La tragedia che stiamo vivendo, nell'occhio del ciclone dell'attualità quotidiana, dall'ultimatum tedesco sulla Grecia alle sanzioni contro la Russia, dalla guerra in Ucraina ai blindati francesi schierati alla frontiera, ci pone di fronte alla necessità di riflettere, pensare, dibattere, argomentare, per poi dare inizio alle necessarie reazioni. Collettive e individuali.
Non bastano le parole, stavolta, per ringraziarLa della pubblicazione della lettera inviata dai rifugiati eritrei, sfrattati a Roma, dalle abitazioni che loro stessi si erano costruite negli anni, coi loro mezzi e col sudore della fronte; si tratta di una crudeltà incomprensibile da parte di un'amministrazione guidata da un medico e chirurgo insigne, fondatore anche nel 2005 di" "Imagine Onlus", un'organizzazione internazionale non-profit che opera nel campo della solidarietà internazionale con particolare attenzione alle tematiche della salute" (da Wikipedia).
RispondiEliminaSaluti cordiali,
marilù l.
Ce ne faremo una ragione per l'immane perdita.
Elimina(EB)