venerdì 10 febbraio 2012

Non c'è nessun accordo con la Grecia, ormai abbandonata al suo destino. E Monti in America viene identificato come un conservatore reazionario.

di Sergio Di Cori Modigliani

Sintesi delle informazioni dal fronte della Guerra Invisibile:
Giovedì 9 febbraio 2012. Ore 20, apertura tg La7. Enrico Mentana: “Finalmente hanno trovato un accordo. La Grecia e la BCE raggiungono un’intesa. Le borse reagiscono positivamente. Bene lo spread, i titoli bancari al rialzo. Si allontana lo spettro del default della Grecia. L’euro prosegue al rialzo”.
Ore 20. Rainews 24: Corradino Mineo: “E così sembra che la Grecia ce l’abbia fatta. Da Bruxelles arriva l’annuncio ufficiale di un’intesa firmata dalle parti e per la Grecia sembra ormai superata la fase più difficile mentre Washington accoglie l’Italia a braccia aperte”.
Ore 19. Raitre. Bianca Berlinguer: “Finalmente chiuso l’accordo con la Grecia che consente alla repubblica ellenica di affrontare con maggior serenità questa fase. Bene lo spread e le borse che spingono al rialzo”.
Ilsole24 ore on line. Ore 20: “Grecia e Bce firmano l’accordo. Il governo greco accetta le condizioni europee. Bene le borse. Titoli bancari al rialzo. E’ l’effetto Monti”.
Corriere della sera on line. Ore 20. “Obama promuove l’Italia mentre a Bruxelles si trova l’intesa con la Grecia. Bene spread e borsa che vola con titoli bancari al rialzo”.
La repubblica on line. Ore 20. “E’ ufficiale: Bruxelles e la Grecia firmano l’accordo. Monti trova il semaforo verde a Washington. Si va avanti. Adesso: lavoro e ripresa economica”.
Enrico Letta (PD). Ore 20.30 “E’ il trionfo di Monti, che porta a Washington l’accordo siglato tra Atene e Bruxelles. Il decreto salva Italia ha funzionato a meraviglia: adesso lo sviluppo e la crescita”.
Fabrizio Cicchitto (PDL). Ore 20.30: “Sono i risultati del buon lavoro del senatore Monti. Non è un caso che a Washington Obama lo applaude. Il decreto salva Italia ha funzionato egregiamente: adesso il piano per lo sviluppo e la crescita”.
Venerdì 10 febbraio 2012. Ore 9. Die Welt: “Non c’è nessun accordo” –dichiara Frau Merkel “mancano ancora 385 milioni di euro di cui la Grecia non è stata in grado di garantire la copertura. Non ci stanno dando le garanzie necessarie. Staremo a vedere. Non abbiamo prove che manterranno gli impegni”.
Ore 9. Frankfurter Allgemeine : “Raggiunto un accordo che è un disaccordo. La Grecia non riesce proprio a coprire le perdite e non è in grado di fornire garanzie adeguate. E la BCE rimanda ancora una volta l’erogazione del prestito”.
Ore 10. Ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos: “In teoria c’è un accordo, ma non in pratica. Hanno rimandato la firma perché mancano quasi 400 milioni di euro. Sembra che i 15.000 licenziamenti immediati non siano sufficienti e non abbiamo copertura”.
Ore 10. Wall Street Journal on line: “Un annuncio identico ai precedenti 19 annunci emessi negli ultimi 16 mesi. Prevale lo scetticismo. Le borse europee in caduta dopo le dichiarazioni della Merkel”.
Ore 11. San Francisco Chronicle. Business section. “L’elegante e colto professore italiano non incanta Obama. Frattura tra due idee diverse dell’Europa, della gestione del mercato del lavoro e della ripresa degli investimenti”.
Ore 13. London Stock Exchange, comunicato stampa: “la mancanza dell’accordo tra BCE e la Grecia, dove la situazione rischia di sfuggire al controllo sociale, impone una cauta riflessione: le banche italiane non reggono l’urto dei mercati”.
Intanto a New York il ragionier robotico si prepara all’incontro pomeridiano con il gotha finanziario di Wall Street, dopo la chiusura delle borse. Bloomberg radio, New York city, ore 7 del mattino ora locale: “Arriva Mr. Monti. Obama ha tenuto duro e gli ha affidato il còmpito di mediare con la Merkel in Europa: con questa politica economica miope –ha dichiarato il presidente- ci sarà soltanto recessione  e regressione e l’impatto sull’America sarà disastroso, siamo molto preoccupati. I futures di Wall Street indicano massicce vendite sui titoli bancari italiani in seguito alle dichiarazioni della signora Merkel. La Grecia sempre più all’angolo”.

La notte di giovedì, in preparazione degli incontri di venerdì 10 febbraio a New York, Mario Monti ha rilasciato diverse dichiarazioni sull’Italia presentandosi come una specie di rivoluzionario liberal che combatte contro l’ineguaglianza, sostenendo che la caduta morale ed etica dell’Italia va combattuta per poter rilanciare l’economia nel nome dei grandi valori tradizionali dell’Italia. Neppure venti minuti dopo è arrivata la risposta su twitter del premio Nobel Paul Krugman (che ha scelto di piazzare Mario Monti nel centro del suo mirino) tanto per chiarire che le tematiche attuali in America sono molto diverse da quelle italiane: ecco il testo……
Traditional values aren’t as crucial as social conservatives would have you believe — and, in any case, the social changes taking place in America’s working class are overwhelmingly the consequence of sharply rising inequality, not its cause. So we should reject the attempt to divert the national conversation away from soaring inequality toward the alleged moral failings of those Americans being left behind. Traditional values aren’t as crucial as social conservatives would have you believe — and, in any case, the social changes taking place in America’s working class are overwhelmingly the consequence of sharply rising inequality, not its cause.
Tradotto in sintesi rapida, si boccia l’idea –definita conservatrice- di fare appello alle tradizioni nazionali identificando la caduta morale ed etica (vedi corruzione) come la causa originaria e responsabile che provoca poi dissesto e disastro economico. Secondo Krugman è esattamente il contrario e ricorda quello che è il tema centrale del dibattito in Usa “i cambiamenti sociali che stanno avvenendo in America all’interno della classe lavoratrice che produce sono la conseguenza di una sempre più crescente diseguaglianza e iniquità, e non la loro causa”.
Tempi duri per Mario Monti a New York.
Pensava di andare a chiacchierare con Enrico Letta e Fabrizio Cicchitto.


P.S. Ultim'ora: si sono dimessi quasi tutti i ministri rifiutandosi si accettare le consegne della BCE. Papademos è rimasto da solo al governo senza ministri. La sottosegretaria agli esteri si è dimessa e ha dichiarato "non umilieremo il paese: basta così". E sono scesi in piazza.


12 commenti:

  1. Basta con le balle, alla Grecia non rimane che l' uscita dall' euro, la nazionalizzazione delle banche, la svalutazione della moneta per svalutare il debito. Il 15 febbraio dovranno pagare 14,5 miliardi di euro di bot in scadenza, brucerebbero oltre il 10% del prestito di 130 miliardi se anche venisse concesso dall' Europa. E a quel punto si ritroverebbe un debito comunque ancora troppo grande e l' impossibilità di colmarlo anche in futuro data l'economia immobile. E' come se una famiglia avesse introiti per 2000 euro al mese e un debito di diverse centinaia di migliaia di euro. Per far fronte ad una scadenza di diecimila euro, la banca prestasse centomila euro. La famiglia si troverebbe ancor piu indebitata, con il guaio che gli introiti sarebbero comunque inferiori alle spese di interessi sul debito enorme. Cosa resta da fare? Semplicissimo: o dichiara bancarotta e così azzera di fatto il proprio debito, nel senso che non lo estinguerà mai e basta, mica li possono ammazzare per questo, oppure il capofamiglia cambia mestiere e si mette a guadagnare dieci volte quel che guadagna ora, il che è impossibile oggi per la Grecia.

    Fine delle favolette. Tutti lo sanno, ma nessuno ha il coraggio di cantare la canzoncina per primo, perchè nessuno conosce gli effetti nefasti di quel che comporta tale informazione ufficialmente evasa.

    Alessandro Vailati

    RispondiElimina
  2. La ragioniera teutonica ha alzato la voce e... oplà: i titoli italiani sono andati in crisi insieme all'immagine faticosamente ricostruita del Paese, per quel che ne rimane e per quel che ormai conta.
    L'impressione è che gli oligarchi tedeschi (e di riflesso anche i francesi) abbiano trovato l'espediente per salvare le LORO banche dal dissesto greco. Gli altri (noi) si fottano pure. Questo è quel che rimane dell'europa pensata da quelle "grandi" menti (prevalentemente massoniche) che l'hanno concepita con chiari intenti egemonici, usando la democrazia come strumento per penetrare le politiche degli stati nazionali attraverso lo strumento che, ironia della sorte, a noi è più congeniale: la corruzione. Altrimenti non si capirebbe bene a cosa serva il miù macchinoso, inutile e criminale strumento della burocrazia europea: la politica agroalimentare e la cascata di costrizioni e "contributi" che ne scaturisce, pagare 1000 per riavere 500... forse a rate.
    Peccato che un giornalista (forse anche difficilmente malleabile, ma indiscutibilmente uno dei pochi in Italia a potersi fregiare ancora di questo titolo) come Paolo Barnard non goda di buona accoglienza in questo sito. Le opinioni sono... opinabili, appunto. Ma una lettura al suo libro "Il più grande crimine" potrebbe finalmente spostare il dibattito da più o meno fantapolitiche letture dietrologiche dei fatti, ad una più "terra terra" visione dell'unico aspetto utile a capire cosa sta realmente accadendo. In poche parole, chi sta fottendo chi, mentre tutti piangono?
    Per vedere lacrime teutoniche, casomai qualcuno le reclamasse, credo sia solo questione di tempo. La realtà in Germania è un po' diversa vista dall'interno del Paese, credo proprio che la lotta di classe, nella nazione che per ironia della sorte diede i natali a Marx, sarebbe già esplosa se i crucchi (detto con affetto) non fossero narcotizzati ne più ne meno come noi.
    Certo che comunque in Germania uno come Napolitano non l'avrebbero mai fatto presidente. Ma ve lo vedete Christian Wulff, dopo la scoperta di un suo passato come nazista e, dopo, come sostenitore di Stalin (...) restare un'ora di più incollato alla sua poltrona?
    Svegliamoci per favore, non esistono solo i forconi: anche un libro o una sedia, se mossi dalla giusta energia cinetica, possono rendere un ottimo sevizio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi sembra che quel che si scrive in questo sito sia in contrasto con quanto afferma Barnard.Jack

      Elimina
    2. Mi riferivo ad alcuni accenni colti in passato sulla persona Barnard.
      La Modern Money Theory credo sia una delle proposte più interessanti e autenticamente democratiche, peccato che prima debba fallire l'attuale finanziario. Ma finché continuiamo a salvarlo con i nostri soldi...

      Elimina
    3. Mi permetto di fare osservare che la MMT, non HA, ripeto NON HA come punto base il ritorno alla SOVRANITA' MONETARIA.
      Per quanto riguarda il resto se "gira" sul ritorno alla nostra sovranità monetaria, mi sta bene.
      Saluti.
      Orazio

      Elimina
  3. Ma dai è evidente che la Merkel vuole la grecia fuori dall'euro
    per poi iniziare a bastonare l'italia come si deve.
    Si è capito che il piatto forte siamo noi,a Monti gli stanno facendo fare la parte del pagliaccio.

    RispondiElimina
  4. Un blogger ben informato ha scritto di recente che, contrariamente a quanto i media compiacenti ci fanno credere, la situazione è ben diversa. Ecco alcuni passaggi che riguardano l'Europa. Il resto potete trovarlo qui:www.benjaminfulford.net


    "Nonostante il diffuso pessimismo di molti cercatori di verità sulla situazione negli stati terroristici del G5 (Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, n.d.t.) dietro le quinte i cabalisti satanici che controllano le banche centrali occidentali si trovano in uno stato di estrema paura .

    ...

    Così In Europa, i greci hanno detto ai banchieri di prendere il loro debito e di metterselo dove il sole non splende. Il cancelliere tedesco Angela Merkel è tornato a mani vuote da una missione in Cina per chiedere l'elemosina la scorsa settimana. Ha convocato immediatamente un incontro al vertice tra Germania, Finlandia, Lussemburgo e Paesi Bassi, gli unici stati europei con rating AAA.

    La Francia non è stata invitata, quindi la cosa migliore da fare è che il gruppo superstite dell’euro dopo la scissione sarà formato da quattro paesi col Super-marco. Le altre nazioni emetteranno le proprie valute svalutate e questo significa solo un’occasione europea per gli investitori internazionali a caccia di affari."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ..quindi la cosa migliore da fare è che il gruppo superstite dell’euro dopo la scissione sarà formato da quattro paesi col Super-marco.

      E poi cambiare alleanza, rivolgersi ad Est alla Russia. spero ancora, di Putin, potenziare icommerci con loro, quindi riattivare fabbriche, creare lavoro e dare una volta per tutto un bel calcio in culo ai paesi latino-levantini del sud Europa dove l'Italia si pezzerà in due, la Francia imploderà su se stessa grazie alla immigrazione incontrollata deglia nni precedenti, la Spagna .....

      Elimina
    2. Il blogger che ho citato fotografa una situazione, dal suo punto di vista, e denuncia ciò che, secondo le sue informazioni, si muove dietro la scena ufficiale. Non propone quindi il Supermarco o altre soluzioni. Anzi. Evidenzia proprio il pericolo che la democrazia, la sovranità monetaria, la libertà dei popoli sono diventati merce di scambio ad uso e consumo di pochi (che siano chiamati satanisti, illuminati, plutocrati è solo una questione formale). Semmai ci suggerisce di attivarci per riconquistare il nostro potere personale, lottando contro queste poliche nazionali e sovranazionali, scegliendo un sistema monetario (e non solo) che aiuti a ridistribuire la ricchezza, a tutelare la natura, a vivere secondo una visione più unitaria e onnicomprensiva, ovvero olistica.

      Elimina
  5. Per chi conosce l'inglese e vuole approfondire questi temi, usate questo link per leggere notizie interessanti e ben documentate, fa parte di un rapporto più corposo che però vale la pena almeno sbirciare un poco, in particolare la sezione 8.

    http://www.divinecosmos.com/start-here/davids-blog/1026-financial-tyranny-final

    RispondiElimina
  6. La cosa più sorprendente dell'accordo saltato sulla Grecia è l'esiguità della cifra. 385 milioni di euro sono per l'Europa l'equivalente di 50 euro per me. Questi mi vengono a dire che lascerebbero fallire un paese amico, con tutte le conseguenze del caso, per un ammanco di soli 385 milioni? No, qui c'è qualcosa che non quadra, questi non ce la raccontano giusta.
    Penso che le cose siano un po' più complesse di come ce le presentano. A mio parere l'Euro è stato il cavallo di Troia per far saltare i paesi dove c'era il pericolo che una vera democrazia, cioè una democrazia partecipativa dei cittadini alle decisioni, potesse insediarsi al potere. Una volta sventato il pericolo, con i paesi a rischio di diventare davvero democratici prossimi al collasso economico, l'Euro può andare in pensione.
    All'affermazione che gli USA siano un paese davvero democratico, invece, può rispondere solo Totò, con il suo immortale "Ma mi faccia il piacere".
    Questa è forse la fine del capitalismo, dalla crisi, non solo economica, che attanaglia tutte le nazioni occidentali, non se ne esce se non con un cambiamento radicale. Le contraddizioni del capitalismo, previste da K.Marx alla metà dell'800, si stanno verificando e la fine degli equilibri si deduce proprio dalla distruzione del potere d'acquisto della classe media, il cui ruolo storico è quello di essere il volano di bilanciamento del sistema produttivo. Tra sfruttatori e sfruttati ci deve infatti essere una categoria di consumatori che da senso al sistema. Attaccare la classe media significa rompere l'equilibrio del sistema stesso ed entrare in un vortice dove la distruzione del sistema è già in atto. Qui si stanno rompendo tutte le dighe e non ci sarà MMT che tenga.
    Ma la Storia, di tanto in tanto, ha bisogno di un azzeramento, quindi ben venga il cambiamento, nella speranza che sia il meno cruento possibile.

    RispondiElimina
  7. Ne frattempo la polizia greca ha mandato un avviso di arresto agli ufficiali IMF e della communità europea.

    RispondiElimina