di Sergio Di Cori Modigliani
Finalmente il governo delle larghe intese ha trovato la sintesi di
armonia che cercava, quella di cui aveva bisogno in questo momento per superare
il terribile guado che ci separa tra disoccupazione e bisogno di lavoro, tra
fallimento annunciato e ripresa economica. Mentre Enrico Letta e Angelino
Alfano proseguono la loro farsa duettando in maniera caricaturale, l'esperienza
politica dei vecchi marpioni ha trovato la quadratura del cerchio e ha
ricompattato tutta la dirigenza politica nazionale, avendo individuato il vero
obiettivo da colpire per far riprendere la nazione.
E' stato identificato il nemico e, finalmente, c'è la patriottica
alleanza nazionale contro di esso, non c'è dissenso nelle fila del PD, del PDL,
nella lista Monti: tutti compatti e solidali. La persona da battere e da
silenziare, subito, si chiama Roberto Fico, deputato nella lista Movimento
Cinque Stelle, che serve la mansione di Presidente della Commissione
Parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
Lui è diventato, questa mattina, il nemico pubblico numero 1 della
democrazia.
E' colpa sua se in Italia non c'è libertà di stampa.
Alle ore 13 di martedì 8 ottobre 2013, infatti, un certo Vinicio
Giuseppe Guido Peluffo, il noto "portaborse" di Walter Veltroni, al
quale il nostro aveva probabilmente promesso il 20 febbraio che sarebbe stato
lui a presiedere la commissione, deputato nelle fila del PD, ha chiesto
formalmente le dimissioni di Fico.
Due paroline tanto per spiegare chi sia questo Peluffo,
serve a comprendere come funziona la sinistra in questo paese.
Il nostro eroe scopre (con geniale intuizione storica) a
diciassette anni che la vera svolta sta nel comunismo e si iscrive nel giugno
del 1989 nelle fila del PCI, dove immediatamente, in poche settimane, diventa
segretario provinciale nella periferia lombarda di Milano. Quattro mesi dopo,
crolla il comunismo e allora, il nostro prode combattente, diventa l'asse della
Sinistra Socialista Democratica sorretto dall'amorevole ala di Walter Veltroni.
Finisce nel PDS, poi nei DS, infine nel PD. Si presenta alle elezioni nel 2001
e non viene eletto. Si presenta poi alle elezioni provinciali a Rho, a quelle
amministrative, a quelle regionali lombarde, e non viene eletto. Ci riprova nel
2006 e non viene eletto. Perde sempre, nessuno lo vota mai. Infine, nella
tradizione berlusconiana del PD (promuovere i falliti) viene eletto da Veltroni
responsabile della comunicazione e gestione della campagna elettorale del PD
nel 2008, insieme ai "bravi compagni" Realacci, Lusetti e Verini,
portando il partito a una secca sconfitta elettorale. Grazie al porcellum,
finalmente entra in parlamento dalla angusta finestra della clientela
burocratica, il classico fallito di successo. Nell'aprile di quest'anno diventa
membro della commissione parlamentare di cui Roberto Fico è presidente. Questa
mattina, dopo aver raggiungo un "accordo di ferro" con Maurizio
Gasparri ("insieme a Peluffo abbiamo deciso di muoverci per garantire la
libertà d'informazione al popolo italiano") il nostro baldo eroe nazionale
ha dichiarato ufficialmente al Senato: "Roberto Fico non è in grado e non
può presiedere la commissione parlamentare perchè ha piegato il suo ruolo
arbitrale di vigilanza per interesse". Non viene nè spiegato nè
argomentato nè provato quale sia l'interesse, di che cosa si tratti, di che
cosa stiano parlando. Il suo unico interesse in questa storia, Roberto Fico lo
ha dichiarato fin dall'inizio, quello di essere contrario alla lottizzazione
partitica della RAI e di volere impegnarsi perchè questa pratica si interrompa.
Arriva, pronto, prontissimo, l'appoggio personale di Mario Monti
che si dichiara colpito e "allibito" dinanzi a questo mostro
mediatico e perverso. Sostiene il nostro Peluffo in una nota pubblicata sulla
sua pagina di facebook: “Il gruppo del Pd oggi ha
sollevato nella sede formale della commissione di vigilanza Rai
l’incompatibilità dei comportamenti del presidente Fico con il suo ruolo
istituzionale di presidente della commissione. La settimana scorsa ha, infatti,
partecipato ad una manifestazione di partito, e fino a qui nulla di male, che è
sfociata però in una sorta di “occupazione” della Rai. Da presidente di una
commissione di vigilanza e di indirizzo ha piegato il proprio ruolo di garanzia
a interessi di parte, esercitando un’indebita pressione sull’azienda che
dovrebbe controllare con atteggiamento super partes. Nella discussione che si è
sviluppata il presidente Fico non ha dimostrato alcuna attenzione alla gravità
del comportamento ne’ alla lesione prodotta alla credibilità della sua
presidenza. A questo punto si presenta una profonda divergenza di
interpretazione del ruolo stesso della commissione di vigilanza, per questo
intendiamo sottoporre con lettera formale l’accaduto ai presidenti di Camera e
Senato perché dirimano la questione ed intervengano in proposito per
ripristinare il corretto funzionamento di un organo del Parlamento”.
Immediata la replica arrivata dalla direzione politica del PD, del
PDL e della Lista Monti che approvano in pieno le dichiarazioni e la richiesta
ufficiale del buon Peluffo. La direzione del PD fa notare che, tale atto, è
stata una conseguenza delle dimissioni dell'altro componente la commissione, un
certo Piero Martino, deputato del PD, l'onorevole che in data 10 luglio 2013,
alla Camera dei Deputati, saltò gli scranni e aggredì fisicamente i colleghi
del gruppo parlamentare M5s rei di aver protestato perchè la Camera aveva
sospeso i lavori del parlamento in attesa che la Cassazione si pronunciasse su
Berlusconi. In seguito a quell'aggressione, dovettero intervenire i commessi
per portare via con la forza "l'energumeno". Talmente osceno
quell'atto da costringere un amico e compagno di cordata, l'abile e
intelligente Mario Adinolfi, re del trasformismo italiano (iscritto nella DC
nel 1992, passa a Forza Italia nel 1993, nei DS nel 1995, nel PD nel 2009 e
infine a gennaio del 2013 nella Lista Monti) il quale, sul suo blog personale,
in data 11 luglio 2013 scriveva di lui http://www.periodicodaily.com/2013/07/11/il-pd-e-la-sindrome-di-piero-martino-di-mario-adinolfi/:
Conosco Piero Martino da oltre vent'anni e non volevo credere ai
miei occhi quando l'ho visto in aula alla Camera scagliarsi fisicamente contro
la pattuglia M5S che gridava "schiavi, venduti" all'indirizzo dei
suoi colleghi deputati del Pd dopo il voto sulla sospensione dei lavori
parlamentari per la vicenda Berlusconi-Cassazione. Mi sono interrogato sulle ragioni di quell'improvvisarsi manesco,
con uno sguardo di rabbia quasi trasfigurato. Fabrizio Roncone sul Corsera
insinua che "facesse finta". No, conosco bene Piero, la sua era una
genuina eruzione d'ira: poi, non è abituato a darle e prenderle, dunque i
commessi hanno avuto vita facile nel fermarlo. La domanda che mi sono fatto è
stata: Piero, perché? La risposta è semplice: nel Pd ormai dilaga
quella che chiameremo d'ora in poi in termini medici "la sindrome di Piero
Martino", cioè la sensazione intima che si stia sbagliando tutto, la
consapevolezza che per difendere il proprio interesse particolare bisogna
continuare a farlo, la frustrazione nel non poter più far coincidere il proprio
essere con il proprio voler essere. Piero Martino è il tipico parlamentare
figlio del Porcellum: paracadutato dal suo leader e fraterno amico Dario
Franceschini per due legislature consecutive in circoscrizioni elettorali politicamente
mai frequentate (Sicilia e Lazio 2). Franceschini, lo si sta capendo in queste
ore, è l'uomo forte del Pd: guida la delegazione al governo, ha fatto sia il
segretario che il capogruppo alla Camera e i democratici guardano a lui molto
più che agli eptoplasmatici segretario e capogruppo attualmente in carica.
Dario ha accanto a sé un drappello di pretoriani a lui fedelissimi, di cui
Martino fa parte. Attenzione: nessuno dei pretoriani è stupido o acritico, sono
tutti politicamente assai accorti e intelligenti, nelle segrete stanze sono
consiglieri anche duri e contestativi rispetto alle idee del "capo".
All'esterno però si muovono a falange: non fanno attività politica classica,
non fanno attività parlamentare. Credo che di Martino non si ricordino
interventi in aula o attività legislativa degni di nota. Eppure nelle
paradossali logiche del Porcellum, Piero considera meritatissima la sua
"nomina" a deputato secondo i valori in voga che fanno scalare le
apposite classifiche: è "affidabile" (sarebbe meglio dire fedele),
gioca in squadra e non ha velleità personalistiche, è una variabile dipendente
in tutto e per tutto dal capocorrente che gli garantirà il posto. Il
novanta per cento dei parlamentari del Pd ha le stesse caratteristiche di Piero
Martino, che in più ha un talento particolare per la gestione della
comunicazione politica e per questo ritiene di meritare il proprio posto di
deputato nominato. Intimamente sa, perché è in politica da oltre vent'anni, che
la scala di valori per accedere a incarichi di quel prestigio sarebbe altra. Ma
prova a convincersi che sia giusta la sua collocazione guardandosi attorno: son
tutti come e peggio di lui.
Questo dicono di lui i suoi cari e vecchi amici intimi. Si è
dimesso, sorretto da Gasparri, per protestare contro "la prepotenza
arrogante del M5s".
L'opinione del deputato M5s, on. Alessandro Di Battista, sulla
questione che questa mattina sta animando il dibattito parlamentare è stata la
seguente:
In questo momento in Commissione Vigilanza RAI, i partiti che hanno
lottizzato la RAI e hanno poco a poco trasformato tanti cittadini (non tutti)
in sudditi addormentati, stanno chiedendo le dimissioni di Roberto Fico da
Presidente. Il tutto per aver, giustamente, partecipato a una manifestazione
pacifica nella quale si chiedeva lo stop alla lottizzazione della RAI. La frase
che ripete il Presidente Fico “voglio essere l’ultimo Presidente della
commissione di vigilanza” ovvero stiamo combattendo per liberare l’informazione
dai partiti, è una frase potentissima. Questo paese è schizofrenico, è un paese
fatto al contrario, i disonesti che chiedono agli onesti di andarsene. Se
dovesse servire sono pronto ad incatenarmi davanti la Camera, sono disposto a
compiere ogni azione di disobbedienza civile per far capire ai cittadini che
sono governati da bugiardi o delinquenti (le condanne ci sono) da marionette
del potere, da colleghi (non tutti) che hanno come unico obiettivo quello di
anestetizzare il M5S, ovvero i cittadini nelle istituzioni. O ci diamo una
mossa TUTTI e la smettiamo di abbassare la testa o ci sarà poco da fare".
P.S. Ho ricevuto alcune mail di delusi che chiedevano l’espulsione del Deputato
Ivan Catalano. Io non la penso così. Ivan ha sbagliato ed e’ stato giustamente
redarguito, anche pesantemente, dalla rete e dai cittadini (e anche da noi). Ha
chiesto scusa e ha dichiarato in assemblea che restituirà tutto quel che non ha
restituito in brevissimo tempo. Io mi fido e comunque controlleremo. Se
qualcuno di noi sbaglia ma, grazie al “controllo popolare” torna nel gruppo e
torna a rispettare i patti beh questo è uno straordinario successo del M5S.
Pensateci..
Questo è ciò che passa il convento del Sistema Italia oggi, questa
è la pietanza preparata per la cittadinanza.
Questa è una battaglia che non è possibile non combattere.
Fico sarà ben felice di dare le sue dimissioni, ma subito dopo loro!!!
RispondiEliminaQuando tracimerà la bile degli italiani?
Hanno deciso come sempre di mettere il bavaglio agli italiani con questa nuova dittatura del PD, PDL, Scelta Civica, SEL e tutti gli altri che non hanno diritto di essere in Parlamento eccetto per il MoVimento. l'unica speranza per quell poco che rimane dell'Italia.
EliminaDovevamo aspettarcelo dopo l'apparizione di Fico nel programma di Fazio. Al peggio non c'è mai fine. Ma quando finirà questa caduta?
RispondiEliminaSaremo anche anestetizzati, noi poveri cittadini telelesionati, ma non capisco perché, oltre a lanciare insulti -- perché tali sono parole come "schiavi, venduti!", e poco importa se siano state gridate o musicate con sottofondo di violini -- il nostro drappello di ben addestrati cittadini rappresentanti in parlamento e fuori non contrabbatta un semplice: "Ah, si? Fico è stato troppo partigiano e deve dimettersi? Allora va bene, ma solo dopo che lo avrà fatto Enrico Letta, che non solo ha scippato il Parlamento sovrano del suo diritto-dovere di discutere e decidere in toto provvedimenti di portata eccezionale come la revisione addirittura della nostra Costituzione repubblicana, ma ha anche mancato di obiettività e scrupolo professionale indispensabili a un'accurata indagine preliminare sui personaggi coinvolti nella famosa rosa di 'esperti' chiamati a un incarico di così alto prestigio e responsabilità".
RispondiEliminaA me mette addosso un grande disagio questa storia. E' come se stessero utilizzando il M5s come grimaldello per scoperchiare le coscienze democratiche e repubblicane ancora rimaste flebilmente tali, sotto la montagna di compromessi, tattiche e differimenti con cui i loro stessi proprietari hanno dovuto negli anni seppellirle in tenace ma un po' stolida attesa del bel sol dell'avvenire, e per fare così pulizia, ma non nel senso auspicato dai grillini e da chi li ha votati. In realtà, più che di pulizia, bisognerebbe parlare di blanda epurazione machiavellica, tutta in salsa italiana.
Grazie come sempre dell'attenzione e dell'ospitalità.
marilù l.
Io trovo indegno che quasi tutta l'informazione le volte che parla del M5S lo fa solo per cazzate e non ne parla mai bene.Sono stufa di non aver un riscontro delle notizie che trovo in rete anche in tv.Non mi interessa se c'è chi dice che la tv è morta.
RispondiEliminaE' il primo partito, la vera opposizione e pretendo rispetto.
La vigilanza Rai non conta tanto,soprattutto se nn alzi la cornetta per piazzare i tuoi come impropiamente facevano i partiti.
E' scandaloso che una forza politica che ha preso il 25 % abbia solo questa presidenza e che venga continuamente derisa.
Non si tratta di occupare poltrone ma di RISPETTO per 9 milioni di cittadini
lea
Condivido le sue affermazioni. Fin dagli inizi di questa legislatura il loro comportamento in tante occasioni mi è sembrato e mi sembra tutt'ora troppo tiepido. Non agiscono , anche come opposizione, in modo proporzionale alla forza che rappresentano. E cìo' ci mortifica. Chi segue i loro interventi non può non concordare che le intelligenze ci sono, per cui avrebbero tutti i requisiti per battere i pugni sul tavolo come si suol dire.Devono capire e comprendere che è necessario avere uno spazio nelle tv, lo devono pretendere per far sentire la loro campana a quei milioni di elettori del M5s teledipendenti della Rai e di Mediaset, quest' ultima più subdola dell'altra. Vorrei ricordare loro un versetto del Vangelo: "Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca"
EliminaSono d'accordo con Lea, è così
EliminaDimettevi TUTTI VOI!
RispondiEliminaAngelino Alfano , Maurizio Gasparri e altri parlamentari del Pdl riuniti sotto il palazzo di Giustizia di Milano 11 marzo 2013
Angelino Alfano è ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri,il suo dovere tutelare la magistratura !! e cosa fa? Manifesta contro!
Giusto. E' stato anche il mio primo pensiero.
Eliminasti pagliacci giocano con la pazienza degli italiani...
RispondiEliminaè possibile per davvero che in un paese civile, uno come gasparri possa stare dove sta? per favore mi vien da vomitare......
RispondiEliminaMA Allora quel cavoolo di Napolitano perché sta da parte di PDL&PD&SEL&ETC: e non dicono niente seguaci di Berlusconi.
RispondiEliminaDito medio a Gaspari lo facciamo vedere noi d'avanti a casa sua e non di fronte alle istituzione che dovrebbero rappresentare interessi di tutti i cittadini Italiani, e non solo scelti da loro.
Bastardi che non sono altro.
A loro non frega niente della televisione, di Fico, del paese.
RispondiEliminaNon avendo piu' niente da dire esprimono comando.
Quando una classe arriva a questo e abbandona il convincimento che
l'ha fatta governare per anni e' al capolinea. Certo fara' impaurire
i tanti pavidi che ci sono in giro e dara' sicurezza ai loro servi.
Noi dobbiamo creare nuovo convincimento con idee, proposte, dare alla
gente conoscenza di un nuovo modello di giustizia, legalita', sicurezza sociale, creare solidarieta' e poi verra' il nostro comando.
Niente di cui impaurirsi. Loro sono l'illegalita', la minoranza del paese, i consumatori della ricchezza del paese, lo sfacelo.
Condivido.
Eliminase Fico e' costretto a dimettersi scendiamo in piazza
RispondiEliminaQuesto disgoverno delle larghe ed annose complicità sta osservando con sgomento,ma sbandierando soddisfazione per i"visibili"meglio dire Risibili risultati,l'avvicinarsi dei nodi al pettine.
RispondiEliminaChe inequivocabilmente e senza possibilità di appello,suoneranno la sveglia ...a chi ancora dorme o ha interesse ad addormentare.
E se l'ottimo Fico ,con una montatura veramente squallida, può servire per depistare ancora un poco l'attenzione...tanto,pensano...il grande capo è con noi...
ed avallerà di certo questa spregevole azione...per il supremo bene del Paese.
Neanche a dirlo!