mercoledì 16 maggio 2012

Il Potere è andato nel pallone. Paul Krugman annuncia "il crepuscolo dell'euro"



di Sergio Di Cori Modigliani


La rete (nel senso di web) li ha fatti andare nel pallone.

Ancora non si rendono conto che rappresentano ormai soltanto se stessi ma soprattutto non si sono accorti che la gente ha capito di aver a che fare con dei semplici megafoni, in rappresentanza esecutiva di specifici interessi, bisogni, esigenze che poco o nulla hanno a che fare e vedere con le autentiche esistenze delle persone.

Parlo della classe politica europea, abituata, per tradizione consolidata, a usare i partiti come filtri, mediatori, segretari, traduttori: nella peggiore delle ipotesi (quando sono corrotti) complici immorali senza scusanti; nella migliore delle ipotesi, garanti della tenuta sociale e collante di una necessità calmieratrice della gente, necessaria per poter essere in grado di affrontare la bufera.

 

Essendo, fondamentalmente, di cultura conservatrice, tradizionalista nel senso più retrivo del termine, con il fine dichiarato di mantenere lo status quo, non sono stati (né sono oggi né tantomeno lo saranno nei prossimi decisivi e fondamentali venti giorni) in grado di comprendere le modalità di gestione di un mondo “glocal”, ovverossia un mondo globalizzato, interconnesso, interdipendente, velocissimo, immediato, ma allo stesso tempo anche fortemente e furiosamente localistico, rappresentato da istanze soggettive di auto-determinazione di popoli, etnie, gruppi, i quali –per la prima volta nella Storia della Civiltà- hanno accesso diretto a notizie, informazioni, eventi, accadimenti. Quindi possono anche prendere delle decisioni sul proprio destino.

 

Hanno capito che il mondo è finito. Questo sì.

E non avendo una visione del futuro, tentano il Grande Azzardo Finale.

Cioè, approfittare dell’ultima occasione fornita dalla Storia per mettere una parola fine alla “civiltà moderna” e ritornare al mondo “pre-moderno”, quello precedente la geniale invenzione di Gutenberg, che 500 anni fa inventò i caratteri a stampa consentendo l’inizio dell’alfabetizzazione di massa del pianeta Terra.

 

Chi sostiene che questi signori rappresentino il NOM, ovverossia il Nuovo Ordine Mondiale, è un imbecille, un totale deficiente, oppure è inconsapevolmente complice o consapevolmente corrotto. Loro, infatti, sono evidenti interpreti del VOM, il Vecchio Ordine Mondiale.

 

Il Nuovo Ordine Mondiale, siamo noi.

Tutti noi. Perché siamo noi che li abbiamo mandati nel pallone facendo goal. Perché li abbiamo smascherati. E quando il re è nudo, è cosa nota, ci si rende conto che ha una pelle, delle ossa, dei muscoli e delle arterie come chiunque altro, non è migliore degli altri. Il suo sangue, infatti, non è blu. Lo si scopre in quel momento.

 

In Italia l’ha capito soltanto Beppe Grillo: non si fa intervistare dai media, non manda i suoi in televisione, pubblica un libro e poi manda a cagare il direttore del salone del libro di Torino, fregandosene sia del consenso che del passaparola marketing, e dimostra che sono Loro ad avere bisogno della gente e non la gente che ha bisogno di loro.

Con una elementare e semplicissima banale frase (davvero molto educata) rivolta a Ferrero, pluridecorato padre del salone del libro “non verrò alla sua manifestazione, non sono abituato ad andare nei luoghi dove non sono né considerato né trattato come ospite gradito” ha obbligato i padroni assoluti dell’editoria a buttarsi in ginocchio pregando calciatori, rockstar e shampiste di esibirsi per attirare persone. Con i libri non era capace.

In Usa l’ha perfettamente capito il movimento “occupy wallstreet” che neppure legge il giornale, non guarda la televisione e in California (da sempre delirante laboratorio delle più disparate e folli sperimentazioni) hanno già messo in piedi quattro aziende che stanno costruendo piccoli piccioni elettronici, prevedendo anche l’ipotesi che possano decidere di staccare la spina e spegnere la rete per evitare la comunicazione, da un momento all’altro. Soltanto nel 2011, nella zona da Springfield (Oregon) fino alla contea di Orange County, tra Los Angeles e San Diego, sono sorte come funghi migliaia e migliaia di mini aziende agricole (ne sono state conteggiate finora circa 15.000) che coltivano piccioni viaggiatori per mandare messaggi non decrittabili dai satelliti. Il gusto dell’high tech e la furibonda (quanto invidiabile) propensione al nuovo, e alla dinamica imprenditoriale dell’invenzione del mercato, li ha spinti a realizzare i primi prototipi di piccioni-robot: piccoli, facili da gestire, economici, alla portata di tutti.


Sono andati nel pallone perché si stanno rendendo conto che la finanza strozzina, la televisione, i partiti, la pubblicità martellante, non è più sufficiente. C’è la rete.
E loro ci sono rimasti imbrigliati. E’ un po’ come se una gigantesca marea di piccole sardine deliranti riuscisse a circondare con un marchingegno un gigantesco tonno affamato, il quale non riesce a riprendersi dallo stupore nel rendersi conto che laggiù, nelle profondità, qualcosa è cambiato e non glie l’avevano detto.
Fanno dei proclami alle ore 15 e alle ore 15.15 si trovano qualche migliaio di siti o bloggers che li hanno sputtanati, sbugiardandoli, e alle 18 sono diventati già dei milioni.
E davvero, non sanno come fare. L’espressione “non sanno più che pesci prendere” è diventata letterale: i tonni non riescono più a ingoiarsi le sardine con la facilità consueta degli ultimi dieci milioni di anni.
Ogni ribellione, ogni rivolta, ha dei simboli, delle icone rappresentative, dei sintagma, delle immagini, che diventano leggende metropolitane, favole, totem, mantra. La bella faccia di Che Guevara con il suo basco sulle ventitré, nel 1968, irruppe nell’immaginario collettivo con prorompente enfasi e allora scardinò un mondo.
Oggi è diverso. Hanno marketizzato, mercatizzato e marchettizzato l’esistenza pensando di poter essere in grado di manipolare ogni input trasformandolo in un’occasione per fare dei soldi, delle magliette, delle simbologie consumistiche immediate, pensando che l’idea geniale pubblicitaria di base (basato sul mantra del Potere “l’importante è essere visibili”) fosse talmente seduttiva da convincere tutti. E invece sono finiti imbrigliati in una gigantesca rete di anonimi, come il sottoscritto e tutti voi che leggete e altre decine di  milioni di esseri in giro per l’Europa in questo momento. E In Grecia, da ventidue giorni a questa parte, ha cominciato a circolare una storiella piccola piccola, banale, quanto del tutto irrilevante, che si sarebbe verificata a Bruxelles, per un caso del destino. In occasione di una riunione di europarlamentari verdi e socialisti organizzata da Daniel Cohn Bendit per discutere dell’Europa, alla fine c’era un cocktail buffet. A Bruxelles, un giorno sì e uno no si trova sempre qualche grosso tonno nei paraggi. C’era Mario Draghi che aveva finito una importante riunione con un certo imprevisto anticipo e aveva accettato l’invito del rappresentante verde (è anche assessore alla cultura) del comune di Berlino ed era andato al cocktail, tanto per rilassarsi e magari scambiare quattro chiacchiere con il popolo. Lì ha incontrato Alexis Tsipras che gli è stato presentato come un giovane ingegnere e leader di una nuova formazione radicale politica greca. Mario Draghi, è noto per essere sempre una persona molto molto gentile e particolarmente educata. Gli ha stretto la mano e ha detto qualcosa in inglese. Tsipras ha sorriso e con uno schiocco delle dita ha chiamato la sua interprete personale che stava al buffet a prendere i bicchieri. Lei è arrivata trafelata, di corsa, per tradurre. Draghi, istintivamente ha detto: “Ah, lei non parla inglese?”. E l’interprete: “Non ho bisogno dell’inglese per leggere Aristotele”.
Tutto qui. Niente di che. Una frase a un cocktail come un’altra. Una battuta.
Ma ha infiammato l’immaginario, e quella frase ha cominciato a girare nei networks greci, è diventato il mantra della campagna elettorale della sua lista.
So che non è facile da credere, ma vi consiglio di farlo e crederci: siamo tutti noi il potere. Quello vero.
Se non altro sappiamo che possiamo, loro, invece, stanno nel pallone perché “ufficialmente” sono il Potere, ma in realtà sono impotenti, non possono farci niente. Davvero, non sanno che cosa fare. E’ elementare: NON POSSONO.

Tutto ciò era una premessa introduttiva, tanto per spiegare le ragioni del mio paradossale ottimismo, basato sulla certezza di chi è proiettato verso il futuro che sarà davvero roseo, dopo aver attraversato la furibonda tempesta che ci attende.

Ecco le notizie del giorno, con citazioni di frasette tratte dallo scilinguagnolo àfono degli ultimi venti giorni:

Berlino. 12 maggio 2012. Ministro degli esteri tedesco, ore 12.30: “Se la Grecia lo ritiene opportuno, può anche uscire dall’euro, l’euro reggerà benissimo l’urto”.
Berlino. 14 maggio 20120. Ministro degli esteri tedesco, ore 17.30: “Non è contemplata l’uscita della Grecia dall’euro, sarebbe una catastrofe per tutti”.
Berlino 15 maggio 2012. Ministro degli esteri tedesco, ore 11: “Il baratro della Grecia può avere un effetto dirompente e di contagio su tutta l’economia europea”.
Berlino 16 maggio 2012. Ministro degli esteri tedesco, ore 10: “La Grecia non sta affatto nel baratro; vive un momento di difficoltà che stiamo risolvendo all’ecofin”.

12aprile 2012. George Papademos, primo ministro greco: “Soffrendo e stringendo la cinghia ma stiamo sulla strada giusta, anche perché abbiamo provveduto a mantenere ampia liquidità bancaria, sufficiente a garantire operatività almeno fino alla fine dell’anno”.
16 maggio 2012. Associated Press, France Press: “I greci stanno correndo agli sportelli delle banche per ritirare i loro depositi in vista di una possibile svalutazione della moneta. Il Governatore della Banca centrale greca George Provopoulos infatti ha fatto sapere al Presidente della Repubblica Karolos Papoulias che lunedi' 13 maggio 2012 sono stati ritirati 700 milioni di euro e, secondo fonti bancarie, martedì 14 maggio  si sarebbe raggiunta una somma analoga. "Provopoulos mi ha detto che non c'e' ancora una situazione di panico - si legge nelle minute dell'incontro tra il presidente e i leader politici - ma c'e' il timore che questa paura possa trasformarsi in panico". Nelle ultime 48 ore, circa 350.000 correntisti greci hanno ritirato dalle banche greche una somma intorno ai 2,5 miliardi di euro.


  • 10 maggio 2012. Alessandro Profumo, new entry al Monte dei Paschi di Siena. “La situazione della banca è solida, i conti hanno tenuto, e abbiamo attuato la ricapitalizzazione dovuta e richiesta dall’Europa”.

12 maggio 2012. Comunicato stampa Dow Jones, Wall Street: “La più antica banca d’occidente con sede a Siena, la MPS, aperta nel 1472, ha un buco di almeno un miliardo di euro che non si sa dove siano finiti”.
12 maggio 2012. Alessandro Profumo: “Se dovessimo dar retta alle chiacchiere, la banca sarebbe già fallita nel 1473. Per fortuna, con noi, i correntisti stanno a posto”.
16 maggio 2012. Ore 11.30. Comunicato stampa ufficiale della banca:
“Fondazione Mps e il pool di banche creditrici hanno concordato unaproroga degli standstill in essere fino all'8 giugno 2012, contestualmente all'avvio della fase del negoziato per il ribilanciamento del debito residuo finalizzata al raggiungimento delle intese definitive, sulla base di termini commerciali gia' delineati in un term sheet e soggetti a talune verifiche di dettaglio che nel frattempo verranno espletate. E' attualmente previsto – si spiega in una nota - che all'atto della conclusione degli accordi definitivi, la Fondazione effettui un pagamento iniziale di 664 milioni portando a 350 milioni l'esposizione debitoria residua. Il ribilanciamento del debito prevede inoltre il completamento del rimborso dell'esposizione debitoria residua entro il 30 giugno 2017, con la facolta' per la Fondazione di allungare tale scadenza al 30 giugno 2018”. 

 

L’economista Mario Monti. 14 aprile 2012: “Stiamo praticamente quasi fuori dalla crisi, l’euro è una moneta solida che sta dimostrando di reggere molto bene l’impatto dei mercati, tant’è vero che abbiamo messo i conti in sicurezza, sia quelli dello stato che delle banche più importanti e più esposte. C’è solvibilità, c’è liquidità, c’è da essere ottimisti”

 

L’economista Mario Monti. 14 maggio 2012. Bruxelles: “Il momento è delicato ma l’Europa è forte e ha messo già in atto ogni dispositivo necessario per contenere le manovre speculative contro l’Italia, la Spagna, anche la Francia. E’ il momento di trovare una coesione sociale per portare avanti le riforme strutturali necessarie”.

 

15 maggio 2012: il governo Monti boccia la reintroduzione del falso in bilancio come reato, di fatto chiarendo che non verrà fatta nessuna riforma strutturale in Italia. MAI.

 

14 maggio 2012


Il premio nobel per l’economia Paul Krugman pubblica sul suo blog un articolo dal titolo:
“Il crepuscolo dell’euro” che rimbalza su tutti i media del continente americano, nord-europeo, asiatico e su tutta la rete mondiale.
Ecco il testo originale:



Eurodämmerung

Some of us have been talking it over, and here’s what we think the end game looks like:
1. Greek euro exit, very possibly next month.
2. Huge withdrawals from Spanish and Italian banks, as depositors try to move their money to Germany.
3a. Maybe, just possibly, de facto controls, with banks forbidden to transfer deposits out of country and limits on cash withdrawals.
3b. Alternatively, or maybe in tandem, huge draws on ECB credit to keep the banks from collapsing.
4a. Germany has a choice. Accept huge indirect public claims on Italy and Spain, plus a drastic revision of strategy — basically, to give Spain in particular any hope you need both guarantees on its debt to hold borrowing costs down and a higher eurozone inflation target to make relative price adjustment possible; or:
4b. End of the euro.
And we’re talking about months, not years, for this to play out.
Tradotto, vuol dire che:
Dopo averne parlato tra di noi, (ndr. nel senso di economisti internazionali) ecco come si sta sviluppando la fine del gioco.
1. La Grecia esce dall’euro entro il prossimo mese, altamente probabile.
2. Massicci prelievi in tutte le banche sia italiane che spagnole, perchè i correntisti cercheranno di spostare tutti i loro capitali in Germania.
 3. Molto probabilmente le banche impediranno il trasferimento di capitali e limiteranno il prelievo in contanti.
4.  In alternativa, o in maniera congiunta, massiccio accesso da parte delle banche al credito della BCE per evitare il collasso.
4a. La Germania ha una possibilità: accettare di rivedere i parametri di austerità relativi all’Italia e alla Spagna con una drastica revisione della sua strategia, in particolar modo per la Spagna per dare a quel paese una qualche speranza e garanzia sui loro debiti per abbassare i loro tassi di interesse accettando di alzare l’inflazione in tutta l’eurozona. Nel caso la Germania non lo facesse, allora scatta il punto 5.
5. E’ finito l’euro.
E non stiamo mica parlando di anni, qui, ma di mesi.
Risposta europea: nessuna.
C’è un dato però curioso, guarda un po’ che coincidenza.
Negli ultimi tre mesi le tre più importanti banche private tedesche (Deutsche Bank, Commerzbank, Kredietkebank) hanno chiesto –e ottenuto- l’apertura di complessivi 250 nuovi sportelli in Italia.  Così sarà tutto più facile. Basterà attraversare la strada e spostare tutti i propri soldi nella filiale tedesca nella vostra città. Va da sé che le banche tedesche avranno gioco facile –dato l’immensa mole di capitali che si ritroveranno come manna dal cielo- nel fare un’offerta di acquisto alle 356 banche italiane più esposte, le quali, strozzate dalla mancanza di liquidità dovranno cedere.
“Socialmente”  non accadrà nulla.
Di fatto, l’Italia, per poter sopravvivere, diventa un land tedesco.
Neanche un carro armato, neanche un colpo di cannone.
Un gioco da bambini.
Silvio Berlusconi e Umberto Bossi prima e Mario Monti & co. hanno trovato il modo di spingere gli italiani a finanziare la Germania.
Bel colpo. Bravi.
Si vede che hanno studiato economia e finanza.
E soprattutto si vede che avevano a cuore l’integrità della nostra patria.

12 commenti:

  1. resta da capire quanto costa uscire dall'euro e quanto costa rimanerci. Anche se Krugman è un nobel e io una sega in economia, sarei prudente al posto suo, mi sembra troppo catastrofico.

    RispondiElimina
  2. Hai detto una cosa inesatta. Aprire un conto in una filiale italiana di una banca tedesca come ad es. La Deutsche Bank non metterebbe assolutamente al riparo da un ritorno a una lira svalutata. Si tratterebbe comunque di cc aperti in Italia e subirebbero lo stesso destino di tutti gli altri. Aggiungo come parere personale che nel momento in cui la gente si dimostrasse in grado di opporsi a questo Vero Potere tramite i consueti strumenti democratici e' ovvio che "succederebbe qualcosa"; nessun vero potere si "arrende" senza aver venduto cara la pelle. Non vedo come si possano evitare delle tragedie epocali nei prossimi 5 o 10 anni, forse meno, davvero spero che non accada nulla ma penso che saranno inevitabili. Chiunque abbia viaggiato molto nel terzo mondo , abbia visto dal vero la condizione miserabile di quei popoli e soprattutto abbia conosciuto che tipo di persone sono i ricchi occidentali che fanno affari da quelle parti sapeva che il redde rationem sarebbe arrivato. Brace yourself for impact, che non sara' uno scherzo per nessuno.

    RispondiElimina
  3. Di fatto, l’Italia, per poter sopravvivere, diventa un land tedesco.

    Magari, magari.
    Sarebbe la volta che vado in pellegrinaggio di ringraziamento a Lourdes.

    RispondiElimina
  4. No, non riesco a capire..Così vincono la Merkel e Draghi!L'Italia perde e diventa proprietà della Germania, la Grecia perde, la democrazia perde!
    Come fai ad essere ottimista?
    Una vittoria si avrebbe solo se se costoro fossero scalzati dai loro posti e giudicati dalla Storia e dai cittadini!!
    E quando ci saranno le elezioni? Ci saranno le elezioni?
    O dovremmo prepararci a riavere la Merkel e Monti?
    Magari ci salviamo nel breve periodo, ma l'anno prossimo?
    Sergio, sul serio..questa analisi mi abbatte ancor di più!
    Senza contare la minaccia iniziale, di togliere l'accesso a internet..

    RispondiElimina
  5. Salve, sono molto interessato al suo blog e l'ho inserito nel mio reader, tuttavia vedo solo i post più vecchi (da ottobre 2011 ad andare indietro). Ho avuto anche io un problema simile, avendo un blog con google (http://lospecchiodimausabba.blogspot.it/) e ho dovuto andare in "Impostazioni" e poi "Altro" e a "Consenti feed blog" ho messo "completo" e poi ho tolto "URL di reindirizzamento feed post" (anche se non so se quest'ultima operazione sia determinante). Dopo di che ho visto tutti gli aggiornamenti nel mio reader. Mi è parso utile avvertirla. Saluti

    RispondiElimina
  6. E c'è un mio contatto che dice che non è vero che in Grecia stanno andando a ritirare i soldi...da un suo contatto greco..

    RispondiElimina
  7. Boh, sinceramente, non lo so..La7 ha accennato la cosa, ma non più di tanto,quindi non so che dire..

    RispondiElimina
  8. Non ho trovato alcun riscontro sul web su quell' episodio di Tsipras, Draghi e Aristotele. Se non era una tua licenza poetica potresti mettere qualche link?

    RispondiElimina
  9. grazie di questo tuo lavoro di sentinella dell'abisso, sono rimasta senza parole... l'unica cosa che non mi torna è il tuo cappello, dici che tutti noi abbiamo fatto goal, ma vista la situazione, direi piuttosto che siamo Germania 1 - Italia 0...
    Luu

    RispondiElimina
  10. In effetti in Spagna la corsa agli sportelli è già in atto:
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/05/17/Borsa-Europa-debole-Londra-0-5-_6882684.html

    RispondiElimina
  11. Gent.mo seguo con interesse le sue analisie il suo blog e per questo sono ad farle gentilemnte una richiesta: potrebbe aprire "uno sportello news letters" cosicchè si possano inserire gli indirizzi email dei lettori interessati?
    Ringraziandola per l'attenzione cordialmente

    RispondiElimina
  12. I (s)governanti sono degli apprendisti stregoni che si vedono scappare di mano il potere che credevano di avere. Il loro è un errore dovuto all'arroganza ed alla presunzione, tipica di molti professori e tecnici. Cercheranno di sopravvivere e useranno tutte le armi di disinformazione di massa a loro disposizione per realizzare il loro progetto che, fra l'altro, prevede un Nuovo Ordine Mondiale come governo unico e schiavismo camuffato. E in questa ottica la Grecia,l'Italia, la Spagna diventerebbero la Florida dei benestanti tedeschi, olandesi, danesi: sole, mare e spaghetti a prezzi di saldo!

    Sempre che i tonni riescano a scappare dalla rete...

    RispondiElimina