mercoledì 9 maggio 2012

Questa giovane coppia ha detto NO alla Merkel. Ecco che cosa sta accadendo.



di Sergio Di Cori Modigliani



Non si è ancora insediato, non ha ancora neppure incontrato lo staff di Sarkozy per gestire il passaggio delle consegne, e l’elezione di Hollande ha già provocato un terremoto clamoroso in tutta l’Europa che rischia di diventare entro tempo brevissimo –al massimo tre settimane- l’inizio del totale disfacimento del sistema economico mondiale. In questa delicatissima fase, il nostro baldo ragionier Mario Monti può svolgere un ruolo davvero decisivo. Perché ciò che deve fare sta nelle sue righe, nel suo carattere, nella sua storia.
Devo precisare l’argomentazione perché non vorrei dare àdito ad equivoci.
L’uomo è quello che è. Appunto. Questo può essere il vantaggio.
Come economista vale zero assoluto. E’ tenuto in considerazione soltanto dai suoi servi, seguaci, qualche amichetto (tipo Enrico Letta) e i suoi diàfani (e pochissimi) scritti in materia di teoria economica possono essere contestati con vigore da qualunque studentello del secondo anno di economia di una qualunque università del mondo.
Ma gli economisti oggi non servono più, è troppo tardi ormai. Purtroppo.
Come statista non vale nulla, è chiaro come il sole che si tratta di un uomo privo di polso. Ma non abbiamo bisogno di statisti, perché la finanza si è mangiato gli stati e le nazioni non esistono più.
Come pensatore è stitico e asfittico, non ha mai elaborato in tutta la sua vita una idea originale che avesse un benché minimo valore riconosciuto. Ma oggi servono degli esecutori e non dei pensatori.
Il nostro premier conosce molto bene, come le sue tasche, i meccanismi e i dispositivi del potere finanziario-economico dell’oligarchia planetaria essendone stato sempre parte integrante accanto a Romano Prodi, insieme al quale ha condiviso la consegna di rappresentare per quasi vent’anni gli interessi di Goldman Sachs in Europa.
Il ragionier Mario Monti è il classico uomo italiano medio che non si è fatto da solo.
Rappresenta l’oligarchia finanziaria sovranazionale legata a doppio filo all’opus dei, a circoli conservatori della massoneria tradizionale, ed è quello che in gergo si chiama un yesman, uno di quelli che non ha idee sue, ma è portatore delle idee di chi gestisce la baracca.

E la baracca sta traballando.
E l’Italia è la seconda potenza economica europea. Se l’Italia affonda trascina con sé tutti.
La Merkel non molla. Hollande non è certo né Robespierre né Voltaire, ma con ciò che sta accadendo in Europa, non vi è dubbio che non potrà (né vorrà) fare la fotocopia di Sarkozy e spingerà, da bravo neokeynesiano mai pentito, per il varo degli eurobond, l’applicazione di un rigore soltanto sulla carta ma non nei fatti –grazie ad abili sotterfugi-  e l’istituzione di un piano Marshall europeo a gestione franco-anglo-tedesca con un piano di investimenti di circa 2.500 miliardi di euro finanziato dalla BCE per alimentare le imprese e la crescita economica, primi fra tutti la Grecia. Viva l’Europa, quindi.
Questo, in teoria.

In pratica, è diverso.
E qui, si situa il nostro ragioniere, il quale, da abile italiano, e cioè doppiogiochista, servizievole, provinciale, prono e clino, che bada a sopravvivere, può interpretare l’unico ruolo che gli viene bene: il mediatore eccellente tra gli interessi contrastanti dei poteri, diciamo così, forti.
Perché si tratta, per l’appunto, di sopravvivere.
Ed è l’ultima chance per tutti, pena il collasso collettivo. Ma quello vero.
Il punto è che in Germania i tedeschi vivono benissimo, le cose da loro vanno davvero alla grande e mentre è facilissimo spiegare agli italiani, spagnoli o francesi, la necessità di affrontare dei sacrifici per riprendersi, è davvero molto ma molto arduo convincere un popolo e una intera nazione ad affrontare qualche sacrificio quando le cose vanno benissimo e l’intero paese ha incorporato la nozione che i problemi sono da attribuire alle responsabilità di terzi. E’ un po’ com’era fino a sei mesi fa quando il PD sosteneva che se Berlusconi faceva un passo indietro, era fatta, come se la responsabilità del marciume generale fosse da attribuire tutta a lui che ne era semplicemente il simbolo a nome di tutti.
Il problema pratico –che è grosso, grossissimo, a mio avviso quasi insormontabile, ma il mio ottimismo mi induce ad aggrapparmi a quel “quasi”- consiste nel portare la Germania in Europa. A dispetto delle chiacchiere. Cioè, ricordare ai tedeschi che noi italiani (così come tutto il resto d’Europa) ha pagato cash very cash la ricostruzione della Germania dell’Est, ha accettato di essere mercato di importazione delle merci tedesche per almeno dieci anni per consentire ai tedeschi di riprendersi con l’idea che “una volta che i tedeschi diventeranno di nuovo la locomotiva europea ci farà muovere a tutti” mentre, invece, la locomotiva europea ha ringraziato, ha staccato il bocchettone e se n’è andata per la sua strada dopo aver abbandonato i vagoni su un binario morto, verso i più accessibili e lucrosi mercati orientali.
Mario Monti può mediare queste due visioni.
I tedeschi non mollano non perché siano stupidi, cosa che non sono mai stati, né perché non vogliano o perché siano miopi. Sembra che non possano. Mi spiego meglio: il còmpito della Merkel consiste nell’insistere a spiegare a tutti che “non è possibile un’alternativa”. Dal suo punto di vista ha ragione.
E’ vero, i tedeschi non hanno alternative. Se aiutano la Grecia, la Spagna e l’Italia e la Francia, fondano l’Europa unita, ma ci rimettono davvero un bel po’, perché loro hanno raccolto circa 10.000 miliardi di euro grazie a un investimento finanziario di speculazione basato su garanzie assicurative che ruotavano intorno alla scommessa di soldi veri  proprio sul fallimento della Grecia, su uno spread altissimo in Italia, Spagna e a breve la Francia, in modo tale da avere sempre la matematica sicurezza che tutti usano i bund tedeschi come bene rifugio garantito e quindi loro ogni settimana si rifinanziano sul mercato libero con una telefonata senza fatica, senza interessi, senza aggravio. Ma tutto ciò funziona soltanto se le pedine vengono schierate nel modo giusto e il meccanismo è oliato alla perfezione. E, naturalmente, i popoli e le nazioni accettano in silenzio. Da questo punto di vista, per i tedeschi, Silvio Berlusconi è stato una manna dal cielo: lui voleva soltanto salvare il suo patrimonio familiare, per il resto che l’Italia affondasse pure. Così come quegli altri dementi della Lega Nord che volevano salvare soltanto la loro azienda (uno la chiama Mediaset, l’altro Padania, ma sempre aziende a conduzione familiare sono). Ma il giochetto non funziona più.
Né a destra né a sinistra.
E’ un po’ come la vittoria di Beppe Grillo alle elezioni. Nel settentrione i trucchi del sultano di Arcore e i deliri psicotici celtico-padani del califfato di Bossi non hanno più funzionato. Così va il mondo. C’era da aspettarselo.
E in Europa, (parlo qui di mercato, finanza, spread e compagnia bella) è accaduta una cosa analoga a quella di Grillo in Italia. Anzi, sta accadendo sotto gli occhi di tutti, proprio adesso..
Sta avvenendo in Grecia.
Una giovane coppia, intelligente e simpatica –è l’immagine che vedete in bacheca-  si è messa definitivamente di traverso e sta procurando dei guai seri. Molto seri. A tutti, quindi, anche a noi. Anzi, soprattutto a noi. Sembra una barzelletta, ma non è così. Sembra quasi il mito di Davide e Golia raccontato nella Bibbia. E stanno procurando dolori a chiunque in Europa.
Alexis Tsipras e Peristera Baziana (la sua compagna di vita e di percorso politico) entrambi ingegneri elettronici, e lei esperta –sembra molto dotata- in “sistemi di organizzazione informatica nella gestione di piattaforme multimediali su internet” quindi due persone che ragionano e sono in grado di poter e saper gestire a proprio vantaggio l’uso dell’alta tecnologia più avanzata, hanno dichiarato “ufficialmente” alla Merkel che “non consideriamo validi gli accordi presi dal precedente governo, e consideriamo nulli ogni accordo preso tra le banche europee creditrici e il governo; inoltre, non consideriamo valide le richieste della BCE né legittimo la costituzione del pareggio di bilancio”.
Siccome Alexis non è Crozza, ma è ufficialmente incaricato a formare il governo greco, la sua frase ha un valore immediatamente calcolabile in termini di soldi cash dovunque. Tradotto, vuol dire “la Grecia non ci sta più”. Oh beh, diranno alcuni, è un paese micro, un’economia piccolissima, con un debito ridicolo (neppure 300 miliardi di euro, nulla rispetto ai 2000 dell’Italia) che potrebbe essere sanato con due telefonate. Quindi che fallisca. Ma qui arriviamo al punto. NON E’POSSIBILE. NON SI PUO’FARE. Perché la perversione suicida dei derivati finanziari ha creato degli strumenti speculativi da tutti usati tali per cui le banche italiane, tedesche, francesi e statunitensi, hanno lucrato sulla loro caduta, ma poi hanno venduto ad altri speculatori il loro fallimento garantendoli con una assicurazione che a sua volta è stata rivenduta a prezzo maggiorato. Non è semplice da capire, perché bisogna aprire la mente verso la perversione irrazionale. Hanno costruito un castello di carta straccia virtuale che è servita per farsi dare soldi cash dalle banche e ogni volta è stata praticata una certa quota di interessi, fino ad arrivare al punto di averlo moltiplicato talmente tanto per cui il debito greco (senza che loro sapessero nulla) da 300 miliardi è diventato (calcolato questa mattina) all’incirca 6.000 miliardi. Questa è la cifra REALE che, nel caso la Grecia fallisse ufficialmente, le banche tedesche, italiane e francesi dovrebbero pagare subito a Merryl Lynch, Goldman Sachs, Citi, Royal Bank of Scotland, ecc. Una cifra pari a tre volte il debito italiano. Hanno scommesso sul fallimento di uno stato, lo hanno assicurato, e hanno trasformato quella assicurazione in un cappio al collo di tutte le persone coinvolte. E’ un po’ come la roulette russa o quei giochetti di sesso di cui si legge ogni tanto sui giornali (non a caso la grande passione erotica di chi si occupa di finanza speculativa) quando trovano un grosso manager impiccato e sui giornali si legge “è morto da solo mentre si stava annodando un cappio intorno al collo e intanto chattava con una bambola cambogiana in rete” e la notizia viene presentata come se fosse una pratica comune e usuale, addirittura consigliabile.
Adesso l’Europa ha capito (dopo aver sfiancato un popolo e averlo ridotto in macerie) che il gioco è auto-distruttivo.
Bisogna quindi convincere i creditori (cioè quelli che vogliono incassare i soldi della loro assicurazione) a rinunciare e far finta di niente. Ma quelli non ci pensano proprio.
La Grecia non può fallire, ma la Grecia è già fallita sotto tutti i punti di vista.
Una frase che non ha alcun senso perché contiene un paradosso.
E’ la caratteristica della nostra realtà: la sottrazione di Senso.
Tutta l’architettura della finanza speculativa non ha alcun Senso. Questo è il motivo per cui il Potere aveva bisogno di sottrarre il Senso alle nazioni. Perdendo il Significato (figlio del Senso) è possibile fare qualunque cosa perché vince il virtuale, quindi la finanza guioda l’economia e non è più l’economia che produce a guidare la finanza.
In presenza di una tragedia vera, invece, il Senso diventa SOVRANO.
Basta un esempio elementare per capirlo: uno di noi che si lamenta per una rogna individuale qualunque, finanziaria, lavorativa, emotiva, affettiva, e si ritrova da solo a casa a pensare “ma che senso ha la mia vita?”, è accaduto a tutti, ma in verità non è reale, è una idea della mente. Se, purtroppo, capita di andare dall’oncologo che dice “lei ha tre mesi al massimo di vita”, a quel punto il Senso dell’esistenza magicamente compare.
L’alternativa c’è: è una e una sola. Individuare, identificare e riconoscere il Senso prima che diventi una tragedia impossibile da risolvere.
La Merkel, che rappresenta gli interessi finanziari dei creditori che vogliono il fallimento della Grecia, perché vogliono incassare tutti i loro soldi, ha già risposto che non se ne parla e ha obbligato i greci a indire nuove elezioni l’11 giugno. Fosse per loro, faranno elezioni ogni due mesi per vent’anni, finchè non vince chi dicono loro.
Io non so se ci rendiamo conto. E’ una pazzia furiosa. Si sa già che il nostro simpatico Alexis Tsipras e il suo partito Syriza stravincerà tra un mese: ha l’aplomb, ha la grinta, ha il know how, ha la volontà popolare, ha un seguito, non ha rivali. Ma soprattutto è disperato. Come lo è la nazione.
Che cosa volete che importi ai greci se l’Europa affonda?
Che cosa volete che importi a uno che sta su una zattera naufrago se una nave da crociera nei paraggi corre il rischio di affondare?
Come lo si risolve il problema?
Innanzitutto, cominciando a prendere le distanze dai tanti parolai, farneticatori, demagoghi, sia di destra che di sinistra, che sui loro siti e giornaletti on line e su facebook incitano perché la Grecia fallisca “ufficialmente” senza rendersi conto dei costi attuali.
La Grecia fallita e fuori dall’euro vuol dire il crollo del mercato interno europeo per i motivi che ho spiegato.
Quindi, bisogna evitare che la Grecia fallisca. Ma allo stesso tempo non è possibile dar loro dei soldi soltanto finalizzati al fatto di pagare gli interessi composti. Perché quelli –giustamente- non vogliono più agonizzare. E’ come stare nel braccio della morte; tanto vale chiamare il boia subito e farla finita. E’ quello che sta facendo la Grecia.
Quindi, la Merkel e gli inglesi e le banche americane e italiane e francesi che si sono inventati questo giochetto, devono inventarsi un altro giochetto più creativo, più risolutivo IMMEDIATAMENTE.
In questa prospettiva, il nostro ragionier Monti può svolgere un suo ruolo, più di Hollande.
La Merkel terrà duro. Hollande inevitabilmente protesterà e spingerà dalla parte opposta, e Monti –è il destino dell’Italia- a far da intercapedine per poterci salvare tutti.
I greci si sono ripresi la partita. Hanno fatto ciò che tutti noi auspicavamo e auguravamo loro. Hanno detto no alla Merkel. Applausi, evviva e bandierone. Hanno fatto bene. Tutto ciò ha un Senso.
Ma è bene essere realisti e sapere che tutto ha anche un altro Senso come conseguenza, ciò vorrà dire che il nostro spread andrà alle stelle, la borsa crollerà, perché non se ne esce così e tra una settimana noi dobbiamo vendere i nostri bpt all’asta e se il prezzo sarà troppo elevato, ci vorrà una ulteriore manovra finanziaria del governo.
O Monti obbliga Draghi a varare subito manovre eccezionali, oppure dopo la Grecia toccherà subito alla Spagna e poi a noi.
Paul Krugman e Joseph Stieglitz e Nouriel Roubini e Christina Rohmer vanno in giro a dirlo da almeno quattro anni. Nessuno ha voluto dar loro ascolto.
A questo punto ci vogliono i Grandi Mediatori, è un po’ come si vede nei film: il rapinatore asserragliato nella banca con venti ostaggi. Arriva Harrison Ford o chi per lui, tratta, lo convince, e si salvano gli innocenti.
Noi, nel film delle nostre esistenze che hanno inventato per noi,  siamo gli ostaggi.
Penso che lo abbiano capito tutti.
Buona fortuna a tutti.

21 commenti:

  1. Dovrebbe essere proibito per legge assicurare con un CdS un titolo di stato che non si possiede. Le solite porcate della finanza.. dopo tanti G8, G20, Basilea 1, 2, 3, non si è eliminato ancora questo assurdo conflitto d'interesse. Adesso sono cavoli amari per tutti, anche se l'esposizione italiana sulla Grecia è abbastanza limitata, rispetto a Germania Francia e Inghilterra.
    Deve succedere un casino totale con default e uscita dall'euro della Grecia, passeremo tutti un periodo di purgatorio, ma decreterà il fallimento dell'austerity e dell'intera costruzione dell'eurozona. Costringerà tutti, compresa Germania, a cambiare rotta... con un piano Marshall del 21°secolo, pena la rivoluzione... se arriva la fame arriva la revolution

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  2. ma i cds mi pare che l'ISDA non li ha fatti "triggerare"
    quindi per come la vedo io queste assicurazioni sono carta straccia.
    ovviamente un evento del genere metterebbe in allarme l'america e Obama stesso che per non perdere la faccia inizia a fare casino.

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  3. Purtroppo ho paura che sia quello che vogliono, quello per cui Monti, Draghi e Merkel hanno lavorato..Che si fa?

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  4. Chiederò al mio broker di fiducia XDDDDD

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  5. ho una domanda:

    I CDS non sono emessi da Goldman Sachs, JP Morgan e compagnia bella? Quindi sono loro che devono pagare il premio assicurativo? Quindi sono loro ad essere nei guai se fosse così. Non per nulla è intervenuta l'I.S.D.A. un messetto fa. O mi sbaglio?

    Avevo letto che in tutto erano stati venduti CDS per un capitale assicurato pari a 1.200 miliardi di dollari sul debito Greco. Sempre molto, 6.000 mi sembrano una follia, anche se trattandosi, di speculatori pazzi tutto c'è da aspettarsi.

    Si potrebbero avere dei dati più precisi? Trattandosi di follia finanziaria mi sembra importante capire bene di cosa stiamo parlando.

    Grazie per l'attenzione.

    Nibiru.

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    1. E una follia totale, una vera pazzia. Sì, loro sono sia i venditori che gli acquirenti, lo so che è strano, ma è così, attraverso uno strumento che loro definiscono "incrocio multiplo"; li hanno acquistati poi li hanno dati diciamo così "in affitto", ma allo stesso tempo li hanno anche assicurati insieme all'acquirente, guadagnando così il doppio. Quindi, loro devono pagare il premio assicurativo, in teoria a se stessi (lo so che è folle ma è davvero così); il punto è che -nel frattempo- non lo possono fare. Perchè i soldi che loro hanno preso (quelli cash veri) dai loro clienti, li hanno investiti e non li hanno più, sono serviti per speculare su titoli europei. Ma non lo possono dire ai loro clienti, altrimenti vanno in bancarotta. I clienti lo sanno ma non li denunciano, altrimenti quelli falliscono e quelli perdono fior di miliardi. Questi vivono così. Il tutto, naturalmente, sulla pelle delle persone e delle nazioni. Per la Grecia erano arrivati a 1.230 miliardi, ma siccome nel frattempo lo spread greco è decuplicato, loro li hanno dati in affitto a un interesse gigantesco e poi li hanno riemessi a garanzia a un prezzo maggiorato che è arrivato intorno ai 6.000. Così mi hanno spiegato (me lo son dovuto far spiegare trenta volte) da analisti esperti in questo specifico settore.

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  6. Inquietante e agghiacciante scenario...
    Posso chiederti da quali fonti hai tratto per esempio la stima del debito greco in 6000 mld o le informazioni sulle perverse manovre speculative legate alle scommesse e contro-assicurtazioni sul fallimento degli Stati?
    Grazie, e complimenti per il blog.
    Al

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    1. trovi alcune notizie su un blog attendibile che si chiama intermarket, un altro su wall street italia, e poi se hai stomaco e leggi inglese vai a spulciare proprio a casa loro che te lo spiegano pure, sul sito di ISDA, e qualunque analista di borsa, con pazienza ti spiega come funziona la faccenda. In Italia la cosa è più perversa perchè le banche italiane fanno questo giochetto tra di loro attraverso incroci azionari, dato che l'Italia è l'unico paese al mondo (oltre alla Cina, Cuba e Corea del nord)dove tutti i membri dei consigli di amministrazione delle banche, istituzioni finanziarie e istituti di credito sono a nomina politica e non professionale. Non esistono banchieri, in Italia. Esistono funzionari politici. E' un modo per ricattarsi a vicenda e tenersi bordone facendo quadrato nei momenti di pericolo. Come, ad es. questo qui, dove Casini, Bersani, Alfano & co. temono che la magistratura possa arrivare in uno dei loro santuari e beccarli, perchè verrebbe fuori -nel senso che sarebbe pubblico- il meccanismo del consociativismo partitico finanziario. E con Beppe Grillo nei paraggi e in calore è ciò che tutti temono.

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  7. La ringrazio per la risposta.

    E' davvero inquietante. Non avevo pensato che potevano anche pensare di ricomprarseli. Ma per parafrasarla, direi che "Loro lo fanno anche se altri non sanno quello che fanno".

    Comunque ho deciso. Ci voglio provare anche io.

    Le devo confidare che ho una pizzeria. E faccio una pizza di cui vado fiero, in quanto rispetta tutti i parametri richiesti. Un impasto morbido dentro e croccante fuori ed è fragrante fino alla fine. Lievitato a temperatura controllata per 72 ore, riesce a tenere la la masticazione (non tira) fino al giorno successivo, se lasciata a temperatura ambiente. Gli ingredienti sono di buona qualità e la farcitura è abbondante.

    Quindi domani lo faccio anche io! Crepi l'avarizia!

    Visto che la crisi mordicchia, domani mi faccio le pizze e me le compro tutte. Tante! Tantissime!

    Così domani sera torno a casa da mia moglie che sarà felicissima di vedremi tornare a casa con un'incasso abbondante e sopratutto tantissime pizze!
    Penso prorpio che sarà orgogliosa di me.

    Mi spiace solo un pò per l'I.V.A. che mi costerà. Ma alla fine che mi importa? Ho un sacco di pizze. ;-)

    Nibiru.

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  8. Il sistema finanziario si sta comportando esattamente come il cancro. Un tessuto neoplastico che invade e soffoca quello sano. Una proliferazione incontrollata di cellule impazzite le cui metastasi sono infiltrate nei governi che rispondono solo agli ordini del tumore primario.
    Non è facile combattere il cancro, lo sappiamo tutti, ma noi non stiamo neppure provando a curarci con la chirurgia, con il tentativo di estirparlo fisicamente, questo tumore. Siamo rassegnati e aspettiamo solo la fine.

    Ricordate il salvataggio delle banche ai tempi della presidenza del Trota dei Bush con il Piano Paulson durante la crisi dei mutui subprime? Comprarono il Congresso a suon di dollari ed ottennero i voti decisivi dei democratici (fischiano le orecchie ai nostri democratici, per caso?) per la più grande rapina di tutti tempi ai danni del popolo americano: 700 miliardi di dollari per le banche che li reinvestirono in altra speculazione ed altra ancora. Comprarono i politici con i soldi e con la paura, facendo credere che se crollavano le banche sarebbe crollato tutto il mondo occidentale.
    Più o meno ciò che sta succedendo a noi europei oggi che siamo chiamati a salvare le banche dalla speculazione sui derivati.

    Dobbiamo uscire dalla trappola mentale in cui ci hanno costretti: l'idea che se loro crepano crepiamo anche noi. Invece solo se crepano loro noi potremo sopravvivere.
    Certo ci vuole coraggio per rovesciare il tavolo, un coraggio da leoni che i nostri governanti non hanno.

    Lancio una provocazione: dichiarare illegali le banche d'investimento e chiudere le Borse a data da destinarsi fintanto che il mercato non sarà stato ripulito da tutti i titoli tossici e rimarrà solo l'economia reale e magari l'oro come indice di ricchezza delle nazioni sarebbe proprio così terribile? Il debito? In fondo parliamo di denaro virtuale, inesistente, puramente teorico, creato dal nulla da maghi criminali in pieno delirio d'onnipotenza. Non si deve aver paura di cancellare ciò che non esiste. E' solo un incantesimo.

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  9. Scusate non ho trovato i link relativi all argomento ne su intermarket ne su wall street italia. Qualcuno puo darmi una mano?

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    1. Prova questo, può essere d'aiuto se è quello che cercavi...

      http://intermarketandmore.finanza.com/credit-default-swap-cds-cosa-sono-e-come-funzionano-37302.html

      Nibiru

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    2. Grazie Nibiru
      Per caso hai anche la parte in cui si dice che in Grecia il debito e solo nominalmente di 300 mld ma che in realta e di 6000?

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    3. no no, non è così non è che il debito è diventato "6000 miliardi" non è così......il debito della Grecia che era nel 2007 120 miliardi, in seguito a prestiti vari da strozzini delle banche europee e della BCE è diventato nel 2008 140, poi 160 nel 2009 e infine è arrivato a 300 nel 2012. E loro "ufficialmente" devono in tutto solo 300. Quindi, basterebbe che qualcuno glie li desse a un interesse minimo dell'1%, pagano i debiti e finisce lì. Ma non è possibile proprio per via dei derivati, perchè nel frattempo, quelle banche che prestavano i soldi alla Grecia perchè si riprendesse, scommettevano sul suo fallimento, e sono "quelle scommesse" lì che hanno raggiunto la cifra di 6000 miliardi facendo il giro del mondo quaranta volte. Sono i creditori della Grecia che non possono permettere che la Grecia fallisca e paradossalmente non possono permettersi neppure che si riprenda. Questa è la perversione. Devono portare avanti il gioco, pur ESSENDO PIENAMENTE CONSAPEVOLI che a un certo punto si rompe. Ma loro se ne fregano, perchè più passa il tempo, tanto più loro seguitano a guadagnare. Intanto la gente muore, chi si uccide, chi si spegne, chi si avvilisce, chi si dimentica. Questo è il gioco che va interrotto subito. Prima di tutto, per un fattore umano di rispetto dei greci e dei portoghesi. Poi, dopo la compassione umana, mettiamoci la sana dose di cinismo di sopravvivenza. Se il gioco passa a noi, lo fanno in Italia moltiplicato per il nostro pil e poi prima di riprendersi il paese impiegherà almeno 50 anni. Tutto il resto sono chiacchiere inutili.

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  10. No, ma quella non la trovi. I 6.000 mld di cui parlava il sig. Di Cori Modigliani non sono di debito pubblico ma di CDS in cartaccia in giro per le banche di investimento. Diciamo che sono il "piccolo" effetto collaterale del debito Greco... ;-)

    Se devo essere sincero spero che chi li ha emessi e se li è pure ricomprati e riassicurati se li possa ingoiare uno ad uno un trance da un miliardo al pezzo.

    Mi piacerebbe assistere alla scena della dirigenza dell'I.S.D.A. che si ingoia 6.000 fogli A4 con su scritto UN MILIARDO.

    Manco il Signor Buonaventura era arrivato a tanta sfacciataggine.

    Ma lui era un signore.. questi solo dei poveri truffatori di inconsapevoli.

    Nibiru.

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    1. ha ha il dirigente dell'ISDA troverebbe il modo perverso di riassicurare quei fogli dopo averli cacati.. fidati

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  11. Grazie a tutti e due, ma avevo capito benissimo solo che scrivo sull ipad e volevo essere breve.
    Comunque se ho capito che c entrano i cds non ho compreso bene il. Meccanismo che non crefo sia semplicissimo e inoltre mi sarebbe interessato molto trovare qualche altro link su questo argomento magari in inglese, anche meglio.
    Bel blog comunque.
    Non so voi ma io i giornali non li leggo quasi piu, guardo i titoli e poi i dettagli me li cerco nei vari blog o forum.

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  12. Salve, dico la mia,se le cose stanno così, dovrebbe bastare che i Governi, se non ancora del tutto svuotati da questa enorme spudorata associazione a delinquere, dichiarassero illegali tutti i derivati riferiti alle ipotesi di fallimenti degli Stati, ma per ottenere questo, come in Islanda, occorre che la GENTE si ribelli e imponga il suo peso; gli Stati esistono come patto sociale dei popoli in aree precise, e i poteri che li regolano sono concessi dal popolo alle istituzioni; invece la Finanza internazionale pretende di imporre i propri comodi agli Stati, e questi, anzichè reagire e usare i poteri che hanno contro questa pretesa, li mettono a disposizione della Finanza stessa! basterebbe ribellarsi e dire no, questo meccanismo non lo accettiamo,uno Stato deve poter rifiutare una pretesa illegale... per questo hanno quasi svuotato le Istituzioni statali, per sostituirvisi, occorre ripotenziare le Autorità centrali degli Stati, oppure dare all'Euro uno Stato Europeo Centrale vero, forte e condiviso, altro che furbetti tedeschi, che li difenda...grazie

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  13. inoltre, scusate, il fatto stesso che qualcuno arricchisca scommettendo sul proprio fallimento o quello di uno Stato partner internazionale è una assurdità inaudita, un 'falso ideologico' che come tale andrebbe abolito, reso illegittimo e illegale di imperio dagli Stati stessi coinvolti... magari, come in Islanda, se non ho capito male, dove anzichè FAR pretendere oceani di altri soldi per le banche anzichè x gli stati, hanno lasciato fallire le Banche e le hanno NAZIONALIZZATE, ed è finita lì... ci vorrebbe poi tanto? si tratta di dichiarare inesistente un debito di soldi virtuali, basta deciderlo, crederci tutti e tenere duro, alla fine mollano, se no che ci fanno, la guerra?

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