di Sergio Di Cori Modigliani
E’ inutile che noi italiani ce la tiriamo tanto, con gustose striscette
feisbucchiane, nel prendere in giro il caro leader nord coreano, un bambino che
si mostra alle telecamere attorniato dai suoi generali mentre consulta mappe
strategiche, dopo aver dichiarato –da solo- guerra agli Stati Uniti d’America.
Così, tanto per gradire.
Un sano, normale professionista di mercato, un imprenditore, un
agricoltore, un industriale, attivo a
Copenhagen, L’Aja, Bristol, Westfalia o Praga, quando pensa all’Italia e
alla sua classe politica dirigente, nella sua mente vede la stessa scena. Sono
certo che lui veda il nostro paese in mano a un gruppo di bambini
irresponsabili, i quali –da soli- hanno dichiarato guerra al resto del mondo
democratico, ma soprattutto ai propri cittadini. Se non altro, il caro leader
nord coreano, minaccia di buttare le bombe nucleari nelle affollate spiagge
hawaiane, situate molto lontano da casa. I nostri, invece, le bombe le tirano sul
giardino della casa accanto: fregandosene, tanto loro hanno il bunker, ben
equipaggiato, in grado di sopravvivere
alla nube radioattiva.
C’è poco da ridere. E tanto meno da pontificare.
Non è certo un caso che, proprio qualche giorno fa, nel consueto report
trimestrale sull’andamento della libertà di stampa, il nostro paese ha perso
altri due posti; siamo dietro la Bulgaria adesso. Leggendo questa mattina la
stampa mainstream e on line e ascoltando le televisioni, lo si capisce.
Oltre al consueto attacco nei confronti del M5s, che è diventato il responsabile
di questa crisi, abbiamo inaugurato una nuova stagione lanciando l’ennesima
moda mediatica: quella dei grilli parlanti tele-scriventi. E’ una nuova razza.
La particolarità consiste nel fatto che questa nuova specie socio-genetica
italiota ha prodotto degli esemplari unici, tutti uguali, nonostante le loro
apparenti diversità. Sono membri riconosciuti della cupola mediatica, iscritti
al club degli industriali del dissenso e la loro attività principale –in questo
periodo- consiste nello spiegare per iscritto e/o in video perché come quando
gli eletti del M5s stanno sbagliando, hanno sbagliato, e hanno prodotto
l’attuale sfascio. Non è il caso di fare nomi, è inutile e fuorviante,
altrimenti diventa gossip. A me interessa, invece, la notizia. Approfittando
del fatto che i rappresentanti di M5s non compaiono nei talk show, allora ci
vanno loro, auto-eletti a “esperti riconosciuti del movimento”. Ieri lo
applaudivano con amore, oggi lo criticano per incompetenza con snobistica
esaltazione, domani lo denunceranno, rammaricati, per aver determinato la fine di
questo regime, che si trascinerà via tutto il vecchiume, compresi coloro che
adottano, oggi, vecchi schemi obsoleti pretendendo di applicarli per
comprendere il nuovo.
Mentre il paese, quindi, si interroga su che cosa vuole “davvero”
Casaleggio e sul perché Crimi e Lombardi non hanno dato i nomi a Napolitano, il
PD e il PDL proseguono –nella totale e irresponsabile mancanza di proteste da
parte dei loro elettori, miopi ciechi e ottusi- nel loro disperato tentativo di
occultare la verità ai cittadini, tenendosi bordone, per impedire che il dibattito ruoti sull’unica
cosa Sensata che dovrebbe interessare la popolazione intera in questo delicato
momento: il preannunciato collasso dell’intero sistema bancario italiano,
strozzato dalla impietosa morsa a forbice della speculazione finanziaria da una
parte, e del gigantesco (quanto insostenibile) sovraprezzo della corruttela
delle clientele partitiche dall’altra. Lo pagheremo noi. Ce la faranno pagare a
noi.
I dati oggettivi:
10 Febbraio 2013. Alessandro Profumo, presidente di MPS: “La banca è
solida. Ci sono stati dei problemi relativi alla passata gestione e siamo
convinti che la magistratura farà luce su tutto. Ci sono stati comportamenti
deplorevoli da parte di alcuni ex dirigenti. Ma tutto si sta chiarendo. I
fondamentali sono a posto. La banca guarda con ottimismo al futuro”.
20 Febbraio 2013. Ministro dell’economia, Grilli: “Il Monte dei Paschi
di Siena ha avuto un momento di grave difficoltà per i motivi noti a tutti
(ndr.: quali?) e il governo si è assunto le proprie responsabilità lanciando i
cosiddetti Monti-bond che risolveranno il problema della banca garantendo, tra
l’altro, un notevole guadagno al Tesoro italiano, perché ce li restituiranno al
9% di interesse. Così ci guadagnano tutti e si risolvono i problemi”.
28 Febbraio 2013. Moody’s e Standard & Poor’s degradano ancora il
titolo bancario senese e lo definiscono “titolo spazzatura” sostenendo che la
banca è “tecnicamente” fallita perché non ha una liquidità sufficiente per
poter far fronte alla propria massa debitoria. Com’è noto, quando si parla di
bilanci bancari, le chiacchiere stanno a zero, tanto più lo schieramento
ideologico, conta soltanto la somma di attivo e passivo e il risultato che ne
deriva.
20 Marzo 2013. Ennesima dichiarazione del presidente Profumo: “Stiamo
lavorando insieme alla magistratura inquirente e guardiamo con rinnovato
entusiasmo e ottimismo sapendo che il peggio è passato. Il nuovo management sta
rigorosamente applicando gli schemi operativi che ci stanno portando fuori dal
guado. E’ solo una questione di tempo, ormai. I correntisti possono dormire
sogni tranquilli: siamo solidi”.
2 Aprile 2013. La banca senese, obbligata per Legge, presenta il nuovo
bilancio, di cui, in campagna elettorale, si era fatto sapere alla stampa che
“forse” avrebbe chiuso con una perdita netta intorno ai 600 milioni di euro e
indebitamenti per circa 8 miliardi di euro, per “colpa” dei derivati. Questa
mattina, il bilancio viene diffuso ufficialmente alle 9.26. la perdita secca è
di 3,17 miliardi di euro, superiore del 505% alle previsioni. Il cosiddetto
buco sarebbe intorno ai 25 miliardi e non più 8, quindi superiore del 310% alle
più nere previsioni; e la massa di danaro (vero) investita in derivati
(virtuali) sarebbe di una entità impressionante. Talmente grande da rendere
necessario un immediato intervento della BCE, pena la soluzione Cipro. Non
solo. L’ufficio stampa della banca alle ore 10.30 ha emesso un comunicato
surreale dichiarando che “lo scandalo sui derivati ha causato un forte danno di
reputazione dell’istituto sui mercati internazionali provocando una fuga per
alcuni miliardi”. Tradotto per i lettori di questo blog equivale alla seguente
notizia: non ci sarà nessuna fuga di capitali da MPS: c’è già stata. La banca
parla di “danno di reputazione”. Tradotto, vuol dire: hanno rubato decine di
miliardi allo stato, quindi al contribuente, che sono evaporate nel nulla; i
più solidi correntisti –approfittando della mancanza di notizie dato che i
giornalisti erano troppo impegnati a commentare le risposte dei parlamentari a chi chiedeva loro
dove stava Kabul- hanno portato via i loro depositi ma nessuno ha dato la
notizia: non ne hanno parlato, semplicemente.
Oggi, alle ore 12, il titolo perde in borsa il 10%. Dal 22 febbraio
2013, quando Grillo a San Giovanni, nel suo comizio, raccontava che le sue
quattro azioni acquistate a 3 euro ciascuna, in quel momento valevano 0,24
l’una, il titolo ha perso in borsa il 40% netto. Vale adesso 0,16. E’ probabile
che entro la giornata recupererà qualcosa. Secondo le stime ultime di Wall
Street e di Moody’s servono subito 30 miliardi di euro, pena una successiva
perdita del titolo ormai destinato alla sua scomparsa.
Per fortuna c’è Mario Monti che alla fine della settimana va a Bruxelles
a risolvere il problema, sul come a noi nessuno dirà una parola. Tutte le
banche perdono in borsa, ma la borsa va su. Come mai? Come è possibile?
Semplice: ci pensano i saggi.
A questo servono.
La Borsa di Milano lo sa benissimo, conosce i propri polli. Applaude
dunque a Napolitano.
Il loro compito consiste nel prendere tempo, a mio parere per consentire
l’aggiustamento (virtuale) dei conti (reali) trovando un accordo tra i marchesi
pidiellini e i baroni piddini con il messaggero Monti a Bruxelles, attaccato al
telefono per sapere come chiudere l’accordo. Costo reale per il paese? Non lo
sapremo mai. Ma una cosa mi appare chiara: le banche restringeranno ancora il
credito alle imprese, la spesa verrà accreditata attraverso un complesso e
intricato giro di fatture di scambio che finirà per aumentare il disavanzo e
quindi giustificherà per forza la necessità di applicare nuove manovre
restrittive del mercato. Questa sera i telegiornali ci spiegheranno che “i
mercati vedono con favore la grande mossa di Napolitano che ha sparigliato i
giochi”. La verità, secondo me, è esattamente l’opposto. In presenza di un
nuovo gioco, è stato convocato e messo su alla buona un comitato d’affari di
oligarchi in piena sintonia con Mario Draghi che guida, in questo momento,
l’orchestra danzante delle mummie al gran ballo italiano.
A me non me ne importa nulla sapere se Crimi mangia le merendine Kinder
oppure le spremute di arance biologiche con tanto di certificato, io voglio
sapere dall’attuale governo in carica, e da Bersani e da Berlusconi, che cosa
hanno da dire sulla situazione collassante delle banche italiane oggi. Questo
mi interessa.
Del resto, come stanno le cose lo abbiamo capito (anche) da quello che è
accaduto nella Regione Lazio nel mese di marzo. Il neo eletto presidente Nicola
Zingaretti (PD), che aveva fatto con abilità una campagna elettorale contro il
suo concorrente Francesco Storace (PDL), facendo capire che il “modello
Sicilia” poteva e doveva diventare una piattaforma di riferimento nazionale per
far coagulare le forze autenticamente democratiche e poter così battere la
destra, ha diviso con il PDL le cariche più importanti, non riconoscendo il
voto elettorale (circa il 22%) del M5s che non è stato neppure invitato alla
discussione. Le giuste proteste del candidato M5s battuto (Barillari) sono
rimaste inascoltate e inevase.
E’ chiaro, adesso, perché queste persone non sono affidabili?
Qui finisce il post.
Niente di nuovo sotto il sole.
Buona
settimana a tutti.
P.S.:
Notoriamente lo Stato non paga i propri debiti ai fornitori e alle aziende.
Dicono che non hanno soldi. Però, proprio questa mattina, è stata depositata
alla ragioneria della camera e del senato la delibera di pagamento “immediato”
(massimo a 20 giorni) per la cifra di 254.000 euro a Gianfranco Fini, di 217.500
a Massimo D’Alema e 157.800 a Beppe Pisanu. Sono tre ex parlamentari non
rieletti. Questa cifra è stata definita “indennizzo integrativo per il rientro
attivo nelle attività sociali individuali”.
No
comment.
Tra quanto salta il banco?
RispondiEliminaSi accettano scommesse....
Comincia a sparire il mio proverbiale ottimismo, mi sento un condannato a morte...
ma di morte lenta!
segnalo un articolo che dovrebbe rendere chiaro a tutti come il sistema finanziario/monteraio sia truffaldino:
RispondiEliminaè un piccolo riassunto con video e documenti ufficiali dei governi europeo ed italiano, della banca d'italia ... insomma fatti che nessuno può smentire
se non denunciamo questi fatti, ovvero che nessuna nazione dell'Europa Unita ha uno straccio di sovranità monetaria, se non facciamo sapere alla gente che chi decide quando e quanto denaro stampare non è un ente istituzionale ma un consorzio privato (la BCE) ogni nostro tentativo di comprendere e di risolvere la crisi risulterà senza senso
chiedo scusa per l'errore,ecco il link:
RispondiEliminamateriale informatico sulla sovranità monetaria
Questa si chiama INFORMAZIONE!
RispondiEliminaGrazie
Questa è informazione!!! Il problema è che io e pochi altri sono informati e credono a questo. Il resto della popolazione non sa ,non ci crede, non vuole crederci. Insomma una massa di rincoglioniti, o quasi, che vedono solo i programmi rai e mediaset ect. Qualcuno di questi ha pure la sfrontatezza di dare al m5s la colpa per non essersi alleato con il pd. Mamma mia che futuro....che non c'è......Per ora.
RispondiEliminaComplimenti,ottimo pezzo.Nessun giornale italiano,ovviamente,riporta questi elementi.Grazie.
RispondiEliminaBeh sai i giornali tendono a non riportare notizie prive di fonti (e molto spesso di fondamento), com'è uso fare il buon Sergio.. ;)
EliminaI Politici ed i Banchieri lo sanno benissimo che quando crollerà tutto saranno morti..nel senso reale della faccenda. Per cui facciamo come i cinesi...aspettiamo sulla riva del fiume i cadaveri dei nostri nemici e se tardano ad arrivare andiamo a cercarli.
RispondiEliminaE presto avremo D'Alema Presidente della Repubblica a suggellare per l'ennesima volta il patto scellerato PD/PDL
RispondiEliminal'altra faccia della medaglia (p2?)
EliminaVa bene che non t'interessa se Crimi mangia le merendine kinder, anche a me importa niente .... Ma un giudizio politico sull'azione perseguita dal M5S in Parlamento, che annovera un buon numero di parlamentari rendendolo attore determinante... sulla strategia politica parlamentare che persegue (quale?); o ancora non ha idee sul CHE FARE oggi per arrivare al domani
RispondiElimina