venerdì 22 giugno 2018

Perchè il M5s fa dettare l'agenda politica del governo a Salvini?



di Sergio di Cori Modigliani



 1). Pensavo che l'immediata lotta alla povertà -con un decreto ad hoc efficiente ed efficace- fosse la priorità assoluta del M5s.
                                      (come da campagna elettorale)
1a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


2). Pensavo che una immediata idea progettuale tesa ad aggredire la disoccupazione fosse la priorità assoluta del M5s.
                                       (come da campagna elettorale)
2a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


3). Pensavo che una immediata idea operativa in relazione al reddito di cittadinanza fosse la priorità assoluta del M5s.
                                       (come da campagna elettorale)
3a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


4). Pensavo che un intervento pubblico immediato basato su una ampia visione programmatica avrebbe posto sul tavolo la questione Ilva, la questione Amazon, la questione Google e la No-tav Torino Lione, da sempre cavalli di battaglia del M5s.
                                       (come da campagna elettorale)
4a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


5). Pensavo che una discussione ufficiale e pubblica relativa alla vendita di armi e alla posizione militare dell'Italia in campo internazionale sarebbe stata priorità assoluta del M5s.
                                        (come da campagna elettorale)
5a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


e poi ci sarebbero i punti 6,7,8,9 e 10. 

Ma mi fermo per rispetto alle cinque stelle tanto decantate.

Evidentemente pensavo male, lo ammetto.
Evidentemente sapevo molto bene come stavano le cose.


Mentre capisco, comprendo e prendo atto della esultanza entusiastica del popolo leghista dinanzi alla coerenza del loro leader che, con un modesto 17%, ha preso le redini del governo e ha imposto la propria linea rispettando ogni promessa fatta in campagna elettorale, ebbene...non riesco a capire e non riesco a comprendere come sia possibile che il popolo pentastellato, invece, accetti passivamente l'idea che il loro 32,5% non valga neppure la metà del 17% leghista.
Mi pongo due domande da italiano che osserva:
Come mai tutto ciò?
Come è possibile?


E le domande non sono affatto retoriche: sono reali, non virtuali.

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