martedì 7 gennaio 2014

Facciamo un po' di chiarezza: l'on.Luigi Di Maio risponde ufficialmente e sgombra il campo da ogni possibile equivoco. Chi non capisce è perchè non vuol capire.


di Sergio Di Cori Modigliani

Il termine "contro-informazione" è stato coniato in Italia nel febbraio del 1970, prima non esisteva. Venne inventato dal comitato di attivisti e giornalisti che facevano parte del gruppo che redasse il libro "La strage di Stato" pubblicato dall'editore Samonà e Savelli, nel quale si denunciavano le manipolazioni del regime democristiano nel fornire falsità, menzogne e distorsioni per depistare le tracce di indagini relative alla strage del 12 dicembre 1969, quando esplose una bomba nella sede milanese della Banca Nazionale dell'Agricoltura a Piazza Fontana, nel centro di Milano.

Da allora sono trascorsi 44 anni e ufficialmente non è stato ancora chiarito chi siano stati i mandanti e gli esecutori di quella orribile moria di innocenti che diede inizio alla stagione delle stragi terroristiche italiane.

Basterebbe questa memoria per definire il nostro paese, una nazione in cui la Verità, la ricerca della Verità e la forza delle Istituzioni, nel garantire la punizione dei colpevoli, non appartiene alla propria tradizione.

Con il trascorrere dei decenni, quel termine è rimasto sedimentato per indicare ogni attività di informazione e di lavoro giornalistico che ruota intorno alla denuncia costante della manipolazione mediatica mainstream.

Oggi, quella parola ha perso il suo Senso, non vuol dire nulla, anzi, ancora peggio: è diventata ormai fuorviante e molto spesso significa il suo opposto.

Il web italiano pullula di centinaia di siti e blog che declinano nel sottotitolo un'attività di "contro-informazione" ma che in realtà sono mini-aziende di troll a pagamento, di anonimi personaggi che pubblicano quotidianamente delle falsità, delle totali alterazioni della realtà oggettiva, presentate con un titolo ad effetto per ingannare il lettore e ottenere contatti.

Questa attività, per alcuni molto lucrosa, ha finito per contaminare -era inevitabile- l'intero panorama mediatico, web o cartaceo che sia,  sottraendo autenticità alle parole e trasformando la cosiddetta informazione in una specie di pappa dove il contenuto non ha più alcun valore e la definizione del Senso va ricercata invece nel contenitore.

Si tratta dell'applicazione di un concetto del marketing pubblicitario alla Politica, quello che ha consentito a Berlusconi il trionfo in Italia. Ed è davvero duro a morire.

In termini commerciali, questo concetto si chiama "packaging", inventato dagli americani intorno agli anni'60 dalla celebre agenzia pubblicitaria Young&Rubicam e poi, nei decenni, reso sempre più sofisticato; infine applicato con diabolica abilità alla comunicazione mediatica. 
Si basa sul principio per cui il valore intrinseco di un oggetto, una merce, una notizia, non ha una propria vita oggettiva cui tutti fanno riferimento, ma vale a seconda del tipo di scatola (per l'appunto il "pacchetto") che viene proposta all'acquirente. Ciò che conta, quindi, è la "qualità della confezione", il suo peso, colore, forma, odore, sapore, immagine e la carica simbolica che accompagna quelle parole e quelle fotografie.  

Questa scelta estrema sta provocando una modificazione a 180° dell'intero sistema di comunicazione per cui il lavoro degli operatori mediatici (seri e onesti) consiste per lo più nello smascherare le falsità e le menzogne con cui vengono fornite le notizie, rinunciando quindi alla produzione di notizie originali, ricche di contenuto e cibo per dibattito e argomentazioni, perchè il vero lavoro dell'informazione ormai consiste nello spiegare al proprio pubblico "la consistenza del pacchetto buttato sul mercato".

La Politica ha fatto propria la modalità del packaging, con l'aggravante di aver scelto di farsi carico della diffusione costante di livore, odio, cieca rabbia, alimentata con costanza dal fatto che la notizia non ha più Valore perchè è stata sostituita dalla sua interpretazione e quindi viene cancellato il Senso dell'evento, che viene spostato a seconda dell'uso che se ne fa per convincere i propri elettori, quelli già convinti e quelli potenziali.

Un esempio classico consiste in un pezzullo uscito sul quotidiano L'Unità ieri, a firma di un certo Toni Jop, a commento del post di Beppe Grillo nel quale il leader politico faceva gli auguri a Bersani per una sua pronta guarigione. Non essendoci la possibilità di poter attaccare il M5s dato che la notizia, secca e oggettiva, era "Grillo scrive una dolce lettera amichevole a Bersani comunicandogli la propria solidarietà" allora è stato costruito un pacchetto di parole che ne stravolge il Senso e trasforma quella lettera inducendo il lettore medio a pensare che Grillo intendesse sostenere l'opposto di ciò che scriveva, il che equivale alla fine del Senso e la morte del concetto di comunicazione.
Qui di seguito riporto l'intero pezzullo de L'Unità, apparso sul blog di Grillo con il titolo "Giornalista del giorno": "Cancellata la festa macabra dei grillini. [...] Il blog di Grillo ha fiutato per tempo e il ricovero d'urgenza (di Bersani, ndr) è stato sterilizzato di tutti i commenti. Un peccato negare la festa a chi l'attendeva con ansia. Una ingiustizia palese negare al padre spirituale di questa corale risposta di massa la soddisfazione per il pieno successo di una operazione culturale che ha pazientemente armato di bottiglie e di cotillons le coscienze di tanti ragazzi soddisfatti da un annuncio di possibile morte alle porte. Perché Bersani, l'uomo che ha avuto il coraggio immenso di proporre ai Cinque Stelle un percorso comune e positivo per il Paese è ora un cane rognoso del cui male godere. Grave errore pensare che tutti i Cinque Stelle abbiano partecipato a questo coro, molti hanno preso le distanze inorriditi. Ma è su questo coro che Grillo fonda il suo potere.".

No comment.

Un evento che considero tragico e che ben si inserisce nel trend 2014 della promozione del falso menzognero come argomentazione standard.

E' vero che si spera sempre prevalga il buon senso, ma è anche vero che articoli come quello diventano poi (mentre il pacchetto passa da sito a sito, da pagina su facebook a pagina su facebook) in pacchetti che ogni volta aggiungono un altro colore, una nuova forma, un nastrino brilluccicante e quindi finisce che molte persone rimangono ipnotizzate dalla scatola senza sapere quale sia il contenuto.

Idem per ciò che riguarda il dibattito politico relativo al varo della legge elettorale di cui, in questi giorni, si parla molto attribuendo al M5s, ai deputati e ai senatori, posizioni che non sono state mai espresse da loro e creando quindi una enorme confusione e una nebbia di contraddizioni.

Questa mattina, il vice-presidente della Camera dei Deputati, on.Luigi Di Maio, ha pubblicato sulla pagina ufficiale di Montecitorio la notizia (ovvero: il dato oggettivo nudo e crudo) relativa alla posizione degli eletti M5s sulle proposte fatte da Renzi.

Il M5s, quindi, propone di ritornare al "Mattarellum del 1993" avendolo identificato come l'unica Legge costituzionalmente valida, poichè l'intenzione e l'obiettivo del M5s consiste nell'andare a votare subito per dare la possibilità al popolo di eleggere i propri rappresentanti e un governo e un nuovo Parlamento che farà la nuova legge elettorale.

Tutte le altre strade, opzioni, interpretazioni, non sono "ufficiali", comprese le tantissime voci relative a supposti referendum on line per scegliere una opzione o l'altra.

Ecco l'ultima parte del documento ufficiale degli eletti in parlamento, che porta la firma di Luigi Di Maio per un puro atto formale, essendo lui -tra tutti gli eletti- quello più in alto dal punto di vista istituzionale in quanto vice-presidente della Camera:


 .......il MoVimento 5 Stelle vuole tornare alle elezioni il prima possibile. Ci vuole tornare con la legge elettorale "Mattarella" detta "Mattarellum", quella del 1993 (senza modifiche "ad personam"). Perché è l'ultima legge elettorale votata da un Parlamento legittimo (non crediamo sia la migliore, infatti noi ne avevamo presentato un'altra, forse l'unica costituzionale: proporzionale puro con preferenze positive e negative).
E RICORDO A TUTTI che se la sentenza della Corte sul porcellum fosse uscita prima delle elezioni di febbraio 2013, molti parlamentari (SEL, PD e CD) non sarebbero stati neanche eletti e tanti altri (anche del MoVimento 5 Stelle) invece siederebbero in Parlamento, invece di risultare "non eletti". 
E qualcuno ha anche il coraggio di dire che un Parlamento in queste condizioni possa votare una NUOVA legge elettorale? Bhe ci vuole fegato. Figurarsi poi chi ha il coraggio di dire che questo Parlamento deve modificare la Costituzione...(criminale). 
Il nuovo Parlamento eletto con il Mattarellum potrà decidere di fare una nuova Legge elettorale o addirittura di metterla in Costituzione, così che possa essere modificata con i due terzi dell'Aula e non a colpi di maggioranza. Il nuovo Parlamento potrà decidere quello che vuole, sarà pienamente legittimato se eletto con una Legge precedente all'era porcellum. 
Ma per ora dobbiamo fermare questo "vulnus" che sta infettando il nostro ordinamento. Questo Parlamento meno cose vota meglio è. E' moralmente illegittimo perchè composto in maniera alterata. Ripristiniamo il Mattarellum e stacchiamo la spina. 
#tuttiacasa (inclusi noi)" 
Luigi Di Maio, M5S Camera

Il resto sono chiacchiere.

2 commenti:

  1. Buongiorno Sergio, premetto che sono un grande sostenitore del movimento 5 stelle che è di gran lunga il meglio che abbiamo in Italia. Io credo che in questo momento il m5s dovrebbe dedicarsi in primo luogo a mostrare alla gente le proposte concrete che stanno portando avanti e al coinvolgimento delle persone nel sistema operativo 5 stelle (portandone avanti lo sviluppo!!! è il futuro); in questo ultimo periodo ho sentito parlare troppo spesso di voto anticipato e si rischia che questa richiesta arrivi distorta alla gente (vedi media); i ragazzi in parlamento stanno facendo un lavoro eccezionale, gli altri partiti si stanno sgretolando, ma non dobbiamo essere i primi a puntare alle elezioni anticipate, dobbiamo continuare a puntare cmq sulla buona politica rispettando il mandato anche se considerato illegittimo. Dobbiamo far implodere gli altri partiti. Effettivamente la scadenza delle elezioni europee è ghiotta per fare una doppia votazione ma dobbiamo sperare solo nel “fattore umano” perchè si torni a votare anche per la nazione. Cosa ne pensa lei?

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  2. http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/12/27/news/marinaleda_il_paese_dove_non_esistono_disoccupati-74586848/?ref=HREC1-24
    se fanno di meglio vale la pena di votarli, altrimenti..........rendiamoci conto che non abbiamo grandi cime di politici
    grazie romeo

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