venerdì 1 settembre 2017

Dalla Russia con amore.






di Sergio Di Cori Modigliani


Sono convinto che se gli imbattibili (e nei decenni insuperabili) Nikolaj Gogol, Lev Tolstoj, Fedor Dostoevsky, più tutti gli altri loro colleghi -la lista è davvero molto lunga- fossero oggi ancora vivi, si farebbero bruciare sulla Piazza Rossa di Mosca per protesta.
La motivazione del gesto?
E' la seguente:

l'ufficio stampa del Cremlino ha diffuso oggi la notizia ufficiale che il 19 settembre verrà inaugurato nel centro di Mosca un gigantesco mausoleo (al centro del quale ci sarà una gigantesca statua) in memoria di colui che Putin ha definito "il più grande eroe della Storia della Russia": il signor Michail Kalashnikov, l'inventore della mitragliatrice leggera d'assalto, morto in povertà, travolto dai sensi di colpa per la sua oscena invenzione.
Il costo di questa operazione che Putin intende lanciare come gigantesca propaganda mediatica è intorno ai 500 milioni di euro. In un paese nel quale la povertà è aumentata (soltanto nell'ultimo biennio) del 250% e dove la sperequazione tra ricchi privilegiati e nullatenenti poveri aumenta a passi giganteschi, questa scelta appare come un insulto alla popolazione russa, e un attentato terroristico contro la grandezza e grandiosità dell'eredità culturale russa che ha nutrito diverse generazioni di pacifisti, liberi pensatori, e amanti dell'Arte.
Uno sfoggio di militarismo che suona come uno sfregio.
Un atto che personalmente considero appartenente alla pornografia della Politica.
Mi piacerebbe sapere l'opinione in merito dei pentastellati, dei forzisti, dei leghisti e della cosiddetta sinistra antagonista italiana che insistono nel propagandare Putin, presentandolo come grande statista e artefice della pace nel mondo.

Questa sera porterò dei fiori immaginari sulle immaginarie tombe dei grandi russi, senza i quali non potrei vivere nè avrebbe Senso la mia esistenza.
Chiederò scusa e perdono a nome di tutti.

Pessimo segnale dei tempi che stiamo vivendo.

2 commenti:

  1. Anche Garibaldi era un terrorista mercenario.
    Anche Vittorio Emanuele era un invasore criminale.
    Eppure le città italiane sono piene di statue che li rappresentano.Soprattutto al...sud.
    Putin non è un santo.Ma non credo sia più pericoloso di tutto l'establishment che governa l'occidente.
    Tutti i potenti sono come i pasticcini. Cambiano la forma, ma gli ingredienti sono gli stessi.
    Il fatto poi che abbia speso 500 milioni di euro per il solo mausoleo, credo che, gli stessi, abbiano lo stesso valore degli spiccioli per contrastare la povertà in una grande nazione come la Russia.
    Invece la invito a riflettere sugli F35(qui si parla di miliardi e non spiccioli) che l'occidente tutto ha speso e continuerà a spendere.Alla faccia della povertà! Per cosa poi? Non certo per venerare un eroe o presunto tale.
    A me personalmente fanno più paura i nostri governi.


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  2. Se da un lato del Pacifico (Oceano sfortunato) Putin stanzia cifre da capogiro per mausolei e statue, dall'altra parte i cittadini americani sono assaliti da una frenesia iconoclasta a scapito dei loro eroi di pietra e bronzo che è senza precedenti, se si escludono i raid delle forze speciali e anonime per la liberazione dei nani da giardino.

    Tristi simmetrie e ancor più tristi tropi.

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