martedì 22 ottobre 2019

I dati auditel lo confermano: è sempre Silvio Berlusconi a dettare la vera agenda del paese. E si vede.


di Sergio Di Cori Modigliani

Su un punto tutti i sociologi, economisti, (e storici specializzati nella storia sociale d'Italia contemporanea) concordano senza alcuna eccezione: dal 2001 a oggi, l'ascensore sociale si è bloccato e l'Italia ha iniziato un progressivo e inarrestabile declino.
Da quando Silvio Berlusconi ha assunto il potere esecutivo.
Si chiama per l'appunto "berlusconismo".

Chi pensava che una forza politica fondata da un mafioso come Dell'Utri, condannato in via definitiva dalla Cassazione e attualmente relegato ai domiciliari, potesse svolgere un ruolo dinamico e progressivo per il paese o è stupido o è ignorante o è in malafede o è complice di quel sistema criminale di corruttela strutturale che sta strozzando il paese.
Perchè di questo si tratta, e non di altro.
Certamente non delle sciocchezze inutili di cui si parla ogni giorno qui su facebook.
Finchè i movimenti progressisti italiani, la sinistra democratica, gli intellettuali e i professionisti mediatici, non decideranno di avere il pudore e la opportuna visione d'insieme dichiarando definitivamente chiuso il 25ennio berlusconiano "per necessità", l'Italia seguiterà a declinare in ogni suo aspetto, e non potrà che andare sempre peggio.
Non c'è alternativa.
Pensavate che 25 anni di berlusconismo finisse a pizza e fichi?

Il costo sta gli occhi di tutti.
E chi non lo vuol vedere e non lo denuncia a chiare lettere, è un irriducibile complice di chi ha assassinato la speranza di un futuro decente per i nostri figli, creando questa immonda palude italiana che spinge i giovani migliori e le eccellenze della nazione a emigrare e a scappare via dal paese sapendo che niente cambia e niente cambierà.
Perchè la realtà è che ha vinto l'idea di mondo di Silvio Berlusconi,
la sua ossessione marketing, il suo squallido mercatismo e la sua tragica imposizione dall'alto, messa in esecuzione da parte della classe dirigente politica e imprenditoriale (nessuno escluso) che aveva come obiettivo la sostituzione dell'apparenza alla sostanza, la cancellazione del merito, lo svilimento della cultura e il livellamento verso il basso: tutti elementi necessari e fondamentali per avere l'occasione di promuovere i picciotti necessari per fare business e farlo fare agli amici e agli amici degli amici.
Fatevene una ragione.
La realtà nuda e cruda sta sotto gli occhi di tutti.
Fintantochè non si cambia quell'idea di mondo, il mondo italiano resterà quello de il grande fratello e dell'isola dei famosi: i picchi dell'audience per queste due trasmissioni sono il più grande successo della criminalità organizzata italiana.
Hanno trovato il modo per impossessarsi delle risorse del paese, distruggerlo, promuovendo un'accozzaglia di cretini semi-analfabeti che produce il successo dei falliti.
Il tutto senza commettere neppure un reato.

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