione di economia, del mio tempo.
A proposito di rivoluzioni, evidenzio il primo falso storico del nostro amico Anonimo del 1.58: tutte, ma tutte, le rivoluzioni riuscite ( e ci sono state!) si sono fondate sì su un gruppo d’élite, ma un’élite che ha incoraggiato e diffuso, anche nel popolino più popolino, la convinzione che per non essere schiacciati dal potere, CONVENIVA cominciare a pensare, e poi discutere in proprio. L’ultima in ordine di tempo, quella “bolivariana” che pervade l’America Latina intera, anche se non dovunque è sorta al governo, si basa FORTISSIMAMENTE sull’educazione e l’acculturazione di massa, acculturazione che permette al contadino di ragionare ANCHE su temi che non sono la coltivazione del mais o l’allevamento di bovini, e farsi un’idea, idea che POI, non prima, trova corpo in un contadino come lui, o un sindacalista o un ex-”terrorista” che lottava con le armi contro la dittatura.
Poi se davvero si discute in casa e fra gli amici e colleghi, si può anche sperare, niente e certo, che le falsità propagandate (con tecniche da marketing come dici tu) da l’un o l’altro gruppo vengano “sgamate” come tale e si va oltre. Guarda, i sindacati negli anni 60-70, oppure l’avvocato che ti difende su qualsiasi cosa, hanno agito e agiscono bene solo se “spinti” bene da chi devono difendere. (“Chi sono i spingitori dei cavalieri? E chi sono i spingitori dei spingitori dei cavalieri?” Corrado Guzzanti). Lasciati agire da soli, come è successo 30 anni fa, ti lasciano al tuo destino amaro, e poi ti presentano il conto.
A matricola n° 02.11, vorrei dire solo che chi semina dubbi fa benissimo. Troppe “certezze” si sono rivelate nefaste nel passato, anche recente ma non solo. Meglio avere dei dubbi e poi dibatterne. Socrate docet.
A tutti e due.
Non sono un professionista di nessun sport o arte. Ma avendo giocato a tennis e a golf, e avendo suonato e cantato musica classica e jazz, tutti a livello amatoriale ma assiduamente per degli anni, mi permette molto più discernimento e godimento quando vedo o sento i veri talenti in azione. Ormai si chiedono due bis anche a dei cani (e in ogni caso li fanno anche con applausi tiepidissimi), mentre io ho lasciato il concerto dopo 20 minuti.
Come fate a decidere chi sono i fantomatici “esperti filantropi degni di fiducia”, se non ne avete un’idea voi stessi?
Io leggo tutto, e poi decido io chi mi convince di più.
Vogliamo che di musica si occupano solo i musicisti, di montagna solo quelli che scalano le Himalaya (e di sesso solo i sessuologi!)?
Ma stiamo scherzando?
Concordo pienamente con ciò che afferma l'Anonimo delle ore 08:51. A volte un po' di umiltà non guasta. Sergio, avrai le migliori intenzioni, ma secondo me è una lieve imprecisione sostenere che "l'Italia non si possa permettere il lusso di uscire dall'Euro"... Pensaci: con le tue affermazioni potresti anche causare dubbi, confusione e danni notevoli alla gente. Comunque ti dovrai assumere la responsabilità delle tue affermazioni, come ognuno di noi. Non possiamo essere esperti in ogni campo. Quando un chirurgo deve decidere con quali modalità effettuare un determinato intervento non si chiede democraticamente un referendum per dare alla gente la possibilità di esprimere un parere. Questo è chiaro? Si rischia di perdere tempo prezioso e con la scusa di fare le cose "democraticamente" offriamo alla grande finanza e alle banche - responsabili di questa situazione disastrosa in cui ci troviamo - la possibilità di rendere sempre più schiavi i lavoratori e disoccupati, e per molte generazioni.
RispondiEliminaQui bisogna fare in fretta e bene. E bisogna determinare quali siano gli esperti filantropi degni di fiducia che abbiano le carte in regola per portare le popolazioni in sicurezza. Il paziente è moribondo, l'intervento sarà difficilissimo.
Se qualcuno fosse interessato a documentarsi sul tema "Euro" consiglio vivamente la lettura critica del seguente blog:
http://goofynomics.blogspot.de/
Un caro saluto,
Walter
Il post è pieno di inesattezze e di ingenuità. Proverò a fare un po' di chiarezza. Occuperò spazio e me ne scuso ma è necessario.
RispondiEliminaEuro si euro no, non vuol dire molto.
Recuperare la piena sovranità economica non vuol dire banalmente cambiare moneta ma avere in mano tutte le leve che permettono di mettere in atto scelte di politica economica. Sostanzialmente riportare sotto il CONTROLLO DEMOCRATICO il processo di emissione monetaria e il sistema creditizio-finanziario. Cioè riportare il Mercato al servizio dello Stato. Il contrario di quanto sta avvenendo.
RACCOMANDO VIVAMENTE di ascoltare con attenzione il prof. Nando Ioppolo nella sua trattazione a prova di stupido per la semplicità e la chiarezza dell'esposizione.
QUI LE SOLUZIONI PER USCIRE DALLA CRISI indotta dalle politiche neoliberiste:
http://www.youtube.com/watch?v=AYg0_T-zgLs
Nel merito della presa per i fondelli degli stress test della Bce..
RispondiEliminaCRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA.
Rimando a questo articolo che meglio di me può spiegare lo scenario futuro che ci aspetta.
http://www.ilfattoquotidiano.i...
per-leuropa-lasset-quality-review/830075/
Avete capito? 13 miliardi di euro (Modigliani parla di 25) di ricapitalizzazione solo per la parte riguardante i titolo di stato!!
Vuol dire che le banche italiane saranno inghiottite dai colossi finanziari internazionali. Probabilmente dopo che i plutocrati, che hanno potere di vita e di morte su di noi, si saranno inventati un badbank in cui confluiranno gli "asset tossici" (secondo alcune stime si parla di oltre 300 miliardi !!!!) del sistema bancario nazionale. Badbank a spese loro? NOOOO! A SPESE NOSTRE!!
Asset Quality Review è un meccanismo IMPOSTO dalla BCE per REAGALARE il CONTROLLO DELL'INTERO SISTEMA CREDITIZIO ITALIANO PRIVATO ALLA GRANDE FINANZA INTERNAZIONALE esautorando le FONDAZIONI che FACILMENTE altrimenti potrebbero tornare in mano PUBBLICA.
Quale miglior espediente di un bell'esame INSUPERABILE per fotterci e continuare l'esproprio di questa povera Italia.
L'asino non vola. La finanza è il nostro cappio al collo che ci sta strangolando sempre di più. SIAMO SOTTO UNA DITTATURA che ci schiaccia inesorabilmente e Il PROSSIMO OBIETTIVO è la ricchezza nazionale privata, quello che i nostri nonni, i nostri padri e noi, ci siamo sudati in decenni e decenni di lavoro e che hanno già iniziato a sottrarci.
RUDIMENTI DI ECONOMIA
RispondiEliminaLa massa monetaria creata dal nulla da enti finanziari PRIVATI (Banke Centrali e Sistema Creditizio nazionale e internazionale) produce per gli enti finanziari stessi un reddito.
Di tutta la massa monetaria SOLTANTO il 5 % è emessa dalle banke centrali PRIVATE.
L'ammontare dei titoli di stato, e relativi interessi, emessi in un anno è il signoraggio PRIMARIO.
Lo stato per finanziarsi emette titoli di stato che può vendere solo sul mercato secondario (la borsa).
All'asta possono partecipare solo alcuni enti finanziari PRIVATI (diciamo le banke) che a loro volta si rivolgono alla Bce. Perché per "statuto" (cioè per rubarci più soldi) la Bce non può prestare direttamente agli stati.
Ma la Germania e la Francia utilizzano Kfw e Bpi (banke PUBBLICHE) per aggirare lo spread. L'Italia non lo fa perché i nostri politici sono i più servi tra i servi.
Un tempo, fino all' '81, la Banca d'Italia era OBBLIGATA come ente di INTERESSE PUBBLICO ad acquistare l'invenduto alle aste dei btp. Tenenedo basso così il saggio di interesse ed evitando le speculazioni.
C'è da dire che Bankitalia potrebbe farlo anche ora.
Ma poi così le povere banke non potrebbero specularci e guadagnerebbero meno (circa 80 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO)...che vengono sottratti alla collettività come ennesimo pizzo.
Ma questo è solo il signoraggio PRIMARIO.
Ci sono poi quello CREDITIZIO e quello CARTOLARE.
Quello creditizio è pari all'ammontare dei crediti concessi (a privati cittadini o a enti pubblici-privati) dal sistema bankario privato (Intesa, Unicredit, ecc.) nel suo insieme, creati dal nulla.
L'origine viene da un "trucco" di bilancio che consente attraverso il sistema del reflusso bancario di trattare allo stesso modo la moneta detenuta (praticamente zero virgola) e la moneta creata ex nihilo (praticamente tutta..). In questo modo i crediti concessi quando rientrano NON APPAIONO in bilancio risultando di fatto un nero occultato e non tassato (..Euroclear, Clearstream e Swift). Tale massa monetaria per l'Italia si aggira attorno ai 2000 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO. Ed è appunto il reddito da signoraggio creditizio.
Non vengono calcolati in questo computo i "servizi finanziari" cioè gli ONERI finanziari che paghiamo. Altri circa 140 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO (che per giunta figurano nel PIL. Cioè i soldi degli italiani finiscono nelle banke e questo fa aumentare il Pil, ossia la ricchezza dell'Italia. La presa per i fondelli è colossale...).
Quello cartolare è ancora più assurdo e decisamente più complicato da spiegare in poche righe.
Diciamo che la finanza ha il POTERE ormai di creare tutta una serie di prodotti finanziari (abs, cdo, cds, mbs, abcp, clo, cbo, ecc), cioè titoli derivati, cartolarizzazioni di debiti, cartolarizzazioni di crediti, ecc.
che di fatto sono MONETA CREATA DAL NULLA e come tale usata nei circuiti denaro-denaro e denaro-merce-denaro. Cioè per esempio dalle multinazionali, emanazione delle banke, per comprarsi letteralmente interi stati e la vita delle persone.
Questa massa monetaria creata dal nulla (signoraggio cartolare) è pressocché impossibile da calcolare.
Alcuni dicono che sia tra 13 e 20 volte il pil mondo...ogni anno (relativi al sistema finanziario internazionale nel suo complesso).
Cioè tra 650 MILA e 1 MILIONE DI MILIARDI di dollari.
FOLLIA ALLA STATO PURO.
Poi ci dicono che mancano i soldi
Per approfondire:
"Il colpo di Stato di banche e governi" del prof. Luciano Gallino, che fa capire molto sulla finanza creativa.
O le splendide lezioni del prof. Ioppolo. Straordinarie e uniche per felicità didattica.
http://www.youtube.com/watch?v=cUKNnj6tTcw
http://www.youtube.com/watch?v=Hh0Lws5svjo
http://www.youtube.com/watch?v=96n7IgzgQkM
Evidentemente il discorso è ostico.
RispondiEliminaEvidentemente sin a quando la disoccupazione e il collasso del sistema produttivo italiano sarà perdurante ci saranno delle sofferenze del sistema bancario del paese e di seguito gli squali pronti a papparsi i pescetti piccoli.
Riprendendo una strada duratura di crescita con strumenti in grado di calmierare gli shock esterni avremmo anche come tenere alla larga i suddetti squali.
Se oltre a ciò facciam pulizia di furbi e furbetti, ne saremo tutti più lieti.
Francesco T.
Si vada a vedere quanti soldi ha speso la germania per salvare le sue banche.... (usando ANCHE SOLDI NOSTRI)
RispondiEliminaMonte dei paschi ha ricevuto 4 miliardi (in prestito) dallo Stato italiano.
RispondiEliminaDa dove si sia inventato questi 32 miliardi..mah! CITI LA FONTE.
Quei 4 miliardi sono gli unici soldi spesi dallo stato italiano per salvare banche italiane (molti altri li ha spesi per salvare banche greche e spagnole...cioe' i loro creditori: LE BANCHE TEDESCHE.
Lo stato tedesco ha speso 320 miliardi oer salvare le loro banche.
Noi scialacquoni 4 miliardi. Loro virtuosi 320.
Fate vobis...
Ha visto quanti "troll" che non si bevono piu' le sue corbellerie (con tanri numeri, tutti rigorosamente inventati), sig. Di Modigliani?
RispondiElimina(No, siccome finoa qualche tempo ero io solo o quasi il "troll")
Come, sig. Di Modigliani?
Sara' un gomblotto?
Gli anti italiani come Ella sono la nostra vera prima catastrofe.
Raus!
Per usare una espressione mutuata dall' idioma del popolo che tanto ammira.
Ottimo articolo a mio avviso, che l'euro sia una colossale fregatura è ovvio, pure un bargazzino lo capirebbe, Draghi ci sta prendendo profondamente per i fondelli e probabilmente per questo verrà insignito di qualche alto titolo tipo "cavaliere", come il Nobel per i commisari buoni.
RispondiEliminaPer uscire dall'euro il problema sarà il come, comunque verrà fatto avremo tutti contro, poichè, tutti, con la nostra rovina stanno ingrassando.
Invito tutti coloro che non apprezzano questo blog a leggere il blog di Formigoni o Repubblica.
attualmente nessuno è più settario ed oltranzista di alcuni no-euro, non a caso i maggiori esponenti (non quelli seri, ma quelli più folkloristici), sono stati pronti ad allearsi con diversi responsabili della firma di alcuni trattati (lisbona e company) oltre che con ladri della seconda repubblica (lega e affini) pur sapendo che non otterranno niente e guarda caso deridono l'attuale svolta dell'm5s segno che non è assolutamente loro intenzione voler cambiare le cose, basti pensare che alle europe chiedevano di votare lega o al massimo il pd (per a detta loro far si che crollasse prima uauauau ottima logica) e non m5s, l'unico che guarda caso si è messo contro il sistema delle banche. Puro reazionismo.
RispondiEliminaChe l'euro sia un problema e un blocco verso la crescita è chiaro a tutti tranne ai piddini, come è chiaro che in tempi di globalizzazione e di mondo interconnesso, se non cambi sistema la sovranità diventa un miraggio e sono lì a dimostrarlo diversi stati tra cui l'Argentina (ennesimo fallimento), il Giappone con le svalutazioni che non servono più a nulla, poi qualcuno comicamente prende come esempio gli USA e certo grande esempio prendere la nazione più potente del mondo (da cui si è originata la crisi, non dall'euro che semmai rende difficile ai paesi periferici l'uscita dalla crisi) e con la cui valuta avvengono tutte le transazioni economiche mondiali più importanti. La sovranità si potrà avere solo con una nuova classe politica, pieno appoggio signor Modigliani. Questi sono utopisti della peggior specie, gente che basta dire no-euro per uscire magicamente da tutti i trattati.
Ludo
salve Sergio
RispondiEliminascusi l'ot ma potrebbe commentare la rielezione della Roussef?!
grazie
tiziano