giovedì 12 giugno 2014

La spada di Damocle e l'isteria della rete. Per chi votare?



di Sergio Di Cori Modigliani

L'isteria corre sul filo della rete, fa molto caldo, è comprensibile.
Se è per questo, l'isteria corre anche alla tivvù, al Senato, dentro la magistratura, dovunque.
E' l'Italia, baby, welcome nel Bel Paese.

Veniamo ai nostri polli, ruspanti, liberi di svolazzare e impeccabilmente bio-eco-nutriti.

Mi riferisco alla odierna votazione on line per gli iscritti certificati al movimento cinque stelle, in relazione all'alleanza europea per formare un gruppo. Oggi, conta questo.

In un paese normale, gli iscritti avrebbero votato, poi, alla fine c'è la conta e sulla base dei risultati si apre un dibattito e si scambiano opinioni su chi ha vinto e chi ha perso, come e perchè, dove si va a fare che. In un paese normale e abituato allo scambio democratico, tutto ciò si sarebbe verificato anche prima per introdurre i diversi punti di vista fornendo un contributo teso a dissipare dubbi, perplessità, mancanza di informazioni adeguate. 
Ma noi, è cosa nota, non siamo un paese normale, e sarebbe davvero anti-patriottico pretendere che lo fosse il movimento cinque stelle e i suoi votanti on-line.
Siamo italiani.

L'isteria è in gran parte autentica, uno dei tanti sintomi del disagio nazionale. Ma è anche in gran parte pilotata e manipolata da furboni che seguono interessi personali, di consorteria, di piccole clientele miopi, di gruppetti più o meno visibili che hanno usato -e seguitano a usare- queste elezioni come piattaforma di lancio per costruire e lanciare un attacco politico contro Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, delle proprie personali rivendicazioni egotistiche e squallide contro questo deputato o quella senatrice, per affermare dei propri principii a scapito della coesione del movimento. Nelle ultime ore, on-line, si legge di tutto. 

Quindi, as usual, che fare?

Ecco la mia ricetta personale:
Comporta un minimo investimento economico, diciamo una manciata di euro (siamo a livello di monete spicciole).
Andare dal fruttivendolo o al supermarket oppure (per chi ce l'ha) nel proprio orto; munirsi di frutta fresca di stagione, un bel ceppo di spinaci e qualche scaglia di parmigiano reggiano.
Prepararsi un bel frullato di frutta. Chi non è in possesso di adeguata strumentazione tecnologica perchè troppo povero, può appoltigliare la frutta con un cucchiaio, è uguale. Aggiungerci un bel bicchiere di acqua fresca. Condire gli spinaci con olio di oliva extravergine nostrano (e qui potete scatenarvi nel più fazioso campanilismo regionale) coltivato con religiosa cautela bio-eco-divina.
Tutto ciò comporta l'ingestione di tanto fruttosio, calcio e ferro: notoriamente i migliori agenti naturali per combattere l'isteria e attivare la lucidità gastro-cerebrale.
A questo punto, il nostro bravo internauta è pronto per passare alla fase due.
Osservare con attenzione (mentre la frutta fa il suo effetto) l'immagine riprodotta qui sopra in bacheca, ricordando a se stessi che l'obiettivo principale in Europa del movimento politico organizzato cinque stelle consiste nel dare il proprio contributo per far sì che gli impiegati responsabili ed esecutori degli interessi dell'oligarchia conservatrice del privilegio garantito si sentano come quel signore al telefono: oppresso, pressato e angosciato da una inattesa quanto inaspettata gigantesca Spada di Damocle (o tante piccole spadette) che lo riempiono di paura, di preoccupazione, e lo tengono bello teso sulla corda.
Arriva, quindi, la fase tre: come ottenere questo risultato?
Potete scegliere: votare per allearsi con il gruppo EFD (Farage, tanto per intendersi) oppure il gruppo ECR (conservatori democratici) oppure gruppo autonomo da soli.
Fase quattro: da bravi internauti andare a leggersi tutti i pro a favore di Farage e tutti i contro a sfavore di Farage; idem per i conservatori e stesso approccio per la posizione astensionista autonoma.
Dopo la lettura, dedicarci dei pensieri autonomi e poi compiere una scelta votando, ricordandosi che:.

Non è un referendum su Farage.
Non è un referendum su Grillo e Casaleggio.
Non è un referendum a favore dei verdi o contro i verdi.
Non è un referendum sull'ecologia da salvaguardare o sull'ecologia da dimenticare.
Non è una partita del mondiale che presuppone un dichiarato tifo.
Non è un referendum sul futuro del movimento, bensì una scelta che avvicina la realizzazione dell'immagine in bacheca.
Non è un referendum per contare la forza e la tenuta di questo gruppo di appoggio fedele a Grillo e Casaleggio oppure di quell'altro gruppo che invece li critica e li contesta, ecc.

E' il voto per stabilire come vivere la propria essenza movimentista ("sii la spada di Damocle che riempie di fastidio, di paura, di ansia e di angoscia, il potere che ti opprime, per aiutarlo naturalmente a impiccarsi da solo" -è il Coelho che si agita in una parte di me) e niente più di questo. 

Per quanto riguarda i deliranti proclami di chi cerca di far votare in un certo modo contro Grillo e contro Casaleggio, cercare -a questo servono le pesche, le albicocche e gli spinaci- di comprendere che quei due signori sono i leader del movimento e godono della fiducia di chi ha aderito al movimento e si identifica nel programma. Non ci si può fidare a metà o soltanto nei giorni dispari, è un po' come in una relazione d'amore: o ci si fida o non ci si fida. Se non ci si fida allora è meglio starsene da soli.
E il movimento non è per i single, è per i plural.

Consiglio, pertanto, alla maggior parte di questi neo-deliranti isterici, di essere più lineari nella loro posizione: chi non si fida che cambi movimento, si vive meglio e si è più in sincrono con la natura. Idem per ciò che riguarda gli eletti in parlamento: li abbiamo votati quindi ci fidiamo di loro, altrimenti che Senso ha tutto ciò?

Soprattutto, last but not least, fidatevi della vostra intuizione movimentista.

Se non capite che questo è l'unico esempio di democrazia diretta esistente in Italia, allora vuol dire che non state capendo la realtà: andate da Corradino Mineo a chiedere la sua opinione sulla democrazia e sulle votazioni. 
Siamo agli albori di una nuova epoca.
Siamo agli albori di un cambiamento epocale evolutivo.
Siamo all'alba di nuovi modelli di comunicazione e quindi anche di nuovi sistemi di aggregazione sociale, politica, e di conseguenza anche elettorale, ed è tutto in fieri.
Siamo un movimento post-ideologico, esistenzialista, orizzontale, inclusivo. Non si possono usare categorie obsolete valide nel mondo moderno. 
Siamo in quello post.moderno.
Siamo un laboratorio in fieri di un esperimento socio-psico-politico grandioso e meraviglioso: la cittadinanza che si arroga il diritto di essere attiva e partecipe e non più suddita passiva. E lo fa sperimentando modalità nuove, azzardate, tutte ancora da carare, migliorare, comprendere, capire, incorporare, perchè il linguaggio della cittadinanza che corre sulla rete è una novità e quindi avviene secondo coordinate che appaiono spesso come impensabili e inaudite.
Lo sono.
Chi avrebbe mai pensato (soltanto 20 anni fa) alle attuali modalità di scambio sociale sul web?
Tutto ciò che vediamo, ascoltiamo, osserviamo e viviamo, ogni giorno, è totalmente inaudito al 100% nel senso letterale del termine, perchè nessuno aveva mai udito prima eventi ed eventualità del genere. Un po' come chi ascoltava i racconti di Cristoforo Colombo al ritorno di uno dei suoi viaggi: per loro era impensabile e inaudito.

Sono processi lenti, ma inevitabili, perchè la Storia non va mai indietro ma procede comunque nel suo percorso, da cui il "vinciamo noi" perchè o uno crede, pensa ed è convinto, che il futuro siamo noi, oppure non lo pensa, non lo crede e allora è meglio che taccia.

Piantatela di fare i capricci ed essere isterici.
Ingozzatevi di fruttosio naturale, calcio e ferro, invece che di piatta ideologia retro.
Pensate e ragionate con la vostra testa e votate soddisfatti della vostra scelta.
E che sia chiara una cosa: qualunque sia l'esito del voto va accettato perchè lo ha stabilito la maggioranza degli iscritti al movimento, che è ciò che conta.
Lo analizzeremo insieme, dopo.
Ma non per fare la conta.
Per aiutarci l'un l'altro a capire e comprendere meglio come situazionarsi e operare nel mondo odierno, dentro una realtà in divenire che sta accelerando i tempi in maniera inconcepibile fino a due anni fa. E che appare sempre più complessa.
La complessità è diventata la frontiera discriminante dell'attuale quotidianità.
Non è certo un caso che la presenza sullo scenario politico del M5s ha scombinato i piani, producendo quell'humus collettivo necessario per consentire alle forze dell'ordine di presentarsi il 5 giugno a Bagheria e portarsi via in manette 35 importanti mafiosi, regalando alla cittadinanza locale la possibilità e l'opportunità di sentirsi finalmente liberi. L'Expo, il Mose, la Banca Carige, l'arresto di Berneschi, Bazoli, ecc.,ecc: senza il M5s tutto ciò magari si sarebbe verificato lo stesso ma diluito nell'arco di 20 anni invece che in pochi mesi.
E' la natura del movimento: è un poderoso catalizzatore di contraddizioni.
In realtà, abbiamo già vinto da tempo, anche se la maggior parte dei sostenitori non se ne è accorto. Lo capisco. A questo serve gran parte dell'isteria corrente: ad annebbiare l'ottimismo.

Bando ai capricci, quindi.
Date retta al vostro cuore e studiatevi quella immagine finchè non vi regala la scelta giusta.
Non date alcun credito ai facitori di odio.


33 commenti:

  1. Il "nuovo mondo" avanza anche senza gli accordi con Farage, che rimane un accordo non opportuno. Questa elezione fatta così è sporca, dettata solo dalla personale simpatia di Grillo con Farage, non è opportuna. Si dovrebbero valutare costi Vs benefici, così NON è stato fatto.

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    1. Forse, invece, il calcolo dei costi vs,benefici è stato fatto e il risultato è stato ottenuto. Potrebbe anche essere andata così. Lo capiremo soltanto dopo. Il guaio è che nessuno ha neppure partecipato a discussioni sull'Europa, sui programmi europei e sulle alleanze europee fino al 28 maggio. La dice tutta.

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    2. Il voto truffa: si dà un'opzione che non esiste (EFD allo stato attuale non si forma per mancanza dei sette stati membri), si informa solo su quella eppoi si dice la stragrande maggioranza ha deciso...l'EFD. Ricordate che i voti del M5S sono stati quasi 6 milioni, i portavoce più votati hanno avuto il triplo di preferenze dell'opzione EFD...alla faccia della democrazia diretta e partecipata.
      PS: Qualcuno si é accorto che praticamente c'era un sola opzione da votare? Dell'ECR nessuno aveva mai parlato e i NON ISCRITTI era un non opzione di gruppo, che peraltro io ho votato perché era strategicamente la meno peggio e rimetteva la decisione a dopo.

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    3. Concordo con M.G. in Progress, non esistevano altre opzioni, è stata una farsa. Se avessero inserito Verdi o Tsipras sarebbero stati clamorosamente smentiti. Si è parlato molto di Verdi e non si è citato per nulla Tsipras, forse perchè "ideologicamente connotato"...mah... Questo non è lo spirito del M5S. Personalmente ho aderito al movimento, l'ho sempre sostenuto ma ora faccio fatica a mandare giu' certe iniziative che poi non fanno altro che confermare quelle che sono le opinioni di chi vede il M5S come estremamente autoreferenziale.
      Francamente reputo errori clamorosi e scaccia consensi le scelte Farage e le critiche a Pizzarotti. Caro Sergio, mi piacerebbe conoscere la tua opinione su Pizzarotti e sugli attacchi assurdi che lo staff sta attenzionando a Federico. Io ritengo che l'errore vero della campagna elettorale delle europee non siano stati i toni, piuttosto il fatto di non aver saputo pubblicizzare e contrapporre al modello Firenze il modello Parma. Si è fatto e si fa di peggio, qui siamo a livelli sadomaso quando si lanciano accuse a Pizzarotti. Io sinceramente sto perdendo l'entusiasmo....
      Davide F.

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  2. Se alcuno
    di dubbiezze ancora parla prudente,
    se in suo cor la vittoria non sente,
    in suo cuore a tradirvi pensò.

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  3. Che delusione, che caduta, caro Sergio.
    E non sono affatto isterico!

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    1. Spiegati meglio Neil, non capisco che cosa ti ha deluso in questo post. E che caduta può aver fatto Sergio.
      Fammi capire.
      RED

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    2. Io sono uno che si informa più possibile e poi mi faccio la mia opinione.
      Sergio è da anni una delle mie fonti preferite.

      Ma non è la democrazia dal basso che credevo io che non dia la possibilità di votare per chi si vuole.
      Si lascia così una buona parte del movimento senza possibilità di esprimersi.
      Un suicidio.
      Io sono inglese, da quella parte postindustriale, depressa e triste, rovinata dal neo-liberismo; a scuola il mio migliore amico era indiano, portava il turbante e parlava il dialetto come me.
      E mi si chiede di scegliere fra Cameron e Farage. Ma suvvia!!!

      E se non sono d'accordo sarei isterico e mi tocca bermi un intruglio disgustoso. Non mi aspettavo questi toni insultanti proprio da Sergio, di solito così fino, razionale e sottile.
      A quando l'olio di ricino?

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    3. The M5S is basically a movement with libertarian ideals. And that is why it would be incorrect to place it to the left or the right of a linear political spectrum. See the Nolan chart:
      http://en.wikipedia.org/wiki/Nolan_Chart

      Based on what I read, the UKIP has similar ideals.

      Libertarians tend to argue a lot about several complex issues, but in the end the libertarian philosophy is about personal and economic freedom.

      In essence, the Internet itself is libertarian, that is why the M5S thrives online.

      One needs to be pragmatic. The current Italian culture does not appear to be used to such egalitarian approaches. Thus I see Grillo as a necessary spokesperson and leader to ensure that the movement is kept together until it is able to stand on its feet.

      Some decisions may appear to be authoritarian, the opposite of libertarian, however such approach seems necessary in Italy.

      One could use Gandhi's approach, but that may have limited results in Italy. Gandhi would not have succeded in Nazi Germany as he did in India, for example (someone interviewed him on this topic).

      Italians tend to be very individualistic, and bringing them together without some initial strong leadership and strategy would be like herding cats.

      The M5S has a long term strategy, not a next political term, short sighted strategy.

      It is Mr. Grillo's challenge to ensure his simil-authoritarianism does not go too far, and that he progressively loosens his grip on the movement. In my opinion he is doing fine.

      But if he removes his checks too early, the delicate balance of this nascent movement may be disrupted by cultural forces, and all the work Grillo started back in 2004 may be lost in great part.

      Patience and vigilance and participation is important at this time for the M5S members...

      My opinion only. Italian American, never voted Republican or Democratic US parties. Voted M5S first time.

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    4. Neil Walker I totally agree with you.
      What kind of choice is betwee Farage and Cameron? From bad to worse?.
      For the first time I totally disagree with this post of Sergio.
      Although I must admit that the post is as usual, carefully crafted and smartly written, his assumptions and conclusions are totally unacceptable.
      This was not presented as referendum on Farage, as Sergio says, but as a choice among different options, many of which were discarded and not even put in discussion with ridiculous non credible arguments.
      Who discussed with ECR? When where the negociations open? Who from ECR was seen? By whom? Decided by whom? It is obvious that the "Greens" option would have won because the 5 Star movement was born around ecological themes. The libertarian aspects, although very important, are secondary. And there is nothing less libertarian than Farage's groups which hosted for years the Lega and the True Fins who want to throuw out all the Fins who fail the DNA test.
      Perhaps Sergio should try himself a tropical fruit mix with memory vitamines and phoshorine useful for the memory he has lost. The memory of what he has been writing until the day before yesterday... :(

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    5. Neil Wolker, uno che si informa sa che Neoliberismo é sinonimo di Troika, di Euro, di UE ... non di Farage.

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    6. Neil puoi sempre scrivere una bella lettera a sua maestà o a Camilla riguardo questo tuo problema.
      E' divertente, solo Neil scrive in italiano.
      Siamo colonizzati dalla lingua inglese pure qui, nespresso what else....

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    7. Ad Alessandro dico solo che scrivo in risposta a Sergio, non ai reali inglesi. E che non è solo mio il problema.
      Ad Anonimo. Che guardi meglio all'etichetta storta prima di scrivere il mio cognome.
      E che Farage ha guadagnato moltissimi consensi con i suoi attacchi bevevi contro il welfare state e il "reddito di cittadinanza" dato a disoccupati, madre single, etc., definiti “a parasitic underclass of scroungers”, specie se non di nazionalità britannica da almeno 7 generazioni.
      E proporre una tassa unica sui redditi di 31%, per ricchi e poveri cos'è, se non consolidare ulteriormente l'egemonia dei ricchi in puro stile reaganiano?
      A tutti comunque: complimenti per l'ottimo inglese, ma questo è un sito italiano. La mia madrelingua riservatela ai vostri mail alla regina, Camilla o ai blog inglesi. Bisogna farsi capire da chi legge no?
      O no?

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    8. Un grazie sincero a Neil Walker e ad Angelo Consoli per i loro commenti, e per il notevole valore aggiunto di informazioni -- agghiaccianti (i cubetti tintinnanti che mancavano nell'appetitoso frullato?) -- sui nuovi alleati del M5s, di cui si sono fatti preziosi portatori.
      L'unico aspetto dei loro interventi che non condivido sono i giudizi un po' troppo tranchant su Modigliani. Per parte mia, preferisco essere un po' più comprensiva riguardo alla seria e tutt'altro che secondaria difficoltà di essere contemporaneamente leali e fedeli nell'amicizia e nelle posizioni politiche.
      Saluti cordiali, marilù l.

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  4. A parte i consigli sapienti sull' ingestione di fruttosio e ortaggi vari, mi pare che fai finta di non capire qual'è il problema: ovvero la vera democrazia rappresentativa.
    Questa consultazione fa ridere poiché non permette a noi attivisti di indicare a priori un gruppo verso cui indirizzare l'iscrizione dei nostri rappresentanti. poi poteva anche essere l'Ukip il risultato e sebbene non lo condividessì lo avrei accettato, ma così è una presa per il culo. Jonathan

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    1. É proprio il metodo di votare a priori che non condivido.
      Il percorso é stato:
      - confrontarsi con i diversi gruppi
      - raccogliere le informazioni
      - votare tra coloro che hanno accettato di fare gruppo con il M5S
      Votare prima di confrontarsi e di capire le reali intenzioni dei diversi gruppi sarebbe stata una scelta semplicemente ideologica (probabilmente avrebbero vinto i verdi) ma con poca sostanza e soprattutto basata sul nulla.
      Alessio

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  5. "...non permette a noi attivisti di indicare a priori un gruppo verso cui indirizzare l'iscrizione dei nostri rappresentanti." Fammi capire meglio anche tu. RED

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  6. Quante baggianate che ascolto su Farage,vestiti stracciati,nasi turati.
    Farage si è dimostrato l'unico nella scorsa legislatura europea a difendere l'Italia e i paesi mediterranei contro la Troika e l'unico in Europa ad averci preso in considerazione come seri interlocutori.
    I verdi ci hanno riso in faccia,offesi,denigrati e inoltre sono a favore di tutte le politiche mondialiste e guerrafondaie degli ultimi anni.
    E invece ancora a parlare di destra,sinistra..siete ridicoli e non capite il nemico vero che abbiamo di fronte.
    Un nemico che ci vorrebbe nel gruppo dei non-iscritti per neutralizzare la nostra attività a Bruxelles.
    Siamo OLTRE,cosa è che non capite di questo??
    I verdi non ci vogliono!
    E non è che se Bovè dice due frasi buttate lì vuol dire qualcosa,a comandare sono i verdi tedeschi.
    Cosa vi da fastidio?
    Che non vi hanno fatto votare i verdi così magari vincevano loro grazie a qualche hacker che aggiungeva il 30 % dei voti e poi che avremmo fatto?
    La verità è che questa cosa non andava nemmeno fatta votare sul blog.
    Dovevano decidere Beppe insieme con gli eletti e basta.
    Altro che democrazia diretta,qui c'è da combattere contro un Sistema mostruoso e disumano,l'importante è essere davvero democratici nei FATTI e nelle DECISIONI non negli accordi strategici di livello internazionale.
    Il resto sono solo chiacchiere da tastiera.
    Grazie signor Modigliani per le sue parole.

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  7. Grillo quando andò da Vespa ha pronunciato delle parole che mi sono rimaste impresse.
    La rivoluzione è non avere condannati in parlamento (non ricordo le parole esatte).
    Il Movimento è questo.
    Il Movimento è portare gente onesta nei luoghi in cui si prendono le decisioni.
    Il Movimento è sollevare l’asticella della legalità.
    Non avremo mai una Italia perfetta o un mondo perfetto, ma migliore si.
    Non possiamo credere che il Grillo porti avanti delle battaglie giuste in Italia e non in Europa.
    Il Parlamento Europeo è un qualcosa di nuovo per quasi tutti. E’ normale che vengano fatte delle scremature dall’alto a priori, in questa fase storica del Movimento. Sennò si rischia di lasciare sul tavolo delle opzioni che all’apparenza sembrano giuste ma potrebbero essere deleterie.
    I Verdi Italiani non sono la stessa cosa che i Verdi Europei.
    Non pensiate che tutti i votanti siano perfetti o perfettamente informati.
    In questa fase serve anche indirizzare su quella che forse Grillo e Casaleggio considerano per noi e il Movimento “la retta via”. E la retta via sono se non erro 3 strade presenti oggi nel blog. Immagino e spero che le opzioni mancanti fossero totalmente impraticabili. Prendiamo queste 3 opzioni, valutiamole con i dati che ci sono stati dati e andiamo avanti. Non giochiamo a fare i saccenti disfattisti.
    Il Movimento è nuovo, la struttura organizzativa, la comunicazione e le scelte vanno affinate nel tempo.
    In questa fase va da sé che un minimo di fiducia dobbiamo darla ai Padri Fondatori. Possono e possiamo anche commettere degli errori. Ma ci stanno!
    Come ha detto Sergio nel post o ci fidiamo o lasciamo stare.
    Io questa cosa l’ho detta in un commento di qualche post fa:

    “[…] Da qui sono arrivato ad una conclusione tanto banale, quanto ovvia. Se il Movimento è arrivato fin qui è perché ho creduto (assieme ad altre 5.800.000 persone) profondamente nelle persone che lo hanno creato. Pertanto mi fido di loro. Perché non credere allora adesso alla buona fede del loro operato?
    Perché non fidarci ora?
    Io mi fido.” (Anonimo 03 giugno 2014 00:43)

    Ma si ha idea di cosa voglia dire far partire un Movimento in così poco tempo e ritrovarsi da un giorno all’altro catapultati nel Parlamento Italiano e poi in quello Europeo? Sicuramente c’è tanto di quel lavoro dietro che nemmeno ce lo immaginiamo e noi qui a giudicare seduti su una sedia.

    Io mi fido

    RED

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  8. Esaustivo, abbiamo ciò che non meritiamo.

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  9. Assolutamente d'accordo come diceva sempre il mio vecchio ( e mi pare anche il signor sergio in qualche post recente , calma e gesso . I leader di questo grande movimento prendono decisioni importanti e se ne assumo i rischi , di sicuro ci pensano molto bene e finora hanno dimostrato di meritare fiducia , di sicuro la mia ! Senza il M5S sarei rimasto a guardare schifato la politica in disparte , grazie a loro la seguo con più fiducia e ottimismo e come me tanti , questo è un grande merito del M5S . Saluti a tutti !

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  10. Non siamo più in grado di riconoscere e distinguere gli ingredienti usando i nostri sensi: abbiamo bisogno delle etichette che ci dicano cosa c'è dentro un barattolo aperto. Ma le etichette non possono dirci se quella cosa ci piacerà o meno o se ci farà male: bisognerà mangiarla per saperlo.

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  11. Ciao .
    Il meccanismo è sempre lo stesso.
    Le critiche al M5S sono per lo più strumentali ,
    è pura evidenza, ma nonostante tutto
    sempre succede che ..........

    Un’auretta assai gentile

    che insensibile, sottile,

    leggermente, dolcemente

    incomincia a sussurrar.

    Piano piano, terra terra,

    sottovoce, sibilando,

    va scorrendo, va ronzando;

    nelle orecchie della gente

    s’introduce destramente

    e le teste ed i cervelli

    fa stordire e fa gonfiar.

    Dalla bocca fuori uscendo

    lo schiamazzo va crescendo

    prende forza a poco a poco,

    vola gia’ di loco in loco;

    sembra il tuono, la tempesta

    che nel sen della foresta

    va fischiando, brontolando

    e ti fa d’orror gelar.

    Alla fin trabocca e scoppia,

    si propaga, si raddoppia

    e produce un’esplosione

    come un colpo di cannone,

    un tremuoto, un temporale,

    un tumulto generale,

    che fa l’aria rimbombar.

    E il meschino calunniato,

    avvilito, calpestato,

    sotto il pubblico flagello

    per gran sorte ha crepar.


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  12. forse sono io che non capisco... ma che problema c'e'? se poi non si va d'accordo, ci si puo' sempre separare, no? O e' un accordo 'finche' morte non ci separi'? :-)

    I Verdi... ma chi si credono di essere?

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  13. Alcuni vorrebbero la "democrazia diretta" tutta e subito, a costo di inserire tra le scelte anche l'opzione suicidio (ovvero voto ai Verdi). Mi dispiace ma l'istigazione al suicidio é un reato ... anche per un movimento politico.

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  14. Lo strano caso de "Il M5S è di sinistra"

    Premesso che il M5S è postideologico e che la sua base ha certamente origini nella sinistra ecologista italiana più o meno delusa, andiamo ad analizzare,s eppure in modo un po' semplicistico, questo presunto orientamento di sinistra del M5S caldeggiato dal FQ, per cui "con Farage mai e con i Verdi tutta la vita".
    L'ECOLOGISMO: E' vero, i Verdi italiani sono di sinistra, ma all'estero non è sempre così e, comunque, respirare aria sporca è forse un tema di destra/sinistra o un tema caro a chiunque voglia vivere in salute?
    I DIRITTI CIVILI: Da sempre appannaggio della sinistra, i diritti civili (per omosessuali e non solo) sono sanciti dalle carte internazionali e là dove sono stati introdotti non sono poi stati cancellati dai governi di destra, che quindi sembrano farne soltanto una battaglia strumentale per distinguersi dalla sinistra.
    LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE E DELLA PROSTITUZIONE: Il M5S non ne parla molto, ma l'aria sembra essere favorevole. Vale l'analisi precedente.
    LEGALITà: A causa dell'anomalia berlusconiana in Italia è diventata una (finta) battaglia di sinistra, ma, a parte il fatto che è e deve essere una battaglia di puro buonsenso, all'estero la legalità, il giustizialismo, l'avversione per certo buonismo e pietismo che sfocia in amnistie, grazie e tolleranze eccessive sono temi ben più cari alla destra.
    FLEXSECURITY/REDDITO MINIMO GARANTITO/REDDITO DI CITTADINANZA: Cavallo di battaglia della socialdemocrazia scandinava, è chiesto a gran voce anche dalla destra sociale.

    Cosa rimane al M5S di "sinistra"?
    PROTEZIONE/STATALIZZAZIONE DI ASSET STRATEGICI
    PACIFISMO

    Cosa ha il M5S "di destra"?
    PROGRAMMA FISCALE
    MERITOCRAZIA
    PROTEZIONISMO DEL "MADE IN ITALY"
    REVOCA DI FINANZIAMENTI STATALI...

    Quindi, se proprio vogliamo dirla tutta, abbiamo più temi "di destra" che "di sinistra" e, in ogni caso, sono temi di buonsenso e pragmaticità in primis. Alla faccia de "Il M5S è di sinistra"

    Josh Danloor

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  15. Sergio sei diventato troppo mainstream, mi mancano i tuoi post briosi del primo anno di vita del blog :)
    In bocca al lupo per tutto

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    1. Grazie (per davvero) per questa notazione. E' ciò che mi dicevo di continuo in questi giorni. A breve (nel senso di brevissimo, quasi subito) ritornerò al mio amato surfing a pelo d'onda. Adoro l'incontenibile profondità della leggerezza briosa, che tuttora considero il vero sale della vita. Grazie di cuore per questa notazione critica.

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    3. Adoro le metafore di mare.
      Adoro il canto delle sirene.
      Adoro riprendere il mare aperto dopo averle ascoltate.
      Adoro le skiff superinvelate che saltano sull'onda.

      Anche se qualche volta si prende una scuffia.
      Non si muore mica.

      Buon vento Sergio

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  16. Comunque, se mai si dovesse giungere alla democrazia diretta, è chiaro chi vincerebbe sempre in italia: i cattolici. Tanto vale lasciare tutto così come già è.
    stefano

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  17. commenti divertenti. normalmente x democrazia si intende che i vertici si fidano e seguono le indicazioni della base, non viceversa. ma tant'è, come dice sergio siamo italiani.
    il nazismo è iniziato proprio in questo modo....

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  18. Perché, quando si votano gli altri partiti, il meccanismo inconscio del votante non è quello di dare fiducia ai vertici? Oppure sei convinto che rispettino il programma? Ricordati che non hanno vincolo di mandato. Secondo il tuo ragionamento siamo tutti nazisti. Tranne chi non vota.
    RED

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