lunedì 16 dicembre 2013

Eureka: gli italiani scoprono che esistono i poveri.



"Se un popolo si aspetta di essere libero rimanendo ignorante, cerca qualcosa che non è mai accaduto nè mai accadrà".

                                                                                            Thomas Jefferson, 1776

L'Italia scopre oggi l'acqua calda nella sua versione sociale, con la consueta dose di ipocrisia e arroganza che si accompagna sempre quando vengono presentate come "scoperte" delle verità che la cronaca, e l'attualità, hanno già rubricato e archiviato da lungo tempo.
In conseguenza dell'attuale protesta di piazza in questi giorni, la cupola mediatica e la classe politica dirigente ci comunica che esistono i poveri e i disperati: sarà Renzi a occuparsene.
Grazie per l'informazione.
Chi conosce bene Matteo Renzi sostiene che l'attuale segretario del PD sia un cattolico di sinistra che ha raccolto l'eredità di Giorgio La Pira, un nome ignoto alla stragrande maggioranza degli italiani di oggi. Circa dieci mesi fa, nel corso di una intervista radiofonica locale in quel di Firenze, gli fecero proprio questa domanda, alla quale, con accorta modestia, il sindaco rispose "erede mi sembra eccessivo e sarebbe presuntuoso da parte mia sostenerlo, diciamo piuttosto che senz'altro è la mia grande fonte di ispirazione e da lì provengo".
Ma che bello!
Peccato che non lo abbia mai citato, neppure una volta, (proprio mai) altrimenti si sarebbe trovato nella imbarazzante situazione di accorgersi che La Pira si occupava -e si occupò- soprattutto dei poveri. Non nel senso più deteriore del termine, ovvero: facciamo la carità. Ma nel senso più nobile: con una attività politica incessante finalizzata a quella che era il nocciolo della politica sociale di Giorgio La Pira: la guerra contro la povertà.
Ecco, qui di seguito, un estratto di un famoso articolo pubblicato nel maggio del 1950 in una rivista che si chiamava "Cronache sociali" e che aveva come titolo "La difesa della povera gente". 

"L'attesa della povera gente (disoccupati e bisognosi in genere)? 
La risposta è chiara: un Governo ad obbiettivo, in certo modo, unico: strutturato organicamente in vista di esso: la lotta organica contro la disoccupazione e la miseria. ..
Un Governo, cioè, mirante sul serio (mediante l'applicazione di tutti i congegni tecnici, finanziari, economici, politici adeguati) alla massima occupazione e, al limite, al «pieno impiego ».
Altra attesa -rispetto al governo- la povera gente né aveva, né ha: senza saperlo essa fa propria la tesi dell'Economist del Febbraio scorso: il «pieno impiego» è l'imperativo categorico fondamentale di un governo che sia consapevole dei compiti nuovi affidati agli Stati moderni.
Ma volere seriamente la massima occupazione e, al limite, il pieno impiego, significa accettare alcune premesse e volere alcuni strumenti senza l'uso dei quali non è possibile raggiungere quel fine.
C'è, anzitutto, una premessa di natura squisitamente cristiana: è vano -per un Governo- parlare di valore della persona umana e di civiltà cristiana, se esso non scende organicamente in lotta al fine di sterminare la disoccupazione ed il bisogno che sono i più temibili nemici esterni della persona.
Il documento inequivocabile della presenza di Cristo in un'anima ed in una società è stato definito da Cristo medesimo: esso è costituito dalla intima ed efficace «propensione» di quell'anima e di quella società verso le creature bisognose!
Vi sono disoccupati? Bisogna occuparli
. E' un imperativo categorico della politica.
E' probabile che Renzi l'intero articolo di questo cattolico illuminato non lo abbia mai letto, forse neppure sa che esiste, altrimenti -visto che sostiene di essere un emulo di La Pira- andrebbe in giro a citarlo di continuo considerandolo la base per la propria piattaforma politica.
Ho scelto di iniziare il post prendendo come spunto un intervento politico scritto e pubblicato 63 anni fa per ricordare ai lettori da dove veniamo, di che cosa parlavano un tempo i dirigenti politici e per che cosa si battevano, anche quelli considerati conservatori tradizionalisti, come nel caso di La Pira. Figuratevi gli altri.
Fatta la dovuta tara alla struttura del linguaggio in uso a quei tempi, queste poche righe (nonchè l'intero articolo a disposizione di chiunque abbia la curiosità di andarselo a leggere) sono un esempio di Senso applicato alla Politica e potrebbero essere oggi l'avanguardia del progetto politico di cui l'Italia ha bisogno.
Il fatto è che, allora, i poveri esistevano e la classe politica faceva i conti con quella innegabile realtà che non poteva essere sottaciuta, perchè avevano scelto di non censurarla. Anche oggi, se è per questo, i poveri esistono da lungo tempo, eppure ci viene presentata come una scoperta di queste ultime settimane. L'Istat insiste nel produrre e diffondere dati allarmanti ogni giorno -che oggi vengono pubblicati e condivisi- e un osservatore spaesato sarebbe autorizzato a chiedere: "Mi scusi tanto, ma i poveri sono nati oggi? Nel senso che non c'erano nel 2011? Non c'erano nel 2010? Non c'erano nel 2009? Non c'erano nel 2008? Così, all'improvviso, nell'autunno del 2013 spuntano quasi dieci milioni di poveri che prima non c'erano?".
I ricercatori dell'Istat si troverebbero in imbarazzo. 
I più lucidi e razionali risponderebbero: "La diffusione massiccia della povertà in Italia è iniziata in maniera sistemica e sistematica intorno al 2005, con una fragorosa impennata nel 2009, e noi abbiamo fatto il nostro dovere: abbiamo sempre pubblicato con regolarità i dati, le tendenze, le cifre, i grafici".
Hanno ragione.
Lo facevano.
Ma nessuno li pubblicava, quei dati.
Nessuno ne parlava.
Nessuno li vedeva.
E chi li vedeva, faceva finta che non esistessero.
Nessun film, nessun romanzo, nessun saggio, nessun rappresentante, nessun allarme. Niente di niente. In Italia, i poveri non esistevano. 
Nel giugno del 2011, gli italiani -direi quasi tutti- non sapevano neppure che il paese fosse in crisi e quando alla fine di ottobre annunciarono che l'Italia stava per andare in default, dichiarando la bancarotta per insolvenza, scattò una specie di allarme collettivo e la gente si rese conto che era vissuta e viveva nella ignoranza dei fatti reali.
Ma la classe politica dirigente (la stessa identica di adesso) non varò un governo che annunciasse la "guerra contro la povertà", bensì si lanciò nella guerra contro i poveri.
Avevano letto male l'articolo di La Pira.
Con l'indubbio effetto di accelerare la produzione di poveri (oggi va di moda chiamarli "nuovi poveri" termine ignobile perchè contiene una subliminale dose di auto-assoluzione falsificante, come a dire: "ieri non c'erano, questi sono nuovi di zecca").
Ma dove stavano i comunisti, i sindacati, la destra sociale, i giornalisti, i cattolici nel 2011, nel 2010, nel 2009, nel 2008, nel 2007, nel 2006, nel 2005??
Come mai nessuno li ha visti prima?

L'articolo di La Pira, nella sua semplicità commovente, ci ricorda come sia davvero facile prendere il toro per le corna. Quando si vuole farlo.
Pensate, forse, che nel 1950 la realtà di allora fosse meno complessa di quella di oggi?
Pensate, forse, che i politici di allora fossero meno rissosi, faziosi, settari di quelli odierni?
Pensate, forse, che allora ci fossero a disposizione risorse maggiori di quelle di oggi?
Se lo pensate, sbagliate.
Una differenza c'era ed è questo che oggi manca.
Si odiavano tutti l'un l'altro come oggi, si combattevano con una asprezza e una durezza centomila volte più forte di quella di oggi, e tra democristiani, socialisti, comunisti, liberali, monarchici, repubblicani, massoni, cattolici praticanti, laici, c'era un continuo dissidio e spesso neppure si rivolgevano la parola. Ma non c'era nè Cristo nè Stalin nè Mussolini che tenesse dinanzi a un'idea comune e trasversale, condivisa e Sensata: il vero nemico era la povertà e quella bisognava combattere e bisognava farlo tutti insieme. 
Poi, una volta vinta la guerra contro la povertà ci si sarebbe occupati del resto.
E' per questo che, allora, quella battaglia, i nostri genitori e nonni la vinsero.
E' per questo che oggi, questa battaglia non la vinceranno, e la perderemo tutti.
Perchè non viene neppure detto quale sia il vero e autentico teatro di guerra.
Si fa credere che sia importante la legge elettorale, la stabilità, lo spread, ecc., mentre invece l'unica e assoluta priorità dovrebbe essere combattere la povertà dilagante.
Che c'è, anche se ancora non si vede.
Che esiste, anche se non è manifesta in maniera eclatante.
Che seguita a crescere a ritmi esponenziali, anche se non lo dicono.
Perchè oggi, il povero neppure lo ammette, di esserlo.
E nella stragrande maggioranza dei casi (diabolica perversione dei tempi attuali) non sa neppure di esserlo.
La differenza tra il 1950 e oggi consiste (e l'Istat lo spiega con chiarezza) esattamente in una ragione opposta a quella sostenuta dall'attuale classe politica dirigente: l'Italia nel dicembre 2013 è ancora la nazione più ricca di tutto il continente europeo, circa 9.500 miliardi di euro, quattro volte e mezzo il proprio debito pubblico.
La differenza sta nel fatto che oggi l'attuale classe politica dirigente costa al paese circa 200 miliardi di euro che se ne vanno in tangenti, ruberie, sprechi di lusso, privilegi oligarchici acquisiti. E questo produce povertà sempre maggiore, arricchendo i pochi intimi e allargando lo spettro della multitudine depauperata.
Ormai denunciare gli esempi quotidiani di perdurante sconcio è inutile.
Direi addirittura fuorviante perchè si finisce per parlare di mutande e mutandine, un resort di lusso, una vacanza nei Caraibi, e ogni tanto paga qualche piccolo-borghese mitomane rimasto impigliato nella rete della retorica di Stato: c'è ben altro.
Gli italiani scoprono, oggi, che 1 cittadino ogni 12 è povero.
Il che vuol dire che se conoscete 12 persone, una di quelle è povera, ma non ve lo dirà. E quindi voi non lo saprete.
Perchè il sistema che gli oligarchi del privilegio hanno costruito è basato su una illusione, sulla quale lucrano spietatamente, contando sulla vostra ignoranza.
A questo serviva abbattere la domanda di Cultura; per poter giustificare il fatto che non c'è più l'offerta di Cultura. 
E l'ignoranza e la ferocia dilagano, assottigliando gli spazi di esercizio della libertà.
C'è un'unica guerra vera in corso, soltanto una. Just one!
E' la guerra contro i poveri combattuta dagli oligarchi che gestiscono questa nazione.
E sul fronte opposto c'è la guerra contro la povertà.
Nella loro scompostezza, mescolanza e caos, delle proteste di piazza di questi giorni, dove abili mestatori politici tentano di cavalcare l'onda per guadagnarsi un posto in parlamento, c'è qualcosa di terribilmente autentico e davvero tragico: l'irruzione spettacolare sulla scena sociale italiana dell'esercito silenzioso del popolo degli abissi. 
Finiranno per rientrare nei ranghi, perchè il vero povero è sempre solo, in quanto tale è inutile, è una non-persona, un danno collaterale.
Le chiacchiere stanno a zero e le parole sono ormai consumate del loro Senso.
Potete essere di destra o di sinistra, sostenere il M5s o non sostenerlo, moderati o radicali, ma c'è un unico fronte comune che dovrebbe essere la piattaforma di base di qualunque discussione-confronto-dibattito serio tra i dirigenti politici che contano seduti intorno a un tavolo (Renzi-Grillo-Letta-Alfano): guerra contro la povertà: come, dove, quando.

Sta avanzando.
A passi molto veloci.
Una nazione che è la più ricca d'Europa ma che annuncia al mondo di essere quella con il più alto tasso di poveri, è un paese spiritualmente intossicato, culturalmente analfabeta, eticamente abbrutito, che si sta avviando verso una dittatura, perchè i dati mostrano e dimostrano che la ferocia sociale è diventata la norma del paese.
Un tempo eravamo brava gente.
Non lo siamo più.
Un paese povero e ignorante, non sarà mai libero.
Dobbiamo tutti, ma proprio tutti, tornare a scuola per imparare a vivere una vita che valga la pena di essere vissuta.
Prima che chiudano le scuole per sempre, come hanno già iniziato a fare.




8 commenti:

  1. On 12 december 2013, a full ten years after deciding to move away from the vendor-lock in that is called Microsoft Windows, the german city of Munich has completed the migration to their own Linux distribution called “LiMux“, a brand of Ubuntu with a KDE desktop environment. A full 15,000 computers are running Linux now. What an accomplishment!
    Munich has calculated that it saved ten million euros by not upgrading their Windows software and instead going for Linux and Open Source. When Bill Gates himself spoke with the Major. At one point, Gates asked the Major what his reasons were for this Linux migration. The answer ‘We want more freedom” did not satisfy Gates, and he asked “Freedom from what?”. The major replied with “Freedom from you, Mr. Gates!’”
    Una mia conoscente, tedesca, che vive con un'italiano e con un curriculum enorme nel suo campo si e' presentata a un colloquio con una dita italiana conosciuta a livello internazionale. Le e' stato proposto una prova di due mesi a 900E al mese. Giusto ha risposto. Anch'io vi devo provare. Purtroppo io prendo gia' 1.000E di disoccupazione dallo stato tedesco e sinceramente non mi interessa.
    "Vi sono disoccupati? Bisogna occuparli. E' un imperativo categorico della politica."
    Io direi che Renzi ha letto La Pira. Lo usa perfino contro il reddito
    garantito. "Lavoro non elemosina" traduciamo cosi' tanto per far in fretta. Ma l'unico lavoro che puo' dare un politico e lo fanno e'
    quello di un bel posto nelle varie amministrazioni pubbliche e
    nelle cosiddette grandi opere.
    Nel 90, quindi in un periodo ben lontano dalla nostra crisi in un paesino della Lombardia di 5.000 abitanti ben 600 erano assistiti dal
    comune. E nessuno si scandalizzava. Del resto la poverta' in Italia
    e' sempre invisibile, personalmente penso che l'italiano sia il popolo con maggior vergogna sociale.
    Il Welfare moderno non parla di elemosine ma di diritti. Non parla di piena occupazione ma di agibilita' al lavoro. Lo Stato moderno
    si struttura per spendere meno e dare di piu'.
    E soprattutto non usa il ricatto del lavoro per rendere servi, magari
    servi molto benestanti, clienti, garantendo certi settori della popolazione per dimenticare nella invisibilita' il resto. Anzi attingendo dai poveri con un continuo aumentare delle tasse indirette
    i mezzi per la continuazione di questa ingiustizia.

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  2. Signor Modigliani che cosa le e' successo.
    Non posso far meno di notare che la sua maniera di scrivere negli ultimi 3-4 articoli e' cambiata.
    Una cosa come questa non l' avrebbe mai scritta neanche sotto tortura:

    "Un dibattito serio fra grillo-renzi-letta-alfano"

    Mi illumini quante possibilita' ci sono che i "signor" letta alfano renzi possano prendere decisioni per combattere la poverta' ?!?!?
    Qualcuno vive in un mondo parallelo!!
    Ci sara sicuramente una dimensione nel quale i sopra citati personaggi abbiano una vocazione alla Madre Teresa...in questa dimensione sicuramente no!!
    Questi personaggi sono proprio la causa della poverta' essendo loro un estensione di quella Bankocrazia legata alle grandi lobby .
    Sarebbe come mettere ad un tavolo 3 alcolisti e chiedergli delle soluzioni per far scomparire le bevande alcoliche!!

    Il suo esempio anche se fatto in buona fede ha un odore di marcio con retrogusto di muffa.




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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Trollallero, trollallà. Presto la muffa la troveremo veramente, nella credenza vuota. L'allarme che quì si lancia, è saggio ed impellente, richiede una convergenza sociale immediata. Quelle persone che contano si diano da fare, il Made in Italy è allo sbando. Oramai importiamo di tutto, come un qualunque Paese sottosviluppato, preda facile dei vari Ikea, Euromercato, Carrefour, Lidl. Fino a che i redditi tengono, poi tutti alla Caritas.

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    3. Guardi le do un consiglio: quando legge i post di questo blog, deve sforzarsi di andare oltre le valutazioni superficiali.
      Il signor Modigliani ha centrato perfettamente il problema della società odierna, ossia l'abbrutimento antropologico degli uomini. Siamo in una società piena di notizie e non riusciamo comunque a capire le cause del nostro malessere; siamo in costante comunicazione gli uni verso gli altri e siamo avvolti dalla più profonda solitudine. La società va rifondata e va fatto partendo dalle riflessioni sull'uomo e sulle sue necessità. Rifiutare la condizione esistenziale di consumisti e tornare ad essete uomini liberi. Sono d'accordo con il signor Modigliani:solo la cultura e l'arte può renderci liberi.
      Saluti
      Valerio

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  3. Mirabile per il suo equilibrio questo post.
    Nella ferocia dilagante la bestemmia che, seppure lontanissimamente, un giullaretto-furbetto come Renzi possa essere accostato alla statura morale ed al coraggio delle idee di un uomo come La Pira,chiede la sanzione di.....come minimo Papa Francesco.Visto che Bertone o Fisichella non lo farebbero mai.
    Anche se,in tema di sogni ad occhi aperti,vorrei sbagliarmi.

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  4. Siamo passati da quello che non trovava un posto al ristorante e sugli aerei, a Jeeg palle d'acciaio con la politica del "dire".
    Finiremo in bellezza col "rigatino" del supercazzolaro.
    CHI HA il potere logogora chi non ce l'ha.
    Tra poco l'informazione sarà al top grazie ad Agcom che ha sfornato un capolavoro.
    Va a finire che rimpiangeremo questa Italia sciapa e triste.....
    Forza Juve

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  5. Lillo, cittadino dell'Universo.18 dicembre 2013 alle ore 02:49

    A Voi, Umani di buona volontà, il mio più affettuoso abbraccio. Fa freddo; dall'altra parte del "Mare Nostrum" si odono sempre i tamburi di guerre da "noi" occidentali innescate: scannatevi più che potete, "noi", grazie a voi agendo secondo i nostri calcoli e piani, ci arricchiamo e continueremo a darvi tutte le armi necessarie per farvi autodistruggere. Presto, dopo le disinfestazioni a cielo aperto di quanti hanno l'ardire di calpestare il "nostro sacro suolo", Josep Mengele e soci insegnano, seguendo le direttive, PARALLELE, di quanti ci schiavizzano, allestiremo recinti di sterminio per liquidare, fisicamente, gli "intrusi", sostituendo leoni e gladio con interrati materiali tossici e cibi contaminati . Nevvero che è a dir poco KRIMINALE la pratica adottata a Lampedusa per "scabbiare" i nostri fratelli e sorelle che fuggono da morte e miseria?. Al peggio non c'è mai fondo. MALEDETTO il POTERE!, MALEDETTI (dal più profondo del mio amore) i POTENTI!, MALEDETTI quanti si prestano a pratiche KRIMINALI contrarie al rispetto, alla dignità di tutto il genere Umano, Animale e Vegetale. ASSASSINI e KRIMINALI SONO. Perché?, Vi risulta che un padre, un fratello "più capace" governi la sua famiglia incurante della fame e della miseria che arreca ai suoi cari?. Auto insignirsi di un stipendio a cinque sei zeri l'anno, a ben pesare, chi Vi mette in condizione di appropriarvene deve sudare e buttare sangue accontentandosi di leccare la lisca del suo abbondante prodotto-pescato, non Vi farebbe, certamente, sentire un escremento?. Scrivevo tempo addietro: non c'è arma più potente della conoscenza. E le TOGHE ROSSE, NERE, BIANCHE, gli "ERMELLINI", per quanto tempo ancora non vorranno prendere posizione?. Ma siamo sicuri che prenderanno posizione o, come io penso e credo, continueranno a godersi quello che ci hanno e continuano a toglierci?. (Ovvio, secondo legge. Come se la legge la scrive chi suda e fatica nei campi o in miniera o in fabbrica o nei tanti luoghi ove si produce vera ricchezza-beni). Che fine hanno fatto le centinaia di articolate e fondatissime denunce contro lo scempio che si continua a fare della superata e da riscrivere carta costituzionale?. Contro le denunce di tradimento e di tutta una serie di fatti gravissimi di cui continuano a strafottersene quanti hanno bastoni, verghe e scudisci del potere?.NESSUNA ATTENUANTE, NESSUNA CONSIDERAZIONE, nei riguardi di quanti, scientemente, ci hanno impedito di essere Cittadini, a pieno titolo, dell'Universo. Mandarli TUTTI a casa sarà solo l'inizio, poi...gli toglieremo tutto ciò che non gli appartiene, praticamente tutto l'arraffato che possiedono e di cui sono indebiti possessori, gli daremo di che vivere dignitosamente senza dar più loro l'occasione di essere dei KRIMINALI e PARASSITI quale si sono prodigati a diventare calpestando i DIRITTI, le ASPETTATIVE, la FELICITA' di quanti si sono illusi che nominandoli a loro programmatori e dirigenti la vita di ognuno sarebbe stato quel bene per la quale valga la gioia di essere vissuta. La PIENA OCCUPAZIONE è cosa FATTIBILISSIMA, è solo una scelta politica quella che osta alla sua piena applicazione. Perché non la vogliono?.(Che gusto ci sarebbe ad essere ricchi senza poveri?. RICORDATEVELO SEMPRE!!!). Sarebbe la ricchezza per tutti i residenti del pianeta blu. Sino a quanto la stragrande maggioranza degli Umani vivrà nell'ignoranza e non si darà l'arma della conoscenza, la cupola mafiosa-kriminale che vive parassitariamente del lavoro di quanti non sono più in grado di pagare la bolletta energetica per scaldarsi, il sol dell'avvenire continuerà ad essere oscurato dalle ceneri che quel meteorite, si dice, ha causato 80 milioni di anni addietro. I POTENTI, credetemi, ci vogliono male, ci vogliono, in grande misura (4, 5 miliardi di "rompicoglioni" in meno...) MORTI!. Sempre per Voi e con Voi Umani di buona volontà. Lillo, cittadino dell'Universo.

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