giovedì 3 luglio 2014

Il trionfo dell'ipocrisia e il dibattito censurato.


"Dietro a tanta furbizia c'è poca intelligenza, un paese di furbi è anche un paese di ignoranti e cafoni, qualcuno potrebbe dire che secondo il principio democratico se loro sono la maggioranza hanno il diritto di continuare ad essere così e autodistruggersi trascinandoci con loro. Così sarebbe, dico io, se fossero consci delle conseguenze di certe scelte e correttamente informati.Insomma, ci tocca pure essere pazienti e gentili terapeuti di chi ci sta distruggendo "inconsciamente", meno male che c'è il vino.."

commentatore dei forum di questo blog che ha scelto di firmarsi Alessandro.


di Sergio Di Cori Modigliani

"La mafia non esiste, è una invenzione dei giornalisti".
Questo è ciò che sostenevano i mafiosi negli anni'50, '60, '70.
Poi, il paese è cresciuto, prima economicamente, di conseguenza anche socialmente e politicamente. Poteva contare allora su una solida opposizione (reale, vera, pungente ed efficace) e sulla partecipazione attiva di artisti, intellettuali, opinionisti, giornalisti, che oggi non esiste.
Se ne sente la mancanza, se ne avverte la latitanza.
A Bruxelles, ieri pomeriggio, il leader politico Beppe Grillo, in conferenza stampa, ha detto "Non date i fondi europei all'Italia, in Campania, Calabria, Sicilia, finiscono poi nelle mani della mafia".
Non si trattava di uno scoop. Non era neppure una informazione o una notizia.
Era piuttosto la condivisione pubblica del cosiddetto segreto di Pulcinella, metaforica (nonchè immortale) maschera nostrana che il PD ha spostato e trasferito in un'altrettanto immortale maschera nostrana: Arlecchino servo di due padroni.
Apriti cielo!

Irrompe la contestazione dei furbetti, furboni, furbastri della sinistra (pro domo loro) che si indignano nel nome di una pulizia patriottica in salsa etica. 
Falsa quanto ipocrita.
L'epopea del deputato piddino Fracantonio Genovese, finito in manette perchè accusato di essersi appropriato di svariati milioni dei fondi europei, la dice lunga in questa materia.
All'esistenza della mafia bisogna aggiungerci l'ignavia e la serena pigrizia cinica dei cittadini italiani, disinformati, avviliti, depressi, che pagano sulla propria pelle la loro scelta di non diventare cittadini attivi e di non impegnarsi. Lo dimostra il fatto che il 31 ottobre del 2013 ben 3,5 miliardi di euro messi a disposizione dai fondi europei  per le quattro regioni meridionali italiane è ritornata indietro a Bruxelles perché non utilizzati. I pochi presentati erano sbagliati, fuori norma, obsoleti. 
Se li sono presi gli spagnoli il giorno dopo presentando domande formalmente impeccabili, che hanno consentito il varo di ben 8.560 nuove startup che hanno dato lavoro a ben 90.000 giovani disoccupati iberici (laureati con specifiche competenze tecniche) intervenendo in maniera pragmatica nella guerra contro i due grandi e veri nemici dell'Europa: mancanza di lavoro e insostenibile tasso di disoccupazione.
Degli svariati miliardi di euro messi a disposizione dai fondi europei, è stato calcolato che la gran parte dei fondi è finita nelle mani della dirigenza politica più abile (e furba) che compone i partiti verticali. Valga per tutti un esempio: la fondazione di Massimo D'Alema ha ottenuto nell'ultimo decennio ben 16,7 milioni di euro. Ai quali bisogna aggiungere quelli avuti dalla fondazione di Raffaele Fitto, di Renato Brunetta, di Sergio Chiamparino, di Roberto Formigoni, dei coniugi Finocchiaro, di Enrico Letta, dei fratelli Cosentino, di Galan, di Scoppelliti......devo continuare? 
La lista è davvero molto lunga.
E' lunga quanto lo stivale.
Perchè la mafia non è più il picciotto siculo con la scoppola in testa e la lupara al fianco, quello è l'aspetto folcloristico della deriva piattamente criminale. Esiste ancora, purtroppo, ma è facilmente identificabile.
La mafia è diventata un concetto mentale assorbito dai funzionari dei partiti italiani che hanno ormai fatto proprio il concetto di Cosa Nostra, ritenendo che tra bene pubblico e bene privato non vi sia alcuna differenza, ritenendosi quindi legittimati a spendere danaro pubblico (quelli eleganti) e ad appropriarsi (quelli ladri) di risorse finanziarie messe a disposizione della collettività, perchè su 100 euro, una percentuale va al partito, un'altra serve a pagare funzionari corrotti, un'altra mantiene e foraggia le clientele di votanti, e poi c'è la quota parte che (tra quelli abili e high tech) finisce sui conti estero su estero, molto ben blindati, oppure (tra quelli più volgari e beceri) vengono utilizzati per costruirsi una villa mega galattica, acquistare gioielli, ecc.
E' piatta cronaca di tutti i giorni, che alimenta il livore, diffonde l'avvilimento, produce rabbia, disperazione e soprattutto depressione generalizzata, aggravando ulteriormente (dopo il danno c'è anche la beffa) il costo complessivo sociale di cui si dovranno fare carico le strutture sanitarie pubbliche, il welfare, le famiglie.
La mafia mentale impoverisce il territorio e aggrava la crisi.

Era ora che il segreto di Pulcinella venisse diffuso e divulgato in tutta Europa.
Riviste settimanali, mensili, tivvù locali, cooperative teatrali, produzioni cinematografiche, centri culturali, case editrici, aziende di agriturismo, hanno dato lavoro a masse di disoccupati immeritevoli auto-eletti e auto-promossi al rango di scrittori, registi, giornalisti, operatori alberghieri, intellettuali, che hanno goduto di briciole comunitarie versate a pioggia nel territorio, attraverso la malleveria dei partiti e spesso gestiti in loco dai boss locali della mafia, della 'ndrangheta e della camorra nell'intero territorio nazionale. 
E quelli portano voti: a questo servono i fondi europei
E la Merkel lo sa benissimo.
E dal suo punto di vista ha ragione. 
I tedeschi, dal loro punto di vista hanno ragione al 100%.
Ma come?
Finalmente c'è un leader italiano che ha il coraggio di andare in Europa e divulgare in tutto il continente il macabro segreto di Pulcinella "l'Italia è un paese di mafiosi" e protestano e insorgono quelli che su facebook, twitter, nei comizi, nei libri, alla tivvù, sui quotidiani, sostengono di voler combattere la mafia?
Oggi, la negano?
In questo paese ormai votato all'inefficienza e all'inefficacia, nel nome del rispetto delle logiche mafiose imprenditoriali, c'è addirittura chi osa protestare perchè si divulga il fatto notorio che siamo mafiosi?
Hanno distrutto perfino l'unica industria d'impresa che funzionava in Italia: il calcio.
Hanno fatto allenare la squadra a un ometto senza arte nè parte, un fallito di successo, noto per la sua caratterialità flebile, senza spina dorsale, prono soltanto alla salvaguardia degli interessi di Berlusconi e della Fiat, tutto qui.
Hanno dato al paese la mazzata definitiva (dopo la figuraccia ai mondiali) una settimana fa, quando la Lega Calcio non ha accettato il risultato legale di un'asta pubblica legale nella quale l'offerta proposta da Sky era superiore di 156 milioni di euro a quella fatta da Mediaset.
"Stai sereno Silvio, ci penso io" gli deve aver detto qualcuno.
E così, questa mattina, un delinquente pregiudicato che risulta essere -come soggetto politico- co-fondatore di un partito insieme a una persona che adesso sta in galera, condannato in via definitiva perchè identificato, processato e sentenziato come mafioso, incontra il nostro premier e il paese lo trova un evento normale?
Grazie alla truffa ai danni di Sky di cui nessuno parla, Mediaset -decotta e moribonda- ringrazia e va a chiudere con Renzi garantendo che l'accordo regge.
Lo credo bene che regge.
O meglio, regge ancora per un po' la sua decotta attività.
Trascorrerà delle buone vacanze grazie ai soldi vostri che la Lega Calcio ha provveduto a elargire nel nome di principio illegale, anti-economico e sostanzialmente mafioso.
Il giorno in cui la Lega Calcio doveva decidere, sul corriere della sera compariva il Grande Pizzino con la truppa compiacente schierata in campo.
E oggi, finalmente, Mediaset celebra con un aumento notevole del proprio titolo in borsa.
Noi stiamo pagando oggi i guadagni in borsa di Berlusconi, che ringrazierà questa sera la coniuge di Dell'Utri, regalandole magari un volume raro del '500 di prezioso valore, da consegnare al marito in galera per meriti conquistati sul campo.

E io devo pure sorbirmi l'ipocrisia ipocrita di chi si indigna per la frase (che definirei tenue, moderata e -per i miei gusti personali- fin troppo calma) che certifica e firma il fallimento etico della nazione, la sua deriva morale e la propria incapacità collettiva di indignazione? 
Un'occasione persa.
Davvero c'era la possibilità di scendere in campo sostenendo l'unico slogan post-ideologico che può aiutare l'Italia: fuori la mafia dallo Stato.

Perchè l'unica rivoluzione sostenibile, l'unica rivoluzione auspicabile, l'unica rivoluzione alla quale io mi sento di aderire è la rivoluzione della vocale: da COsa Nostra a CAsa Nostra.

E' l'obiettivo minimo.
E' la nostra bandiera.
E' il nostro mantra.
E' il primo mattone della Nuova Italia che verrà.
E' l'unica possibilità di potersi far rispettare in Europa.

Fintantochè i soldi europei finiranno nelle mani delle fondazioni gestite e presiedute dalla inguardabile classe dirigente politica dei partiti verticali, in questo paese non cambierà nulla.
Ben venga il segreto di Pulcinella.

Che Frau Merkel chiuda pure i rubinetti.
Perchè noi, l'accesso ai fondi europei, è un lusso che non ci possiamo permettere.
Questa è la realtà lapalissiana, nuda e cruda.
Prendiamone atto e diventiamo un popolo maturo e adulto.
Perchè non parliamo, invece, dei miliardi di euro che le fondazioni partitiche hanno ottenuto negli ultimi 10 anni dai fondi europei?
Come mai non c'è dibattito su questo argomento?
Come mai non vengono rese pubbliche le cifre, le attribuzioni, le competenze, gli obiettivi?

Grazie per l'attenzione.

Qui di seguito vi propongo -dopo la frase ad impatto mediatico di ieri-- un'argomentazione più elaborata sui fondi europei. Pensateci, cercate di comprendere e dibattete.

Sostiene, infatti, Beppe Grillo:



"I Fondi strutturali rappresentano il principale strumento della politica di coesione dell`Unione europea e dovrebbero concorrere significativamente allo sviluppo socio economico delle regioni, in particolare quelle con le maggiori carenze. L'Italia per il periodo di programmazione 2007-2013 ha ricevuto dall'Europa 28,8 miliardi di Euro pari a circa l’8% del budget dell'Unione europea destinato alla politica di coesione, di cui 21.64 miliardi di Euro per le Regioni in obiettivo convergenza, ovvero alcune Regioni del sud (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Basilicata). E' proprio in queste Regioni che si collocano le maggiori risorse ma (si registrano anche i più forti ritardi nella loro spesa. Questi ritardi pongono l'Italia tra gli stati che hanno speso meno: peggio di noi troviamo solo la Bulgaria, la Romania, Cipro e la Slovacchia, senza considerare la Croazia da poco nell'Unione europea. Con una percentuale di spesa ad oggi pari intorno al 54% (ad un anno e mezzo dalla ultima possibilità di spendere) rischiamo di dover restituire all'Europa circa 13 miliardi di Euro. 
Cosa non funziona nel nostro sistema di gestione di queste importanti risorse?
I Fondi strutturali vengono nella quasi totalità amministrati dalle Regioni in attuazione di un Programma operativo concordato e in linea con quello nazionale. Ma la mancanza di chiare e strutturate politiche in molti ambiti prioritari dell´azione dei Fondi e di una credibile politica di lungo termine fanno sí che l´efficacia degli interventi venga frammentata e dispersa in mille azioni, spesso legate a logiche politiche locali e clientelari.
L´efficacia dei Fondi strutturali dipende anche da un altro fattore: la qualità dei governi locali. Le Regioni più ricche (quindi con meno risorse) sembrano essere le più virtuose nell'attuazione delle politiche strutturali. Al contrario le regioni del Sud Italia, che dispongono della maggiore dotazione di fondi comunitari, mostrano una bassa propensione alla spesa. Sono principalmente queste ultime che per evitare la mannaia del disimpegno automatico dei fondi ricorrono ai cosiddetti progetti “sponda”. Somme già stanziate (o spese) per interventi già avviati vengono inserite contabilmente nel PO (Programma Operativo) regionale per sostituire (o integrare) - a patto che siano coerenti - quegli interventi bloccati per irregolarità o scarsa capacità operativa. Queste somme sono presentate alla UE come “spesa certificata” per il rimborso del cofinanziamento europeo, come se fossero il risultato dell’attuazione di programmi finanziati con fondi europei. La Regione ottiene risorse ormai svincolate da qualsiasi obbligo di destinazione, da utilizzare per finanziare qualunque tipo di intervento (dalla manutenzione delle strade ai corsi di formazione per i dirigenti regionali)
Una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dai Fondi comunitari potrebbe generare una maggiore pressione delle categorie interessate (ONG, Associazioni di categoria, associazioni ambientaliste), attraverso le parti sociali, nei confronti delle autorità di gestione dei fondi".

http://www.beppegrillo.it/2014/07/cosa_sono_i_fondi_europei.html#fondi_continua




12 commenti:

  1. non sono la maggioranza sono solo un clan potente come sono stati capaci di farci saltare in aria a piazza fontana e mitragliarci a portella della ginestra sono anche capaci di fare i brogli elettorali io lo so lo so che sono cosi anche se non ho le prove lo so sono capaci di tutto è la storia di questo paese che ce l'ho insegna non hanno la maggioranza

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  2. Tutto quello che dico è solo frutto di fantasia

    L'operazione Mediaset ha 3 basi
    Londra (per gli Hedge Found che fanno l'altalena sul titolo )
    Milano (per i giornalisti che sparano balle a profusione sui giornali economici e novità di quest'anno twitter + qualche freelance della city per il supporto :) )
    e Spagna cassaforte del gruppo del biscione paese dove il modello telebasura (tv spazzatura ) stranamente funziona ancora a meraviglia (ci sono avvisaglie ma è ancora al primo stadio )
    Insomma per farla breve il gruppo italiano aveva necessità di reperire soldi freschi prima della fine di luglio e di concerto con la rete sopra hanno raccontato le balle seguenti
    1 ) investimenti stranieri da parte di Al jazeera
    2) Fusione di mediaset premium con Digital Plus per scontarrsi meglio con BskyB
    3) Triple Play ed esclusiva campionati mondiali in fibbra per il mercato statunitense.

    Tutto questo serviva solo per sostenere il titolo in borsa e aprire dei tavoli al fine di recuperare quanti più soldi possibili.
    Oggi sappiamo che la partita ha fruttato circa 400 milioni cash dalla vendita DTS pronti da spalmare in italia piu gli eventuali introiti pubblicitari per la py spagnola nei prossimi 2 anni credo.
    Capitolo asta serie A
    Murdoch in realtà ha provato ad azzannare (la doppia offerta sui pack A B l'affitto del mux bla bla bla bla ), ma è stato subito messo a cuccia dai giornali britannici che stranamente ritirano fuori lo scandalo
    delle intercettazioni dei giornalisti Sky proprio durante le ore cruciali.
    Un ottimo strumento di pressione non c'è che dire XD

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  3. Quello che segue e' un commento che volevo fare al precedente post... poi ci ho ripensato perche', conoscendo il pubblico italiano - sebbene i lettori di questo blog siano per la maggior parte persone intelligenti - ho previsto che non l'avrebbe presa tanto bene e mi sarebbero solo piovuti addosso insulti... Ci ho ripensato di nuovo - Grillo e Modigliani mi infondono coraggio :-)

    Il mio ragazzo e' di discendenza nigeriana - e' stato spesso in Nigeria e la conosce. Quando gli racconto della corruzione in Italia, la sua reazione e': 'Ma come e' in Nigeria!', al che io replico che ancora no, ci manca Boko Haram, ma siamo sulla buona strada...:-)

    A proposito di furbi: i furbi sono tali finche' non trovano uno piu' furbo di loro, che e' quando si rivelano per quello che sono, dei codardi! Gli italiani, che si credono furbi ma sono dei gran fessi - come volevasi dimostrare - si sono fatti infinocchiare dalle belle parole di speranza di Renzie: credo che le persone intelligenti, solo al sentire la parola speranza, si incazzano di brutto (come me, modestamente). :-)

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    1. Infatti, la speranza non è altro che una frustrazione rimandata. Chi mai accetterebbe di avere una relazione sentimentale con una persona confessando a un amico "spero che lei mi ami"? O uno si fida, ci crede e se poi la realtà non corrisponde alla propria credenza ne paga il prezzo con tutte le conseguenze, oppure vive una vita falsa, di illusioni totali e non vede nulla. Con la speranza non si costruisce un bel niente, anzi. In Politica è uguale, è come l'Amore. I neurofisiologi hanno già ampiamente dimostrato che vanno a toccare le stesse ghiandole che reagiscono in identico modo e producono le stesse identiche sinapsi. Oggi, chi gestisce la Politica segue delle indicazioni by the book: falsità, immagini, speranze, illusioni: i quattro cardini della pubblicità e del marketing. E' ciò che ci spacciano oggi per governabilità: è come un croissant industriale o la merendina spugnosa: gusto immediato, nutrimento zero, crescita zero, sanità zero, igiene zero. E' il loro modo di interpretare il "chilometro zero" nel Senso di "tenete i cittadini fermi e immobili, non fate far loro neppure un centinaio di metri in avanti". E intanto abbiamo un tipo che annuncia ufficialmente "il nostro obiettivo è arrivare a Roma e tagliare la testa al papa con la sciabola" e nessuno neppure dibatte in Europa sull'argomento. Sono preoccupati soltanto in Usa, tanto è vero che Obama ha chiesto aiuto a Putin per gestire insieme la faccenda e il russo ha accettato di corsa. Quel signore che ha fatto questa dichiarazione, è "ufficialmente" Gran Califfo. Nelle ultime tre settimane si è appropriato di 750 milioni di dollari cash, quattordici raffinerie di petrolio, e ha già aperto tre uffici di rappresentanza in Europa, uno a Berlino, un altro a Parigi e uno a Milano. Così va il mondo, oggi. Dico io: ma Santo Iddio, almeno, parliamone!!!!

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    2. allora avevo ragione! anche noi un boko haram, pero' una cosa fatta bene, all'italiana - vuoi mettere? - con tanto di ufficio a milano! :-)

      sarebbe interessante sapere a chi vendono il petrolio quelli dell'isis...

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  4. State calmi che tra poco inizia la ripresa...
    Condivido delusione e nervoso.
    Ho scritto pure "il pesto è la nostra droga"!
    Grazie Sergio :)

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  5. Coraggio, il peggio deve ancora arrivare. Non per essere pessimisti, ma realisti. Ormai l'abbiamo capito, i cambiamenti culturali richiedono tempi lunghi, le rivoluzioni sostituiscono un gruppo di potere con un altro, senza risolvere il problema. La gente uscirà dal proprio guscio e cercherà la solidarietà altrui solo se è obbligata da qualche avvenimento disastroso che le porta via ogni sicurezza.

    Oltre che indignarci, cos'altro ci rimane?

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  6. Probabilmente la situazione deve ancora peggiorare prima che sia chiaro alla maggioranza come stanno veramente le cose.
    Per questo il governo Renzi vuole una legge elettorale che dia pieno potere ad una maggioranza relativa con la scusante che abbiamo bisogno di stabilitá!!
    Bellissimo come si vuol far credere che stabilita' sia sinonimo di buon governo , giustizia sociale, ripresa.Il nuovo mantra Renziano.
    Sapete quali sono i Governi piu' stabili,....le dittature!!!
    Le dittature sono stabilissime ...comanda uno solo!!

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  7. io quasi non ci posso credere a quello che sta succedendo in italia... ho appena dato un'occhiata in rete e mi sembra un'allucinazione! e dire che non sono in italia - o forse proprio per questo! com'e' che la gente non si rende conto??? non ci arrivo a capirlo... saro' scema?

    Il problema e', caro Pippo, che quando ci si rendera' conto sara' troppo tardi.

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  8. Probabilmente proprio perche' vivi fuori dall'Italia che le cose ti sembrano cosi surreali.
    Il bombardamento mediatico dell'informazione di regime e' allucinante.
    Chiunque si tira fuori dal mucchio e prova ad esprimere un opinione diversa basata su fatti e ragionamenti logici , viene sistematicamente deriso e fatto a pezzi.
    Prova a seguire un programma politico su di una rete rai e dopo prova a domandarti come puo'un Italiano medio ,riuscire ,senza Internet a crearsi una propria opinione che non distorta dalla realtá.

    Saluti

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