domenica 29 dicembre 2013

Finalmente svelato il nome dello spin doctor che si cela dietro Beppe Grillo. Almeno, sappiamo come stanno le cose.


di Sergio Di Cori Modigliani

Oggi, sul blog di Beppe Grillo, è stato pubblicato un post con il titolo "gli speculatori non muoiono mai".  
Forse è il post più politico in assoluto che il leader del M5s abbia pubblicato in questo turbinoso 2013, che rivela e svela -a scanso di ogni dubbio- quale sia la strategia e la visione del mondo che sorregge l'impianto del movimento a cinque stelle e che ruota intorno a tre concetti base: denuncia e attacco frontale alla speculazione finanziaria, centralità del lavoro e della occupazione, piano immediato per la ripresa dell'economia.

L'ho letto con molta attenzione e ho riflettuto a lungo, sentendo dentro la mia testa degli echi che mi ricordavano qualcosa, qualcuno.
A un certo punto ho fatto la connessione e sono andato a verificare.

Così ho scoperto, finalmente, chi è lo spin doctor di Grillo.
E' la risposta alla domanda "ma chi c'è dietro Grillo?".
Qui di seguito vi ripropongo il brano più importante del discorso dal quale Grillo ha tratto l'ispirazione. 
In alcuni passi, al di là della totale identificazione nei propositi e negli scopi, ci sono addirittura le stesse parole e concetti.

Quindi, da lì si viene e lì vuole andare il M5s.
A fare che?
Appunto.....leggete entrambi i post e lo capirete.

Se non altro, quando qualcuno vi chiederà: "ma tu lo sai chi c'è dietro Beppe Grillo?'" potrete sempre dire: "sì lo so".

Ecco il testo d'origine:



"I valori sono discesi a livelli fantasticamente bassi; le imposte sono cresciute; la nostra capacità di pagamento è diminuita; ogni categoria di amministrazione deve tener conto di una notevole diminuzione delle sue entrate; nelle correnti commerciali si è prodotto un vero congelamento delle possibilità di scambio; per ogni dove si posano le foglie secche dell'iniziativa industriale; gli agricoltori non trovano mercati di sbocco per i prodotti della terra, e migliaia di famiglie hanno perduto i risparmi pazientemente accumulati in lunghi anni. Ancora più grave è la circostanza che una folla di disoccupati si trova di fronte al tetro problema della propria esistenza, mentre un numero non minore di cittadini continua a lavorare con scarso profitto. Solamente uno sciocco ottimista potrebbe negare l'oscura realtà del momento.

Eppure le nostre vicende non derivano da alcun fallimento sostanziale. Né siamo colpiti da alcun flagello di locuste. Questo accade perché quanti dominano nel campo dello scambio dei beni materiali, venuti meno dapprima al loro compito per ostinazione ed incompetenza, ammettono poi il loro fallimento ed abdicano alle loro responsabilità. Davanti al tribunale dell'opinione pubblica, condannati dal cuore e dalla mente degli uomini, stanno i sistemi degli SPECULATORI. DI FRONTE AL FALLIMENTO DEL CREDITO HANNO SAPUTO SOLTANTO PROPORRE DI RICORRERE A NUOVE CONCESSIONI DI CREDITO. Quando è stato loro impossibile continuare a prospettare il miraggio del profitto per indurre a seguire le loro false teorie di governo, hanno creduto di poter correre ai ripari con pietose esortazioni invitanti a concedere ancora la perduta fiducia. Non conoscono altre norme, che quelle di una generazione di difensori dei propri interessi. NN HANNO ALCUNA LARGHEZZA DI VISIONE, E QUANDO MANCA TALE ELEMENTO I POPOLI DECADONO.

LA MISURA PIU' O MENO VASTA DI UNA RESTAURAZIONE DIPENDERA' DALLA PROPORZIONE NELLA QUALE VERRANNO APPLICATI VALORI SOCIALI PIU' NOBILI DI QUELLI DEL PURO E SEMPLICE PROFITTO MONETARIO.

La felicità non consiste esclusivamente nel possesso del denaro; essa si concreta nella gioia del raggiungimento di uno scopo, nell'emozione data da ogni sforzo di creazione. Nella folle rincorsa dietro profitti evanescenti non si deve più dimenticare la gioia e lo stimolo morale prodotti dal lavoro.
Il riconoscere la falsità della ricchezza puramente materialistica come indice di successo procede di pari passo con l'abbandonare la falsa convinzione che i posti di alta responsabilità pubblica e politica si identificano con i fini dell'ambizione e del profitto personale.

Bisogna PORRE FINE A QUELLA LINEA DI CONDOTTA BANCARIA E COMMERCIALISTICA che ha permesso di perpetuare impunemente il male secondo criteri spietatamente egoistici. C'è poco da meravigliarsi di fronte alla diminuita fiducia, perché la confidenza prospera solo se alimentata dall'onestà, dal senso dell'onore, dal mantenimento delle obbligazioni assunte, da un costante spirito di protezione e da una linea di condotta altruistica. In mancanza di tali elementi la fiducia è destinata a morire.

Ma la ricostruzione non esige solo modificazioni di indole morale. Il nostro primo grande compito è di dare lavoro al popolo. Non è un problema insolubile, se affrontato con saggezza e coraggio. Può essere parzialmente risolto per mezzo di ingaggi diretti da parte del governo, affrontando la questione come si affronterebbe in caso di bisogno la mobilitazione per una guerra; ma nello stesso tempo non dimenticando che tale impiego di uomini va diretto al compimento di opere DI GRANDE UTILITA' PUBBLICA, realizzando progetti adatti a provocare e riorganizzare l'uso delle nostre risorse nazionali. Questo compito può essere facilitato dal RIDURRE LE IMPOSTE. Può essere facilitato unificando attività oggi inadeguate, antieconomiche e mal distribuite. Può essere facilitato per mezzo di un PROGETTO NAZIONALE PER L'ORGANIZZAZIONE E LA SORVEGLIANZA SUI TRASPORTI, LE COMUNICAZIONI E ALTRI SERVIZI, CHE HANNO CARATTERE SPICCATAMENTE PUBBLICO.

Molti sono i mezzi per risolvere il problema, che non verrà tuttavia mai risolto soltanto col continuare a parlarne. Occorre agire: e dobbiamo agire rapidamente. LE NOSTRE RELAZIONI COMMERCIALI CON L'ESTERO, benché importanti, dal punto di vista dell'urgenza vengono necessariamente in seconda linea, e NON POSSONO ESSERE AFFRONTATE CHE DOPO LA RIORGANIZZAZIONE DI UNA SALDA ECONOMIA NAZIONALE.

Infine, nel nostro progresso verso una ripresa del lavoro occorre tenere presenti due salvaguardie contro i mali del vecchio ordine di cose: BISOGNA ESERCITARE UNA STRETTA SORVEGLIANZA SU TUTTO IL SISTEMA BANCARIO, CREDITIZIO E DI INVESTIMENTO NEL DENARO; BISOGNA FINIRLA CON LE SPECULAZIONI BASATE SUL DENARO ALTRUI; ED E' NECESSARIO PRENDERE DISPOSIZIONI PER RAGGIUNGERE UNA CORRETTEZZA ADEGUATA, MA SOLIDA. 
E VA FATTO SUBITO".



Questo discorso è stato pronunciato alle ore 10,30 del mattino del 4 marzo 1933, e diramato per radio, in diretta dal Congresso Usa, all'intera nazione. Lesse questo comunicato Franklin Delano Roosevelt che in quella data presentò alla cittadinanza americana il New Deal progettato, ideato e firmato, dall'economista britannico John Maynard Keynes, che poggiava sull'assunto di abbattere immediatamente la speculazione finanziaria, imbavagliare le banche e restituire la primogenitura all'economia che era stata distrutta dalla libera finanza, perchè l'idea iper-liberista che aveva trionfato negli anni'20 (quella di Draghi-Monti-Tremonti-PD-PDL- tanto per intendersi) aveva prodotto soltanto fame, miseria, disoccupazione, e uno spropositato arricchimento di una esigua pattuglia di privilegiati oligarchi, nonni, bisnonni e trisavoli di coloro che oggi compongono l'attuale classe politica dirigente europea. 

Esiste un precedente storico, quindi.
E' l'alternativa realistica vincente per cambiare passo e rifare l'Europa.
Soprattutto costruire delle nuove esistenze dotate di Senso.

Buona domenica.








25 commenti:

  1. Infatti nell'immagine del post c'era lui....:)

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  2. Anche se sicuramente questa dichiarazione di guerra verrà interpretata da chi vuole prima di tutto uscire dall'euro come la definitiva prova che Grillo non vuole abbandonare il regime monetario che ci sta uccidendo, di sicuro però mi conferma che l'obiettivo di passare da Stato patrigno (come ora si rivela) a Stato padre benevolo (come in realtà dovrebbe essere) è nel DNA del movimento. Sono convinto che le vie che portano alla salvezza di questo Paese passino per entrambi i cambiamenti e che ormai sia arrivata l'ora di cambiare la rotta di questa benedetta carretta del mare che 20 e più anni di malgestione ci hanno consegnato. Sta a noi scegliere quale via intraprendere per prima. Io di sicuro mi trovo in accordo con Grillo, la defenestrazione della classe dirigente e la pulizia dello Stato non può più attendere. E' giunta l'ora di stringere la catena attorno al collo di chi gioca con la vita degli altri e farlo tornare al suo posto. Dopo potremo finalmente guardarci allo specchio e camminare a testa alta per cambiare l'Europa.

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  3. Belle...bellissime parole e su queste può germogliare la speranza di far tornare il nostro paese come merita di essere

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  4. Provate ,dopo aver letto questo post,ad addentrarvi sia pure per poco in un dibattito tra uomini,veri o pseudointellettuali di sinistra ,già sindacalisti o attivisti di partito ,Pci,Democrazia Proletara e altre ultrasigle galattiche(quelli di destra e di questo becero centro neanche se lo sognano di aprire un dibattito):citazioni,frasi,accuse di fascismo ritorte in controaccuse ,la rivoluzione bolscevica,Trosky,il mar Caspio,l'anima dei defunti,mescolamenti tra Keynes e Max....minimo un bel mal di capoccia è assicurato.Tutti forbitissimi preparatissimi in un bla bla cultural-politico da accapponare la pelle.Ma uno,che ce ne fosse uno che dicesse:la gente sta male e noi siamo in dovere di lasciare spazio a chi ha dimostrato che i partiti,compreso il nostro,sono diventati apparati ladro-famelici divoratori mai sazi delle ricchezze pubbliche:NO.Ancora a blaterare con l'unico intento di autossolversi,assolvere il loro idolo-partito-partitocratico di riferimento.Con la convizione di poter essere i salvatori della Patria.

    Codardi invece,incapaci di morire a sè stessi per amore del bene comune.Inconsistenti abbaiatori di teorie ,tronfi ,scoraggiano anche la miglior disposizione all'ascolto.La defenestrazione della classe dirigente,NON DIMENTICHIAMOLO MAI, responsabile della catastrofica situazione in cui viviamo in collusione perfetta con i corrotti di stato ,non può più attendere.Ne và della sopravvivenza del Paese tra le nazioni degne di essere considerate civili.Con garbo e fermezza dobbiamo costringerli a fare le valige per evitare a loro stessi ed a tutta la nazione che la pazienza tracimi in tragedia.Hanno seminato vento,se ascoltano,eviteranno di essere travolti dalla tempesta dai loro stessi atti dissennati ed inumani innescata.

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    1. L'unico aspetto (si fa per dire) positivo di questa nostra tragedia italiana consiste nel fatto che l'attuale classe dirigente nostrana, sia politica che imprenditoriale che sindacale, è di un livello talmente basso da produrre soltanto inefficacia e danni, quindi non è più neppure utile alla finanza e agli squali della BCE, il che accelera i tempi della loro defenestrazione, perchè non possono contare su nessuna forma di appoggio. Si capisce lontano un miglio (vedi decreto salva-Roma) che il loro unico obiettivo attuale consiste nell'arraffare quanto più è possibile adesso prima della loro squallida fine. Penso che tutto il mondo abbia capito che PD PDL Lista Monti sono arrivati al capolinea. Gli unici a non essersene resi conto sono proprio loro. Ma la Storia insegna che funziona sempre così, penso che scapperanno via su un elicottero come è accaduto al governo democratico argentino nell'epoca post-Menem dopo il default, intorno al 2003.

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    2. Su un elicottero con pero poca benzina come quella che mettono a disposizione di polizia e carabinieri

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  5. piccolo particolare Roosvelt quando pronuncio il discorso era il Presidente degli Stati Uniti d'America, paese che avevano grandi risorse naturali a disposizione e poteva stampare moneta controllando la banca centrale pubblica

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    1. ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh finalmente una persona che gli ha fatto notare questo "piccolissimo" particolare della sovranità monetaria...

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    2. Non mi pare, era dal 1913 infatti che lottavano contro Drakes pure loro.
      La Fed è privata e pure le sue 9mila tons d'oro.
      http://it.wikipedia.org/wiki/Federal_Reserve_System

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    3. C'erano un milione d woobblies davanti alla Casa bianca, scrittori come Dos Passos, Steinbeck, Hammett, lo stesso Hemingway. Scioperi
      armati, vincenti e perdenti, famoso quello dei trasportatori. Immaginate i nostri piccoli trasportatori che si tirano la cinghia,
      si riuniscono in cooperativa e vanno sul mercato abbassando ancora i prezzi contro le grandi compagnie. Le grandi compagnie di trasporto assoldarono vigilantes, si arrivo alle sparatorie. Ma ci riuscirono.
      Altri come quello dei cantieri di San Francisco furono perdenti. Tra i scioperanti il padre di Art Pepper.
      Ed e' comunque un mito. Dalla depressione si usci con la II Guerra.
      Fino al 41 c'era ancora gente che cercava il cibo nella spazzatura.
      Quel che e' certo che fecero di tutto per allievare la disoccupazione,
      dai sussidi diretti a lavori sociali, alla costruzione di opere pubbliche. E' il paragone che non calza. Qui siamo davanti a una classe
      parassitaria che ormai rappresenta solo se stessa. Se dovesse distribuire soldi ai disoccupati prima farebbe un Ente il cui budget sarebbe costituito dal 90% dei loro stipendi, se si facessero i lavori pubblici finirebbero alle loro clientele, se dessero un lavoro di pulizia strade a un disoccupato prima gli chiederebbero il voto.
      Se ne devono andare. Non c'e' altra scelta prima di qualsiasi scelta.

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  6. "Gli unici a non essersene resi conto sono proprio loro". Ma anche una bella fetta di italiani. Spero tanto di vederli scappare senza arrivare al default. Paolo Federico

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    1. Esatto. Dai sondaggi per quanto appositamente pompati, gli italiani non hanno ancora aperto gli occhi...anzi sento parecchie persone che han votato il m5s a febbraio che non lo rivoterebbero. Purtroppo questa è l'Italia e gli italiani sono completamente tele rimbambiti. Io nel mio piccolo provo a fare contro informazione...ma a volte mi sembra di essere in quei incubi dove cerchi di urlare ma nessuno ti ascolta.
      Mautone Luca

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  7. Sempre più urgente parlare con Beppe Grillo circa i pericoli illustrati da Bruno Rizzi in La Burocratizzazione del mondo e proprio negli anni 30 del secolo scorso. Da un pezzo lo scrivo e lo dico ... Attenzione al totalitarismo burocratico !!!! Siamo davvero a rischio data la situazione del resto molto simile a quella post crisi del 1929... Ma poi sappiamo tutto ... fino alla strage della guerra mondiale, spero non siamo altrettanto pazzi!!!!

    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Bruno_Rizzi
    http://www.colibriedizioni.it/fuoricollana/schede/burocratizzazione.html

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  8. se non riusciamo a liberarci del controllo statale sul welfare finiamo dalla padella nella brace

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  9. Parliamoci chiaro, questi hanno ormai appurato che la televisione funziona di gran lunga meglio che il manganello o la strategia della tensione. Vent'anni sono tanti, per troppa parte della popolazione, non importa il grado di cultura, il coma sembra essere irreversibile. Anch'io cerco di fare informazione, ma pure quando ho davanti persone di cultura medio alta, mi sento rispondere come se avessi davanti un tg..Paolo Federico

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    1. Esatto! Terribilmente scoraggiante poichè rifiuto categoricamente l'idea dell'ipnosi televisiva. Egoismo, ipocrisia, lassismo e il culto del più furbo ne fanno da padrone, come debellarli? Chi si discosta da questo modus operandi è escluso come un appestato. come salvarsi da uno Stato che agisce a delinquere e un gran numero di cittadini che lo imitano?
      Maryta

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    2. Ci si salva salvandosi, necessaria tautologia! Nel senso che ci si rifiuta di adattarsi, di adeguarsi, di abbassarsi e si va a caccia dei propri affini: il clan degli invisibili è vasto.....Buon 2014! L'importante è non demordere mai

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  10. Lillo, cittadino dell'Universo.30 dicembre 2013 alle ore 06:17

    A Voi, Umani di buona volontà 60anni della mia conoscenza, delle mie, nel "bene e nel male", ESPERIENZE di VITA VISSUTA. Il CONOSCERE ci apre TUTTE le porte che conducono ad una vita degna di essere vissuta, ad un essere UMANI e nel CONSIDERARE UMANI il Prodotto più elevato della natura: l'UMANO. Roosevelt, Keynes, Grillo, Barnard, Cori Modigliani, me medesimo, Alì Babà e via discorrendo....GIRIAAAAAMO ATTORNO all'OSSO che i nonni Carletto, Federico, Vladimir, Gyorgy e gli zii Antonio, Ho, Mao, Ernesto per citare i più "sputtanati" ci lasciarono quando ancora era circondato da carne. Le RICETTE che ci propongono o che noi vogliamo proporre, altro non sono che una "variante" delle IDEE e dei FATTI che gli anzi citati nonni e zii ci hanno tramandato. LOTTIAMO per instaurare la DITTATURA dei LAVORATORI PRODUTTIVI. Per fare della terra l'unico PARADISO esistente e concepibile. Lottiamo per lavorare, molto poco, TUTTI, per GODERE dei frutti che la nostra intelligenza riesce a produrre. Se non si butta nell'altoforno l'attuale sistema di produzione materiale e "spirituale" saremo sempre destinati ad essere carne da cannone o schiavi da spremere. Solo il SOCIALISMO potrà emancipare gli UMANI, solo un PARTITO dei e per i LAVORATORI PRODUTTIVI potrà indicarci i sentieri da percorrere. Mi ripeto ridando spazio al pensiero di zio Mao: "Il potere politico nasce dalla canna del fucile"...........tutto il resto sono chiacchiere. Buona fine e un Sol dell'avvenir per tutti gli umani di buona volontà che lottano per fare di questo nostro meraviglioso pianeta blu il solo esistente e concepibile paradiso. Lillo, cittadino dell'Universo.

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  11. Lillo, a volte non ti capisco, a volte ti trovo assolutamente strano, ma sei decisamente simpatico. Paolo Federico

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    1. Lillo, cittadino dell'Universo.30 dicembre 2013 alle ore 10:57

      Caro Paolo Federico, trovami, in natura, qualcosa che non sia strana a seconda dei punti di vista (soggettivi) con cui la si guarda e "misura". Uno dei mie FARI!, (Mao) ha detto:"Senza contraddizione non c'è vita". Pensi e scrivi bene, non è cosa facile o semplice capire un altro; qualcuno ha detto che occorre consumare un quintale di sale in comunione per conoscersi. Grazie per il decisamente simpatico, VOGLIO augurarmi analoga corrispondenza di affratellanti e solidali sensi, visti i tempi non è cosa da poco. Ti auguro tanta CURIOSITA', e, di nuovo, a noi tutti, un radioso ri-nascente Sol dell'avvenir e tanta tantissima amorosa rabbia contro tutti i potenti e i poteri forti, meno forti e anche deboli. Lillo, cittadino dell'Universo.

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  12. mah! mi sembra una grossa stronzata propagandistica e populista, paragonare la situazione degli USA del 1920-1930 a quella globo-occidentale di questi ultimi decenni, perchè non tiene conto di una grossa, fondamentale differenza: il mondo, ovvero l' economia di alcuni Stati occidentali poteva allora crescere facendo leva sul differenziale di potere economico e culturale di 3/4 della umanità; esisteva ancora cioè una frontiera economica che uno stato poteva "conquistare" a proprio vantaggio e quindi crescere economicamente. Oggi siamo in una situazione di "somma zero" mondiale: uno stato non può crescere economicamente se non a spese di un altro. Prima la conoscenza tecnologica e il potere finanziario erano posseduti solo da qualche paese occidentale; oggi, da 4/5 dei paesi del globo, tutti intricatamente connessi finanziariamente ed economicamente tra loro. E siccome un economia si sviluppa solo se - NON DIMENTICHIAMOLO!!! - solo se riesce a produrre qualcosa – beni o servizi -che gli altri paesi vogliono avere pagando qualcosa in cambio ( con loro beni o servizi..), ecco che anche l’ ipotesi di crescita attraverso il ripiegamento su se stessi per creare infrastrutture e opere di pubblica utilità appare miope e di breve durata: con che soldi si finanzierebbero queste opere? Con quelli di un paese indebitato e alla fame? Con che motivazioni i lavoratori parteciperebbero a questo sforzo “comunistoide”? La storia ha dato già la sua risposta: totale fallimento di ogni ipotesi comunista! La Cina e la Russia hanno imparato la lezione e , voilà eccoli diventare i primi paesi al mondo con una economia di mercato simil-capitalista! Ad un prezzo infame di condizioni di vita e di qualità culturale e libertà sociale dei loro cittadini ( es. legge del figlio unico, deportazioni in Siberia, assenza di diritti umani, etc.) che noi europei abbiamo superato da neppure 100 anni! La realtà è che una volta chi dettava legge nell’ economia era l’ occidente, adesso sono i paesi dell’ oriente, alle loro condizioni di cultura, religione e ideali. Inutile guardare quindi ai modelli del passato, al New Deal di un Paese che era ( ed è ancora oggi !) con una concezione etica e struttura gestionale dello stato completamente diversa da quella europea, ricco di materie prime e risorse umane a basso costo come la Cina oggi. Occorre inventare un nuovo sistema di ideali e di rapporti sociali che veda il lavoro non come diritto assoluto ma condizionato alla propria libera individuale capacità di produrre ricchezza da distribuire al proprio interno ( inutile mettere operai a costruire macchine se i concittadini non hanno i soldi per comprarle… - l’ errore storico del comunismo) e stimolare la conoscenza e lo sviluppo intellettuale ed etico di tutto il popolo. Sudore e creatività, studio e morale, intraprendenza e libertà. Se no, keynes o non keynes, finiremo schiacciati dai paesi orientali che ci imporranno le loro culture, religioni e norme , e ci domanderemo perché ritornati ad essere “servi della gleba” di uno stato sconosciuto

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  13. ok l'america aveva a quel tempo (forse ancora) una banca centrale e quindi dovremo iniziare a riprenderci quella, la nostra! cacciare i ladri e riprendersi il maltolto per restituirlo a chi è stato rubato. Poi di risorse in Italia ne abbiamo a gogò : Sole, Acqua, Vento, Mondezza tutta roba squisitamente utile per fare energia per noi e per mezzo mondo.. Sarà difficile e dispendioso di tempo ma andrebbe fatto a mio parere, poi si può parlare di mille cose e conoscere giustamente la cultura che è Sacra ma prima iniziamo a cacciarli tutti fuori, sia i politici che i sistemi che non servono a niente se non a pochi ladri..Poi magari si legalizzi una famosa pianta che è capace se lavorata di produrre,praticamente a costo zero, 50.000 prodotti (utili), ora mi direte che per ciò che dico me ne sono fumata troppa, si può darsi ma son fatti miei :) e non ho fatto del male a nessuno, ma è VERO che rende tanti prodotti, ne è pieno il web così some i libri, di tante testimonianze. In più una semplice cosa detta dal più ignorante che segue questo Blog e che segue anche un certo José Mujica Cordano e tanti altri nel vasto web,più libri, che possono insegnarmi/ci qualcosa di semplice ma efficace: Il vero povero è colui che ha bisogno di tanto per vivere felice. Significa semplicemente che se tutti fossimo meno avidi potremmo dividerci le ricchezze che la terra e ciò che ci circonda, offrono! Senza pensare al mercato al vendere a essere meglio di un altro stato, (chissenefrega), quando avremo in più da offrire e dividere lo faremo e quando avremo meno umilmente chiederemo di essere supportati, pagando il giusto non l'arricchimento di chi è arrivato prima a mettere le mani su un determinato (Pozzo). Scusate il disturbo e i certissimi errori di scrittura che un umile poco colto come me può fare.
    Cordiali saluti a tutti e buon anno, sperando che chi è rimasto indietro,per sua colpa o per conto terzi, non venga mai più lasciato solo!
    Mi sfogo sempre quando ho bisogno :)
    In alto i cuori :D

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