di Sergio Di Cori Modigliani
Reduce da un entusiasmante incontro pubblico a Palazzo Santa Chiara a Roma, in cui una adorabile quanto commovente Stefania Sandrelli ha dato l'annuncio ufficiale che le centinaia di liste civiche nei 27 paesi europei che fanno riferimento al gruppo liberal-democratico di ALDE, hanno deciso di candidare come prossimo presidente della Commissione Europea al posto di Juncker, la sentarice Emma Bonino.
Per la sua indubitabile competenza in campo geo-politico, per la sua perfetta conoscenza dei meccanismi regolatori interni, per la sua impeccabile biografia e tenacia nel campo delle grandi battaglie per i Diritti Civili e i Diritti Sociali che hanno costruito quell'Europa che nasceva proprio oggi, 9 Maggio 1950 a Parigi con la celebre dichiarazione di Robert Schumann.
Per
combattere contro Trump, Jingping e Putin che condividono la strategia
millitare tuttora in atto per dividere l'Europa e spingerci verso
l'ultima guerra mondiale della specie umana.
Nel nome dell'antifascismo e dell'anticomunismo, nel nome del laicismo e degli ideali libertari che ci hanno permesso di progredire attraversando 75 anni di pace ed evoluzione.
Un'unica citazione estrapolata dal suo bellissimo discorso di accettazione della impegnativa candidatura: "Non dovete cedere alle lusinghe di coloro che evocano i bei tempi andati; si tratta soltanto di una retorica e infantile illusione, per il semplice motivo che i bei tempi andati non sono mai esistiti".
Per gettare il cuore oltre l'ostacolo e costruire il futuro.
E restituirci quella giovinezza della partecipazione, che in un mondo popolato da cialtroni opportunisti è davvero ciò che serve all'Italia.
Finalmente orgogliosi di poter puntare a una piena rappresentanza dei bisogni collettivi autentici della nazione.
Vai Emma, vai a Bruxelles a perorare la nostra causa.
Nel nome dell'antifascismo e dell'anticomunismo, nel nome del laicismo e degli ideali libertari che ci hanno permesso di progredire attraversando 75 anni di pace ed evoluzione.
Un'unica citazione estrapolata dal suo bellissimo discorso di accettazione della impegnativa candidatura: "Non dovete cedere alle lusinghe di coloro che evocano i bei tempi andati; si tratta soltanto di una retorica e infantile illusione, per il semplice motivo che i bei tempi andati non sono mai esistiti".
Per gettare il cuore oltre l'ostacolo e costruire il futuro.
E restituirci quella giovinezza della partecipazione, che in un mondo popolato da cialtroni opportunisti è davvero ciò che serve all'Italia.
Finalmente orgogliosi di poter puntare a una piena rappresentanza dei bisogni collettivi autentici della nazione.
Vai Emma, vai a Bruxelles a perorare la nostra causa.
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