giovedì 14 marzo 2019

Non è la Tav, nè quota 100 nè il reddito di cittadinanza, quindi...non interessa nessuno (secondo i media italiani)

Nave italiana affondata al largo della Francia, la marea nera di cui nessuno parla: a bordo petrolio e 45 container di merci pericolose

grande america


 Questo articolo è apparso sul sito ambientalista greenme.it, lo trovate a questo link:
(https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/30855-grande-america-naufragio-francia-disastro-ambientale?fbclid=IwAR2-luQS1CdMdUAMbktzSdPaj9kCRAQysZHpYuauSfke70gky03ILxFCI6A#.XIpFxkcZLa0.facebook)


Nessuno ne parla ed è veramente vergognoso. All'interno della nave italiana Grande America affondata nella notte tra il 10 e l'11 marzo a largo della Francia erano presenti 45 container che trasportavano merci pericolose e i bunker erano pieni di olio combustibile e auto. E ora la marea nera sta raggiungendo la costa. E' in corso un grave disastro ambientale.
 E' corsa contro il tempo per arginare il petrolio che potrebbe raggiungere la costa francese nel corso del fine settimana. La nave italiana ha preso fuoco martedì a circa 263 km dalla costa francese, a sud-ovest di Penmarc'h Point. Da allora ha iniziato ad andare alla deriva per poi affondare il 12 marzo 2019 alle 15:26 circa 333 km a ovest di La Rochelle, nel sud-ovest della Francia.

Dall'incendio all'affondamento

L'incendio è divampato il 10 marzo intorno alle 20. Il mercantile, lungo 214 metri, proveniva da Amburgo, in Germania, ed era diretto a Casablanca, in Marocco. A bordo erano presenti 27 persone, 26 membri dell'equipaggio e un passeggero, per fortuna tutte messe in salvo.
Il comandante della Grande America in un primo momento aveva annunciato che l'incendio era sotto controllo e puntava ad arrivare in Spagna, verso il porto di La Coruña. Ma poco prima di mezzanotte, ha informato le autorità marittime del peggioramento della situazione: l'incendio è ricominciato, diversi container hanno preso fuoco e la nave non avrebbe potuto proseguire. L'equipaggio è stato messo in salvo attorno alle 4 del mattino.
Ma il disastro era appena iniziato. Per due giorni, si è cercato di domare le fiamme. La nave intanto si è inclinata pericolosamente sul lato destro fino a quando si è inabissata portando con se il pericoloso carico.

Cosa trasportava

Di proprietà della compagnia italiana Grimaldi Lines, la Grande America trasportava container sul ponte e veicoli ai piani inferiori. Mercoledì, in una conferenza stampa a Brest, il prefetto marittimo dell'Atlantico ha dichiarato che, secondo i dati forniti dall'armatore, la nave trasportava 365 container, 45 dei quali contenevano materiali pericolosi e poco più di 2.000 veicoli. Oltre a questo carico, nei bunker della nave erano presenti circa 2.200 tonnellate di combustibile per la navigazione.

C'è il rischio di una fuoriuscita di petrolio?

Non è escluso, anzi. A dirlo fin da subito è stato il Ministro francese dell'ecologia François de Rugy:
"Come sempre in questi casi il rischio di inquinamento non deve essere negato, prima perché c'è un carico di combustibile pesante che era il carburante di propulsione".
Mercoledì è apparsa una chiazza nera, ha confermato la prefettura marittima e poi anche le osservazioni aeree. Il petrolio potrebbe raggiungere la costa francese domenica o lunedì.
"Secondo le nostre previsioni, potrebbero raggiungere alcune zone delle coste della Nuova Aquitania domenica o lunedì, a causa di condizioni meteo particolarmente sfavorevoli, che rischiano anche di rendere più delicate le operazioni di pulizia del mare", ha detto François de Rugy. La Francia ha messo in campo 4 "navi dedicate alle operazioni antinquinamento in mare" e preparerà un piano per "ripulire la terra", ha aggiunto il ministro.
E' ancora presto per fare bilanci ma di certo ancora una volta a farne le spese saranno il mare e i suoi abitanti, nel silenzio internazionale.

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