mercoledì 29 maggio 2013

In memoriam di Franca Rame


di Sergio Di Cori Modigliani

di Sergio Di Cori Modigliani

 “Oggi, alla mia età, posso dire che sto cercando di terminare le cose della mia vita lasciate in sospeso, come una biografia che sto scrivendo – diciamo – per non lasciare niente al vuoto. Ma quello che vorrei continuare a dire alle donne, anche dopo la mia morte, è di non perdere mai il rispetto di se stesse, di avere dignità. Sempre. Ripensando alla mia vita non ho mai permesso che mi si mancasse di rispetto
               
                                                                                                                FRANCA RAME

E’ morta Franca Rame. Mi piace celebrarla ricordandone un aspetto caratteriale che la rende, nel pensiero, nobile: la fedeltà. E’ stata una donna fedele alla tradizione familiare dalla quale proveniva (padre attore in una compagnia di giro); è sempre stata fedele compagna di un uomo difficile come Dario Fo, è sempre stata fedele a se stessa, è sempre stata fedele ai valori ai quali credeva che non ha mai tradito, poiché non ha mai ceduto a nessun compromesso al ribasso. Un’italiana nobile e fedele, in un paese per lo più composto da una classe dirigente fatta di ignobili traditori, mi sembra una meravigliosa eredità sulla quale meditare con ottimismo. Divenne senatrice nelle liste dell’Idv, il partito di Di Pietro. Entrò al Senato e cominciò a lavorare per ciò che credeva. Quando si accorse che non era possibile, perché anche quel partito soggiaceva a compromessi sottobanco, ignorati dai suoi elettori, allora si dimise e se ne andò via, rinunciando a ogni privilegio e prebenda. Recuperare questo tipo di valori è fondamentale oggi per ricostruire, dentro di noi, quel tessuto capillare composto di etica, buon senso, e forte credenza in qualcosa di idealmente evolutivo; nel tentativo di cercare tutti insieme di dar vita a una nuova idea di collettività e di comunità. Basata, per l’appunto, su forti valori condivisi nei quali identificarsi, per superare l’angoscioso scoglio del cinismo e dell’opportunismo, per noi italiani sempre in agguato. Fu sequestrata e violentata da una banda di fascisti nel 1973. E lei scelse di rendere pubblica la sua tragica esperienza  qualche anno dopo. Una donna d’altri tempi.
Oggi viviamo in un mondo molto diverso, pieno di altre forme di insidia. Oggi va di moda una certa pirateria considerata bonaria, una forma di sciacallaggio vista come gusto per l’eccesso e non come tendenza alla criminalità, un’ossessione per la visibilità narcisista che è diventata addirittura moneta di scambio sociale, sostituendosi al rispetto della prestazione di lavoro.
Dal consueto sciacallaggio mediatico siamo passati però, nella giornata di oggi, al terrorismo vero e proprio: gira in rete una lettera, a firma Franca Rame, indirizzata a Dario Fo, nella quale lei cercava di convincerlo a prendere le distanze dal M5s. Ebbene, sappiate che si tratta di un clamoroso FALSO. Gli squali mediatici hanno aspettato la sua dipartita per piazzare questa ignobile pensata, approfittando del fatto che lei non c’era più a protestare dichiarando la lettera illegittima, bugiarda e falsa.
Il solo fatto che a qualcuno sia venuta in mente un’idea del genere o, ancora peggio, qualcuno abbia emesso quest’ordine, la dice tutta sul momento che l’Italia sta attraversando.
Franca Rame era una vera artista, ed era una persona normale e per bene.
Penso che ricordarla in questa maniera semplice, in questo terribile 2013, sia il complimento più bello che le si possa fare.
In memoriam.

P.S.

Vigiliamo sulla rete e allertiamoci, tra internauti, quando annusiamo o vediamo squali all’opera. 

2 commenti:

  1. Buonasera
    Le esprimo i miei più sinceri complimenti per il suo lavoro e in particolare per l'articolo postato sul blog di Grillo.
    Credo che i ragazzi del M5S abbiano molto da apprendere in merito al linguaggio politico da adottare, dovranno imparare a confrontarsi senza perdere di vista il loro pensiero, e in questo Lei può aiutarli molto.
    Mi auguro che trovi il tempo di farlo, abbiamo bisogno di far conoscere il lavoro che il M5S ha fatto in questi mesi.

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    1. E' quello che cerco di fare, sono disponibile e a disposizione proprio per questo fine; questo è il Senso di una comunità collettiva: ci megafoniamo a vicenda

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