di Sergio Di Cori Modigliani
Racconto Zen per italiani pensanti e di buona volontà come traccia sul futuro che ci attende.
Lunedì mattina, il signor Mario uscì di casa per andare in ufficio. Fece la solita strada, ma c'era una buca e ci cascò dentro. Si tirò fuori ammaccato e riprese la sua strada.
Martedì mattina, il signor Mario uscì di casa per andare in ufficio. Fece la solita strada, ma c'era una buca. Si ricordò dell'esperienza del giorno prima e così ci girò intorno. Ma il terreno era franoso, scivolò e ci cadde dentro. Ne uscì fuori più ammaccato del giorno prima e riprese la sua strada.
Mercoledì mattina, il signor Mario uscì di casa per andare in ufficio. Fece la solita strada, ma c'era una buca. Mèmore dell'esperienza dei due giorni precedenti, prese un solido pezzo di legno e lo appoggiò sulla buca per passarci sopra. Il peso era eccessivo, lui ci cadde dentro. Ne uscì fuori ancora più ammaccato degli altri giorni e riprese la sua strada.
Giovedì mattina, il signor Mario uscì di casa per andare in ufficio. Fece la solita strada, ma c'era una buca. Ricordandosi ciò che gli era accaduto il lunedì, il martedì', il mercoledì, prese una lunga asta che aveva trovato per saltare la buca, ma l'asta si infilò nel terreno franoso e lui cadde dentro la buca. Totalmente ammaccato riuscì a uscirne fuori e riprese la sua strada.
Venerdì mattina, il signor Mario uscì di casa per andare in ufficio. Fece la solita strada, ma c'era una buca. Ormai era consapevole e aveva finalmente capito, perchè era intelligente e colto, che cosa doveva fare. Riempì con una colata di cemento che si era portato da casa tutta la buca e la coprì. Ci passò sopra, ma il cemento non resse e lui ci cascò dentro. Definitivamente ammaccato uscì fuori e riprese la sua strada.
Il Lunedì della settimana dopo, il signor Mario uscì di casa per andare in ufficio,. Arrivato all'incrocio della solita strada che aveva sempre percorso, alzò lo sguardo e si rese conto che c'era un'altra via, attigua, che andava verso la stessa parte. Cambiò la Via. Percorse la nuova strada e arrivò in ufficio fischiettando.
Buon Ferragosto sincero a tutti gli italiani per bene
Buon ferragosto,Sergio,a te ed a tutti i tuoi cari ed a tutti gli assetati di verità.
RispondiEliminaAffondiamo così nella stessa melma che li produce i vergognosi gestori pro tempore della cosa pubblica e le loro indegnità .
Sommergiamo con la nuova consapevolezza che andiamo formandoci la irresponsabilità anche e soprattutto simbolica del suo vertice,un cattivo esempio per le nuove generazioni che temo avrà effetti devastanti in futuro, con uno stringerci acccomunati dalla bellezza e dall'amore per la nostra meravigliosa seppur massacrata Italia.
Che si avvia a risorgere.Questo è l'augurio.
Angelo
Ma quante volte bisogna cadere nella buca prima di guardare se ci sono altre alternative? Le alternative per noi, cittadini e non sudditi, ci sono, basta uscire dai soliti schemi mentali e comportamentali. Si può cambiare il sistema con la relativa scala di valori, basta volerlo!
RispondiEliminaChi non ha alternative invece sono questi abietti individui che vogliono dirigere la nostra vita secondo i loro interessi. Lo sanno benissimo che se il Popolo diventasse cosciente e consapevole dell'inganno nel quale viene tenuto li caccerebbe via subito, appendendone qualcuno ai pennoni dei palazzi. Altro che salvacondotto, grazia, e oscenità simili.
Invece ci tengono bloccati con la paura di un futuro senza stipendi, di una vita a rischio, illudendoci con lo spread e con i giochi di parole. Mentre sono solo dei magliari, dei venditori di unguenti miracolosi, di formule magiche. Eppure, constatando ogni giorno il loro fallimento e la loro amoralità, continuiamo a cadere nelle buche mediatiche perché ci incantiamo ad ascoltare le loro sirene ed a guardare altrove.
Come lo sprovveduto che guarda le stelle senza curarsi di dove mette i piedi.
Chi passa sul cemento appena colato dimostra che è uno scemo ...
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