lunedì 24 novembre 2014

La destra neo aristocratica planetaria all'attacco della fortezza Italia. E' il risultato delle elezioni.



di Sergio Di Cori Modigliani

E' lui, il grande trionfatore di queste elezioni regionali, in Emilia e in Calabria.
L'uomo per tutte le stagioni.
L'esponente italiano -dopo e insieme a Mario Draghi- più importante e rappresentativo del compatto fronte neoconservatore, neo-aristocratico e reazionario, che intende portare fino in fondo il piano strategico delle elite privilegiate della finanza, per il definitivo asservimento dei popoli, quello che i massoni progressisti definiscono "un controiniziato".
E' il suo sogno che comincia a realizzarsi.
Quello che si era lasciato sfuggire (vera e propria imperdonabile gaffe) nel febbraio del 2012, quando si sentiva (a ragione) fortissimo ed ebbe a dire "è il parlamento che inceppa la via delle riforme strutturali, bisognerebbe aggirarlo per evitare che frenino lo sviluppo".
Il nostro bravo Mario Monti, che in un convegno dell'alta finanza a Milwaukee, in Usa, nel settembre del 2013, spiegava che il "vero problema dell'Italia consiste nel fatto che si vota troppo spesso e sono ancora troppi ad andare a votare".
E' il sogno di ogni oligarca.
Riuscire a ridurre talmente tanto la percentuale dei votanti, da avere la possibilità di poter effettuare dei veri e propri colpi di stato senza sparare neppure un colpo e -ciò che più conta- senza che neppure la gente se ne renda conto. E quando lo capirà, sarà ormai troppo tardi.
Se l'obiettivo è riuscire ad arrivare al 65-70% di astensionismo alle politiche, su 14 milioni di voti validi, ne saranno sufficienti poco meno di 6 milioni per avere il potere assoluto, con il quale deliberare senza nessun ostacolo.
Il 63% di astenuti in Emilia, neppure sanno di aver votato per Mario Monti.
Così funziona il mondo nella società del Grande Fratello.
Così funziona la società che ha vissuto il più vasto e grande genocidio culturale mai perpetrato in una società colta, evoluta, ricca, com'era un tempo quella italiana.
Questa è la tesi -alla quale aderisco in pieno- della sinistra radicale statunitense e sudamericana.
Nel più grande laboratorio sociale d'Europa -l'Italia lo è sempre stato- la latitanza sul territorio della più grande forza d'opposizione radicale antisistema (il M5s) provoca e determina automaticamente l'autostrada preferenziale per l'avanzata della Grande Destra, l'autentico populismo di bassa lega che preannuncia e avverte quale sarà il prossimo e imminente scenario politico internazionale, di qui a pochi mesi, quando esploderà la più grande crisi finanziaria mai esistita in occidente e l'Italia verrà chiamata alle urne. 
Travolta e stravolta da nuovi arresti e nuovi scandali; sgomenta e sconcertata dinanzi alle continue denunce di nuove ruberie, di eterni sprechi, di nessuna proposta pragmatica all'orizzonte, la gente si riverserà avvilita all'interno del proprio bozzolo esistenziale privato, nell'estremo tentativo di salvare il salvabile pur di sopravvivere in un qualche modo.
Non si fideranno più di nessuno, non crederanno più a nessuno, non avranno voglia di seguire più nulla, perché ne avranno tutti le palle strapiene: si saranno arresi dichiarando "fate come vi pare, tanto non cambia mai nulla".
Meno gente va a votare, meglio è per la pattuglia clientelare che gestisce i quotidiani brogli e imbrogli del sistema bancario italiano ormai giunto al collasso imminente.
Senza nessuna proposta pragmatica alternativa all'orizzonte, brinda la Destra festeggiando la definitiva dissoluzione della Sinistra italiana, suicidatasi con enfasi, travolta dalla propria perversione di autentico masochismo socio-politico.
E Renzi può incassare adesso in Europa una bella cambiale in bianco.
La fase finale della rivoluzione neo conservatrice sta iniziando, perché la gente oltre a non farcela più, davvero non ne può più.
Perché quelli di sinistra vanno ancora a sinistri convegni della nuova sinistra, tenuti da residui della vecchia sinistra che ha partecipato alla gestione del potere partitico pur di raccattare qualche briciola di sovvenzioni statali alle loro riviste, enti, case editrici, fondazioni benemerite, spesso roba inutile pagata con soldi pubblici. E li applaudono pure, e si esaltano e si commuovono quando si parla di Putin e della Russia, il quale -dal canto suo- da bravo pragmatico annuncia "l'alleanza strategica di ferro" con Marie Le Pen e Matteo Salvini, definendoli "le due autentiche garanzie per la democrazia dei popoli europei contro lo strapotere dell'imperialismo americano" mostrando la sua generosità con un contributo (definito "iniziale") di 9 milioni di euro per sostenere il Front National in Francia.
Il nuovo presidente della regione Emilia Romagna ha ottenuto il 16,9% dei voti dei residenti nella sua regione: in una realtà come questa, non c'è più bisogno neppure di fantasticare un colpo di stato.
E' il paradosso dell'Italia becera e analfabeta, innamorata della propria ignoranza, l'Italia che disprezza l'Arte e la Cultura, che ha sostituito l'apparenza alla sostanza, l'appartenenza alla competenza e la visibilità al merito.
Vince dovunque questa Italia.
E' la carne da cannone della neo-aristocrazia imperiale della società mediatica post-moderna.
Ma non lo sanno.
Neppure se ne accorgono.
Non possono saperlo perché hanno scelto di non dotarsi di potenti strumenti.
A questo serve il genocidio culturale.
Tutti gli altri dati numerici mi lasciano indifferente.
E' robetta da bar.
Il caro leader si lecca i baffi, e ha ragione a farlo.
Volevate quest'Italia, quest'Italia avete oggi.
E i tedeschi non c'entrano nulla.
Neppure gli americani.
Neanche i russi.
Nel 2013 l'indice di lettori in Italia è diminuito del 32% rispetto all'anno precedente.
E' il paese più ignorante d'Europa.
Perché mai dovrebbero andare a votare?

Così la penso io.

14 commenti:

  1. Aveva ragione Grillo quando disse: ".....dopo di noi alba dorata...." Ormai il m5s è stato logorato dai media europei, era pericoloso per tutti e soprattutto si rischiava il contagio in tutta Europa. Purtroppo non ha vinto per una manciata di voti. E i potenti mezzi a disposizione dei potenti hanno infangato a dovere il m5s riducendolo ad un partitello in via di estinzione. Siamo un popolo di teledipendenti lobotomizzati dal gossip e dal pallone, tra l'uno e l'altro ci si beve qualsiasi stronzata. Una soluzione rivoluzionaria c'è, ed è potentissima, spegnete le vostre tv, disintossicatevi, io l'ho fatto e m'è cambiata la vita in meglio. Dopo i NO TAV i NO TV! È la loro arma più potente ed è presente in tutte le case degli italiani. LIBERATEVI!

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  2. Non votare è sempre sbagliato
    Per due motivi fondamentali:
    - si permette a persone inette di andare più facilmente al governo;
    - si cancella con un gesto un diritto dovere che altri popoli si conquistano col sangue.

    La politica può solo avere paura della partecipazione popolare.

    La mala-politica vive del non voto e dell'indifferenza generale.
    Fa quello che vuole e nessuno la contesta.

    Non andare a votare significa far si che il risultato elettorale sia determinato da chi va a votare per interesse.
    La criminalità organizzata, cosi come quell’area grigia di società che vive parassitando sulle risorse della collettività, si recherà sempre a votare perché ha interesse ad eleggere politici compiacenti (e purtroppo nel momento storico attuale credo che abbia l’imbarazzo della scelta).
    La criminalità organizzata non è sfiduciata, anzi si reca in massa alle urne per sostenere candidati più o meno vicini alla stessa.

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  3. Va tutto bene nell'articolo, tranne il solito accenno ai "massoni progressisti".
    Quando ti deciderai a lasciar perdere le eccentricità del "GrandeOrienteDemocratico" di Gioele-Dix Magalli e ti deciderai a lasciar la muffa massonica sul gorgonzola della storia?

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    1. sarà anche un eccentrico, ma intanto ci regala diverse informazioni

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    2. Sei abbastanza onesto da riconoscere anche tu la natura irriducibilmente oligarchica della massoneria.
      La sua diretta parentela con il dominante asse anglo-americano è altrettanto indissolubile quanto evidente.
      Persino il "proto-mahatma" dei grembiulini-dem, tale Theodore Roosevelt, ha combinato qualche guaio (se vuoi ti posto un estratto di un libro interessantissimo dello storico Paolo Gulisano, parla di stragi di cattolici in Messico, operate da bande paragovernative messicane appoggiate dalla Casa Bianca quando... c'era Roosevelt).
      Mi domando: perchè insisti con il voler sdoganare la presunta "massoneria-buona"?
      Un celebre proverbio napoletano fa: E voglia 'e mettere rum, chi nasce strunz' nun po' addiventà babbà.
      Non credo ti serva la traduzione.

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  4. Votare ha senso quando ci sono almeno due partiti, oggi in Italia il c'é il partito unico, grillo ha dimostrato di farne parte facendo di tutto per non vincere.

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    1. Un commento che apre a scenari inquietanti..trascurati da sempre in questo ambito.

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  5. Era non presentarsi alle elezioni regionali il grande salto di qualita'.
    L'M5* non puo' gridare "tutti a casa" e poi correre ad occupare i loro posti, a rimpiazzarli in qualche maniera mantenendo la forma e la struttura di uno stato fallito.
    Vinceva dichiarando di voler abolire le regioni e allora l'astensionismo aveva un nome.
    E la paura cominciava ad alitargli sul collo. Vinceva dichiarando che queste strutture sono fatte per estrarre sempre piu' soldi atti a mantenere i privilegi di questa classe e di tutta la loro corte. Vinceva dichiarando che nuove strutture sono necessarie, interi quartieri di grandi citta' vivono abbandonati da gente interessata solo alle forme.
    Interi settori sociali non hanno piu' rappresentanza e non credono piu' a chi si proclama
    onesto e poi lascia tutto come e'.
    Le parole hanno tanti sensi.
    "è il parlamento che inceppa la via delle riforme strutturali, bisognerebbe aggirarlo per evitare che frenino lo sviluppo"
    Quali riforme strutturali? Le loro?
    Il loro nuovo stato che in Italia poi e' sempre quello vecchio? Magari copiando vecchie idee
    da stati che strutturalmente erano gia' avanzati? Ma solo un pazzo puo' immaginare di copiare
    la Tatcher senza capire che questa riformava uno stato socialdemocratico non il medioevo nostro. Questi vorrebbero la mobilita' in un paese dove non solo non vi e' un modello
    generale di sussidio di disoccupazione ma anzi viene tutto gestito a livello clientelare.
    Questo silenzio elettorale puo' avere tanti significati ma chi non sente l'odore della
    rivolta popolare che cresce e piange perche' non e' stato votato dubito che si possa chiamarlo rivoluzionario.

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    1. questo commento mi piace, merita rispetto e seria riflessione

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    2. Un commento veramente interessante, di rara logica e su cui riflettere veramente!! Bravo!!

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    3. Forse è un commento troppo sottile ed intelligente e l'unica forza di opposizione esistente oggi in Italia,troppo scombussolata per saper trarne delle conseguenze.Purtroppo bisogna anche onestamente ammettere che,con un popolo così "ignorantizzato"ancora più allo sbando oggi di ieri,non è una impresa da poco aiutarlo a rimettersi dritto.E' prostrato,genuflesso,adoratore dell'acido fenico e della cartapesta,dispensato di santi santificati una domenica sì e l'altra pure dalla fabbrica pontificia di turno ,sballottato tra le slot-machines ed i merda-show televisivi ,spesso colluso se non corrotto come gli stessi governanti che ripropone alla guida di sè stesso,e la smetto per carità di patria.Forse solo un miracolo......non bastando un Movimento....

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    4. Un commento "interessante" di chi non ha un minimo fondamento della struttura costituzionale italiana.

      Un commento interessante di un autorazzista, a tono con il post autoflagellatorio che manca di rispetto agli Italiani, infamandoli.

      Un commento secreto da di decenni di neoliberalismo, prodotto dell'involuzione oligarchica che va da Reagan, Thatcher, fino a Casaleggio-Renzi.

      Infatti solo la totale ignoranza dell'assoluta progressività e modernità della nostra democrazia costituzionale può paragonare il nostro Paese ad un "medioevo" rispetto alla fallita obsolescenza degli ordinamenti liberali plutocratici come quelli anglosassoni.

      La cialtronaggine collettiva, tipica di chi pretende "rivoluzioni" da contenitori del dissenso come il M5S e la Massoneria sedicente "democratica", trova nell'elemosina neoliberale di un "un modello generale di sussidio di disoccupazione", un "progresso".

      Quindi reddito di cittadinanza, redditi minimi vari, ecc.

      Se tornare alla condizione di "lavoro merce" come nell'800 è modernità... be'...

      Vi meritate sia mondialismo massonico che i deliri malthusiani di Casaleggio.

      Con rispetto.

      Pino

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  6. Commento interessante.
    Mi associo agli apprezzamenti.

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  7. Leggo: " la latitanza sul territorio della più grande forza d'opposizione radicale antisistema (il M5s) provoca e determina automaticamente l'autostrada preferenziale per l'avanzata della Grande Destra, l'autentico populismo di bassa lega che preannuncia e avverte quale sarà il prossimo e imminente scenario politico internazionale, di qui a pochi mesi, quando esploderà la più grande crisi finanziaria mai esistita in occidente e l'Italia verrà chiamata alle urne. "
    Mi colpiscono due termini: LATITANZA e POPULISMO. Concordo appieno sul primo, che il progressivo distacco del m5s neisuoi rappresentanti eletti dalla realtà quotidiana è sotto gli occhi di tutti.
    Perplessità sul secondo... Chi è il POPULISTA? Una volta lo era il m5s che rompeva gli schemi. Qui e ora ha una connotazione politicamente corretta che non mi convince.
    "

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